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« "Grasiedda"...piccoli amici, grande affetto... »

antichi mestieri...

Post n°577 pubblicato il 08 Marzo 2017 da Butturfly66

 

L'altro giorno in lontananza, ho sentito la voce inconfondibile dell'arrotino che richiamava l'attenzione su di se, così mi sono affacciata al balcone sperando di vederlo passare, e così mi sono tornate in mente le  volte che avevo approfittato dei suoi servigi, ma soprattutto, di quanti  altri antichi mestieri come il suo sono pressoché scomparsi... La maggior parte erano artigiani, che attraverso il loro lavoro tramandato di padre in figlio, erano custodi delle nostre radici, permettendo alla comunità di vivere e progredire. Molti di essi li ho conosciuti e visti all'opera, di altri credo vi sia traccia soltanto su vecchi libri. Proverò per cui, a fare un elenco di quelli che mi vengono in mente e di cui serbo ricordo. Parto con il Carradore, ossia colui che costruiva ed aggiustava i carri, uno dei simboli più importanti e anche rappresentativi della civiltà contadina. Era un mestiere che richiedeva molto impegno, dato che per costruire un buon carro occorreva avere conoscenze come fabbro e falegname. Ricordo ancora al paese di mio padre di averne visti  passare alcuni, soprattutto nei periodi di festa come il carnevale nel quale si prestavano per essere usati nelle sfilate. L'arrotino, mestiere che ancora oggi qui qualcuno svolge e che con il suo immancabile richiamo bandito da uno sgangherato megafono "Signore, è arrivato l'arrotino..." permetteva alle massaie di farsi molare coltelli e forbici. Quante volte mia nonna mi ha fatto scendere giù con le forbici ed i suoi migliori coltelli per farli affilare, mentre io incantata ed attenta, osservavo quella sorta di ruota di pietra nella quale passava e ripassava l'utensile, fino a quando la lama tornava lucida e tagliente. Una volta pagato la raccomandazione poi era sempre la stessa, ossia quella di stare attenta e non toccare la lama. Esisteva anche la materassaia, colei che costruiva  i materassi e se richiesto  lavava e cardava la lana per rimetterlo in sesto. Anche questo era un lavoro che si faceva una volta all'anno, di solito con la bella stagione. Ci si ritrovava nella corte come nelle vie davanti casa, e di volta in volta si dava una mano alla vicina come alla comare. Qualche volta ho aiutato anche io prendendo la lana (rigorosamente di pecora) e cardandola, per me era un gioco che durava lo spazio di qualche ora, per le mie zie durava giorni. Come poi dimenticare il maniscalco, di cui uno di essi ho avuto il piacere di vedere all'opera, (alcuni cugini avevano i cavalli) benché creda che il suo sia un mestiere ancora in uso, visto che le nuove tecnologie non permettono ai nostri amati quadrupedi di poterne fare a meno... Come poi non ricordare il ramaio, colui che con grande maestria costruiva utensili e pentole in rame?. Nel corredo delle spose ai tempi di mia nonna era sinonimo di lusso, per cui avendole, si esponevano nelle cucine con orgoglio... Un altro mestiere particolare era il rabdomante, colui che andava alla ricerca dell'acqua. Uno di essi da piccola l'ho visto nella casa di campagna in compagnia di un mio zio, ed ho un   vago ricordo dell'arnese che utilizzava. Non l'ho visto utilizzare, anche perche il nostro terreno era ricco d'acqua, (con annessa anche una sorgente) ma la mia isola ha sempre convissuto con la sua penuria, per cui lavorava tanto... Come poi non parlare dello spazzacamino? Personalmente non ne ho mai conosciuto uno, (o almeno credo) però nella fantasia e nei racconti di amici e parenti era una figura di riferimento anch'essa... Altri antichi mestieri che mi vengono in mente sono l'imbalsamatore, molto richiesto dato che, fino a qualche decennio fa qui si usava imbalsamare i cinghiali. Da piccola a casa di alcuni zii ne ho visti alcuni, uno in particolare era messo in una scala interna davanti ad una finestra, e devo confessare di averlo trovato inquietante, ma tant'è, che per una zona di cacciatori come l'interno della Barbagia averlo in bella mostra in casa era consuetudine, per cui anche l'imbalsamatore aveva il lavoro assicurato. Tante donne poi lavoravano in casa quindi come non menzionare la ricamatrice, colei che con maestria ricamava il corredo delle giovani in attesa di convolare a nozze, (anche se molte di esse istruite e seguite da madri e vicine lo facevano anche da se). E continuando con i ricordi posso dimenticare il lattaio?. Colui dal quale si andava a prendere il latte fresco, prima di andare a scuola?... Quanti ricordi, quanti mestieri oramai retaggio di un passato mai dimenticato... Sicuramente ve ne saranno altrettanti di cui mi sono scordata, voi sapreste ricordarmeli?...

 

 
 
 
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Un blog di: Butturfly66
Data di creazione: 23/01/2010
 

 

 

 

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