Creato da Bridigala il 08/05/2008

E' un Bridimondo

Di tutto un po', ma soprattutto... mio

 

Messaggi di Luglio 2016

e il quarto giorno il mare si mosse

Post n°701 pubblicato il 28 Luglio 2016 da Bridigala

Ciao a tutti. Ebbene, vi avevo lasciati con la grande gioia di sapere che il mattino dopo avrei potuto dormire. Se a casa non mi alzerei mai, comunque in crociera mi sono sempre alzata con le galline. Fin dalla prima notte venivo svegliata da un fastidioso sbattere, e pensavo che fosse il letto dei vicini di cabina. niente di più sbagliato, proprio la coincidenza del mare molto mosso (forza sette) mi ha fatto rendere conto che in realtà erano gli appendini dentro l'armadio, a sbattere tra loro e far rumore. a parte una vaga sensazione di instabilità, e lo spettacolo delle onde che sbattendo tra loro alzavano nuvole di schiuma candida,  non ho sofferto per nulla, ho mangiato come al solito e vissuto tranquilla. La sera prima, passeggiando per la galleria d'arte, avevo deciso di provare a datare un incunabolo, così a prima botta, ma per sapere se ho vinto qualcheccosa (vedi Francesco Paolantoni e Qui, Quo Qua) dovevo presentarmi all'asta d'arte. Onde evitare che dopo il vino mi appioppassero anche un quadro (magari pure brutto, che non era tutto meraviglioso) me la sono battuta subito, così non saprò mai se ci avevo beccato. Dopo un pranzo veloce al self service, di corsa in teatro per farsi assegnare il gruppo, e poi giù, nei meandri della nave, fino all'uscita, per raggiungere le lance e farsi sbarcare a Santorini. Splendida isola vulcanica, roccia nera e case candide con le finiture blu, a Sanorini si coltivano pomodorini senza innaffiarli, e viti striscianti perchè il vento e la polvere le ammazzerebbero. Siamo stati a visitare il villaggio di Oia e la capitale, Thera, arroccata sopra lo scoglio che guarda sulla caldera in cui abbiamo attraccato. Meraviglioso, ma proprio bello bello!

La cittadina ha l'unico vizio di essere tutta in salita, e a metà percorso circa si trova la discesa per la mulattiera, la strada attraverso cui gli asini portano su i turisti, che ha la bellezza di seicento gradini circa. Nei prossimi giorni scoprirò che le mie concittadine, insofferenti alla coda per la teleferica, hanno deciso di discendere a piedi di là, prova ne sia che quella dalla carnagione più chiara ne è uscita rossa come un gambero (la stradina è tutta in costiera al sole). Io, naturalmente, mi sono fiondata direttamente alla teleferica, e ai piedi del monte ho trovato la lancia per la mia nave, con i camerieri di bordo che all'imbarco erano pronti con i bicchieri d'acqua per dissetare i turisti accaldatissimi. Tornata a bordo, naturalmente, ho preso il mio libretto e mi sono tuffata in biblioteca, dopo aver cercato disperatamente una signora genovese che mi aveva invitata in piscina con lei. Con la stessa signora siamo poi andate a cenare, io, lei ed il suo figliolo, ragazzino abbastanza simpatico.  una volta tanto ho avuto il menu in italiano (non lo chiedevo mai). Per il prosieguo della serata ci siamo separate, io al teatro a guardare due acrobati eccellenti, lei e il figliolo in sala giochi. A presto con la prossima puntata, purtroppo internet continua ad essere un miraggio, a casa mia...

 
 
 

E fu sera e fu mattina, terzo giorno

Post n°700 pubblicato il 21 Luglio 2016 da Bridigala

Il cambio del fuso orario ha fatto sì che la mia sveglia suonasse alle 5.30 ora italiana, per fare in tempo a vestirmi e fare colazione prima dell'appuntamento per la visita guidata di Corfu. Perché, in effetti, ho scelto di farmi portare a spasso del tutto. Sono sola, quindi per sicurezza mi sono pagata le escursioni della nave e buonanotte. Escursioni, tra l'altro, solo in inglese, non ce n'erano in italiano, ma non ho avuto problemi. Quindi, in teatro ad aspettare che chiamassero il mio gruppo. E ci si dimentica sempre che il teatro ha l'aria condizionata che parte dallo schienale dei sedili, ed è gelido, quindi si sta lì a batter brocca. Partenza in corriera, con una guida del posto che parla un inglese comprensibile, praticamente dalla nave. Corfu è una bella isola, abbastanza grande, molto verde, in molti posti si vede la mano veneziana, in altri la mano asburgica, e la nostra prima tappa e' stata di sicuro il palazzo di Sissi, l'Achilleion, il cui simbolo, per Sissi, era una statua che rappresenta l'eroe morente, mentre chi l'ha comprata subito dopo ha scelto di far costruire una statua gigantesca di Achille vincitore. Vista stupenda sul mare, buganvillee lussureggianti, aria di vacanza. Dopo una breve sosta ad un belvedere da cui fotografare come tanti giapponesi rimbecilliti lo stesso scorcio di monastero con isoletta sullo sfondo, siamo passati davanti alla residenza in cui è nato Filippo D'Inghilterra, e poi dritti al centro della capitale, a fare struscio sul liston, la strada principale (col nome ancora in veneziano...) e due passi nelle viuzze con tanto di botteghe. Per non perdere la corriera devo ammettere di essere rientrata abbastanza in fretta, subito dopo essermi bevuta un bel caffè ghiacciato nella tradizione greca. Ritorno sulla nave, fuga in cabina per mettersi comodi, e li ho scoperto una bella novità: la mia carta "di credito", ovvero la carta della mia cabina doveva essere immediatamente rimpinguata, risultava vuota. Impossibile, quindi corri a vedere che succede al guest service. In buona sostanza, mi era stata caricata una spesa che non avevo fatto, più di cento dollari di vino, quindi ho ovviamente protestato, ed il ragazzo (lo stesso che mi aveva accolto) del banco mi ha giurato che sarebbe andato a fondo della faccenda. A sera era risolta. Ho incrociato una signora genovese, con figlio a seguito, con cui alla fine sono andata a cena. Quindi quella sera ho finalmente cenato in compagnia. una capatina al teatro a vedere lo spettacolo di magia, e credo di non averlo visto tutto, ma me lo sono goduto. Bello saper che domani si potrà dormire perché prima delle 13 non si attracca! 

A presto

 
 
 

e fu sera e fu mattina, secondo giorno

Post n°699 pubblicato il 18 Luglio 2016 da Bridigala

Ciao a tutti!

Continuo il resoconto della crociera.

La sera, vedere l'acqua scura che si muove velocemente sotto di te fa un certo effetto, l'enorme letto a due piazze, che da solo occupa mezza cabina era un tantino alto, per spegnere la luce accanto all'altro comodino dovevo arrampicarmi in ginocchio sul letto perchè la scrivania bloccava il passaggio. Il mattino dopo colazione al self service, guardando il mare che scorreva veloce sotto di noi, e poi via a mettermi in pigiama, e piscina. Giusto un bagno, prima di scoprire quanto è bella la biblioteca, con le sue comode poltroncine, le scrivanie davanti alle vetrate, pur essendo lillipuziana, direi che comunque era luminosa e comoda. Ti pareva che un bibliotecario in vacanza si rifugia...in biblioteca? In tutta la settimana ho letto la bellezza di 5 libri, due in italiano che mi ero portata (Manzini e Vargas) e tre in inglese, pescando proprio da lì. Pranzo al self service, passeggio sul ponte superiore, girando intorno al campo sportivo di poppa, e curiosando qui e la. Ho incontrato nuovamente le signore del pacco della sera prima, e quindi ho accettato un nuovo appuntamento, davanti al ristorante orientale, in cui, guarda caso, sono andata di nuovo sola. Ed ho ovviamente sbagliato l'ordinazione, che strano. Mai mamgiato una piccantissima zuppa solo con un cucchiaino da te dovendo affrontare anche i noodles lunghissimi? Robe da matti. Mi era rimasta la fame, così ho finito per farmi un giro al self service ad integrare. Lo spettacolo della sera era musicale, e mi ci sono tuffata, pensando di annoiarmi. Non mi aspettavo di trovare professinisti così preparati, mi sono gustata un medley suonato magistralmente dalla band, composta dai musicisti che suonano nei diversi bar durante il giorno, con cantanti assolutamente a loro agio nel ballare e ballerini che si cimentavano anche nel canto. Insomma, me la sono proprio goduta. E l'orologio va messo un'ora avanti.

A presto...

 
 
 

E cominciamo bene

Post n°698 pubblicato il 15 Luglio 2016 da Bridigala

Il ritorno di internet, seppure in altra forma, ha fatto sì che finalmente io possa accontentare i miei lettori e cominciare il mio racconto dettagliato. Ricordandomi che non avevo stampato L 'assicurazione per la crociera, ho chiesto di stamparla e quindi si è perso tempo cercando di riuscirci (e non riuscendoci, se hai fretta gli strumenti elettronici ti lasciano sempre a piedi...), e all'arrivo in stazione abbiamo malinconicamente guardato il treno sfilarci a fianco. E cominciamo bene... Così ovviamente siamo risaliti in macchina e via, dritti al porto d'imbarco. Come era ovvio, il primo sabato di luglio, andando verso il mare, trovi coda. Tuttavia siamo riusciti nel nostro intento, e le operazioni di imbarco erano cominciate da poco, quando finalmente ci siamo messi in coda (il mio papà mi ha portato la valigia fin dove poteva accompagnarmi). Scoprire che una nave alta quindici piani e' davvero grande e' in effetti stato d'impatto, ti sentì uno gnomo... e poi un saluto quasi frettoloso, il metal detector, e su, seguendo la fiumana di chi saliva sulla Jade come me. Al guest service ho trovato un gentile signore da Porto Rico che mi ha assegnato la cabina e spiegato, sforzandosi di infilare un poco di italiano, come depositare il danaro per "riempire" la tessera della mia camera. Fatto anche quello, sono passata a prenotare le escursioni, tre su quattro, in modo da essere certa di scendere e risalire senza essere dimenticata in qualche remoto angolo di paradiso (che pur essendo paradiso e' pur sempre remoto...). E poi cominci a pensare che si, in effetti e' ora di scoprire come è fatta la nave. E quindi via, un bel giretto prima al piano 7, a guardare la boutique, il fotografo, la galleria d'arte.

poi sono scesa in cabina, in modo da vederla, e magari scegliere cosa portarmi in giro, visto che la borsa del bagaglio a mano pesava una tonnellata. Il passo successivo? Salire a mangiare qualcosa, che avevo saltato il pranzo, e li ho scoperto i nachos più buoni del mondo con il vero guacamole (su una nave americana il tex mex e' quello che deve essere). Siamo arrivati al momento di partire, e nel frattempo ho incontrato un paio di anziane signore della mia città con nipotina di una delle due a seguito, e insieme abbiamo guardato Venezia sfilare davanti a noi dal ponte più alto della nave. Che meravigliosa emozione... Vedere i vaporetti e le motonavi che ti passano a fianco e pensare che quelle barche che ti sembravano grandi sono dei moscerini rispetto all'elefante su cui stai percorrendo la Giudecca... Brrr. Lasciata Venezia è arrivata l'ora di assumere un aspetto umano, non da suora viaggiatrice, quindi a cambiarsi in cabina per la serata. Ho atteso per un po' le mie nuove amiche davanti al ristorante, ma visto che non arrivavano ho finito per cenare sola. E nel frattempo mi sono agitata a morte,convinta di aver dimenticato il telefono. Finita la cena sono andata ad informarmi sulla possibilità di un piano internet, per poter così comunicare con i miei a casa anche senza telefono, e infine a teatro, a vedere lo spettacolo iniziale, nel corso del quale ci hanno mostrato tutto quello che avremmo visto (a Bocconi) durante la settimana, e poi sono tornata in cabina, stanca e frastornata da tutte le novità. Curioso avere un ragazzo che ti mette ordine nella cabina, no? La mia cabina con oblò sopra il letto, e mare a pochi metri. Bello. E, mentre traccheggiavo nel mettermi in pigiama, il mio cellulare ha cominciato a suonare. Era ben chiuso in una tasca della borsa da spiaggia di cui avevo scordato l'esistenza.

per oggi mi fermo qui, a presto!

 

 

 
 
 

ritorno al mondo nuovo

Post n°697 pubblicato il 12 Luglio 2016 da Bridigala

E così sono di nuovo al lavoro!

Dopo una splendida settimana di relax, anche di solitudine relativa, così come di nuovi incontri, ho fatto "conoscenza" con quattro italiani e una decina di inglesi. Gli americani stavano più per i fatti loro, mentre i british sembravano più propensi a rivolgere la parola ad una stranatipa sempre per i fatti suoi. Sono stata bene nella luminosissima biblioteca della nave, così come ho mangiato (troppo) di gusto un sacco di piatti esotici. IO non sono mai stata una di quelle che senza pastasciutta non vive. Al contrario sopporto male di dover sempre mangiare pastasciutta, anche perchè a casa mia deve essere al sugo, o al massimo al burro (quindi niente gamberi o zucchine, o altre cose sfiziose). Le escursioni sono state belle, e non eccessivamente stancanti, e io ammetto di aver fatto il minimo possibile, in modo da tornre al lavoro rigenerata. Il caldo torrido di quuesti giorni ed il fatto che le rogne sono rimaste ad attendermi, a braccia spalancate, fanno si che se ieri ero un leone oggi sono già stata risucchiata dal gorgo delle rogne eterne. ma portiamo pazienza, che è meglio... In ogni caso farò qualche post un po' più corposo, spero, se e quando potrò riavere internet a casa. A presto

 
 
 

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VENTUNO LUGLIO


È per te che sono verdi gli alberi
e rosa i fiocchi in maternità
è per te che il sole brucia a luglio
è per te tutta questa città
è per te che sono bianchi i muri
e la colomba vola
è per te il 13 dicembre
è per te la campanella a scuola
è per te ogni cosa che c'è ninna na ninna e...
è per te che a volte piove a giugno
è per te il sorriso degli umani
è per te un'aranciata fresca
è per te lo scodinzolo dei cani
è per te il colore delle foglie
la forma strana della nuvole
è per te il succo delle mele
è per te il rosso delle fragole
è per te ogni cosa che c'è ninna na ninna e...
è per te il profumo delle stelle
è per te il miele e la farina
è per te il sabato nel centro
le otto di mattina
è per te la voce dei cantanti
la penna dei poeti
è per te una maglietta a righe
è per te la chiave dei segreti
è per te ogni cosa che c'è ninna na ninna e...
è per te il dubbio e la certezza
la forza e la dolcezza
è per te che il mare sa di sale
è per te la notte di natale
è per te ogni cosa che c'è
ninna na ninna e...
(Jovanotti)

 

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