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« IllusioneLuna »

Il circolo vizioso

Post n°49 pubblicato il 02 Giugno 2016 da hard_bone

 

 

Si parte sempre da un punto per necessariamente finire in un altro. A volte si ritorna da dove abbiamo iniziato il percorso, a volte ci ritroviamo da tutt'altra parte. La vita è movimento, è darle un senso, è cambiare, mutare, evolversi.

Oggigiorno viaggiamo alla velocità della luce, siamo interconnessi, multimediali, multitasking (multi processuali). Facciamo e siamo un sacco di cose: sveglia presto, colazione, auto, code, stress. Moderne catene di montaggio ci accolgono, uffici galere, fabbriche lager, colleghi serpenti, collaboratori vuoti "privi totalmente di contenuti". Fare la spesa, cena, lavare piatti, un po' di tv spazzatura, letto. Incubi.

Reloaded. (riavvolgere)

Piccola precisazione prima di andare avanti col mio pistolotto; tra parentesi scrivo il corrispondente termine in italiano dall'inglese, non perché ho poca fiducia di voi, cari  lettori, e sulle vostre conoscenze linguistiche, bensì non amo molto gli eccessivi anglicismi. Chiarito ciò, posso continuare con i miei illuminanti discorsi, ricchi di enfasi e retorica.

La schiavitù è stata abolita ufficialmente in tutto il mondo, ma l'uomo moderno si può realmente considerare libero? Forse dovremmo capire cosa significa essere liberi ma non  voglio approfondire oggi l'argomento. E poi, ognuno di noi ha la sua libertà, la sua verità. Il fatto è che siamo sempre scontenti di quello che facciamo, le scelte quotidiane, i gusti in fatto di cibo, moda, le coscienze sia sul piano sociale, sia intellettuale. Non ci va bene il lavoro, chi frequentiamo, la società, il mondo intero è in totale disaccordo con noi. Mi sembra di assistere ad un malessere diffuso. Insito in ogni individuo.

L'uomo, da quando ha preso coscienza del "Se", ha avviato una continua e incessabile trasformazione dell'ambiente in cui vive. L'evento della rivoluzione agricola prima, e quella industriale poi, hanno segnato definitivamente il passo verso un cambiamento epocale.

Possiamo chiamare questa "trasformazione" anche con un altro nome: evoluzione. Non credo però che evoluzione significhi miglioramento. E poi bisogna pensare al prezzo che dobbiamo pagare in termini di natura. Oggi i dati dicono che spariscono nel nostra pianeta 30.000  specie animali o vegetali.

Non a rischio, si estinguono per sempre trentamila organismi viventi a causa dei mutamenti del loro habitat usuale.

Cosa potrà accadere nell'immediato futuro? Difficile dirlo, impossibile prevederlo.

Ad essere pessimisti spesso s'indovina, ma qui in gioco c'è la nostra esistenza, la nostra stessa vita.

 

 

 

 
 
 
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