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Brevetto? No grazie.

Post n°53 pubblicato il 15 Settembre 2006 da newtonpro
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Quando faccio vedere alcuni lavoretti che ho creato a qualcuno, mi sento sempre dire: cavolo che figata, ma non ti conviene brevettarla? A questa affermazione di solito non rispondo o al massimo alzo le spalle. Segue altra domanda, perchè? Io rispondo dicendo che quando ero piccolo, molto piccolo, un giorno sono andato a vedere il piccolo laboratorio di mio nonno il quale come mestiere faceva il calzolaio, e a richiesta creava scarpe su misura e su disegno. Davanti ad un paio di scarpe bellissime bicolore gli chiesi quanto sarebbero costate e lui mi rispose con questa frase: "ci sono due modi di lavorare: uno è per guadagnare e l'altro per ottenere dei bei lavori". Vorrei far notare che mio nonno, mio padre, e io non siamo ricchi, ma abbiamo sempre avuto i complimenti dagli altri per il lavoro eseguito. Il mestiere di mio nonno è diverso da quello di mio padre e diverso dal mio, 3 lavori diversi con 3 risultati diversi. Che c'entra tutto ciò? Eccome se c'entra, io infatti considero il brevetto come un modo per arrichirsi (fare soldi) e non come una idea per migliorare la vita a tutti. Se io ho una idea rivoluzionaria che migliora la vita della gente, la brevetto, e poi tento di venderla e magari ci ottengo un bel gruzzoletto. La cifra e il relativo disturbo moltiplicato per 1000 la ditta acquirente lo sfrutta per arricchirsi, e secondo voi è giusto? In teoria si in pratica no, perchè? Semplice esempio: se fossero stati brevettati i lacci delle scarpe e pure il nodo ad asola secondo voi le scarpe con questo tipo di chiusura sarebbero così diffuse e così pratiche? No sarebbero in uso solo a poche persone che se lo potrebbero permettere a causa del maggior costo. Un altro esempio sottonaso di un non brevetto diffusissimo è internet. Un pò di storia: il sistema TCP/IP che è il protocollo più diffuso per internet esiste da molti anni, per collegarsi con un altro computer è sufficente digitare le coordinate del computer remoto tramite il classico quartetto, ad esempio 192.234.128.132 e ci si collega alla macchina con questo "indirizzo" e poi? e poi niente, se non si hanno mezzi o sistemi per scambiare dati o altro non ci si fà più niente. Fu allora che per risolvere alcuni di questi problemi tra cui anche la gestione di un testo che fosse possibile leggerlo e scriverlo senza l'ausiglio del quartetto o di comandi "particolari" per soli utenti esperti che il Sig. Tim Berners-Lee al CERN di Ginevra ha dovuto in una sola settimana inventare il sistema internet, poi ovviamente è stato migliorato, ma le basi giuste per uno sviluppo cosi enorme ormai erano state fissate. Pensate se il CERN avesse brevettato internet, saremmo ancora costretti a scrivere e spedire lettere, telefonate, fax, ricerche sulle pagine gialle locali, ecc. Non vi nascondo che in fatto di software sia a favore di linux e della politica che persegue. E i diritti d'autore? Il mio parere ad un prossimo messaggio.

 
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