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RITORNI SENZA ANDATE

i fantasmi dell'arte

 

 

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Oggi c'è la Pioggia...

Post n°160 pubblicato il 04 Marzo 2016 da bibe.mt

...quindi sono triste.

Alessandro il Grande, davanti all'inestricabilità del nodo di Gordio, prese una dacisione semplice: lo tagliò con la sua spada.

E il nodo, apparentemente impossibile da districare, apparentemente fu sciolto.

Semplice, pulito, distruttivo.

Quando si sente l'estremo bisogno di scrivere ciò che si prova nell'intimo, come capita a me, si inizia a districare una matassa, un nodo avviluppato di emozioni, di ricordi, di nervi, di sensazioni intrecciate tra loro.

Si trova un bandolo, il capo di uno degli infiniti fili che formano la vita, sciogliendolo dagli altri, rendendolo lineare, senza nodi o increspature.

E ciò che che si ottiene è un'istantanea di un dettaglio del proprio sentire.

Ma è solo un particolare. Un frammento.

Il resto della matassa, però, resta ingarbugliato, continuando a svilupparsi su se stesso, creando, come un'Idra, altri intrecci, altri nodi. Su nodi. Su nodi...

Un post, quindi, è solo un brandello del mio nodo di Gordio.

Certo: sembra lineare, completo, definitivo...

Ma non è così.

E' solo una parte leggibile di una matassa senza capo, senza coda.

Oggi sono triste.

 

In attesa di una spada...

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
marieo80 il 06/03/16 alle 00:37 via WEB
...usciremo con l'ombrello...69934
 
ldo67
ldo67 il 06/03/16 alle 18:37 via WEB
Dipanare una matassa in fondo non è così difficile. Richiede dedizione e tanta pazienza, ma anche amore per le cose fatte bene e fiducia che alla fine se ne verrà a capo. Usare le forbici (o la spada) è una falsa soluzione, perché l'opera che risulterà dal filo sbrogliato sarà piena di nodi e imperfezioni. Ricordo qund'ero bambina i pomeriggi con la nonna a districare matasse di lana. Provenivano da vecchi lavori disfatti. Cercavamo il bandolo e lo seguivamo con attenzione facendoci strada nel groviglio di fili sottili e annodati. La soddisfazione di riuscirci e ottenere un gomitolo grosso e perfetto era grandissima. La nonna mi ringraziava, mi diceva "senza di te non ce l'avrei fatta". Non era vero. Ma in due è più facile.
 
SANDRA1977
SANDRA1977 il 07/03/16 alle 07:23 via WEB
Neppure un'ameba sarebbe in grado di trascrivere in poche righe i suoi pensieri, se ne avesse. La matassa che ognuno ha dentro sé è così ingarbugliata perché formata da tutte le esperienze,i sogni, le gioie, le paure, i sentimenti, le delusioni che si succedono accavallandosi durante la propria vita. Cercare di districarla a tutti i costi è controproducente: i fili tirati si aggrovigliano in modo ancora più fitto. Meglio lasciare allentare la tensione e lasciare che il bandolo esca da solo facendosi notare. Almeno così dicono. Almeno così spero.
 
daphne_65
daphne_65 il 12/05/16 alle 09:13 via WEB
Anche oggi c'è la pioggia. L'acqua che cade, invece di lavare via i pensieri li copre e come sabbia rimangono sul fondo della nostra anima, granelli pesanti e dolorosi. Se tu provi a mettere in acqua qualcosa di annodato sarà ancora più difficile districarlo. Forbici, spade , coltelli, unghie rotte: sono artifizi che non sciolgono i nodi, ma li rompono e rompere è distruttivo, sempre. Ho bisogno di sole! Per vedere le cose in modo diverso, per riuscire a gioire della luce che filtra attraverso i miei occhi, per cercare di sciogliere i nodi, per capire perchè mi annodo, per essere felice fuori e dentro. Sei in buona compagnia bibe!
 
daphne_65
daphne_65 il 16/09/16 alle 21:22 via WEB
Sta piovendo, proprio adesso mentre scrivo. Vorrei andare in terrazza e farmi scivolare addosso quest'acqua e farle portare via i pensieri, i nodi della mia mente, invece ... il suo dolce suono non fa che intristirmi. Perché?
 
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