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NAUFRAGIO M/N “COSTA CONCORDIA”

Post n°183 pubblicato il 22 Gennaio 2012 da Blogini

Con questo articolo non si intende difendere il collega Schettino bensì far rilevare le atecniche imprecisioni raccontate da alcuni tecnici o presunti tali sui mass - media sulla gestione dell'emergenza generale ed abbandono nave così infangando in modo del tutto gratuito la professionalità dei "marinai italiani". E' di solare evidenza che le cause del sinistro sono riconducibili all'errore umano, dovute alla disattenzione e scarse procedure operative. In ogni modo, sarà cura dell'Autorità Marittima competente svolgere le attività previste ai sensi degli articoli 578 e 579 cod. nav. per stabilire cause e responsabilità. Per quanto attiene la gestione dell'emergenza a bordo, va ricordato che è la prima volta nella storia dei sinistri marittimi di nave passeggeri che si debba fronteggiare una emergenza che coinvolge un così cospicuo numero di passeggeri e personale imbarcato; basti pensare che, mentre l'Andrea Doria ha coinvolto 1.706 persone, il tragico evento alla nostra attenzione ha complessivamente coinvolto 4.229 persone, con nave inclinata e la sola possibilità di utilizzare i mezzi di salvataggio ubicati su un solo lato.
Per poter gestire una tale situazione necessita avere a bordo personale addestrato nella gestione della crisi e del comportamento umano. Considerate le condizioni contingenti (nave sbandata e utilizzazione parziale mezzi salvataggio), il personale ha curato in modo eccellente la gestione dell'emergenza generale e l'abbandono nave. Al segnale di "emergenza generale", composto da una serie di almeno sette fischi brevi seguiti da uno lungo di sirena e da suoni di campane e campanelli, il personale di bordo dedicato all'emergenza come da Ruolo di Appello, si è portato nelle zone loro assegnate. L'emergenza generale è intesa come approntamento dei mezzi collettivi di salvataggio e preparare i passeggeri riuniti ai punti di riunione, facendo indossare loro i giubbotti di salvataggio, in modo da prepararli all'evacuazione. L'emergenza generale è uno stato di allerta che viene dato dal comandante all'equipaggio ed ai passeggeri contemporaneamente. L'abbandono nave può essere consequenziale allo stato di emergenza così come l'emergenza generale può anche non sfociare alla fase successiva che è l'abbandono nave. Nella fase dell'emergenza generale il nemico numero uno da combattere è il panico.
Ciò detto, senza voler entrare nel merito [così abusando di ruoli che rientrano nella attività di indagine] e doverosamente prescindendo dalle indebite (e talvolta inesatte) interpretazioni dei fatti fornite dalla stampa e dagli "esperti" che si sono avvicendati nei programmi televisivi, sembra opportuno richiamare l'attenzione sulle varie concause dell'incidente, tra le quali ci si limita a descriverne solo una:

mancata disciplina sulla condotta della navigazione in passaggi ravvicinati alla costa [sempre avvenuti e tutti ne erano a conoscenza]. Sarebbe bastato che l'Autorità Marittima locale provvedesse a disciplinare con una Ordinanza i su descritti passaggi nel rispetto dei contenuti della Regola VI COLREG 1972 - con condizioni meteo marine favorevoli - previa autorizzazione da parte della stessa Autorità.

Una trattazione a parte merita il comportamento del presunto "eroe", e il suo dialogo con il Comandante. Un conto è gestire l'emergenza come da libro scolastico, un conto è gestire l'emergenza con nave inclinata nell'ultima fase di circa 90° ( con un continuo evolversi degli eventi, noti solo agli addetti ai lavori presenti in zona). D'altra parte, un eventuale possibile ritorno a bordo del comandante Schettino [così come ordinato dal Comandante della Capitaneria di Livorno Gregorio DE FALCO] - non avrebbe prodotto alcun effetto. Quindi, in una tale condizione [mancato e forzato utilizzo dei mezzi di salvataggio] - l'evacuazione delle ultime persone presenti ancora a bordo, poteva avvenire solo con elicotteri, operazione che doveva essere coordinata dal responsabile delle operazioni di salvataggio della Capitaneria di Livorno. Inoltre, per una maggiore comprensione dei fatti, è bene precisare che il Comandante della nave coordina le emergenze - mentre per la ricerca di eventuali passeggeri presenti ancora a bordo, vi sono persone dedicate (VEDI RUOLO DI APPELLO). Infine, va sottolineato che l'Autorità Marittima con troppa leggerezza ha divulgato anzitempo la registrazione della conversazione, così umiliando la figura del Comandante della nave "COSTA CONCORDIA" , già psicologicamente distrutto dal continuo evolversi dell'evento, al di là delle responsabilità che verranno eventualmente accertate.

Capitano s.l.c. Rosario FERRANDINO
Capitano s.m. Umberto MALTESE

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Commenti al Post:
tuberosa501971
tuberosa501971 il 23/01/12 alle 06:18 via WEB
Questo non cammbia la leggerezza nel compiere le manovre del comandante e la sua codardia nell'abbandonare nave e opere di soccorso prima che tutti i passeggeri che hanno pagato e non desiderato diventare naufraghi, fossero evacuati. E' una vergogna e non ha scusanti di alcun genere!
 
 
Blogini
Blogini il 01/02/12 alle 11:20 via WEB
Schettino non ha scusanti e pagherà per quanto accaduto, ma a causa sua mettere in croce tutta la Gente di mare è davvero eccessivo. Sarebbe come accusare tutti coloro che lavorano nella Protezione Civile di quanto commesso da Bertolaso.
 
zanigio2
zanigio2 il 24/01/12 alle 12:06 via WEB
Indipendentemente da presunte o meno responsabilita,e alla faccia di tutte le rassicurazioni,fatte dall' equipaggio,e dalla proprieta,da cio che si è visto,è oltremodo evidente che non c' era preparazione x gestire una situazione di emergenza,di questo tipo e questo visto le tante persone da gestire non è concepibile.
 
 
Blogini
Blogini il 01/02/12 alle 11:22 via WEB
Quale sindaco di qualsiaisi cittadina di 4.000 abitanti sarebbe riuscito ad evaquare il territorio in sole due ore? L'equipaggio della Costa Concordia è riuscito in questa difficile impresa.
 
iunco1900
iunco1900 il 24/01/12 alle 20:35 via WEB
Chi è in mare naviga e chi è a terra giudica.Non so nuotare ed ho paura del mare ma da terra si poteva fare qualcosa per evitare la tragedia? Come al solito dopo il disastro è facile trovare i colpevoli.
 
 
Blogini
Blogini il 01/02/12 alle 11:09 via WEB
Sicuramente i soccorsi da terra sartebbero potuti essere meglio coordinati. Alle 22.00 il responsabile del servizio di sicurezza della Capitaneria di porto di Livorno scriveva: "Tutto regolare" !
 
zanigio2
zanigio2 il 02/04/12 alle 12:18 via WEB
Si poteva evitare di arrivare a gestire un emergenza,bastava semplicemente che Schettino,si comportasse da persona responsabile nei confronti della societa,e dei 4000 passeggeri(credo)e mantenesse la rotta prestabilita.
 
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