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Messaggi di Novembre 2014

Bimbo Ragusa, indagini a tutto campo: la pedofilia tra le ipotesi

Post n°739 pubblicato il 30 Novembre 2014 da nonna.fra
 

Bimbo Ragusa, indagini a tutto campo: la pedofilia tra le ipotesi
Non esclusa la tragedia, si era allontanato altre volte da solo

Palermo, 29 nov. (askanews) - Seguono anche la pista della pedofilia i carabinieri che a Scoglitti, in provincia di Ragusa, indagano sulla morte del bambino di 8 anni, Andrea Loris Stival, scomparso stamani da Santa Croce di Camarina, il cui corpo è stato ritrovato da un cacciatore in un mulino abbandonato a pochi chilometri dal paese.

Oltre all'ipotesi che il bambino possa essere finito nelle mani di qualche pedofilo, c'è anche quella della tragedia. Il piccolo infatti in passato si sarebbe allontanato altre volte da solo.

Trovato morto un bimbo di 8 anni
"Si segue la pista della pedofilia"

(AGI) - Ragusa, 30 nov. - E' finita nel peggiore dei modi per il bimbo di otto anni che questa mattina era scomparso da Santa Croce Camerina (Ragusa). Il cadavere del piccolo, che intorno alle 8 era stato accompagnato dalla madre a scuola, ma che in classe non e' mai entrato, e' stato trovato in un mulino abbandonato, a Scoglitti. A lanciare la segnalazione e' stato un cacciatore poco dopo le 16.30.

Le ricerche erano iniziate dopo l'allarme della madre che all'orario di uscita dalla scuola, alle 12,45, non aveva trovato il figlio. E' cosi' scattata una vasta battuta in tutta la zona con le unita' cinofile. Fino alla terribile scoperta nel pomeriggio. Sul posto, a Scoglitti Punta Braccetto, vicino al mare, i carabinieri per i rilievi. Si sono recati li' anche i genitori straziati.

I militari dell'Arma escludono l'incidente: "Qualcuno potrebbe averlo portato li', ma dobbiamo essere cauti. Tra le piste seguite c'e' anche quella pedofilia", dice all'AGI il comandante provinciale dei carabinieri di Ragusa Sigismondo Fragassi. Insomma qualcuno potrebbe averlo portato in quel posto poco frequentato per abusare di lui, fino al tragico epilogo.

Il piccolo frequentava la terza elementare e adesso a scuola e l'intero paesino del Ragusano, e' piombato nell'angoscia. La preoccupazione, dopo l'allarme della mamma all'uscita dal plesso scolastico, con il passare delle ore era cresciuta anche perche' i compagni e la bidella hanno spiegato di non ricordare di aver proprio visto oggi Andrea Loris Stival. Il padre del piccolo e' un camionista di 30 anni che lavora nel Nord Italia, mentre la madre, 25 anni, e' una casalinga. I carabinieri hanno visionato le immagini dell'impianto di videosorveglianza della scuola elementare e fatto annusare ai cani il pigiama che il piccolo aveva indossato la notte prima.


Gia' altre volte il bimbo non era entrato a scuola e si era allontanato. Questa volta, pero' sarebbe successo qualcosa di brutto. Il vecchio mulino abbandonato si trova a tre, quattro chilometri dalla scuola. "Pensiamo che il bimbo - aggiunge il comandante provinciale dei carabinieri - non sia arrivato li' da solo. Stiamo valutando vari elementi, comprese le immagini che potrebbero avere registrato i sistemi di videosorveglienza.
 Riteniamo che si tratti di un fatto cruento".

Sul luogo del ritrovamento anche la polizia scientifica. Le indagini sono coordinate dal procuratore Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota. "La nostra comunita' e' a lutto. L'intero paese si era mobilitato. Siamo tutti sconvolti e tristi", dice il sindaco di Santa Croce Camerina Franca Iurato.

 
 
 

VIVERE IN 8 METRI QUADRATI

Post n°738 pubblicato il 30 Novembre 2014 da nonna.fra
 

Una casa abitabile e funzionale di 8 metri quadri e  possibile ?
Si e possibile  guardate 

http://meteofan.it/vivere-8-metri-quadrati-e-possibile-guarda/


 Un soluzione low cost e al tempo stesso calda e accogliente. Stiamo parlando dell’idea avuta da due giovani architetti francesi, che hanno trasformato un’abitazione di Parigi in una casa dalla superficie disoli 8 metri quadrati. Stiamo quindi parlando di una risposta al netto aumento dei prezzi degli appartamenti francesi nel corso degli ultimi anni, con gli architetti della Kitoko Studio pronti a studiare idee rivoluzionarie. Gaylor Zingui e Morgane Guimbault hanno dimostrato la loro fantasia e sono riusciti ad inserire tutti i comfort sufficienti all’interno di una casa così piccola. Non mancano il letto, il piano cottura, i contenitori, l’armadio, il tavolino per due persone e il bagno con la doccia. L’ARTICOLO CONTINUA >>

qua il video clicca 

http://meteofan.it/vivere-8-metri-quadrati-e-possibile-guarda/5/

 
 
 

Schettino all'isola dei famosi per un milione e cinquecento mila €

Post n°737 pubblicato il 28 Novembre 2014 da nonna.fra
 

Un milione e 500 mila € circa 3 miliardi delle nostre care vecchie lire  a un assassino per andare in un reality a nostre spese, l'isola dei famosi !!!!
Schettino il comandante della nave Concordia  della Costa Crociere affondata dopo un urto contro uno scoglio per aver fatto l'inchino troppo vicino a riva , dove sono morte 35 persone e lui si fà i soldi e la bella vita.
 Schettino all’isola dei Famosi: 1milione e 500 euro per lui

Schermata 2014-11-28 alle 12.45.29

Francesco Schettino all’isola dei famosi? Tutto vero. Almeno quanto afferma il settimanale Diva e donna che ha svelato una trattativa in corso segreta fra il capitano che “affondò la Concordia” e Mediaset. Nonostante Schettino sia ancora sotto processo, accusato di reati gravissimi fra cui omicidio colposo plurimo e abbandono di nave (la sentenza di primo grado è prevista per i primi mesi dell’anno prossimo), pare che la trattativa sia concreta e ben avviata. Il comandante si è incontrato più volte con i vertici dell’azienda che hanno messo sul tavolo una cifra da capogiro, degna dell’ingaggio di un calciatore: si parla di un cachet da 1 milione e 500 mila euro. Il reality show, prodotto da Magnolia, sarà trasmesso per la prima volta da Canale 5 e la messa in onda della decima edizione è prevista il 26 gennaio 2015. Proprio in questi giorni si sta definendo il cast. Nessuno dei 12 possibili concorrenti ha ancora firmato e l’unica certezza al momento è la conduzione di Alessia Marcuzzi. L’obiettivo è stupire a tutti i costi per rilanciare una trasmissione che su Rai Due era in crisi di ascolti.

 
 
 

denunciata la D'Urso; “Oltraggiata la memoria di Elena Ceste”

Post n°736 pubblicato il 26 Novembre 2014 da nonna.fra
 

Finirà finalmente  questa televisione  del dolore dove  scavano nella vita delle  vittime faccendo congetture assurde? invece  di cercare l'assassino , la D'Urso cerca amanti 

Il presidente dell’OdG sulla denuncia alla D’Urso: “Oltraggiata la memoria di Elena Ceste”


Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, il Dottor Enzo Iacopino, è stato intervistato dal programma "Password" di Rtl 102.5. Ha ribadito la sua decisione di mettere un punto fermo alla tv del dolore. Parlando nello specifico della denuncia contro Barbara D'Urso ha chiarito l'episodio che lo ha infastidito e ha aggiunto: "Io penso che il femminicidio non sia solo uccidere una donna, ma anche oltraggiarne la memoria e con certi comportamenti oltraggiarne anche la stessa carne."
Il presidente dell'OdG sulla denuncia alla D'Urso:

Nelle scorse ore, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, il Dottor Enzo Iacopino ha annunciato di aver denunciato Barbara d’Urso per esercizio abusivo della professione giornalistica. Intervistato dalla trasmissione radiofonica “Password”, in onda su RTL 102.5, ha spiegato le motivazioni alla base dello sfogo dei giorni scorsi, in cui anticipò la battaglia contro i programmi televisivi che usano il dolore per aumentare gli ascolti:

“Il problema è che bisogna avere rispetto per le persone e che chiunque conduca una trasmissione, sia o non sia un giornalista, deve avere questo rispetto. Per le persone tutte, quale che sia il colore della pelle, la colpa, il credo religioso o soprattutto in casi come quelli che imperversano in molte TV e che riguardano persone che non sono nemmeno più in grado di difendersi perché sono rimaste vittime di atti barbari. Questo dovere lo dovremmo sentire tutti, indipendente dall’iscrizione o meno all’Ordine.”

Parlando nello specifico della decisione di denunciare Barbara D’Urso, invece, ha spiegato:

“Perché è evidente che la stessa gestione che delle trasmissioni fa la Barbara D’Urso è una gestione giornalistica, e siccome c’è un articolo del codice penale che prevede che l’esercizio abusivo di una professione venga punito, noi abbiamo fatto nel caso di specie nei suoi confronti un esposto rivolto alla Procura della Repubblica, sia di  Milano che di Roma che accertino se è stato violato questo articolo 148 del Codice Penale. Ma siamo andati oltre perché la stessa trasmissione così come è impostata passa sopra la vita delle persone con una disinvoltura assoluta puntando solo allo share.”

Ha aggiunto, poi, che in realtà sono tante le vittime che hanno ricevuto lo stesso trattamento di Elena Ceste da parte di alcuni contenitori televisivi:

“Non ho difficoltà, potremmo citare le vergogne che anche i giornalisti hanno commesso su Sarah Scazzi, su Yara Gambirasio, su Melania Rea, e potrei continuare in questo rosario doloroso per tutto il tempo della trasmissione, però bisogna mettere un punto fermo.”

Infine, ha citato l’episodio che lo ha indignato di più. Si tratta dell’intervista a Tony – l’uomo che sostiene di essersi recato due volte a casa della Ceste – andata in onda nel corso della puntata di Domenica Live del 16 novembre:

“La vicenda che mi ha indignato riguarda un passaggio della precedente domenica, non di quest’ultima, nel quale la signora D’Urso che non è iscritta all’Ordine, ma che sa bene quali sono i doveri deontologici, perché lo è stata ma si è cancellata per poter fare le pubblicità, perché rischiava di essere sanzionata…la cosa che mi ha indignato e ho avuto bisogno di meditare con altri, perché sono il Presidente, non il proprietario, dell’Ordine dei giornalisti, è la trasmissione di due domeniche fa, quando, intervistando Tony, che era stato fidanzato in altra epoca di Elena Ceste, e avendo accertato per stessa ammissione di Tony che in due occasioni era andato recentemente a casa sua per prendere un caffè, la signora D’Urso gli ha detto: “Beh, però tu Tony ai carabinieri hai raccontato un’altra storia, non rispondere, mandiamo la pubblicità”. Alla ripresa Tony ha detto: “Non è vero che ho detto queste cose ai carabinieri” e in studio c’era un altro signore, che forse avrebbe fatto meglio a stare a casa se non per quest’ultima parte che cito,  che ha provato teneramente e pateticamente al tempo stesso di far presente che la signora Ceste ha dei figli e una di questi ha 14 anni e va a scuola e vedersi descrivere la madre con quegli ammiccamenti e quelle domande… Io penso che il femminicidio non sia solo uccidere una donna, ma anche oltraggiarne la memoria e con certi comportamenti oltraggiarne anche la stessa carne. Io penso ai quattro figli e alla ragazza di 14 anni.”



 http://tv.fanpage.it/il-presidente-dell-odg-sulla-denuncia-alla-d-urso-oltraggiata-la-carne-e-la-memoria-di-elena-ceste/#ixzz3KBxIFSkO 

 
 
 

Pediatri arrestati, spingevano a usare latte in polvere per premi farmaceutici

Post n°735 pubblicato il 21 Novembre 2014 da nonna.fra
 

Inducevano le neo-mamme a scegliere l'allattamento artificiale per favorire ditte produttrici. In cambio ricevevano computer e viaggi. Tra i 18 finiti in manette anche due primari. Arresti in Toscana, Lombardia, Marche e Liguria

 

Inducevano le mamme a utilizzare latte artificiale al posto di quello materno mentre stavano allattando i propri bambini al seno. E questo non per motivi di salute, ma per favorire alcune aziende di note ditte produttrici. In cambio, ricevevano i più svariati “regali”, da smartphone a computer, ma anche condizionatori, televisori e viaggi all’estero. Per un giro di mazzette per centinaia di migliaia di euro. Agli arresti domiciliari sono finiti 18 persone:12 pediatri (tra cui due primari), 5 informatori scientifici e un dirigente d’azienda di alimenti per l’infanzia. L’accusa, al momento, è quella di corruzione. Disposti anche 26 decreti diperquisizioni in Toscana, Lombardia, Marche e Liguria

clicca per vedere il video dei CARABINIERI DEL NAS 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/21/livorno-spingevano-mamme-usare-latte-in-polvere-arrestati-12-pediatri/1225453/

Tra i 18 arrestati ci sono otto medici di Pisa, uno del Livornese, uno di Piombino, uno di Lido di Camaiore, un primario di La Spezia (residente a Pisa) e uno di Empoli (residente a Pisa).  “Siamo completamente all’oscuro di quanto accaduto e ignoravamo il comportamento dei pediatri – fanno sapere dall’Ausl 5 di Pisa – Sono una decina quelli dell’azienda Usl 5 coinvolti, circa il 30% degli specialisti di libera scelta in forza nell’azienda sanitaria. Il direttore generale sta valutando la situazione”. L’azienda sanitaria sta provvedendo a fare il quadro della situazione, per capire come evitare problemi nell’assistenza pediatrica alle famiglie che erano seguiti dai medici coinvolti.

Tra coloro che sono stati arrestati perché accettavano viaggi esmartphone in cambio di convincere le madri ad usare latte artificiale ci sono Michele Masini, dirigente 50 anni residente a Limbiate (Monza e Brianza), Dario Boldrini, informatore, 33 anni, di Pisa, Valter Gandini, 70 anni, informatore, di Pisa. Vincenzo Ruotolo, 64 anni, informatore, di Grottammare (Ascoli Piceno), Gianni Panessa, 59 anni, informatore di Livorno,Giuliano Biagi, 35 anni, informatore di Massa, Maurizio Petri, 64 anni, medico pediatra di Cascina, Fabio Moretti, 61 anni, di Chianni (ambulatorio a Pontedera), Marco Granchi, 61 anni, medico pediatra di Pontedera (ambulatorio a Ponsacco), Claudio Ghionzoli, 63 anni, residente a Pisa (ambulatorio a Cascina),Renato Domenico Cicchiello, 66 anni, di Livorno, medico pediatra, Stefano Parmigiani, 57 anni, residente a Parma, medico pediatra del presidio ospedaliero del Levante ligure (La Spezia), Roberto Bernardini, 57 anni, medico pediatra residente a Calcinaia, ufficio ospedale San Giuseppe, Asl 11, Empoli, Gian Piero Cassano, 65 anni, residente a Lido di Camaiore medico pediatra, ambulatorio a Viareggio, Marco Marsili, 59 anni, medico pediatra di Piombino, Roberto Rossi, 62 anni, residente a Palaia, medico pediatra con ambulatorio a Capannoli, Eros Panizzi, 61 anni, residente a Peccioli medico pediatra, Luca Burchi, 59 anni, medico pediatra residente a Volterra. Altri arresti sono stati eseguiti nelle Marche, in Lombardia e in Liguria.

 
 
 

DONNE PICCHIATE, IL PENSIERO DEGLI ITALIANI

Post n°734 pubblicato il 21 Novembre 2014 da nonna.fra
 

L'uomo picchia la donna in casa? "Sono fatti privati, no denuncia". Il pensiero choc degli italiani

 

Per un italiano su tre la violenza domestica sulle donne è un fatto privato da risolvere all'interno della famiglia. Per uno su 5 è accettabile denigrare una donna con uno sfottò a sfondo sessuale. Uno su 10 pensa che se le donne non indossassero abiti provocanti non subirebbero violenza mentre uno su 4 è convinto che se una donna resta con il marito che la picchia, diventa lei stessa colpevole. Numeri esageratamente desolanti che emergono dal report "Rosa Shocking. Violenza, stereotipi...e altre questioni del genere", realizzato da Intervita con il supporto di Ipsos e presentato oggi alla Camera alla presenza della presidente Laura Boldrini. Nel report si ricorda che nonostante la nuova legge contro i femminicidi varata un anno fa, ogni tre giorni in Italia una donna viene uccisa dal partner, dall'ex o da un familiare. Di chi subisce violenza, solo il 7,2% denuncia l'accaduto. In un anno più di un milione di donne finisce nella rete dei soprusi al maschile, che si ripetono più volte arrivando alla vergognosa cifra di 14 milioni di atti di violenza (dallo schiaffo allo stupro). Oltre 25 i casi al giorno di stalking. Secondo i calcoli di Intervita, comunque, c'è un aumento degli investimenti in prevenzione, che passano da 6,3 milioni di euro del 2012 a 16,1 milioni di euro nel 2013. Gli stereotipi non sono duri a morire solo tra gli uomini: è scioccante constatare, dal sondaggio, che ben il 61% delle intervistate ritiene che quello che accade in una coppia non debba interessare agli altri, il 79% che se un uomo viene tradito è normale che possa diventare violento, il 77% che se ogni tanto gli uomini diventano violenti è per il troppo amore e il 78% che per evitare di subire violenza le donne non dovrebbero indossare abiti provocanti. Per fortuna, un dato confortante: l'86% pensa che se una donna viene picchiata dal marito, dovrebbe lasciarlo.

http://www.caffeinamagazine.it/societa/5277-l-uomo-picchia-la-donna-in-casa-sono-fatti-privati-no-denuncia-il-pensiero-choc-degli-italiani

 
 
 

barista multato per una ciottola per cani fuori dal locale,sindaco paga multa

Post n°733 pubblicato il 21 Novembre 2014 da nonna.fra
 

Ciotola per cani fuori dal locale, barista multato con 168 euro

A Vigevano una vigilessa multa un commerciante per "occupazione di suolo pubblico". Il sindaco non ci sta, paga la multa e apre un'indagine amministrativa

 

 

Nella città viscontea in provincia di Pavia la vicenda fa discutere ormai da qualche giorno, da quando il titolare del bar "Grecale" in Corso Vittorio Emanuele è stato multato per aver lasciato in strada una "una struttura a base circolare, di 30 centimetri di diametro e 30 di altezza, con annessa bacinella contenente acqua".

Ad elevare la sanzione un'inflessibile e solerte vigilessa, irriducibile nel far rispettare il regolamento comunale. Una severità che però non è piaciuta né ai cittadini né al sindacoAlessandro Sala che, fatta una colletta tra i suoi amministratori, ha pagato lui stesso la multa: "Ritengo che la polizia locale abbia ben altre priorità - spiega il sindaco" quali garantire la sicurezza e il decoro della città".

Sul proprio profilo Facebook, il titolare del "Grecale" non riesce però a raccapezzarsi: "Non pensavo di violare il Codice della Strada. Il nostro voleva solo essere un gesto di cortesia. Appena c’è stato fatto notare che la ciotola non era regolamentare l’abbiamo tolta. Non ci aspettavamo la sanzione. Ora stiamo studiando il regolamento del Comune per metterci in regola".

Ora però il primo cittadino vigevanese, racconta La Provincia Pavese, non solo ha pagato la multa, ma ha anche avviato un'indagine amministrativa interna per chiarire le responsabilità di una vicenda.

 

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ciotola-cani-fuori-locale-barista-multato-168-euro-1069504.html

 
 
 

BENESTANTE REGALA TUTTO QUELLO CHE AVEVA, ORA E POVERO

Post n°732 pubblicato il 20 Novembre 2014 da nonna.fra
 

C'E' NE SONO POCHI COME LUI 
CHISSA' SE  ADESSO  C'E' QUALCUNO CHE AIUTA LUI 

 

 

Fin da giovane era solito fare beneficenza a tutte le persone che incontrava o che erano in seria difficoltà. Con il passare del tempo la voglia di aiutare il prossimo è diventato il suo unico obbiettivo di vita. Oggi è in pensione, vive da barbone ed è letteralmente un senza tetto in quanto a venduto la sua casa per aiutare una associazione perbambini orfani!.

Sembra un racconto della bibbia ma sta capitando proprio adesso, nel nostro tempo, nel tempo della moda, del consumismo, dell’indifferenza collettiva, quest’uomo vive per strada, gira per la città per aiutare chi, secondo lui, sta peggio!.

 
 
 

Londra, in una indagine per pedofilia spuntano tre omicidi

Post n°731 pubblicato il 18 Novembre 2014 da nonna.fra
 

Tra il 1979 e il 1980 a Londra decine di ragazzini vennero violentati da una gang di pedofili e tre di loro, dopo aver subito selvaggi abusi, vennero addirittura ammazzati. Uno degli assassini è forse un deputato conservatore

Le accuse di un triplice omicidio sono state lanciate proprio da una delle vittime che ai tempi degli abusi aveva dodici anni, già all’epoca aveva raccontato esattamente come erano andati i fatti: ad accompagnarlo a Londra tra le braccia dei pedofili era proprio suo padre.

Ad abusare dei ragazzini in eleganti appartamenti di Londra o in una qualsiasi stanza di albergo eranomilitari o uomini politici. La vittima, testimone dei gli abusi, ha raccontato di essere stato presente anche all’omicidio di due ragazzini.

L’uomo ha raccontato che un deputato dei Tories aveva seviziato e poi strangolato un bambino di soli 12 anni: “Ho visto tutto e ancora adesso non sono sicuro di sapere come mai sono sopravvissuto”.

Il secondo ragazzino è stato invese investito con la macchina da chi qualche attimo prima lo aveva violentato. Tutto questo serviva a far capire alla vittime che i seviziatori avevano il pieno controllo e tutto il potere su di loro. La terza vittima è stata probabilmente uccisa durante un’orgia.

Un portavoce di Scotland Yard ha dichiarato: “Nei mesi scorsi, i detective che lavoravano sul caso sono stati informati di alcune accuse relative agli abusi sessuali. Nelle settimane seguenti gli inquirenti hanno ricevuto informazioni più precise su dei possibili omicidi legati al giro di pedofili ed avvenuti nello stesso periodo. In base alle nostre attuali conoscenze questa è la prima volta che la polizia viene in possesso di simili informazioni. A questo punto gli agenti della Squadra per gli abusi sull’infanzia stanno lavorando insieme ai colleghi della Omicidi per risolvere il caso”.

Ed è così che nella lista degli indagati di Londra spuntano i nomi di decine di politici.

 
 
 

Favola lesbo all'asilo di Roma Bufalotta: "Meri e Franci si amano,l'ira dei genitori

Post n°730 pubblicato il 16 Novembre 2014 da nonna.fra
 

BEH L'ITALIA E STRANA FORTE NON C'E' CHE  DIRE 
NON VOGLIONO LA TRASCRIZIONE NEI COMUNI DELLE COPPIE GAY SPOSATE ALL'ESTERO 
E LASCIANO RACCONTARE FAVOLE GAY AI BIMBI DELL'ASILO E SCUOLE
SONO SEMPRE DEL PARERE CHE I BIMBI BISOGNA LASCIARLI FARE I BIMBI
 
HANNO TEMPO PER  AVERE I PROBLEMI DEI GRANDI
LASCIATELI STARE  PER FAVORE  

mi sono imbattuta in questo articolo sempre di scuola 
ma tutto il contrario leggetelo 


 
http://lezpop.it/omofobia-a-perugia-prof-riempie-di-botte-un-suo-studente-essere-gay-e-una-brutta-malattia/

Favola lesbo all'asilo: "Meri e Franci si amano, ma manca il semino"

Un asilo romano finisce nella bufera per una favola proposta dalle educatrici ai bambini. Le proteste dei genitori nel racconto di RomaToday

 

 

Favola lesbo all'asilo di Roma Bufalotta: "Meri e Franci si amano, ma manca il semino"

ROMA - I genitori di un asilo di Roma, nella zona di Bufalotta, protestano perché nell'ambito di un progetto educativo per il rispetto dell'omosessualità, le educatrici hanno proposto ai bambini una "favola lesbo", tratta da "Piccola storia di una famiglia" (ed Stampatello).

Il tutto all'insaputa dei genitori che si sono a dir poco adirati e si sono rivolti al 'Comitato Articolo 26'. Ecco il brano finito al centro delle polemiche, come riporta RomaToday:

Per fare un bimbo servono un uomo e una donna, un semino e un ovino... Meri e Franci erano due donne, avevano solo ovini. Mancava il semino! In Olanda c'è una clinica dove dei signori gentili donano i loro semini per chi non ne ha. Franci si è fatta dare un semino nella clinica olandese e...l'ha messo nella pancia di Meri. Margherita ha cominciato a crescere! Margherita ora ha due mamme: sono i suoi genitori

Il Comitato Articolo 26 denuncia: "Con il cavallo di Troia della lotta alla discriminazione, con il pretesto dell’educazione sessuale o più semplicemente, appunto, con escamotage che sfruttano la distrazione dei genitori, si spalancano le porte degli istituti scolastici ad una valanga di “progetti educativi” di stampo gender".



http://www.today.it/rassegna/favola-lesbo-asilo-bufalotta.html

 
 
 

Regala A Un Senzatetto Della Pizza, Quello Che Fa Lui Dopo è Davvero Inaspettato

Post n°728 pubblicato il 12 Novembre 2014 da nonna.fra
 

Questo esperimento mostra senza ombra di dubbio quello che probabilmente molti sanno già: spesso chi possiede di meno è anche più propenso a donare. Le persone per strada si erano mostrate indifferenti alla richiesta di cibo di questo ragazzo, mentre un uomo in gravi difficoltà economiche non ha esitato a condividere il suo pasto

 


http://www.guardachevideo.it/video/2927/regala-a-un-senzatetto-della-pizza-quello-che-fa-lui-dopo-e-davvero-inaspettato

 
 
 

Ictus: Ecco Le Avvisaglie Da Non Sottovalutare

Post n°727 pubblicato il 11 Novembre 2014 da nonna.fra
 

Ictus: Ecco Le Avvisaglie Da Non Sottovalutare

Ictus“: una parola tanto temuta, almeno quanto “infarto“.
Si verifica l’ictus quando un vaso arterioso cerebrale o viene ostruito o si rompe dando vita ad un’emorragia.
Il blackout genera lesioni e danni gravissimi a livello sensitivo o motorio, dal momento che il sangue non riesce più a veicolare l’ossigeno nelle zone interessate.
Anche se non sempre si annuncia, l’ictus può essere preceduto da particolari avvisaglie che dovrebbero metterci in guardia sul pericolo che corriamo.
Secondo un rapporto della Heart and Stroke Foundation of Canada, risalente al 2011, l’ignoranza sull’ictus è ancora molto elevata, soprattutto nella popolazione femminile, “nonostante in Canada si verifichi un episodio di questo tipo, ogni 10 minuti“, dice l’istituto.

continua a leggere , molto interessante 

L’ICTUS I SINTOMI DA NON SOTTOVALUTARE - ICTUS - DEPRESSIONE

http://www.salute-e-benessere.org/salute/ictus-ecco-le-avvisaglie-da-non-sottovalutare/

 
 
 

NON TUTTI I SELFIE VENGONO A NUOCERE , FOTO

Post n°726 pubblicato il 09 Novembre 2014 da nonna.fra
 

COPPIETTA DI TURISTI SCATTA UN SELFIE ROMANTICO:
MA NELLA FOTO SPUNTA IL LADRO MAROCCHINO-FOTO

Domenica 9 Novembre 2014

RIMINI - Il selfie è una moda, un tormentone mondiale e, qualche volta, può rivelarsi utile anche a contrastare la malavita.

Ne sa qualcosa una coppia di fidanzatini olandese, in viaggio a Rimini: hanno deciso di scattare un selfie, sorridendo, sulla spiaggia vicino piazza Marvelli. Ma erano stati presi di mira da un ladro marocchino che ha approfittato di una distrazione per impossessarsi della borsetta della ragazza. Ma lo scatto fotografico è riuscito a riprendere incredibilmente tutta la scena, con il volto del ladro e la mano 'galeotta' che si allungava verso la refurtiva. La coppia ha presentato la foto ai Carabinieri di Rimini: grazie al selfie, i militari sono riusciti ad incastrare e a denunciare dopo appena quattro giorni il malvivente. La refurtiva, intanto, è stata recuperata e riconsegnata alla povera ragazza olandese.

LEGGO.IT

 
 
 

Dall'Altra Parte del Monitor, video

Post n°725 pubblicato il 08 Novembre 2014 da nonna.fra
 


Pedofilia online: un filmato dal finale sconvolgente per scoraggiare questo fenomeno

Un filmato dal finale sconvolgente per scoraggiare la pedofilia online, che ogni anno causa tantissime vittime. Un fenomeno purtroppo ancora molto diffuso e che ci riguarda più di quanto ognuno di noi pensi.

GUARDA IL VIDEO SOTTO

 

La pedofilia è una vera e propria piaga dei nostri tempi, che purtroppo è sempre più diffusa nonostante le tantissime campagne di sensibilizzazione in merito e i continui controlli.

Amici di famiglia, genitori, familiari o perfetti sconosciuti. Il pericolo per i più piccoli purtroppo arriva non soltanto dai più insospettabili, da coloro che invece dovrebbero proteggerli, ma anche da persone che non si ha mai avuto occasione di conoscere e che in breve tempo li catapultano in un vero e proprio incubo.

Tutto questo succede nella vita di tutti i giorni, purtroppo sotto i nostri stessi occhi senza che spesso ce ne accorgiamo. Gli strumenti, infatti, ai quali hanno accesso anche i più giovani sono talmente tanti che controllare la loro vita e tutti i pericoli a cui possono essere esposti davvero non è affatto facile.

Purtroppo, molti dei casi di pedofilia iniziano online. Proprio lì, coperti dall’anonimato e da uno schermo che li rende invisibili, molte persone, spesso insospettabili, padri di famiglia o persone molto rispettate per i propri valori, cambiano volto e finiscono per interagire con i più giovani in maniera sbagliata.

Proprio per questo sono tante le modalità suggerite per controllare l’accesso alla rete dei più piccoli, limitando la loro navigazione o l’accesso a determinati siti. Nonostante questo però il pericolo è sempre dietro l’angolo e non smette mai di trovarci impreparati.

Le immagini di questo video ci mostrano uno spot che vuole scoraggiare il fenomeno della pedofilia online, un male oscuro che potrebbe abbattersi su chiunque, anche sui nostri figli. È proprio su questo punto che fa leva lo spot e che ha un finale a dir poco sconvolgente e che deve fare molto riflettere.

Una ragazza, infatti, appena 16enne, inizia una conversazione online con una persona, che lei crede essere appena 19enne. Questo almeno è quello che l’uomo, invece, sposato e ben più grande di quanto dichiarato, sostiene. I due si scambiano qualche battuta e poi pronta arriva la richiesta dell’uomo. Una foto di lei. Un piccolo regalo per un compleanno che avrebbe celebrato pochi giorni prima.

Inizialmente restia la ragazza decide di assecondare quel ragazzo appena conosciuto e gli invia la foto. Per l’uomo tutto diventerà più chiaro. La ragazza con cui stava parlando era la figlia. Una scoperta che lo lascia senza parole e che lo convince a fare un passo indietro.

Un finale davvero sconvolgente ma che costituisce la chiave per comprendere lo spot. Dietro a quel pc, infatti, potrebbe esserci chiunque, ma soprattutto dietro ad una conoscenza dei nostri figli ci potrebbe essere qualcuno come noi, con intenzioni oscure, che costituisce una minaccia per i più piccoli.

 
 
 

L'AUTO DEL NONNO LA PRENDO IO, NO TU NO E GIU' BOTTE AL FUNERALE

Post n°724 pubblicato il 07 Novembre 2014 da nonna.fra
 

Rissa al funerale: i parenti si contedono l’auto del nonno defunto

"L'auto la prendo io": dopo le esequie, davanti alla casa del defunto scatta la zuffa. Segnalate per rissa dai carabinieri di Salerno dieci persone.

Si azzuffano dopo il funerale del padre per contendersi l’eredità dell’auto. L’episodio, accaduto martedì pomeriggio nel cortile dello stabile dove abitava il defunto, è avvenuto a Battipaglia, in provincia di Salerno e ha visto protagoniste due famiglie diverse, divise dalla contesa sull’auto di famiglia. Dieci persone sono state segnalate dai carabinieri alla Procura della Repubblica di Salerno per rissa.

Dopo la funzione religiosa la famiglia si è riunita davanti alla abitazione dell’81enne scomparso, in Viale della Libertà nel rione Sant’Anna: lì è cominciata una accesa discussione tra parenti sul futuro dell’auto del compianto, una Fiat Panda prelevata subito dopo i funerali da un nipote. La situazione è presto degenerata sfociando in una zuffa vera e propria quando i familiari del defunto hanno iniziato a picchiarsi: da un lato i familiari del giovane che si è impossessato dell’auto che si battevano per difenderlo, dall’altro i parenti e contestavano l’appropriazione “abusiva” della macchina. L’episodio si è risolto senza danni a persone o cose.


 http://napoli.fanpage.it/rissa-al-funerale-i-parenti-si-contedono-l-auto-del-nonno-defunto/#ixzz3IMXwStVH 

 
 
 

ANGUILLA VIVA NELL'ADDOME DI UN UOMO: ECCO COME CI E FINITA..VIDEO

Post n°722 pubblicato il 06 Novembre 2014 da nonna.fra
 

IL TIPO STA' FACCENDO CAUSA ALL'OSPEDALE PER IL VIDEO 
IN EFFETTI IN QUELLA SALA OPERATORIA CI SONO PIU' TELEFONINI CHE RIPRENDONO L'ANGUILLA CHE NEL MATRIMONIO DELLA VALERIA MARINI  CHE ANCHE LEI DI ANGUILLE NE SA' QUALCOSA

 

 

LONDRINA (BRASILE) - Un'anguilla viva estratta dall'intestino di un paziente durante l'operazione. Non si tratta di un film dell'horror ma di una fantasia erotica finita male per un uomo brasiliano. 

clicca x il video del recupero 

http://video.leggo.it/index.jsp?videoId=45886§ionId=53&t=estraggono-unanguilla-viva-dal-suo-addome-il-paziente-confessa-ecco-come-ci-%C3%A8-finita

Il paziente si era recato in ospedale lamentando forti dolori addominali. I medici, dopo diversi controlli, si sono accorti del corpo estraneo capendo che era ormai aggrovigliato negli intestini del paziente. L'uomo ha ammesso di avere particolari fantasie sessuali, cos' i medici lo hanno operato estraendo il lingo pesce, che era sorprendentemente ancora vivo, dal suo addome. Il paziente oggi sta bene ma ha preso provvedimenti legali dopo aver scoperto che la sua operazione è stata filmata e messa in rete divenendo un video virale.

leggo.it

 
 
 

coppia scambista incontra la figlia con il fidanzato alla festa di Halloween

Post n°721 pubblicato il 01 Novembre 2014 da nonna.fra
 

Catania. Festa di Halloween (da incubo) al club scambista: coppia sposata incontra la propria figlia col fidanzato

 

Si erano preparati accuratamente. Lui: frak e mantello a collo alto, viso truccato col gesso e colorito bianco pallido con rossetto rossissimo sulle labbra, un perfetto Dracula del nuovo millennio. Lei: calze a rete comprate a rate a stringere le cosce, pallina in vero pelo di coniglio posta sul di dietro della minigonna in vera pelle umana (quella del marito), fatta attraverso i peli raccolti per casa dall’animaletto domestico, bustino da coniglietta di playboy comprato su ebay, infine, trucco da femme fatale.

Marito e moglie insieme, come ogni anno aspettavano la festa di Halloween per recarsi al club scambista ai piedi dell’Etna e dare libero sfogo alle loro fantasie sessuali sadomaso horror splatter. Lei come al solito avrebbe voluto cominciare con una gang bang di almeno quattro zaurdi (perché lo zaurdo non ha un pennello tra le gambe, ma una lama d’acciaio, quella dell’uomo che non deve chiedere mai). Lui si sarebbe accontentato di trovare una ragazza anche attempata con la quale consumare uno scambio di coppia e magari di dentiera.

La sorpresa però li ha sconvolti, quando entrando nella sala a specchi si sono trovati davanti una scena da incubo e da vero film dell’orrore. A novanta gradi c’era la figlia venticinquenne della coppia (riconosciuta attraverso un tatuaggio sulla caviglia: un cuore a forma di culetto), posseduta da un uomo di almeno sessant’anni, davanti invece la ragazza finiva di fare l’esame orale al proprio fidanzato.

Lo sgomento della coppia è stato assoluto, il viso del padre è diventato ancora più bianco del gesso, la madre ha perso i sensi ed è caduta (fortunatamente la coda di coniglio ha attutito il colpo). La ragazza e il suo fidanzato che in un primo momento non s’erano accorti della situazione, hanno avuto però una reazione che ha causato il dramma. Lei si è spostata di botto e ha serrato i denti per lo stupore (proprio mentre era ancora in corso l’esame orale). Sangue a fiotti è cominciato a sgorgare dal pene del fidanzato che ha lanciato un urlo di dolore che è stato scambiato per il borbottio dell’Etna.

La festa di Halloween di questa trasgressiva famiglia è finita con una corsa al pronto soccorso dell’Ospedale di Catania.

Per loro Halloween è stato davvero da paura.

 
 
 
 
 

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