Ho sempre pensato che i pirati fossero uomini immaginari dell'infanzia, nati da racconti lontani che ci proiettavano in quel mondo fantastico in cui tutto prendeva vita e la distinzione tra il vero e l'immaginario era sottile.
L'altro giorno, però, ho dovuto ricredermi. Dal lontano oceano e dalla lontana immaginazione si è trasferito sulla terraferma, e precisamente sulla mia corsia, uno spericolato "uncinato", (più nel cranio che nel braccio) che procedeva col suo "veliero" col vento in poppa e contromano. "Per mille barili d'oro", mi son detto, dove intende dirigersi il cazzuto nostromo? vuole affondare la mia bagnarola?
Anche quest'ultimo "Johnny Deep", procedeva contromano, sulla stessa strada e nello stesso punto di cui vi ho parlato due post fa.
Incurante delle tempeste e delle piovre dei mari, sicuro di se, sfrecciava a tutta velocità con accanto il suo fedele servitore: un cane di grossa taglia, lasciato libero nella corsa più sfrenata.
Proveniva controsenso da una strada a senso unico, invadeva la corsia opposta e lasciava correre liberamente un cane di grossa taglia. Come lo chiamereste voi se non un pirata?
Un vero pericolo per le auto, i motorini e i passanti.
Ditemi, è la mia città a sfornare certi soggetti o sono i geni umani che, causalmente, senza conoscenze geografiche, si divertono a generare aberrazioni?
Inviato da: pietro ferrante
il 28/06/2012 alle 15:07
Inviato da: messaggeria.normale
il 03/01/2011 alle 00:11
Inviato da: bisceglie.ba
il 26/12/2010 alle 15:30
Inviato da: messaggeria.normale
il 24/12/2010 alle 19:28
Inviato da: whisperblue
il 02/03/2010 alle 10:29