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Il caso Schettino e le pertinenti riflessioni del comandante Salvatore Mare

Post n°228 pubblicato il 31 Maggio 2012 da Blogini
Foto di Blogini

Patrizia Tievoli, sorella del maître della Concordia, scrive su facebook che la nave passerà sotto costa per fare omaggio agli anziani genitori che in quel momento attendono in casa (snapshot soprastante).
Il maître della Costa Concordia Antonello Tievoli però, nega che l'inchino fosse per lui; il caposala, ascoltato dal quotidiano Il Tirreno, conferma invece la telefonata dal ponte di comando a Mario Palombo, ex comandante della compagnia Costa, poco prima dell'impatto, circostanza riferita all'ANSA dallo stesso Palombo, il quale ha anche detto che il maître gli passò al telefono il comandante per un breve saluto.
Chiarito il passaggio, dobbiamo rilevare che molto probabilmente, Francesco Schettino deve possedere il dono dell'ubiquità: vediamo in quanti posti è stato visto contemporaneamente (fonti pubbliche dalla rete e dalla TV).
Marco Monda ha raccontato a Chi l'ha visto?: "Eravamo con mia moglie al ristorante, all'ultimo piano della nave, erano le 21.15 e ho visto il comandante arrivare al ristorante abbracciato a due ragazze, una bionda e una con i capelli scuri. Mostrava alle due ragazze la vetrata del ristorante, da cui si vedeva l'isola del Giglio. Il comandante, al momento dell'impatto, era con noi. Poi è scappato come tutti".
Nel frattempo Schettino, dalla plancia al telefono con Palombo: "Faccio tanti fischi"...
"Abbiamo visto il comandante Schettino cenare con quella donna la sera del naufragio - lo dice Eleonora Rossi, imbarcata con il marito Angelo Fabbri; conferma all'ANSA quanto riportato da Il Secolo XIX - Eravamo saliti all'undicesimo piano della nave, perché volevamo cenare al Club Concordia ma, quando siamo entrati nella sala, abbiamo trovato il tavolo occupato dal comandante e da una donna. Il maître, imbarazzato, voleva farci sedere in un'altra ala della sala, vicino alla toilette. Dopo aver rifiutato l'invito, ci hanno trovato una sistemazione e ci siamo seduti attorno a un tavolo speculare a quello del comandante. Schettino mangiava, beveva e s'intratteneva con quella donna, sicuramente una straniera".
Ma a quanto si apprende e secondo quanto dichiarato al GIP, il Com.te Schettino era in plancia.
Alle 21:57 Roberto Ferrarini, marine operator director di Costa, afferma di ricevere una telefonata da Schettino, il quale lo informa di avere sulla Concordia, un compartimento stagno allagato, quello dei propulsori elettrici e che con tale situazione la galleggiabilità non risultava compromessa; inoltre il comandante aveva un tono chiaro e sufficientemente calmo.
Dal filmato di TG5 invece, per quanto sporcato dalla voce incompetente del commentatore, si sente chiaramente il comandante affermare che ha uno squarcio in carena e che viene giù acqua.
Alle 22:06 Ferrarini afferma che Schettino lo informava che anche un secondo compartimento stagno era apparentemente allagato e che permaneva il black out. Egli si assicurava che avesse informato gli ospiti della situazione ricevendone conferma. Anche in questa occasione il comandante asseriva che la galleggiabilità della nave non era compromessa. Tra le 22.16 e le 22.26, continua indicando di aver discusso con il comandante circa l'entità delle falle e dell'allagamento e di avergli ripetutamente sollecitato di conoscere se per caso anche un terzo compartimento fosse allagato... "Non avvertivo dal tono del comandante segni di difficoltà... in tutta questa fase manteneva un atteggiamento tranquillo".
Nel frattempo, Rogelio Barista a una televisione americana, racconta di aver visto il comandante al bar con una donna dopo l'impatto con lo scoglio.
"Schettino voleva che gli cucinassimo la cena attorno alle 22.00-22.30, era con una donna che non conoscevo. Ho chiesto all'altro cuoco, Jason Velasco, che cosa stesse pensando il comandante. In quel momento stava cadendo tutto a pezzi, compresa la cucina". Il cuoco filippino della Costa Concordia, persiste nell'indicare che dopo l'impatto con lo scoglio alle 21.45, il comandante gli avrebbe chiesto di preparare la cena.
"Non potevo credere a quello che stava succedendo. Ho avuto parecchie esperienze di catastrofi come incendi sulle navi, persino sulla Costa Concordia, e mi sono imposto di non spaventarmi. Ho dato un'occhiata fuori dalla cucina e ho visto il comandante che aspettava il suo drink. Mi sono chiesto perché stesse ancora lì, aspettando il dessert della sua compagna, con tutto quello che stava succedendo".
Alle 22:33, mentre Schettino discuteva della cena con il cuoco filippino, trovava il tempo da dedicare a Ferrarini e alla nave, e gli telefonava informandolo sullo stato dello sbandamento che, sebbene stesse aumentando, non era ancora a livelli preoccupanti.
Appena due minuti dopo però, stando al racconto di Ferrarini, la situazione precipitò in maniera irrecuperabile: "Il comandante mi informava dell'intenzione di dare l'abbandono della nave, decisione che mi confermava alle 22.45". Evidentemente dopo l'intervento del safety officer Marco Pellegrini, il quale testimonia: "Ho chiesto al comandante che cosa avrebbe dovuto fare il personale di macchina ma non ho ricevuto risposta. Qui ho capito che non era in grado di prendere delle decisioni, ho dato io il comando alla macchina di evacuare". Questa la ricostruzione del safety officer, ma dal filmato girato in plancia non si sa bene da chi (ma immagino sia un filmato interno di Costa, vista anche l'alta qualità, filmato che evidentemente non doveva uscire), si sente chiaramente Schettino dire: "Falli andare via". Inoltre, secondo quanto riportato dall'uomo interrogato dalla Capitaneria di porto, Schettino disse anche testualmente, parlando dello scoglio: "Cazzo non l'avevo visto!". Monda però, afferma che in quel momento era a cena.
Pellegrini spiega ancora e mette a verbale della Capitaneria di porto di Livorno: "Quando Ambrosio (n.d.a. primo ufficiale di guardia) credendo di essere troppo vicino alla costa ha ordinato al timoniere di virare a dritta in modo da allontanarsi dall'isola del Giglio, il comandante Schettino ha sollevato Ambrosio dalla responsabilità della guardia, assumendo direttamente il comando della navigazione ed ha ordinato al marinaio timoniere di mantenere la rotta e di aumentare la velocità della nave". E qui il Pellegrini avrebbe dovuto usare più cautela nel dare queste informazioni, per due motivi: in primis perchè non era sul ponte e deve quindi spiegare come fa a dire ciò, in secondo luogo il VDR (n.d.a. Voyage Data Recorder volgarmente chiamato scatola nera) avrà certamente registrato le comunicazioni sul ponte di comando, e se le sue affermazioni non corrisponderanno, rischia grosso. Così come altri rischiano e non solo in credibilità. Secondo le testimonianze, a un tratto Schettino ordina di calare in mare solo le lance sul lato destro della nave. L'ufficiale Canessa gli avrebbe detto: "Comandà, quelli al centro e sulla sinistra che fanno? Mòrono? - e continua - Schettino a questo punto, incalzato anche da Bosio, appena sopraggiunto, disse allora di abbandonare la nave puramente e semplicemente. Bosio diede l'ordine".
Quindi il Comandante non solo non avrebbe pensato che togliendo peso a dritta avrebbe avuto meno sbandamento e quindi sarebbe stato agevolato nell'ammainare le scialuppe a sinistra, ma avrebbe deliberatamente abbandonato al proprio destino tutte le anime (detta all'inglese) che erano al punto di riunione sulla sinistra della Concordia.
Perchè gli ufficiali avrebbero mentito? Forse a causa del fatto che il VDR aveva problemi come dichiarato dallo stesso Schettino al GIP? A pensar male si fa peccato, però spesso s'indovina.
Tornando alla telefonata fra Schettino e Ferrarini, quest'ultimo dice che la decisione di abbandonare la nave lo sorprendeva completamente, e che dalle telefonate precedenti non aveva intuito che la situazione stesse prendendo una direzione così estrema.
Alle 23:11 è sempre il direttore delle operazioni marittime a parlare: "Il comandante m'informa che l'abbandono della nave è in corso e procede in maniera regolare. Lo sbandamento raggiunge i 20 gradi. Vengo informato alle 23:52 che l'abbandono nave degli ospiti è apparentemente ultimato e rimangono a bordo membri dell'equipaggio. Più o meno in questi momenti, Giampedroni ci informava che lo sbandamento aveva raggiunto livelli molto importanti dato che non riusciva a camminare sui ponti. Chiedevo conferma al comandante di ciò ricevendo in risposta che lo sbandamento stava aumentando ma si attestava intorno ai 25-30 gradi".
"Alle 0:21, il comandante mi informa in maniera confusa che ha dovuto abbandonare la nave durante il repentino sbandamento, si trova su uno scoglio nei pressi. Durante tutta la crisi, egli non mi ha mai fatto intendere la gravità della situazione, sia con il tono relativamente tranquillo, sia con l'apparente sicurezza della sua intenzione di andare all'ancoraggio (n.d.a. cosa avrebbe dovuto fare, urlare e strapparsi i capelli?). Successivamente, ma solo intorno alla mezzanotte, dopo quanto appreso soprattutto dall'hotel director, si è realizzato che la situazione era probabilmente grave da molto prima".
Ma secondo l'avvocato Bruno Leporatti, legale del comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino avvisò subito la compagnia di navigazione Costa dell'avvenuto impatto con gli scogli, rilanciando al giornale RadioRai e sottolineando questo aspetto della vicenda che assume a suo giudizio una rilevanza estremamente significativa ai fini dell'accertamento. E questo si evince anche nelle varie telefonate intercorse fra Ferrarini e la Centrale operativa della Capitaneria di Porto della capitale, parlando subito della falla e dell'abbandono nave, così come fa lo stesso Schettino con il comandante Manna.
A proposito, bisognerà necessariamente aprire un'inchiesta "non di parte" sul comportamento di De Falco, troppe cose sono strane nell'atteggiamento inquisitorio e intimidatorio, non sono io a dirlo, ma il contrammiraglio Salvatore Schiano Lomorriello che recita testualmente: "De Falco mi ha fatto vergognare di essere della Capitaneria di Porto".
E perché non è stata registrata o quantomeno resa pubblica la telefonata intercorsa con l'ufficiale donna della Capitaneria di Porto?
Ma non è finita, il direttore Ferrarini accusa il suo comandante di aver cercato con lui una versione di comodo. "Mi chiese di condividere la posizione da tenere con l'autorità, asserendo di avere l'intenzione di dichiarare che la nave aveva prima subito un black out a seguito del quale aveva urtato un basso fondale. Ho rifiutato immediatamente tale possibilità intimandogli di dire esattamente come i fatti sono occorsi anche alla luce dell'oggettiva impossibilità a sostenere posizioni differenti".
Il presidente di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, in un'intervista alla Rai, ha affermato che il comandante Schettino, la sera del naufragio, ha mentito anche all'equipaggio, asserendo che "Purtroppo anche loro non hanno ricevuto la corretta informazione sulla gravità della situazione".
Infine, solo per citazione ma ce ne potrebbero essere altre centinaia, Eghli Cabrera, passeggera venezuelana, dichiara che la nave, prima dell'urto, è andata indietro tutta come per evitare l'impatto, riferendo all'ANSA: "Eravamo al ristorante, la situazione era normale. I motori si sono prima fermati, sono rimasti fermi per un po', poi sono ripartiti all'improvviso e la sensazione era di andare a tutto gas a marcia indietro. Il rumore era fortissimo e la nave vibrava. Poco dopo c'è stato l'urto violento".
Insomma, un mare d'inesattezze, bugie e mezze verità, sulle quali è stato imbastito un processo sommario popolare; il VDR smentirà molti riportando l'inchiesta sui temi dell'incidente, nel frattempo il danno alla marineria è stato fatto e Schettino è schernito in tutte le salse. A nulla valgono gli attestati di stima.
Per chiudere questa mia disquisizione, voglio sottoporre all'attenzione del lettore, cosa ne pensa il Nautical Institute e quindi, come si comportano gli Inglesi in questi frangenti:
The Nautical Institute notes with extreme disquiet the alacrity with which the ship's owners, Costa Cruises, blamed all on the Master, Captain Francesco Schettino, accusing him of unprofessional conduct before any investigations could have taken place.
The Nautical Institute is also extremely uneasy with the speculation in much of the world's media. Some evidence which should be in the hands of official investigators is being paraded in newspapers and television news programmes. Blatant speculation into the actions of Captain Schettino and others before, during and after the accident is being presented as fact.
Captain Schettino stands accused of very serious crimes in Italy although he at least has a lawyer acting for him. The Italian State has initiated an official investigation into the sinking of the Costa Concordia and the actions of her Master and crew. It would be wise to await the outcome of the official investigation and trial, if one is deemed necessary by the Italian State, before publishing speculation which only serves to make it impossible for any defendant to receive a fair trial or for an unbiased jury to be appointed.
The Nautical Institute will continue to speak out in defence of any mariner who is subjected to less than fair treatment and who is not given the right of any human being to be considered innocent until proven guilty.
Altre radici, altra cultura, noi italiani raggiungiamo alti livelli di masochismo e ci facciamo male da soli.
Salvatore Mare

 

 
 
 
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