Franny's World

A ruota libera

Devo ammetterlo, al  momento ho una specie blog-blocco e non so di che cosa parlare o non so che cosa scegliere tra le idee che ho in testa. Quello che succede è che ci sono delle cose di cui vorrei scrivere, ma non so come mai il momento non mi sembra adatto.

Mi sono detta che magari anche fare una bella recensione di un  libro che ho letto o di un film che ho visto potrebbe andare bene, ma le mani mi scivolano via dalla tastiera.

La pura e semplice verità è che in questi giorni mi sento una cacca di dimensioni sproporzionate, mi sembra che nulla vada bene e mi pare di non avere soluzione a nulla.

Probabilmente è solo che mi sono stufata di stare a casa, con la schiena malconcia, quindi tornare a lavorare e vedere gente non dovrebbe essere così terribile come sembra. Eppure quel posto mi ha stancata, mi ha delusa, ma ve ne parlerò meglio prossimamente, credo.

L’unica soluzione che ho trovato per il momento è quella di buttare qui sul mio blog i pensieri, così come vengono, in modo da svuotarmi un po’ la testa. In poche parole, per chi ha familiarità con Harry Potter, lo sto usando come pensatoio (pensieve nell’originale!).

Stare a casa, mi sta bene, mi posso dedicare alla cose che mi piacciono di più, leggere, scrivere, studiare e cucinare, per quanto mi permette la mia schiena. Il problema è che l’assoluta mancanza di contatto umano, a parte il pinguino, mi sta facendo andare fuori di testa. Non che io mi sia stufata di vedere il pinguino, anzi, ma vorrei anche vedere i miei amici e, magari, quella carnevalesca trafila di rompiballe dei turisti.

Tanto tanto, se potessi uscire forse sarebbe meglio, ma da un lato non ce la faccio a stare in piedi per molto tempo, e dall’altro, se qualcuno mi beccasse fuori in malattia sono cavoli. Me la sono già rischiata con cena e cinema l’altra sera, ma stavo impazzendo.

Il pinguino, da parte sua è una di quelle specie rare che tutte le ragazze vorrebbero incontrare! Sotto questo punto di vista mi sento fortunata e lo devo ringraziare, perché mi aiuta moltissimo nelle faccende domestiche, dopo il lavoro quando arriva a casa viene con me al supermercato a prendere il sacchetto di patate e le due mozzarelle che non posso sollevare da sola. Ma poverino ogni tanto lo metto in croce, e alla fine si discute. Si, perché, pare che io risponda in modo sempre più isterico e lamentoso, e lui ovvio è il parafulmine della situazione. La parte brutta della faccenda è che io non me rendo neanche più conto, dal mio punto di vista sto rispondendo in modo calmo, pacifico e civile, e non capisco di avere la sua giugulare in bocca!!!!! Senza contare che, ahimè il mio livello di paranoia sta salendo ai massimi storici!

Ma come dicevo, ci sono anche degli aspetti positivi in tutto ciò.

Prima di tutto mi sto dedicando alla scrittura. Il fatto che io non ne abbia mia parlato, non vuol dire che sia un passatempo da malatina, come si potrebbe pensare. Mi è venuta in mente una bella idea che, lavorata parecchio, potrebbe diventare un libro, se tutto va bene. Per ora sto lavorando su pagina 42, ma sono solo all’inizio. Chi ha consigli li dia!

Ho letto tempo fa On Writing di Stephen King, in cui l’autore da vari consigli per aspiranti scrittori. Dice che la prima bozza va scritta a porte chiuse senza parlarne con nessuno, e io così farò. Vi dico solo, per quelli che hanno apprezzato il micro racconto che avevo fatto tempo fa, che tratta di pirati ed è ambientato nella seconda metà del 1700. Di più non mi sbottono.

Detto questo, altro fatto positivo è che oramai sto cominciando ad entrare nel sistema della sanità irlandese, che, come tutto il resto, sembra muoversi in modo casuale. Ma tant’è. Ora so :

1. Come si compila un modulo da portare alla previdenza sociale
2. Com’ è l’iter se si fa una malattia più lunga del classico raffreddore
3. Che il tuo medico generico diventa lo scribacchino di quello della compagnia (non si sa per quale motivo il medico della compagnia non fa certificati né prescrive medicine, allora devo poi andare dal mio generico, qui GP, e dettargli le cose da scrivere! Mi pare assurdo ma così funziona!)
   

Ma poi, vogliamo parlare di queste medicine? Tu vai li in farmacia con la prescrizione e il farmacista ti da la dose giusta mettendo le capsule in una bustina trasparente con un bel adesivo recante il tuo nome e indirizzo. E questo mi sta anche bene. È il fatto che manchi un foglietto illustrativo che mi lascia perplessa. Non puoi controllare effetti collaterali o interazioni tra farmaci, non è molto pratico.

Immaginate quindi, se improvvisamente colta da amore e passione per la mia tazza di ceramica, quando nulla di strano avevo mangiato, io non sia autorizzata ad un po’ di preoccupazione lecita!  Quando dopo una settimana ho visto la dottoressa (la GP) le ho detto il problema e chiesto se per caso era causato dal farmaco e lei serafica mi ha detto “Si, si, possibilissimo, lo fa quasi sempre questo farmaco!”

Ma come?! E  a me quando me lo dici? Non ho parole…

Ma la più bella, medico dell’anno 2009 va alla dottoressa della compagnia. Quando, sotto suggerimento dei miei, le ho chiesto se potevo prendere una protezione per lo stomaco, perché dopo 3 settimane di antiinfiammatori cominciavo a risentirne, la risposta è stata “Mah, guarda, sospendili gli antiinfiammatori, dovrebbe risolversi anche senza!” io l’ho guardata incuriosita, mi ha fatto un bel sorriso e mi ha salutata. Non ho parole…di nuovo!

Ora sono un'altra volta nel limbo aspettando che mi dicano dal lavoro se posso tornare lunedì a fare solo cassa per una decina di giorni oppure devo restare a casa. Ma la persona che dovrebbe decidere del mio destino è introvabile, a quanto pare, quindi non ci resta che piangere…per citare!

Io dico solo un’ultima cosa, se il 2009 non dimostra di avere in serbo per me qualcosa di meglio, io mi faccio ibernare tipo Fry in Futurama e risvegliare nel 2010, sperando che non ce l’abbia tanto con me anche lui!!!