Gesù Cristo è Dio

Cristo è la verità

 

MADONNA DELLA SCIARA

Questo è un'evento sicuramente straordinario legato ad un'immagine della Vergine Santissima.Il 12 marzo 1669 un'eruzione dell'Etna travolge tutto al suo passaggio ivi compresa la la Chiesa di Mompilieri(Mascalucia-CT).15 metri di lavano coprono la chiesetta del paese.Nel 1704 la Madonna rivela ad una pia donna che sotto la lava la sua statua è rimasta intatta, e le indica il luogo in cui si dovrà scavare.Si comincia a scavare(ben 15 metri di roccia lavica),dopo tanto lavoro,nel luogo esatto indicato dalla Vergine,venne ritrovata la statua della Madonna,nonostante fosse stata sommersa dalla lava,rimase intatta.E' un fatto scientificamente inspiegabile che solo la fede può provare.Una volta durante un'eruzione dell'Etna,quando la lava minaccia Catania,fu posto di fronte alla lava il velo di Sant'Agata e la lava si fermò.E a Mompilieri,la statua della Madonna pur essendo rimasta per ben  36 anni sotto 15 metri di roccia lavica e dopo essere stata letteralmente inondata dalla lava è rimasta intatta.Anche a Hiroshima durante il bombardamento U.s.a,l'onda d'urto della bomba atomica passò su una Chiesa,ma incredibilmente la Chiesa irmase intatta e i fedeli non subirono nessuna conseguenza.I mriaocli sono segnali della presenza di Dio,ma la nostra fede deve comunque solo essere in Gesù,colui che crea la fede e la rende perfetta(Ebrei 13,2).Dio vi benedica,Amen.

 

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MARIA SANTISSIMA E I SANTI

 

Frasi di Sant'Agostino sulla Madre di Dio

 

 "Eccettuata la Santa Vergine - scrive sant'Agostino in uno dei suoi capolavori, intitolato La natura e la Grazia - della quale, per l'onore del Signore, non voglio assolutamente che si faccia questione quando si parla di peccato, poiché come possiamo sapere quale maggiore abbondanza di grazia le sia stata conferita per vincere da ogni parte il peccato, mentre meritò di concepire e partorire colui che è ben certo di non avere alcun peccato?" 

 

 

 "Allora, sotto la croce la riconobbe, lui che da sempre l'aveva conosciuta. E prima che fosse nato da lei, aveva conosciuto la madre nella predestinazione. Prima che, come Dio, egli creasse colei dalla quale doveva essere creato come uomo, conosceva la madre".

 

 

Essa è certamente madre delle sue membra, che siamo noi, perché cooperò con la sua carità alla nascita dei fedeli nella chiesa, i quali sono membri di quel capo. Quanto al corpo, poi, essa è madre del capo stesso"  

 

 

 

 

 


 

TESTIMONIANZE EUCARISTICHE

In questo piccolo box ho voluto inserire brevemente, una delle maggiori testimonianze cristiane.Ovvero, i miracoli eucaristici.Sono tanti io ne citerò solo alcuni.

Miracolo eucaristico di Lanciano


Siamo nel 750 d.c., un monaco basiliano,aveva dei dubbi circa lil fatto che l'Ostia consacrata diventi  il corpo di Cristo.E aveva chiesto a Dio di togliere da lui quel dubbio che gli procurava non pochi problemi.Mentre stava celebrando la Santa Messa,(nella Chiesa di San Francesco), avvenne il miracolo.Mentre ripensava al suo dubbio, ecco che improvvisamente vide il pane trasformarsi in carne e il vino in sangue.Incredibilmente felice, ebbe da Gesù ciò che aveva chiesto in preghiera, Gesù è il pane disceso dal cieloGv 6,32,33.Il monaco dopo aver visto il miracolo chimò i fedeli vicino a sè e disse''Per confondere la mia incredulità, benedetto Dio ha voluto svelarsi in questo Santissimo Sacramento e rendersi visibile ai vostri occhi.Ancora oggi è visibile il miracolo.


Miracolo eucaristico di Asti.


Siamo nell'anno 1535, il miracolo avvenne nella chiesa di San Secondo.Un sacerdote stava celebrando la Santa Messa, nel momento della frazione del pane, da entrambe le parti dellOstia consacrata vide uscire gocce di sangue che caddero sul calice e sulla patena.Il sangue uscito fu tanto che le dita del Sacerdote furono tinte dal sangue.


Miracolo eucaristico di Siena

Siamo nell'Agosto dell'anno 1750.Alcuni ladri entrarono nella Chiesa di San Francesco e rubarono tutte le particole presenti nel Tabernacolo.Furono ritrovatea distanza di alcuni giorni , nella cassetta delle offerte del Santuario di Santa Maria in Provenzano,dopo esser state ripulite, si notò che tutte le particole erano rimaste intatte,ancora oggi le Particole sono conservate.

 

BIBBIA C.E.I

Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:

 

 

QUALE È VERAMENTE LA CHIESA FONDATA DA CRISTO,A







Quale è la Chiesa di Cristo?E' possibile indentificarla biblicamente?Questa è una delle domande che più dovrebbe interessarci.La Chiesa di cui parla la 
Bibbia è una(Gv 17,11,21), esiste sin dai tempi di Gesù(Lc 6,13-16) ed è fondata su 
S.Pietro(Mt 16,16-18).
Fondata sin dai Tempi di Gesù.Domandiamoci alla luce delle sacre scritture quanto tempo 
fa fu fondata la Chiesa di Gesù Cristo?Quando Gesù scelse i 12 Apostoli(Lc 
6,13-16).L'anno di riferimento  il  29 d.c. .Quale Chiesa può vantare una presenza 
ininterrotta dall'anno 29 d.c.?Ecco l'elenco delle principali Chiese cristiane e l'anno 
di loro fondazione.
Chiesa Cattolica fondazione anno 29 d.c.Chiesa Ortodossa fondazione anno 1054 d.cChiesa Luterana fondazione 1517 d.c.Testimoni di Geova fondazione 1871 d.c.Movimento pentecostale fondazione  1921Movimento neo-penteoctsale fondazione 1974.Guardando questo grafico si vede come 
l'unica Chiesa che vanta una presenza ininterrotta dal 29 d.c. sia solo la Chiesa 
Cattolica(ciò è confermato dagli storici).Ma c'è un'altra differenza per identificare 
la Chiesa di Cristo?Si!Per esempio la Chiesa di Cristo è l'unica ad essere fondata da 
Gesù stesso su San Pietro.Le altre sono state fondate senza nessun mandato da parte di 
Dio e sono quindi state fondate da uomini.Come disse Gamaliele riguardo alla Chiesa di 
Dio''Si alzò allora nel sinedrio un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge, 
stimato presso tutto il popolo. Dato ordine di far uscire per un momento gli accusati, disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro questi uomini. Qualche tempo fa venne Tèuda, dicendo di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa 
quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quanti s'erano lasciati persuadere da lui si 
dispersero e finirono nel nulla.Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a 
seguirlo, ma anch'egli perì e quanti s'erano lasciati persuadere da lui furono 
dispersi.Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi 
uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine 
umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a 
combattere contro Dio!».
 Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero fustigare e ordinarono 
loro di non continuare a parlare nel nome di Gesù; quindi li rimisero in libertà.La 
stessa Parola di Dio conferma che la Chiesa Cattolica l'unica esistente dall'anno 29 
d.c.  è opera di Dio. 

 

QUALE È VERAMENTE LA CHIESA FONDATA DA CRISTO, B

La 
stessa Parola di Dio conferma che la Chiesa Cattolica l'unica esistente dall'anno 29 
d.c.  è opera di Dio.

Chiesa Cattolica fondata da Gesù su S.Pietro nel 29 d.c.Chiesa Ortodossa fondata nel 1054 dal Patriarca di Costantinopoli.Chiesa Luterana(la più antica chiesa protestante) fondata da Lutero nel 1517.Testimoni di Geova fondati da Charles Taze Russel nel 1871.Movimento Pentecostale fondato  da Smith Wigglesworth nel 1921.Neopentecostalismo fondato da vari personaggi nel 1974.Quale Chiesa fu fondata 
direttamente da Gesù su San Pietro(mt 16,16-18)?Solo la Chiesa Cattolica.Tutte le altre 
chiese cristiane sono state fondate da uomini a partire da 1054 anni dopo la fondazione 
della Chiesa Cattolica.Perchè è importante sapere questo?Perchè Gesù ha detto che 
sarebbe rimasto con noi fino alla consumazione dei secoli(Mt 28,20) e ciò implica che 
la Chiesa da lui fondata doveva essere presente ininterrotamente dal 29 d.c.
E' interessante notare come le maggiori testimonianza della fede cristiana si trovino 
tutte in ambito cattolico.Casa della  Sacra Famiglia(Loreto),Sindone di Nostro 
Signore(Torino),testimonianza storiche sui santi Pietro e Paolo(Roma),corpo di 
S.Marco(Venezia) e potremmo continuare ancora.La Chiesa Cattolica poi è l'unica ad 
avere un'organizzazione biblica.A capo della Chiesa vi è il vescovo di Roma,Il 
Papa(successore di S.Pietro).Poi vi i Cardinali(Vescovi che ''eleggono'' il Papa)i 
Vescovi sono  i successori degli Apostoli,poi i Presbiteri(Sacerdoti),poi i 
Diaconi).Tutte le altre chiese non comprendono tutte queste caratteristiche sono 
fondate o su un gruppo di anziani, o sui presbiteri o sui vescovi ma non comprendono 
tutta  la struttura biblica.

 

SANTA CHIARA D'ASSISI

 

 

In tutti i tempi l'uomo ha sempre avuto bisogno di uomini e donne che gli indicassero la strada migliore per seguire il bene.Gesù Signore è venuto per annunciarci  la Via,Verità e Vita che è egli stesso.Ma la storia della Chiesa Cattolica sin dalle origine ovvero sin dai tempi di Gesù non ha mai smesso di avere esempio di uomini e donne che hanno fatto della loro vita un'imitazione di Cristo ovvero hanno intrapreso la ''Sequela Cristi'' tra queste ricordiamo Santa Chiara d'Assisi.Chiara apparteneva ad una ricchissima e altolocata famiglia.Fu colpita da San Francesco d'Assisi per il modo in cui questo santo(Patrono d'Italia) imitava Cristo e indicava Gesù come ricerca dell'uomo.Santa Chiara fuggì di casa ed andò ad abitare nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli.Qui fu accolta da San Francesco che come segni della sua nuova vita le tagliò i capelli e le diede una tunica.Chiara era colpita dalle prediche di San Francesco che come lei aveva abbandonato le ricchezze e la ricchissima eredità materna per una ricchezza ben più maggiore,ovvero Nostro Signore Gesù Cristo.Dopo poco tempo Agnese sorella di Chiara e la madre Ortolana seguono Chiara nella via della separazione dal mondo e dell'imitazione di Cristo.Attorno a Santa Chiara si formò un gruppo di 50 pie donne che fu il nuclero delle Clarisse fondate da Santa Chiara.Chiara visse 42 anni nella condizione di imitatrice di Cristo e di questi 29 li visse malata.Ma nonostante la malattia, mai cessò di frequentare la Santa Messa,la partecipazione eucaristica e tutti gli offici sacri della fede in Gesù.Una volta non potè andare  Messa e ricevette un'Angelo del Signore che la fece partecipare miracolosamente al sacrificio eucaristico.Un'altra volta Papa Gregorio IX le fece visita e le chiese di benedire il pane, appena la santa beneddisse il pane nel pane stesso si impresse una croce.Un'altra volta ancora la santa  durante un tentativo dei saraceni di invadere il monastero prese l'Ostensorio con l'Ostia e fece il giro del Monastero, dall'Ostensorio uscì una luce potente che fece fuggire i saraceni dalla paura.Questa santa è un'esempio per noi uomini del 2012 a non vivere per i soldi ma per Cristo.Perchè i soldi si svalutano ma l'amore di Cristo rimane lo stesso per sempre.Tra l'altro Santa Chiara abbandonò le ricchezze(molto cospicue) della famiglia e considerò la povertà come un privilegio, anche quando fu invitata a essere meno rigida con se stessa rifiutò.Seguiamo questa nostra sorella.

 

LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A FATIMA(PARTE 1)

Fatima è una piccola località del Portogallo centrale.Questo piccolo centro urbano però è famoso in tutto il mondo per le apparizioni della Madonna.Vi sono state in tutto 6 apparizioni.La Madonna secondo quanto ci dice Gesù ha rivelato la verità(che è Gesù) ai piccoli, del resto Gesù stesso ci dice che chi è come un bambino entra nel Regno dei Cieli.I bambini che ricevettero le visioni erano Lucia dos Santos(10 anni all'epoca) e i suoui due cugini (Francisco 9 anni all'epoca) e Giacinta Marto(7 anni all'epoca).Le autorità portoghesi in quel periodo storico avevano imposto l'ateismo di stato e quindi quando sentirono parlare di apparizione della Madonna oltra ad essere scettici furono preoccupati.Nel 1916 un Angelo del Signore ra apparso ben tre volta ai tre veggenti per rivelare loro che la Madonna avrebbe affidato loro dei messaggi.La prima apparizione della Madonna avvene il 13 giugno 1917.I tre bambini stavano pascolando le pecore, quando video una luce simile a quella di un fulmine, pensando che stesse per  cominciare un temporale si incamminarono verso casa, ma dopo pochi istanti una luca somigliante a un fulimne li abbagliò e da quella luce appare una belissima Signora.La Signora rivolse queste parole ai piccoli veggenti''Non abbiate paura, non voglio farvi del male, la mia patria è il cielo''.La Signora chiese loro l'offerta di loro stessi a Dio per la conversione dei peccatori e per riparare i peccati degli uomini.La Signora li avvertì che avrebbero dovuto subire molte sofferenze.Ma garantì loro che li avrebbe sostenuti nelle sofferenze  chiese di pregare giornalmente il Santo Rosario come arma potente per la pace e contro la guerra.La seconda apparizione avvenne il 13 luglio 1917.In questa apparizione  la Signora rivelò a Francesco e Giacinta che loro l'avrebbe subito seguita in Paradiso, mentre Lucia sarebbe rimasta per dare testimonianza dei messaggi.

 

 

 

LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A FATIMA(PARTE 2)

 

La Signora chiese inoltre di diffondere la devozione al suo Cuore Immacolato.Garantì la sua continua assistenza a Lucia, e  fece vere un cuore pieno di spine a simboleggiare i peccati degli uomini.Nella terza apparizione, la Signora promise un grande miracolo pubblico per ottobre e de rivelare la sua identità e le sue intenzioni.Raccomandò ai tre piccoli veggenti di fare sacrifici per i peccatori e insegnò loro questa preghiera ''Gesù è per amore vostro,per la covnersione dei peccatori e in riparazione dei loro peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria''.Inoltre la Signora  fece vere loro l'inferno e disse che molte anime vi vanno.Inoltre disse che la guerra sarebbe finita presto(cosa che si avverò 1 anno dopo), ma che se gli uomini non avrebbero cessato di offendere Dio sarebbe scoppiata una guerra ancora più grande(cosa che avvenne nel 1939-1945), e che gli errori e l'ateismo sarebbero dilagati nel mondo.Inoltre chiese che nel Santo Rosario fosse inserita questa preghiera ''O Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno e porta in cielo tutte le anime, sopratutto le più bisognose della tua misericordia''.Nella quarta apparizioni la Madonna oltre ad annunciare il miracolo per ottobre chiese che le fosse costruita una cappella sul luogo delle apparizioni.La quinta apparizione avvenne il 13 di settembre del 1917.In questa apparizione chise sacrifici pèer i peccatori, e avvertì che molte anime vanno all'inferno.Nella sesta e ultima apparizione avvenne il miracolo del sole.Il sole davanti a 70.000(tra cui molti atei andati lì per sfidare le apparizioni'', cominciò a ''danzare'', sembrava che si stacasse dal cielo per precipitare sulla terra e prendeva vari colori.Molti atei che erano andati per prender ein giro le apparizioni inginocchiati chiedevano perdono a Dio.I tre veggenti videro vicino al Sole, Gesù,Giuseppe e Maria che benedicvano l'umanità.Tuttò ciò che la Vergine rivelò si compì nei minimi dettagli.Oggi come sempre la Madonna ci chiede di stare nell'unica Chiesa fondata da Gesù, la Chiesa Cattolica.

 

 

« Bellissima omelia Papa...Quindici minuti con Gesù »

La vita della Madonna'' basato sulle visioni di Suor Caterina Emmerick

Post n°34 pubblicato il 17 Febbraio 2013 da tebtrinacriabra

 

Carissime sorelle carissimi fratelli,vi presento questo bellissimo libro basato sulle visioni della Beata Suor Caterina Emmerick,che il Signore e la Madonna vi guidino nella lettura,attraverso detto libro potrete approfondire i temi del Vangelo o scoprire e riscoprire la fede in Gesù.Buona lettura.

 

 

Notizie intorno agli Esseni

Anche questa volta le visioni della Veggente di Dulmen vengono convalidate dalle ricerche degli storici e dei ricercatori: secondo le fonti dell'antichità, per esempio Flavio Giuseppe (Guerra giud., Il, 119-161), Filone Plinio ed altri, consultate e raccolte dal Ricciotti (Op. cit. pag. 51 e 52), gli Esseni esistevano già nella seconda metà del Il secolo a.C. in vari luoghi della Palestina e particolarmente intorno al Mar Morto. Erano quattromila. Quest'associazione di religiosi era molto simile agli ordini monastici del Cristianesimo. Per esservi ammessi bisognava fare un noviziato di un anno, alla fine del quale si riceveva un battesimo; seguivano altri due anni di pro­bandato, poi avveniva l'affiliazione definitiva mediante solenni giuramenti. Tra gli affiliati e i novizi esisteva gran differenza quanto a dignità e a purezza legale, tantoché se un novizio toccava per caso un affiliato, co­stui con traeva una certa impurità da cui doveva purificarsi. I beni materiali erano posseduti in perfttta comunità ed amministrati da ufficiali eletti a tale scopo; tutti lavoravano, specialmente nell'agricol­tura, e i proventi andavano nel fondo comune. Erano proibiti il commer­cio, la fabbricazione di armi, la schiavitù. Il celibato era lo stato norma­le: il solo Flavio Giuseppe da notizia di un particolare gruppo di Esseni i quali contraevano matrimonio sotto condizioni speciali (Guerra giud., Il, 160-161), ma il fatto non è ben certo, e ad ogni modo non sarà sta­ta che una limitata eccezione alla norma comune, secondo Plinio, gli Esseni sono una "gens in qua meno nascitur" (in Natur. hist., v, 17). Questa mancanza di procreazione faceva sì che accettassero a scopo di proselitismo anche fanciulli come probabili candidati all'associazione. La giornata era divisa fra il lavoro e la preghiera. Di prima matti­na una preghiera comune era rivolta al sole. I pasti, consumati in co­mune, avevano un carattere di cerimonia sacra perché erano presi in un luogo speciale e dopo aver praticato particolari abluzioni e indossato abiti sacri, inoltre erano preceduti e seguiti da particolari preghiere; i cibi, sem­plicissimi, erano preparati da sacerdoti secondo regole speciali. In tutta la giornata si osservava abituale silenzio. Il rispetto per il riposo del sabato era di un rigore singolare: tanto che per questo rispetto, come pure per un accresciuto riguardo alla pu­rezza legale, in detto giorno non si soddisfaceva alle necessità corporali maggiori. Per Mosè si aveva somma venerazione e chi ne bestemmiava il nome era punito con la morte. Di sabato si leggeva in comune la Legge di lui, e se ne davano spiegazioni; ma oltre ai libri di Mosè, l'associa­zione usava altri libri segreti, che erano studiati ugualmente durante la consacrazione del sabato. D'altra parte non tutte le prescrizioni di Mosè erano praticate, al tempio di Gerusalemme gli Esseni inviavano offerte di vario genere, ma non sacrzfici cruenti di animali. Salvo il giuramento per l'affiliazione, ogni sorta di giuramento era rigorosamente proibito; ci si dice infatti: "Ogni loro detto ha più forza d'un giuramento"; ma dal giu­rare 5 'astengono considerandolo peggiore dello spergiuro, giacché dicono che risulta già condannato colui che non è creduto (Guerra giud., Il, 135). È probabile che nelle consuetudini degli Esseni e nelle loro dottri­ne, il cui fondo principale proveniva certamente dal patrimonio ebraico, si fossero infiltrati elementi stranieri: tali ad esempio la dottrina loro at­tribuita della preesistenza delle anime, ignota all'ebraismo, e la pratica del celibato mai tenuto in onore presso gli Ebrei. Ma la precisa prove­nienza di questi elementi non ebraici rimane dubbia, nonostante le mol­te congetture che si sono fatte in proposito. Sembra che gli Esseni esercitassero un'influenza scarsissima sul re­stante del giudaismo contemporaneo, dal quale erano segregati anche materialmente da tante norme di vita pratica. Essi dovevano apparire come un "hortus conclusus", che si ammirava volentieri ma rimanendo-ne al di fuori; tuttavia, oltre a coloro che entravano stabilmente nell'as­sociazione, v'erano taluni che ne seguivano solo per qualche tempo il tenore di vita, mossi da un vago desiderio ascetico, come narra d'aver fatto nella prima giovinezza Flavio Giuseppe (Vita, 10-12). Di questioni politiche gli Esseni ordinariamente non si occupavano, mostrandosi ossequenti verso le autorità costituite. Tuttavia nella grande rivolta contro Roma, alcuni di essi si lasciarono vincere dall'entusiasmo e presero le armi: un Giovanni Esseno è ricordato con funzioni di co­mando tra i Giudei insorti (Guerra giud., Il, 567; III 11, 19). Dai vin­citori Romani essi ebbero a soffrire gravissimi tormenti (ivi, lì, 152-153), ma non per questo violarono i giuramenti della loro associazione. Dopo qualche tempo scomparvero del tutto dalla storia. - È da ricordare che importanti scoperte relative agli Esseni sono state fatte dal 1947 in poi a Khirbet Qumran, lungo le sponde setten­trionali del Mar Morto: le scoperte hanno portato alla luce l'insediamento principale degli Esseni con molto materiale archeologico, compresi scritti (biblici, essenici, profani, ecc.). -

 

3 - La nonna di Anna si consulta con il profeta del monte Oreb L'approssimarsi della nascita della Santa Vergine Maria

Una visione mi portò alla conoscenza di Chariot; era un Esse-no dedito ad una vita contemplativa e di espiazione. Aveva la sua dimora nelle vicinanze di Gerico e visse circa cento anni prima di Gesù Cristo Redentore. Vidi poi che gli Esseni avevano un modo di vivere molto austero e misurato: essi mangiavano per la maggior parte solo la frutta che cresceva nei loro giardini. Anche Arcos mangiava della frutta amara e gialla. Il vecchio profeta del monte Oreb, guidò gli Esseni per no­vant'anni. Sembra strano che questo veggente abbia profetizzato sempre la nascita di creature di genere femminile e che i progeni­tori di Anna e quest'ultima stessa ebbero per la massima parte una discendenza femminile. Vidi la nonna di Anna consultano in merito alle sue nozze. Sembra che questo profeta rivolgesse tutte le sue preghiere e devozioni a Dio, affinché benedicesse le pie madri dalle quali sa­rebbe discesa la famiglia della Vergine Maria, la Madre del Salva­tore, e le famiglie dei servi e dei discepoli di Gesù Cristo. Anche il luogo di preghiera e dei vaticini del profeta era si­tuato sul monte Oreb, nella grotta che era stata la dimora di Elia. Questa grotta era posta lungo una salita sul Monte e vi si accede-va per un'entrata scomoda, dopo aver disceso alcuni gradini na­turali scavati nella roccia. Arcos ci andava sempre solo. Quando il profeta si recava in questo luogo assumeva lo stesso significato del supremo sacerdote del tempio quando si recava nel Santissimo, poiché nella grotta di Elia si trovava il Santissimo degli Esseni. In questo posto erano celati alcuni misteri sacrali, che non si possono svelare e perciò non posso nemmeno ricordare. Spiegherò poi quello che è nelle mie possibilità. Come dissi, ebbi una visione nella quale la nonna di Anna, prossima alle nozze, si recò dal profeta Arcos per avere un consi­glio. Questa pia donna abitava nel deserto, a Mara, con la sua fa­miglia che faceva parte della comunità degli Esseni coniugati e aveva in questo luogo dei beni. Udii una voce che mi disse il nome di questa antenata: Moruni o Emorun. La voce mi disse che significava "buona madre" o "sublime madre " Quando giunse il tempo per prendere marito, furono in molti a chiedere la sua mano, ed ella si recò sul monte Oreb per con­sultare il supremo sacerdote, affinché l'aiutasse nella scelta consul­tando gli Oracoli. Le donne potevano parlare in udienza privata con il sacerdo­te solo attraverso un'inferriata, in un angolo riservato nella gran­de sala delle adunanze. Vidi Archos, con addosso i sacri paramenti, salire molti gra­dini, e giunto alla cima del Monte ne discese altri che lo condus­sero alla soglia deUa grotta di Elia. Entrò e chiuse dietro di sé la piccola porta della caverna. L'interno, ordinato e riempito di sacri arredi, era immerso in una luce crepuscolare con venature azzur­re. Alcuni vasi contenevano delle erbe basse dalle proprietà tera­peutiche e miracolose. Saranno le stesse che cresceranno e si rinvigoriranno al passaggio del lembo della veste di Gesù Io conosco quest'erba, cresce anche presso di noi, sebbene di costituzione più debole. Serviva alle rivelazioni profetiche di Archos perché col fiorire o con l'appassire forniva gli indizi negativi o positivi degli Oracoli. Il simbolismo è chiaro. Tra queste erbe vidi un piccolo alberello con le foglie giallicce rivolte in alto a forma di spirali. Alla mia vista interiore apparvero tante piccole immagini sul­le foglie dell'alberello, mi sembrò che fosse il tronco di Jesse~5 o l'albero genealogico che mostrava quanto fosse vicina la venuta della Madre di Dio. Archos teneva sempre nelle mani il bastone di Aronne, parti­colarmente quando pregava nella grotta di Elia. Lo vidi con que­sto bastone durante il vaticinio del matrimonio dei progenitori della Santa Vergine. Egli chiese alla divina Provvidenza se il matrimonio contribuisse positivamente alla venuta del Messia, al­lora il bastone fiorì alcuni virgulti e fu chiaro che, secondo la volontà di Dio, la specie doveva continuare in quella direzione. Vidi Archos che, osservando in che modo si sviluppavano i virgul­ti, profetava, interpretando quel vivo simbolismo. Gli Esseni possedevano pure un'altra preziosa reliquia nella ca­verna di Elia sul monte Oreb; era una parte del più sacro segreto dell'Arca dell'Alleanza. Il sacro oggetto era celato da un velo nell'Arca. Solamente i più santi sacerdoti e profeti ne conosceva­no il mistero. Questa reliquia era un mistero divino che preannunciava la venuta della Santa Vergine piena di grazia, nella quale per volon­tà dello Spirito Santo si sarebbe incarnato il Verbo fattosi uomo. Gli Esseni conservavano parte di quella santissima reliquia in un calice lucente fatto di pietre preziose; prima della schiavitù babilonese era stata custodita nell'Arca dell'Alleanza. Vidi che da questo sacro calice crescevano talvolta dei piccoli fiori. Archos pregò rivolto verso un'apertura in alto da dove entra­va la luce, poi si gettò a terra col viso rivolto al suolo. In questo momento Archos aveva ricevuto un'estasi e una rivelazione profetica: egli vide crescere sotto il cuore di Emorum, che gli aveva domandato consiglio, un bastone di rose con tre rami, ciascuno dei rami portava una rosa. La rosa del secondo ramo era ornata di una lettera, credo che fosse la N o la M. Il sacerdote poi vide un Angelo che scriveva delle lettere, potè leggere e capirne subito il significato. Subito dopo uscì dalla ca­verna ed annunciò alla progenitrice di Anna, la quale lo aveva interrogato, che si sarebbe maritata col sesto pretendente al matri­monio e avrebbe partorito una bambina eletta da Dio, contraddi­stinta da un segno. Emorum infatti sposò Stolano, che era anch'egli un Esseno ma non di Mara, dopo il matrimonio assunse il nome di Garescha o Sarzirius. Stolano ed Emorum ebbero tre figlie: Ismeria, Emerenzia e Enue. La famiglia si trasferì da Mara a Ephroa. Ho visto Ismeria diventare la madre di Sant'Anna, e non Emerenzia come fu detto da alcuni. Emerenzia invece sposò Aphras o Ophras, un levita. Dalla coppia nacque Elisabetta, la madre di Giovanni il Battista. Un'altra figlia si chiamò Enue come la zia, e all'epoca della nascita di Maria Santissima era già diventata vedova. La figlia primogenita di Ismeria e di Eliud si chiamava Sobe ma, siccome in questa fanciulla non si era manifestato il segno della promessa, la coppia ne era assai afflitta e perciò i coniugi si recarono dal profeta del monte Oreb. Archos li consigliò di pregare, di offrire sacrifici, e supplicare insistentemente Dio. Ismeria rimase sterile per diciotto anni poi fu di nuovo benedetta da Dio, che le diede una visione notturna: vide un Angelo scrivere sulla parete vicino al suo letto la lettera "M". Quando la coppia si svegliò scorse il segno realmente sulla pa­rete. Dopo nove mesi Ismeria diede alla luce Sant'Annache por­tava la lettera sul petto. A cinque anni la bambina fu inviata alla scuola del tempio, come farà anche Maria. Dodici anni dopo ritor­nò a casa e trovò una sorellina di nome Maraha. Un anno dopo Ismeria si ammalò gravemente. Dal letto di morte diede alcune istruzioni e ammonizioni ai suoi parenti, rac­comandò loro Anna, come futura madre della famiglia. Infine volle parlare solo con Anna, la consigliò di sposarsi e di lasciarsi guidare dal profeta del monte Oreb; le raccomandò di prepararsi a divenire un vaso della Grazia divina. Poi lasciò que­sto mondo. I genitori di Anna erano ricchi, ma donavano moltissimo ai bisognosi e tenevano per loro solo una piccolissima parte. Li ave­vo già visti, insieme a devoti e religiosi, portare l'Arca dell'Al­leanza, la quale emanava una luce maestosa che presagiva il pros­simo evento delle sacre nascite di Sant'Anna e della Santa Vergi­ne Maria. Sobe, la sorella maggiore di Anna, si maritò con un certo Sa­lomone e generò due figli: Eliud e la figlia Maria Salome, la qua­le si sposò con Zebedeo e partorì Giacomo il Maggiore. Anna aveva ancora una terza sorella, molto povera ma che era molto saggia. Sant'Anna era nata a Betlemme, tempo dopo i suoi genitori si erano trasferiti a Sephoris poco distante da Nazareth. Essi aveva­no poderi e terreni nella valle di Zabulon. Dopo la morte della consorte, il padre della Santa decise di ritirarsi in questo podere con il resto della famiglia. Così entrò in amicizia con i genitori di Gioacchino, della tribù di David. Il padre di Gioacchino, che pure si era stabilito da tempo in quella valle, si chiamava Matthat ed era il fratello minore di Giacomo, il padre di San Giuseppe. Sebbene Anna non fosse bellissima, sembrava la più bella tra le altre ragazze. Semplice ed innocente. Sua figlia, Maria Santissi­ma, sarà la più bella di tutte. Anna si conservò per tutta la vita semplice ed innocente. Non voleva prendere marito e rifiutava tutti i giovani che la chiedeva­no in sposa. Ne aveva subito allontanati almeno sei. Secondo la tradizione di famiglia e la volontà di sua madre, Anna si recò a chiedere consiglio agli Esseni e seppe che era giu­sto che sposasse un certo Gioacchino; lei però non lo aveva mai conosciuto e mai ne aveva sentito parlare. Quando il padre di Anna si trasferì nella valle di Zabulon, Matthat chiese la mano di Anna per conto di suo figlio. Così avvenne che la futura madre di Maria Santissima conob­be Gioacchino. Questi era un giovane molto pio ma non era bel­lo, e San Giuseppe non era più tanto giovane, però era molto più bello di lui. Il modo di chiedere moglie era semplice: accomodata la cosa con i genitori, si faceva la promessa nella sinagoga del paese. il sacerdote pregava sul santo luogo dove erano i sacri Libri della Legge, mentre i genitori pregavano a casa loro. Poi il sacer­dote accettava la dichiarazione degli sposi, i loro patti e le loro in­tenzioni. Il giorno seguente venivano congiunti con numerose ce­rimonie che si svolgevano all'aperto. Quando Anna si sposò aveva circa diciannove anni. Un solo sacerdote assistè alla cerimonia. Essi andarono ad abitare a casa di Eliud, il padre di Anna, la cui casa era poco di­stante da Sephoris; vi abitarono per sette anni. Il loro aspetto era chiaramente ebraico, ma lasciava intravedere tratti somatici fini ed insoliti. La serietà e la compostezza che sprigionava dal loro at­teggiamento e dai costumi di vita erano assai rari. Nonostante fossero giovani, mostravano una maturità e una saggezza da persone più che anziane. Come i loro antenati, essi donavano quasi tutti i loro averi al tempio, ai poveri e ai parenti bisognosi; vivevano con molta temperanza, donando il superfluo ai più bisognosi. Vidi spesso che quel poco che la coppia tratteneva per sé, dopo poco si moltiplicava per essere diviso ancora. Per questo da ragazza pensavo che chi dà, riceve sempre il doppio. In ogni occasione parlavano con grande ansia dell'attesa del Messia. Spesso li vedevo, insieme ad amici e parenti, seduti al suolo in cer­chio, parlare di cose sante. Tra i parenti bisognosi vidi alcuni malvagi che, invidiosi ed arroganti, chiedevano solo doni. Nonostante quest'atteggiamento, costoro ricevevano molto e venivano trattati bene. A causa di una disgrazia in famiglia, Anna partorì una bam­bina prematuramente, non era quella dell'antica Promessa perché non ci furono i segni. Sant'Anna ritenne per questo di aver pec­cato e temendo che fosse stata la conseguenza del castigo di Dio, divenne molto triste. Malgrado ciò furono felici per la nascita del­la fanciulla che venne chiamata Maria. Essi amarono questa bambina ma, non avendo ricevuto il tanto atteso santo frutto, erano contemporaneamente inquieti e tristi. Vissero in reciproca astinenza e penitenza per un lungo pe­riodo di tempo. Anna diventò sterile e ritenendo ciò come conse­guenza dei suoi peccati, aumentò le sue opere buone. Vidi le sue preghiere solitarie e gli sposi vivere divisi per molto tempo. Le loro offerte al tempio furono quasi raddoppiate. Decisero di vivere in solitudine per guadagnarsi di nuovo la benedizione di Dio, allora lasciarono la casa del padre Eliud e si recarono in un podere nei dintorni di Nazareth, un lascito dei genitori di Gioacchino. I parenti. di Anna prep ararono tutte le cose occorrenti: divise­ro il gregge, sortirono le stoffe, impacchettarono i vasi fragilissi­mi, e le tante altre cose che occorrono alla partenza definitiva di una famiglia che è vissuta sette anni in una stessa casa con i pa­renti. Vidi i parenti dare in una borsa alla coppia in partenza un piccolo oggetto, ma pesante, simile ad un pezzo di metallo prezio­so. Quando tutto fu pronto, Anna e Gioacchino presero commia­to da quella brava gente con profonda commozione. Il corteo di servi e ancelle che spingevano avanti il bestiame, si mosse per primo, seguito da Anna e Gioacchino seduti sugli asini. Nella colonna, tra la polvere alzata dai buoi, gli asini e le pecore, scorsi pure il viso di Maria Heli, la prima figlia di Anna, dell'età di circa cinque o sette anni. La nuova abitazione si trovava a circa un'ora di cammino da Nazareth e si erigeva su una collina circondata da prati, era tra la valle di Nazareth e quella di Zabulon. La casa era fatta di pie­tra. Più avanti si erigeva una tettoia e le stalle per il bestiame, non lontani si trovavano gli alloggi della servitù. Vicinissimo alla casa vidi un albero molto strano, era grandissimo e i suoi rami scen­devano fino a terra, mettevano radici e spuntavano da queste nuovi alberi più piccoli. L'interno della casa aveva la struttura di una chiesa non tan­to grande, era suddiviso molto bene in numerose stanze con pa­reti mobili, fatte di intrecci di vimini, che non giungevano fino al soffitto, le pareti erano alte poco più di una persona. C'era la grande sala del banchetto e un'antisala, alcune sepa­razioni di vimini potevano servire all'occorrenza per formare pic­colissime stanze da letto per numerosi ospiti, per esempio in oc­casione di un grande banchetto nuziale di più giorni. Al centro della casa si trovavano quattro stanze da letto a destra e quattro a sinistra, tutte erano formate con lo stesso siste­ma delle pareti di vimini. Dalle medesime si penetrava nella ter­za parte della casa, la posteriore, che finiva con la forma di mez­zo cerchio come il coro di una chiesa. Al centro di questo spazio si trovava il grande focolare davanti al quale al soffitto era appe­so un candelabro con cinque candele. Dietro al focolare alcuni arazzi coprivano ancora due locali: quello in cui la famiglia pranzava e il luogo di preghiera e di meditazione, l'oratorio. Fuori della casa c'era un giardino meraviglioso con un bel frutteto, dietro apparivano i campi di grano e un grande bosco che si estendeva fino ai piedi di un monte. Quando la pia famiglia giunse nella nuova dimora trovò tut­to in ordine perché la servitù aveva già provveduto ad organiz­zare e pulire la casa. I servi furono di grande aiuto, erano coscienti e intelligenti, come lo era la servitù in quell'epoca. In poco tempo tutto fu in ordine ed ebbe inizio la nuova vita. Vidi i membri della famiglia spesso seduti in cerchio sul tap­peto con altre persone mentre discorrevano della santa attesa. Essi continuavano a donare buona parte dei loro averi ai po­veri e al tempio mentre ritenevano solo la parte minore e peggiore di tutte le loro sostanze. Miracolosamente, quanto più li vidi donare gran parte del rac­colto e delle mandrie, tanto più tutto si moltiplicava im­provvisamente. Spesso vidi dormire Anna e Gioacchino in stanze separate. Vivevano nella più grande continenza e spirito di abnegazione. Vidi Gioacchino pregare mentre pascolava le pecore e gli agnelli. La tristezza di questa coppia andava sempre aumentando per­ché Anna era sterile da diciannove anni, da quando era nata la loro prima figlia. Sebbene lei si vergognasse di non essere feconda, era fiduciosa nella venuta del Messia per mezzo di qualche sua parente. La gen­te cattiva del vicinato parlava male di loro perché non avevano altri figli. Anna frattanto si sforzava con Gioacchino di raggiungere una sempre maggiore purezza. Vidi Gioacchino, di costituzione piccola e robusta, recarsi a Ge­rusalemme col bestiame destinato al tempio. Anna era divenuta molto debole e infossata nelle guance, che però mantenevano il colore roseo.

 

 

La Preghiera di Anna Caterina Emmerick alla Mamma Celeste:

"O Madre del Salvatore! Tu sei Mamma mia per due ragioni: perché tuo Figlio mi diede a Te come Madre quando disse all'apostolo S. Giovanni: "Ecco tua            Madre!" e perché inoltre mi sono sposata con lo stesso Figlio tuo; adesso dopo aver disobbedito al mio Sposo e al tuo Figliolo, m~ vergogno di comparire alla sua presenza. Abbi dunque compassione di me, poiché il tuo cuore materno è tanto generoso! Digli che mi perdoni, poiché a Te Egli non rifiuterà alcuna grazia, nemmeno quella di perdonarmi."

 

 

 

 

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Commenti al Post:
anna1564
anna1564 il 10/01/14 alle 23:02 via WEB
BELLISSIMO, PAROLE MERAVIGLIOSE ,GRANDE PAPA
 
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INFO


Un blog di: tebtrinacriabra
Data di creazione: 31/03/2006
 

IL GIUSTO POSTO ALLE FESTE

Nella nostra società siamo ormai abituati a pensare che determinate feste hanno solo un significato simbolico e le ricordiamo non già per quello che sono ma come feste(utili per far riposare chi lavora) ma come cristiani e italiani dobbiamo dare un giusto valore alle feste cristiane, perchè anche chi non crede trova in queste feste le tradizioni dei suoi antenati e chi crede ha basata la sua fede proprio in queste feste.

 

.

 

Natale.A Natale si ricorda la nascita di Nostro Signore Gesù Cristo, nato per morire per i nostri peccati e per portarci con lui in Paradiso.Oggi la società fa di natale una festa che si ricorda per l'albero, per i regali ecc.Natale è la celebrazione della nascita di Cristo cerchiamo di andare a Messa tutte le domeniche e di non abbandonare mai la Santa Messa che è ricordo del sacrifico di Cristo.Ricordiamo il Natale per quello che è la nascita di Cristo.

 

Epifania.E' il giorno della manifestazione della Teofania, ovvero la manifestazione di Dio in Gesù Cristo.Non è la Befana che è un'invenzione pagana, per carità una bella tradizione ma l'Epifania è l'Epifania non la befana.

 

Pasqua.A Pasqua si celebra la risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.Pasqua non è l'uovo di pasqua.L'uovo è un simbolo pagano.Gesù è morto per condurci alla vita eterna.

 

Lunedì dell'Angelo.Il Lunedì dell'Angelo è il ricordo  dell'Angelo che annunziò alle donne che Gesù era risorto..Ma oggi lo chiamiamo pasquetta.No signori.Non facciamo rubare le tradizioni.Come dice un famoso detto ''Un popolo che non ricorda il proprio passato è un popolo senza futuro''.La tradizione ci rende più consapevoli di noi stessi come singoli e come famiglie.

 

 

Ognissanti.Ognissanti è il giorno in cui si ricordano tutti i santi ed è preceduto dal giorno in cui si ricordano i nostri fratelli defunti.Oggi la società su ispirazione della massoneria cerca di far sparire le tradizione cristiane, infatti ci vogliono inculcare halloween.Halloween è celebrare le streghe(quindi una leggenda di cattivo gusto).Cosa si insegna ai bambini ad amare le streghe(simbolo del male)?Riscopriamo o scopriamo il valore delle tradizione cristiane antiche ma sempre nuova.

 

 

Dio e la Madonna vi benedicano,Amen!

 

 

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VERSETTI CON FRASI DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO

''Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito,perchè chiunque crede in

lui non muoia, ma abbia la vita eterna''

''Io sono la luce del mondo;chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita''

''.Io sono il buon pastore,

conosce le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre;

e ofro la vita per le pecore''

''Beati i poveri in spirito, perchè di essi è il regno dei cieli.

Beati gli afflitti, perchè saranno consolati.

Beati i miti perchè erediteranno la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,

perchè saranno saziati.

Beati i misericordiosi, perchè troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace,perchè saranno

chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per causa della

giustizia, perchè di essi è il regno dei cieli.

Beati voi quanto vi insulteranno, vi perseguiteranno e,

mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per

causa mia.Rallegratevi ed esultate, perchè grande è

la vostra ricompensa nei cieli.Così infatti hanno

perseguitato i profeti prima di voi''

''Avete inteso che fu detto:Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico;

ma io vi dico:amate i vostri nemici e pregate per i vostri

persecutori,perchè siate figli del Padre vostro celeste,

che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i

buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.

Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete?...

Siate dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste''

''(Durante la crocifissione), Gesù diceva:Padre, perdonali, perchè non sanno quello che fanno''


 

PREGHIERA A MARIA SANTISSIMA

Maria, Madre di Gesù dammi il tuo cuore così bello, così puro così immacolato

così pieno d'amore e d'umiltà affinchè io possa ricevere Gesù nel pane

della vita, amarlo come tu lo hai amato e servirlo nelle sembianze dei più poveri tra i poveri

amen.


Madre Teresa di Calcutta



 

IL DONO DELLE LINGUE OGGI È BIBLICO? PARTE 1


Nelle comunità pentecostali e  neo-pentecostali la risposta è affermativa.Ma per noi Cattolici?Noi basiamo la nostra fede in Gesù Cristo e nella sua Parola.Il dono delle lingue è uno dei doni citati da San Paolo nella prima epistola ai corinzi.Infatti l'Apostolo dice che lo Spirito Santo dava dei doni a chi di profezia a chi doni dele lingue ecc(vedi 1 Corinzi 12,10).Ma quando avvenne la prima discesa dello Spirito Santo?Avvenne il giorno di Pentecoste dell'anno 35 d.c(circa).In Atti degli Apostoli troviamo scritto:''Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com'è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio»''Atti 2,1-11.Come abbiamo visto lo Spirito Santo scese sui 120 Apostoli e discepoli tra i quali vi era la Madre di Dio.Lo Spirito scese su tutti non su alcuni.Inoltre tutti parlavano lingue conosciute, non dicevano parole incomprensibili.Ma a cosa serviva questo dono?Serviva come segno ai non credenti per la loro conversione(Vedi 1 Corinzi 14,22).Infatti lo Spirito Santo quando scendeva sui credenti scendeva su tutti e convertiva coloro che non credevano Atti 10,44).E' importante sottolineare che se c'era davvero l'azione dello Spirito di Dio vi doveva essere almeno un'interprete''uando si parla con il dono delle lingue, siano in due o al massimo in tre a parlare, e per ordine; uno poi faccia da interprete. Se non vi è chi interpreta, ciascuno di essi taccia nell'assemblea e parli solo a se stesso e a Dio''.1 Corinzi 14,27,28.Quindi se non c'era alcun interprete non si doveva parlare in lingue.Ma queso avviene nelle comunità pentecostalie  neo-pentecostali?No!Inoltre il dono delle lingue non consisteva in borbotti o suoni sconnessi ma in lingue eistenti(vedi 1 Corinzi 14,9,10).Ma come mai nella Chiesa Cattolica che è la Chiesa del Dio vivente (1 Timeteo 3,15) non si parla più in lingue?La risposta c'è la fornisce la Parola del Signore ''1Corinzi 13:8 La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto''.1 Corinzi 14,8-12. 

 

IL DONO DELLE LINGUE OGGI È BIBLICO?PARTE 2

Il dono delle lingue è cessato ma quando?Quando si raggiunse la perfezione, cioè quando la Chiesa cresceva come numero di credenti e quando la Chiesa era più ''adulta'' nelle cose che riguardano Cristo.Ma allora i doni delle lingue che avvengono oggi in che cosa consistono?Purtroppo consistono in borbottii o parole sconnesse.Per esempio potrette sentire persone che dicono Rammayah Jesus(una parola in ebraico e una in inglese, quando il nome di Gesù in ebraico è Yehoshuà).Ma verificiamo la condizione della Chiesa primitiva con le chiese pentecostali e  neo pentecostali.
La Chiesa era un'anima sola''La moltitudine di coloro che eran venuti alla fede aveva un cuore solo e un'anima sola''Atti 4,32, secondo quanto Gesù aveva chiesto aL Padre(Giovanni 17,11,21).Le chiese protestanti sono divise in 6 correnti a loro volta divise in 20.000 chiese ognuna in antitesi all'altra e divise al loro interno, inoltre nei neo-penteocstali vi è una corrente che non riconosce la divinità di Cristo.

Nella Chiesa  anche attraverso il dono delle lingue vi erano numerose conversioni(Atti 10,44.Nelle chiese protestanti che affermano di ricevere il dono dello Spirito Santo non avvengono adesioni.
Nella Chiesa  vi erano interpreti per spiegare ai credenti cosa significassero le parole dette in lingua.E tutti parlavano in lingue(Atti 10,44).
Nelle chiese pentecostali e neo pentecostali ciò non avviene.

Le lingue parlate erano lingue d'uomini(Atti 2,8-11).Oggi nelle comunità pentecostali non avviene, le ''lingue'' che parlano sono borbottii e inoltre sono le stese identiche parole, al contrario di ciò che avveniva con i credenti del I secolo d.c.(vedi 1 Corinzi 14,18,19), dove c'era una varietà di linguaggi parlati.

Inoltre la Bibbia afferma che le lingue sarebbero cessate(1 Corinzi 13,8) ciò è già avvenuto.Se davvero esistesse il dono delle lingue allora dovrebbe accedere come a San Paolo di essere immuni ai serpenti come avvenne con San Paolo(se si legge la Bibbia letteralmente).Confrontate Marco 16:17,18 con Atti 19,11,12 e Atti 28,3-5).
Ma obietteranno i fratelli pentecostali San Paolo parlava le lingue degli Angeli.No rispondiamo noi.Poichè San Paolo in 1 Corinzi 13,1 critica un culto pagano dove si adoravano gli Angeli(e non si veneravano) e dove i seguaci affermavano di parlare nelle lingue degli Angeli.Inoltre lo stesso San Paolo afferma che quando salì in Paradiso''fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare''.2 Corinzi 12,1-4.L'uomo di cui parla San Paolo è egli stesso.Vediamo che egli stesso afferma che udì cose che non è lecito a nessun uomo pronunciare.
Ma allora ci potremo chiedere il ''dono delle lingue'' che si verifica oggi come si giustifica.Noi crediamo alla buona fede dei fratelli protestanti e pertanto dicendo ciò che un pastore protestante disse diciamo che tutto si basa su un'emozione interiore   aumentata dalla musica religiosa e dall'indottrinamento che provoca il ''parlare in lingue.

 

IL PURGATORIO NON C'È NELLA BIBBIA?PARTE





                          
Secondo molti il Purgatorio sarebbe un'invenzione teologica della Chiesa Cattolica.E' 
facile dimostrare il contrario attraverso questi fatti.1)Il Purgatorio è biblico.2)La 
tradizione della Chiesa sin dall'inizio ha accettato come verità di fede il Purgatorio 
ed ha incoraggiato da sempre le preghiere verso i defunti.3.Inoltre anche se Purgatorio 
non appare mai chiaramente scritto è facile dedurne il contesto.Così come non troveremo 
mai scritta in nessuna parte della Bibbia la parola ''Trinità'' ma si deduce dal 
contesto.Prima di tutto è necessario dire che i protestanti hanno rinnegato libri che i 
primi cristiani  hanno sempre considerato sacri e che noi Cattolici consideriamo 
sacri.Questi libri sono :Sapienza,Ecclesiastico,Baruc(che era il segretario di 
Geremia),I e II Maccabei,Giuditta.E' necessario dire che gli ebrei consideravano 
canonici questi libri ma che non li inclusero nel loro canone perchè scritti in 
greco.La prima e più accurata traduzione biblica ovvero quella dei LXX (settanta) 
inserì tutti questi libri nel canone del Nuovo Testamento.Vari versetti del Nuovo 
Testamento fanno chiaro riferimento a versetti di questi libri.Inoltre è necessario 
capire che il Canone del Nuovo Testamento è stato redatto dalla Chiesa di Cristo per 
mezzo dello Spirito Santo.Infatti i fratelli Ortodossi considerano ispirati questi 
libri.Lutero ad esempio voleva togliere dal Vecchio Testamento il libro di Ester(troppo 
''ebreo'' per Lutero) e nel Nuovo voleva eliminare la Lettera Cattolica di S.Giacomo e 
l'Apocalisse.Tra l'atro tra i protestanti vi fu confusione e alla fine si continuò con 
il Canone Cattolico.Ora in base a che cosa volevano togliere dei libri?Perchè non si 
confacevano alla loro dottrina.E accusano noi cattolici di aver aggiunto dei libri.E' 
un po come Farisei e Sadducei che accusavano Gesù di essere indemoniato mentre Gesù era 
ed è Dio Onnipotente.Ma facciamo parlare la Bibbia.''Giuda Maccabeo fece una colletta e 
la « inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio» e la Bibbia 
dice che agi ,in modo molto buono e nobile, suggerito dal pensiero della Risurrezione. 
Perché se non avesse avuta ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe 
stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli considerava la magnifica 
ricompensa riservata a coloro che si addormentavano nella morte con sentimenti di 
pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio 
espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato » (2 Mac 12, 43-45).

 

IL PURGATORIO NON C'È NELLA BIBBIA?PARTE 2

Vediamo 
che la Bibbia giudica nobile il fatto che Giuda Maccabeo pregasse per i morti.Qui il 
testo è chiarissimo.Ma leggiamo ancora.San Pao,o nella  prima lettera ai Corinzi 
scrisse.''Secondo la grazia di Dio che mi e stata data, come un sapiente architetto io 
ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento come 
costruisce. Infatti nessuno pub porre un fondamento diverso da quello che gia vi si 
trova, che e Gesù Cristo. E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, 
argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l'opera di ciascuno sarà ben visibile: 
la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la 
qualità dell'opera di ciascuno. Se l'opera che uno costruì sul fondamento resisterà, 
costui ne riceverà una ricompensa, ma se l'opera finirà bruciata, sarà punito, tuttavia 
egli si salverà, però come attraverso il fuoco » (1 Cor 3, 10-17).Cosa 
significa?Significa che anche chi avrà costruito con fieno(anche peccando) sarà salvato 
come attraverso il fuoco, ovvero la purificazioni la purgazione dei peccati.I Padri 
della Chiesa sono sempre stati concordi che in questo passo San Paolo parlasse proprio 
del Purgatorio.Ma leggiamo ancora.Sant' Agostino(354-430) scirsse a proposito del 
purgatorio''Non si può negare che le anime dei defunti possono essere aiutate dalla 
pietà dei loco cari ancora in vita, quando e offerto per loro il sacrificio del 
Mediatore, oppure mediante elemosine » (De fide, spe, et caritate).Una testimonianza di 
uno dei Padri della Chiesa del 300 d.c . Ma leggiamo ancora altre 
testimonianze,Sant'Efrem scrisse  ''Nel trigesimo della mia morte ricordatevi di me, 
fratelli, nella preghiera. I morti infatti ricevono aiuto dalla preghiera fatta dai 
vivi » E' interessante notare poi come tanti santi abbiano manifestato in modo sopranaturale l'esistenza del Purgatorio, uno di questi fu San Pio da Pietrelcina.Il Santo un giorno vide apparirgli davanti un'uomo che disse''Sono Pietro Di Mauro. Sono morto in un incendio, il 18 settembre 1908, in questo convento adibito, dopo l'espropriazione dei beni ecclesiastici, ad un ospizio per vecchi. Morii fra le fiamme, nel mio pagliericcio, sorpreso nel sonno, proprio in questa stanza. Vengo dal Purgatorio: il Signore mi ha concesso di venirvi a chiedere di applicare a me la vostra Santa Messa di domattina. Grazie a questa Messa potrò entrare in Paradiso".Il Santo controllò se la storia fosse vera e trovò conferma,infatti in cimitero trovò la lapide con il nome e la data di morte.E negli archivi comunali veniva narrata la storia dell'incendio dove morì questo nostro fratello.Questa è solo delle tantissime testimonianza di San Pio senza considerare tutte le tantissime testimonianza di cui la storia della Chiesa di Dio è piena.C'è da dire che ''grazie'' al ''Sola scriptura'' di Lutero  sono nate eresie di ogni tipo.Dall'albero si conoscono i frutti. 

 
 

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