Creato da lorenzamarulli il 14/02/2009

Blog della Marulli

Appunti e disappunti di vita quotidiana

 

Quorum!

Post n°26 pubblicato il 14 Giugno 2011 da lorenzamarulli
 



L'obiettivo è  stato raggiunto, niente centrali nucleari...Questo conforta me e altri milioni di italiani. Abbiamo deciso noi, a prescindere dall'appartenenza politica. Abbiamo vinto noi, cittadini di buonsenso.

 
 
 

Lettera aperta a Bersani: se un sindaco di sinistra entra in affari con Gheddafi...



Egregio Bersani,
due sere fa, seguendo il tg3 regione Lazio, ho ascoltato l'intervista rilasciata da Fabrizio Martini, nuovo sindaco di Fiuggi candidato vincente della lista civica "Fiuggi unita, democrazia e libertà" frutto di una coalizione di RC e PD, che annunciava un probabile accordo economico con Gheddafi per risollevare la disastrosa situazione delle Terme di Bonifacio VIII e risanare il bilancio in profondo rosso delle casse comunali. Alla cena ufficiale in onore del leader libico era presente anche il primo cittadino e una rappresentanza dell'amministrazione comunale fiuggina: quasi una ufficializzazione degli accordi, dato che i preamboli erano stati seguiti da un rappresentante del governo libico.
Conosco perfettamente la situazione di Fiuggi e le cause del suo decadimento: ho vissuto lì per 3 anni, fino a qualche mese fa, e l'ex sindaco, Virginio Bonanni, dopo aver letto un lungo articolo che il quotidiano "Ciociaria oggi" ha gentilmente dedicato alla sottoscritta, mi ha chiesto di far parte del consiglio di maggioranza perchè interessato alle mie idee ( ho fatto politica, VERAMENTE a servizio della gente) e ad una mia eventuale consulenza. Purtroppo ho potuto assistere soltanto a due sedute perchè motivi famigliari mi hanno tenuta lontana geograficamente, e poi problemi di salute ( sono siciliana e i  6-7 gradi sottozero costanti durante gli inverni  fiuggini mi hanno messa fuori uso) mi hanno tenuta lontana fisicamente. E dico putroppo perchè mi sarebbe piaciuto dare una mano, a prescindere dall' appartenenza politica: io non seguo più da anni le ideologie, io sto con le persone di effettiva buona volontà, di destra o di sinistra poco importa: mi interessano le effettive intenzioni dettate dal buonsenso.
Ma ritorniamo alla notizia: mi aspettavo che anche il tg3 nazionale ne parlasse. Silenzio. Pensavo ne parlasse oggi. Silenzio. Pensavo  ne parlasse il PD. Silenzio. Pensavo ne parlasse l'IDV. Silenzio. Pensavo ne parlasse RC. Silenzio. Pensavo ne parlasse il Partito radicale. Slenzio. Pensavo ne parlasse la stampa di sinistra. Silenzio. Soltanto ancora le foto della tenda, dei cavalli, le interviste ad alcune delle 200 ragazze e le solite pretestuose polemiche.
Gheddafi continua ad essere una delle tante, quotidiane cartine al tornasole.
Una domanda, egregio Bersani: in che cosa l'opposizione si ritiene diversa e/o migliore della maggioranza?
Ah, dimenticavo: se ad entrare in affari con Gheddafi è la sinistra non è più un comportamento deprecabile?








 



 





 
 
 

Lettera aperta a Bersani: sulla fascia nera dei Radicali per Muammar Gheddafi

Post n°24 pubblicato il 30 Agosto 2010 da lorenzamarulli
 

Egregio Bersani,
non Le deve sembrare strano che scriva a Lei invece che a Pannella o alla Bonino: sto semplicemente prendendo due piccioni e più, con una fava. Ed adesso Le spiego il perchè: eri è arrivato a Roma il leader libico Muammar Gheddafi per la celebrazione del secondo anniversario del Trattato di amicizia italo-libica e non sono mancate le critiche da parte del PD, del quale Lei è segretario, dell' IDV e dei Radicali che oggi, durante la festa nazionale del Suo partito in quel di Torino, porteranno una fascia nera in segno di lutto per protestare contro gli eccessivi onori e gli eccessivamente stretti rapporti economici col generale libico. Ora Le chiedo con quale coraggio, per la seconda volta, si possano muovere delle critiche visti i precedenti della "sinistra" e dei radicali. E siccome senza memoria storica una Nazione è destinata all'involuzione ( siamo abbondantemente sulla buona strada ), mi precipito a fare da cicerone per guidare il PD, l'IDV e il Partito radicale nei corridoi dei ricordi. Cominciamo da Prodi: il 9 dicembre 2007, in veste di Presidente del Consiglio, incontra Gheddafi ( ma avevano già pranzato insieme nel 2004 quando il prof.  di Scandiano era Presidente della Commissione UE ) e da entrambe le parti si esprime il desiderio di suggellare l'amicizia tra Italia e Libia com'è dichiarato sul documento pubblicato dal sito ufficiale del Governo, Presidenza del Consiglio dei Ministri, e che può essere visionato qui. E a giudicare dalla faccia soddisfatta e sorridente di Prodi (qui la foto), si potrebbe dedurre che l'ex premier non sa chi ha di fronte. O lo sa... ma fa lo stesso: l'importante è che la sinistra tutta lo ricordi quando il Presidente del Consiglio è solo ed esclusivamente Berlusconi.

E poi...e poi...egregio Bersani c'è un incontro ed una stretta di mano con la persona che per ora è tra le più odiate al mondo, sì, sempre lui, il vostro Prodi che stringe la mano a Ahmadinejad, ancora più sorridente: era il 14 ottobre 2008, Teheran. Lo sdegno, il dolore, e l'atroce testimonianza attraverso le parole e le immagini sono qui.

Ah, Bersani, volevo chiederLe: ma Lei sa chi è Omar Hasan Ahmad al-Bashir? Be' , in qualità di cicerone proseguo la visita guidata e la porto in questo corridoio delle rimembranze: al-Bashir è il Presidente del Sudan, accusato di genocidio ( il Darfur Le ricorda qualcosa?), crimini di guerra e crimini contro l'umanità. E ancora Prodi, sempre lui, sempre il 9 dicembre 2007, sempre sorridente e stavolta quasi abbracciato ad un dittatore con questo curriculum, anche se dal  2004  il mondo era già a conoscenza delle "imprese" di al-Bashir. Qui la foto, sempre dal sito ufficilale del Governo Italiano.
I Radicali  hanno messo una fascia nera anche allora? Estrema sinistra e sinistra hanno criticato duramente il desiderio di fratellanza con Gheddafi? L'IDV ha protestato come lo scorso anno?

Per quanto riguarda i rapporti economici è giusto ricordare che l'ENI ha piattaforme in Libia, e che sempre la Libia ha il 7% delle quote UNICREDIT, il 7,5 % della Juventus.Senza contare l'import-export con l'Italia.

Egregio Bersani, oggi si faccia un favore: passi dal gazebo dei radicali, faccia Lei da cicerone ricordando quanto sopra e anche della Bonino che quando era Ministro del commercio intenazionale si è sperticata in complimenti con la Cina, definendola una eccezionale partner commerciale, incentivando al massimo i rapporti economici con l'Italia. Dimenticando, chissà perchè, la forte repressione e il mancato rispetto dei diritti umani da parte della nazione asiatica, senza contare le conseguenze negative dal punto di vista economico nel nostro Paese. E che la smettano con queste buffonate: si mettano la fascia nera per il Pakistan o per tutte le donne che quotidianamente vengono uccise, o per tutti bambini che ogni anno spariscono in italia. E per la morte della dignità, dell'onestà mentale e del vero amor patrio.








 

 

 
 
 

L' immane tragedia del Pakistan e l'indifferenza del mondo


Il Pakistan continua ad essere flagellato dalle alluvioni ed ormai la tragedia ha raggiunto dimensioni bibliche:  è stata colpita un'area vasta quanto Austria, Belgio e Svizzera messe insieme, 20 mln di senzatetto, 1650 morti accertati fino ad ora ma purtroppo le valanghe di fango chissà quanti corpi hanno sepolto, 3.500.000  bambini rischiano di morire di dissenteria e di colera, mancano cibo, acqua potabile e medicinali. Quello che mi lascia basita è che non si sia attivato nemmeno un numero per le donazioni, come si è fatto ad esempio per il terremoto ad Haiti,nessuna taske force è arrivata in soccorso. Per quanto riguarda l'Europa sono arrivati solo dei piccoli aiuti e tutto questo suona assurdo, dato che  il Pakistan non è poi così lontano. Perchè questa indifferenza? Comprendo perfettamente la  mobilitazione per Haiti ( e non è stato sufficiente, si deve fare di più) dato che è tra Paesi più poveri del mondo ma il Pakistan pur avendo avuto una ripresa economica non può affrontare senza aiuti un disastro del genere. Cos'è allora? Un problema politico-religioso? Una specie di punizione per lo stato d'emergenza proclamato da Musharraf nel 2007? La sua presunta implicazione nell'omicidio di Benazir Bhutto? Qualunque sia la motivazione, non può esistere motivazione: i bambini, gli innocenti devono essere salvati, aiutati. Questa deve essere l'unica motivazione che deve servire non a bloccare ma ad attivare immediatamente gli interventi umanitari. I bimbi pakistani non sanno nemmeno chi sia Pervez Musharraf, nemmeno chi era  Benazir Bhutto. Ma sanno cos'è un attentato kamikaze o un missile lanciato da un drone americano.











 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Alemanno chiede un contributo sui cortei: si alzano subito stupide polemiche

 

Roma, in quanto Capitale, ha un numero impressionante di cortei: più di 500 in sei mesi. Chi non vive in questa città non può minimamente immaginare cosa lasciano i manifestanti in termini di immondizia. Non può minimamente immaginare i disagi per chi si deve muovere in città, e non certo per divertirsi. Senza contare lo spiegamento di forze per motivi di ordine pubblico. E tutto questo è un sacrificio per residenti e pendolari ( mio marito è un pendolare,abbiamo parecchi amici residenti, giriamo spesso per Roma quindi sto scrivendo con cognizione di causa) ed un notevole salasso per le casse del Comune, ricordando sempre e comunque che si tratta di denaro pubblico. Il sindaco Alemanno ha elencato minuziosamente tutti i capitoli di spesa: un corteo di 10.000 persone costa 18mila euro, con 30.000 il costo lievita a 41.000 euro e 100.000 manifestanti costano 100mila euro. Il primo cittadino di Roma ha tenuto a precisare che  le spese dei cortei organizzati da studenti, disoccupati e precari continueranno ad essere a totale carico del Comune.
Ci sono state scelte di Alemanno che non ho condiviso ma in questo caso mi trovo pienamente d'accordo per motivi che sono talmente logici da ritenere pleonastica qualsiasi ulteriore spiegazione. Trovo illogiche, anzi stupidamente pretestuose, le voci di protesta di alcuni esponenti della semprepiùsedicente opposizione, voci che rasentano il ridicolo come quelle dell'IDV ( ormai è proprio una forma mentis) rappresentate da Stefano Pedica, segretario della regione Lazio del movimento di Di Pietro, che definisce la scelta di Alemanno una sorta di attentato alla Costituzione o come quella di Roberto Di Giovan Paolo ( senatore del PD) che profetizza una futura tassa sull'aria da parte di Alemanno. Non condivido nemmeno le considerazioni della Polverini ( preoccupata  dal fatto che si possa così penalizzare chi scende in piazza per difendere il proprio diritto al lavoro o per chiedere aiuto in caso di difficoltà) , prima di tutto perchè Alemanno ha precisato che il contributo sarà chiesto per le grandi manifestazioni e ne saranno esenti disoccupati, studenti e precari e poi perchè i sindacati possono fare un po' meno casta e un po' più  sindacato, creando un "fondo manifestazioni": mi sembrerebbe anche più democratico dato che come cittadina contribuente potrei, per esempio, non essere d'accordo sul motivo di una manifestazione e/o col sindacato che la promuove e che quindi il mio denaro serva a pagare le spese per un qualcosa che non condivido  e/o a nome di qualcuno che non apprezzo.




 

 


 







 
 
 
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