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"E' la mia Natura..."

Post n°126 pubblicato il 24 Giugno 2014 da bibe.mt

Ed ora, miei piccoli amici, vi racconterò una fiaba.

C'era una volta uno Scorpione che chiese ad una Rana di fargli atrraversare il fiume. La Rana gli manifestò il timore di essere punta, una volta caricatolo sulla schiena, ma lo Scorpione la rassicurò: "Non so nuotare, se ti pungessi, morirei anch'io con te". Rassicurata, la Rana cominciò ad attraversare il fiume, con lo Scorpione sulle spalle. Giunti a metà della traversata, lo Scorpione punse la Rana che, prima di morire, gli disse: "Perché lo hai fatto? Moriremo entrambi adesso..." E lo Scorpione disse "Lo so, ma è la mia natura...".

Ne ho caricato di scorpioni(1) sulle spalle negli anni, sempre fidandomi - perché è questa la mia natura - e con loro ho attraversato i fiumi della vita, e da loro sono stato regolarmente punto, perché è questa la loro natura.

Ma loro sapevano nuotare...


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Commenti al Post:
SANDRA1977
SANDRA1977 il 24/06/14 alle 11:19 via WEB
Il problema è che ci sono anche molti scorpioni "insospettabili", cioè abilissimi a cammuffare, nascondere, mimetizzare il loro pungiglione finché non sfoderano l'attacco e si rivelano per quello che sono. E più che il dolore in sè, ciò che fa male è la sorpresa stessa..."Non credevo fosse uno scorpione!". Il vero problema è riuscire a capire se si ha di fronte un innocuo animaletto o uno "scorpione travestito"...e allora o non ci si fida più di nessuno oppure si continua a essere punti...perché per fortuna non ci sono solo loro.
 
 
bibe.mt
bibe.mt il 24/06/14 alle 12:40 via WEB
Hai perfettamente ragione. Per questo preferisco essere punto: spero e mi illudo che anche un manifesto scorpione non mi punga, piuttosto che rinunciare ad aprirmi agli altri. Vorrei che lo scorpione non mi pungesse per ragionamento, per amicizia, piuttosto che solo per convenienza. Ma non si vince contro la natura, specialmente quella umana.
 
marieo80
marieo80 il 29/06/14 alle 11:18 via WEB
Premetto che non sono fuori tema: voglio usare un unico commento per gli ultimi post. Ricordo un proverbio (ah, la saggezza popolare!) che citava mia madre: “meglio essere invidiati che compianti” ed una massima “l'invidia, come il fuoco, si dirige sempre verso i posti più elevati. (Tito Livio, attribuita a Quinto Fabio Massimo Rulliano)”. Tornando al post ti rammento che il “Manifesto dei cinici-fatalisti” (che credo di averti già illustrato) include il “Teorema della genuinità della merda” di cui segue l’enunciato (la dimostrazione la lascio per esercizio…): “Se una cosa ha l’aspetto di una merda e puzza come una merda allora è una merda”. Non servono né analisi né esperti di merde: è un dato di fatto di cui basta solo prendere atto. Quando capita che in un certo posto si trovi di continuo una merda, per non pestarla, basta metterci un pizzico d’attenzione o, quando la merda è enorme, si cambia percorso. ATTENZIONE: talvolta la merda è farcita di mandorle. NON BISOGNA FARSI INGANNARE dalla farcitura perché è, resta e sempre sarà una merda e le mandorle, dopo un sommario esame, risulteranno contaminate e poco appetitose (almeno per la maggior parte dei tuoi lettori). Purtroppo quando si è interessati al “prossimo” (come nel tuo caso) si fanno “aperture di credito” (umano) che mettono la prudenza in secondo piano. A volte capita di pestare una merda. Lo so che poi è palloso pulire le scarpe ma, di certo, non è il motivo per non uscire a fare una passeggiata. Bibe: vaghe in curucucù.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
sammymk2 il 29/06/14 alle 20:31 via WEB
Si accolgono a cuore aperto e con gioia tutte le persone che si incontrano sul nostro cammino Si soffre quando le persone che abbiamo accolto nel cuore ci feriscono senza motivo Ma alla fine si dimentica chi ci ha fatto del male e si tiene nel cuore per sempre solo chi è davvero importante E il nostro cuore è di nuovo pronto ad accogliere, così, senza pensarci, è la sua natura
 
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