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« SILVIO CONDANNATOGENOAG8, 20 LUGLIO - LA TRAPPOLA »

GENOAG8, 19 luglio 2013

Post n°211 pubblicato il 19 Luglio 2013 da bonicaM

(1744) - Genova dei migranti                

Accadde a Genova il giorno

diciannove di luglio

estate numero uno

d’italico governo neofascista

Genova offesa, Genova umiliata

dalle troppo arroganti barriere

di metalliche reti carcerarie

innalzate a difesa blindata

di quegli otto meschini truffatori

Genova muta e assente

si risvegliò fiorita di volti e di colori

al suono dei djembè

con le strade e le piazze

festanti di musiche e canti

un fiume straripante

di popoli migranti

via dalle zone rosse

di tutte le nazioni

contro il Mercato ladro

 

Diciannove di luglio

Genova offesa e incerta

si risvegliò alla vita

al suono dei djembè

si risvegliò fiorita 

dei fiori della rivolta

Fu giorno di rabbia gioiosa

e pacifica umana ribellione

al crimine globale

del Grande Capitale

un popolo in rivolta

internazionale

nella speranza nuova

di un mondo liberato

da guerre e da frontiere

Genova vede e scioglie la paura

dei noti divieti e delle barriere

e la città ferita e desertificata

torna ad aprirsi alla vita

di musiche e danze

dei popoli migranti

pacifica invasione di umanità negata

Genova solidale

Genova liberata

 

(1787) - La finzione                            

L’Occhio Mediatico vede

ma poco osserva e rivela…

l’Occhio Mediatico accieca

corrode offusca e cancella

quel che non sia violenta

pura superficie

di grandi accadimenti

o troppo appariscenti

modelli di svago e divertimento

coatto e deprimente… 

L’Occhio Mediatico finge

e muta in piena assenza

ogni reale presenza

Perciò di quel popolo vero

di uomini e donne

e di bambini veri

per le strade di Genova vere

l’Occhio Mediatico poco si cura…

Lo Show di successo è altrove:

là dove tutto è finzione

e pura negazione

di verità vissuta…

là nel Palazzo-bunker

dove sfilano grigi

i grandi abiti dell’occasione

con relative facce di rito

camicia e parole

stirate in modo impeccabile

senza nemmeno

la più piccola piega

di vita vera e concreta…

davvero tutto impeccabile

e tutto secondo copione…

 

“Il Vertice è al di sopra

d’ogni dissenso o contestazione”

ammiccano i potenti convenuti

alla stampa e alla televisione…

 

E l’ospite cerimoniere

gran Cavaliere d’Italia

osanna e benedice

dentro i teleschermi 

 l’assoluto benessere

del Libero Mercato

per i popoli tutti della terra

(fatta eccezione, ahimé,

di quel piccolo odioso inconveniente

di una certa miseria e povertà

di appena tre quarti

dell’umanità…)

Ma un tale inconveniente

in fondo è cosa da niente

vedremo quanto prima qualcosa si farà

sarà il mercato stesso

nel suo farsi globale

a realizzare in breve

l’assoluto benessere universale…

…strette di mani… flash…

dentature-sorriso di circostanza

e il lungo codazzo dei dignitari

e gli uomini gorilla delle scorte…

Genova zona rossa:

quel pezzo di città in bianco e nero…

un pezzo di città d’anime morte.

 

(1850) - Genova solidale                        

I colori e la vita sono altrove

oltre quei muri infami

che hanno spaccato il cuore

antico e generoso

della città marina

per la fabbrica abusiva

del set della vergogna…

 

La vita sequestrata

dagli otto prepotenti

ora riaffiora emerge 

 da ogni angolo di Genova

là dove canta e protesta

il lungo corteo dei migranti

welcome citizens of the world

Dalla finestra aperta

anche un bambino ride

alza le mani bianche

e dai balconi schiusi

si affacciano i saluti

sorridenti a raccogliere la luce

di tutte quelle mani bianche alzate

in canto di pacifica rivolta

Libera umanità

Mercato controllato

welcome citizens of the world

bush berlusconi blair

chirac chrétien koizumi

da oggi siete voi i clandestini

e tutti i potenti meschini…

voi rigettati in mare

da porti di paesi inospitali…

voi ospitati a forza

ovvero carcerati

in centri di accoglienza

a provare la rabbia dell’indigenza

a soffrire dell’ansia del domani

la speranza forzosa

della disperazione… 

Clandestini i potenti della terra

libera umanità

E da un balcone sventola

inattesa nell’aria

irridente e ribelle una mutanda…

e un’altra ancora

lacera e consunta

quasi antica mutanda proletaria…

e tutti nel corteo ecco salutano

con una gran risata libertaria

lo sventolio proibito

dell’intime bandiere

censurate ai balconi e alle finestre

dal gran Cerimoniere

 

Quel diciannove luglio…

se l’Occhio Mediatico

avesse saputo o voluto vedere…

quale profonda dignità morale

in quelle mutande

sventolanti al sole…

e quanta oscenità

in quelle facce ipocrite

gonfie di false parole

e ammiccanti davanti

a microfoni e telecamere…

quelle facce lustrate di rapaci

con sorrisi d’agnello

abbaglianti di flash e riflettori

dentro il Palazzo-bunker…

per paura che esploda il nuovo carnevale

dei popoli ribelli al Grande Capitale

e da Genova rida lo sventolio infinito

di infinite mutande in faccia al Cavaliere…

la risata ribelle

che annienterà il potere!

 
 
 
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