CLUB BENCHMARKINGEconomia, Fisco, Tributi, Ottimizzazione della Gestione aziendale (Benchmarking), Direzione Aziendale. GOOGLE PAGE RANK: 7https://blog.libero.it/CLUBBENCHMARKING/2024-03-23T11:25:29+01:00Libero BlogLE REGOLE MOBILI2024-03-22T10:19:01+01:002024-03-22T10:19:01+01:00https://blog.libero.it/CLUBBENCHMARKING/16753096.htmlfresbeSi studia il Diritto Internazionale, valutando il peso dei rapporti legali tra gli Stati e si stabil...<IMG width="120" height="90" SRC="https://blog.libero.it/CLUBBENCHMARKING/getmedia.php?%3Eorez.jgm%7DKg%60w_gh%7De%7C%60%3E%278171%3D734%3B%2740%27%3Aialaemo%07KdIKCPHMRcODBBD%5DiC%3A%2735%27z%05kgonmghom%05j%2A" border="1" align="left"><div style="text-align: center;"><strong><em>Si studia il Diritto Internazionale, valutando il peso dei rapporti legali tra gli Stati e si stabiliscono aree di conflitto e le incongruenze del Diritto Comunitario rispetto alle norme Costituzionali di uno Stato e poi...</em></strong></div><div style="text-align: center;"><strong><em><br /></em></strong></div><div style="text-align: justify;">Con il privilegio di educare e formare professionalmente, ho cercato di insegnare i fondamentali del Diritto, che trovano fonte principale dal Diritto Romano, dal Diritto Privato, dal Diritto Internazionale (in continuo aggiornamento) dagli usi e dalle consuetudini. Non nego di essere rimasto sorpreso ed allibito dalle azioni di sequestro delle proprietà della Nazione Russa, da parte degli USA e della UE. A prescindere dalle motivazioni che non trasformano una azione illecita in lecita, la legittimazione mi pare inesistente non avendo giurisdizione l’Unione Europea nel merito di una contesa in corso tra Nazioni asiatiche, non facenti parte in alcun modo dell’Europa Politica e Territoriale. La mitologica Eurasia ha la stessa valenza della Padania! Una idea, una prospettiva priva di rilevanza politica e legale. Nonostante l’inesistente legittimazione, i capitali riconducibili a Banche Russe, sono stati sequestrati ed i <strong>“frutti”</strong> pare saranno assegnati all’Ucraina. Anche i sequestri delle proprietà personali degli <strong>“oligarchi”</strong> (ricchi faccendieri) amici di Putin hanno seguito la stessa fine: immobili – mega yatch – monopattini! (ahahah) Si sono violate tutte le regole esistenti scrivendone altre, violando il diritto internazionale, dal alto di una potestà giudicante non accertabile. A tutti gli effetti si è trattato di abusi, di furti e di appropriazione indebita. Immagino che se le stesse azioni fossero state commesse dal ONU non sarebbe cambiato molto, ma purtroppo per la banda del buco UE, laggiù esiste il diritto di veto e quindi non avrebbero potuto procedere. Il primo insegnamento? Il Potere sta nello scrivere le regole e cambiarle a piacimento in caso di necessità. Di legittimo c’è rimasto ben poco!</div>IL PROGETTO CRIMINALE2024-03-21T11:43:58+01:002024-03-21T11:43:58+01:00https://blog.libero.it/CLUBBENCHMARKING/16752961.htmlfresbeLa valutazione critica in merito al operato della Sig. Lagarde e del suo gruppo di oscuri gnomi, è v...<IMG width="120" height="90" SRC="https://blog.libero.it/CLUBBENCHMARKING/getmedia.php?%3Eorez.jgm%7DKg%60w_gh%7De%7C%60%3B%253%3C70%3D734%3B%2740%27%3Aialaemo%07KdIKCPHMRcODBBD%5DiC%3A%2735%27z%05kgonmghom%05j%2A" border="1" align="left"><div style="text-align: center;"><b><i>La valutazione critica in merito al operato della Sig. Lagarde e del suo gruppo di oscuri gnomi, è visibile e quantificabile, per danni comunitari e benefici specifici</i></b></div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">La B.C.E. (Banca Comune Europea) è tutt’altro che <b>“comune” </b>trattandosi di Banca Privata, gestita a livello politico (e non Economico), disattenta al andamento dei mercati e concentrata sul unico obiettivo del contenimento dell’inflazione entro il 2% (manierismo Economico strumentale). Colpevolmente scollegata dalla realtà oggettiva di una inflazione provocata scientemente dalla <b>“crisi dell’offerta”</b>, indotta agendo per mezzo di misure masochistiche contro il fornitore di fonti di energia (sanzioni alla Russia), la Lagarde ha proseguito ad elevare il tasso di sconto (costo del denaro) agevolando le rendite parassitarie degli Istituti di Credito con in portafoglio ingenti quantitativi di mutui a tasso variabile. Naturalmente è esplosa l’euforia nella filiera distributiva di gas e carburanti, beneficiati da rendite decuplicate senza colpo ferire. Si è aggiunta inoltre la speculazione, consentita dal basso livello dei controlli dei Governi sudditi e complici del ladrocinio. Essere a conoscenza delle infiltrazioni straniere nel capitale delle aziende Italiane Energetiche, aiuta a comprendere l’intento speculativo generale. La guerra è da sempre un business, come lo è la ricostruzione post bellica. Come in un progetto di marketing, occorre stimolare le componenti per raggiungere il risultato. Niente danneggia maggiormente gli affari che l’immobilismo ed il <b>“budget”</b> non viene generato dalla pazienza ma dal interventismo. Quando si provochi l’aumento del costo del carburante alla <b>“pompa”</b>, si assiste alle certe ripercussioni sul costo dei trasporti su gomma e conseguentemente allo adeguamento al rialzo dei prezzi per il consumatore finale. La chiamano <b>"inflazione",</b> questo progetto criminale?</div>IL POSIZIONAMENTO2024-03-20T09:59:03+01:002024-03-20T09:59:03+01:00https://blog.libero.it/CLUBBENCHMARKING/16752811.htmlfresbeIl “sentimento ostile” nei confronti della abnorme bolla corruttiva della c.d. Unione Europea della ...<IMG width="120" height="90" SRC="https://blog.libero.it/CLUBBENCHMARKING/getmedia.php?8orez.jgm%7DKg%60w_gh%7De%7C%60%3B%250970%3D734%3B%2740%27%3Aialaemo%07KdIKCPHMRcODBBD%5DiC%3A%2735%27z%05kgonmghom%05j%28" border="1" align="left"><div style="text-align: center;"><b><i>Il “sentimento ostile” nei confronti della abnorme bolla corruttiva della c.d. Unione Europea della Finanza, cresce ed esonda tra la popolazione Europea. Di Unione di Popoli, vaticinavano i Padri Fondatori, e non già di gigante cieco privo di cervello con in testa poche idee, tragicamente confuse.</i></b></div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Tra il 6 ed il 9 Giugno 2024, i cittadini Europei, saranno chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento e quindi il Governo dell’Unione. Pensata e realizzata per favorire gli interessi commerciali della Germania e della Francia, la U.E. si presenta in cattivo stato (Germania in recessione, Francia al palo), come una strega cattiva che sparga mele avvelenate, legiferando a caso e quasi mai in favore dell’interesse comunitario. Zelensky? Chi era costui? L’unica e sana strategia applicabile nei confronti del insano conflitto tra Nazione asiatiche, sarebbe stata quella del sostegno morale, della denuncia al carrozzone ipocrita ONU dell’aggressione Russa. Con motivazioni incomprensibili, si è ritenuto vitale sostenere uno stato decisamente nazista, in guerra non dichiarata contro Mosca dal 2014, in violazione del Protocollo di Minsk (<i>N.B.: fu un accordo finalizzato al raggiungimento dello immediato cessate il fuoco per porre fine al conflitto nel Donbass, raggiunto il 5 Settembre 2014, dal Gruppo di Contatto Trilaterale sull'Ucraina, composto dai rappresentanti di Ucraina, Russia, senza riconoscimento del loro status, da parte degli allora leader delle autoproclamate Repubblica Popolare di Donesck-DNR e Repubblica Popolare di Lugansk-LNR. Venne sottoscritto in seguito ad estesi colloqui a Minsk, la capitale della Bielorussia, sotto l'egida della Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa-OSCE) </i>Ben lungi da approvare la costituzione di un Esercito Europeo, l’Italia si è comunque allineata al volere degli USA (come non obbedire con la presenza di 140 basi NATO ed USA ad impestare il territorio Nazionale?), impegnandosi economicamente, sostenendo l’impegno finanziario necessario per rifornire di armi e di cocaina il dittatore Ucraino, in spregio allo interesse Nazionale. Mai avrei pensato di assistere nella mia vita ad una<b> “crisi dell’offerta”</b>, tipica delle economie di guerra, costretto come tutti ad essere oberato da inique bollette energetiche. Che si tratti di un gigante cieco o di una strega cattiva, la UE resta un fallimento, immaginifico opificio dove vengono creati i problemi, detti <b>“transizioni”</b> pensando di eliminare l’energia fossile nel breve periodo (sostituendola con le rinnovabili) con valutazioni inopportune, campate in aria, distanti mille e mille miglia da un sano ed oculato strategico ragionamento, basato su dati e fatti. Siamo nelle mani di imbecilli corrotti, che accumulano denaro dentro le valigie, con il cartellino del prezzo inciso a fuoco sulle chiappe. Come si stanno preparando gli <b>“ostili”</b> alla tornata elettorale? Gli agricoltori comunitari, hanno riempito di letame le sedi Istituzionali, ma l’inumana strategia di eliminare i campi coltivati per sostituirli con campi fotovoltaici, prosegue nonostante le divine grandinate. Esiste un raggruppamento politico europeo che rappresenti il dissenso e l’intenzione di fare implodere UE – BCE ed Euro moneta apolide, priva di prestatore di ultima istanza? In Italia, dopo il fallimento elettorale dei partitini <b>“contro”</b> Italexit – Democrazia Popolare e Co., il campo competitivo è vuoto! Sarebbe necessario un netto smarcamento da parte della Lega, con il ritorno alle origini di Partito Sovranista, anti Ue ed anti Euro. Sono stati beffati più volte da promesse non mantenute e programmi elettorali stracciati per il raggiungimento di obiettivi miserrimi. Riprovateci ma state attenti, perchè l’alternativa sarebbe la rivoluzione!</div>LA TRAPPOLA DELLA LIQUIDITA'2024-01-08T12:21:33+01:002024-01-08T12:21:33+01:00https://blog.libero.it/CLUBBENCHMARKING/16732078.htmlfresbeLa trappola della liquidità (Liquidity trap) è un concetto elaborato negli anni trenta da John Mayna...<IMG width="120" height="90" SRC="https://blog.libero.it/CLUBBENCHMARKING/getmedia.php?9orez.jgm%7DKg%60w_gh%7De%7C%60%3A-2532%3D734%3B%2540%27%3Aialaemo%07KdIKCPHMRcODBBD%5DiC%3A%2735%27z%05kgonmghom%05j%29" border="1" align="left"><div style="text-align: center;"><b><i>La trappola della liquidità (Liquidity trap) è un concetto elaborato negli anni trenta da John Maynard Keynes. La “trappola” è una situazione in cui la politica monetaria non riesce più ad esercitare alcuna influenza sulla domanda, e dunque sull'economia.</i></b></div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">La politica monetaria ha la possibilità di agevolare la crescita economica aumentando l'offerta di moneta in circolazione e abbassando i tassi di interesse. Da questa operazione ne consegue che le imprese sono incentivate ad indebitarsi e quindi ad investire e nel contempo, si riduce la propensione delle famiglie al risparmio, aumentandone la propensione al consumo.</div><div style="text-align: justify;">"È possibile portare un cammello all'abbeveratoio, ma non lo si può costringere a bere" (J.M. Keynes) La spiegazione tipica delle cause della trappola della liquidità indica le aspettative da parte degli operatori economici di eventi negativi (come deflazione, conflitti internazionali, caduta della domanda aggregata) che li inducono ad una maggiore preferenza per la liquidità. </div><div style="text-align: justify;"><i><b>N.B.: Nell’attuale condizione storica, la propensione al risparmio sarebbe stata alta se non fossero intervenuti dei fattori esterni che hanno destabilizzato il mercato dalla parte dell’offerta. L’aumento spropositato del costo dell’energia, voluto più che capitato, è stato scontato dai cittadini che hanno dovuto attingere al risparmio privato ed al disinvestimento. Assestatosi in seguito a correttivi statali ed europei, che hanno ristabilito le scorte ed allontanato lo spettro dell’azzeramento energetico, il risparmio si è indirizzato verso il titoli di Stato a reddito fisso, contribuendo a rendere l’Italia meno ricattabile dai mercati e dalla UE. Si suole affermare che il debito pubblico equivalga al risparmio dei cittadini. In Giappone (con un rapporto debito-Pil al 250%) questo avviene da tempo con il debito pubblico sottoscritto quasi interamente dagli stessi giapponesi, con il vantaggio, per il Giappone, di poter emettere moneta per quanto necessita, in totale libertà ed un occhio alla inflazione.</b></i></div><div style="text-align: justify;">Il segno distintivo della trappola è la caduta dei tassi di interesse a breve vicino a zero e il verificarsi della circostanza che variazioni della base monetaria non si riflettono in corrispondenti variazioni nell'indice generale dei prezzi. In questa situazione, con i tassi d’interesse nominali ormai zero o vicini a zero, le Banche Centrali (quando esistevano...) non possono farli scendere ulteriormente, e gli strumenti a disposizione della politica monetaria si esauriscono. Il vero motore dei consumi, infatti, come aveva intuito J.M. Keynes, risiede nella <b><i>fiducia</i></b> prima ancora che nei tassi. Se la fiducia viene meno, nemmeno tassi di interesse nulli o un aumento della base monetaria possono far ripartire i consumi. Quando le aspettative negative si diffondono all'intera economia, esse tendono ad autoalimentarsi in un circolo vizioso. Accumulando liquidità anziché spendere, gli operatori economici inconsapevolmente realizzano le loro peggiori aspettative: senza domanda di beni, si innesca la recessione, che conduce ad un aumento della disoccupazione, a minori redditi, e dunque a minori consumi e investimenti, e così via, in una spirale deflattiva che si autoalimenta.</div>INDUSTRY 4.0: IL VALORE DELLA PREVISIONE2024-01-03T14:27:14+01:002024-01-03T14:27:14+01:00https://blog.libero.it/CLUBBENCHMARKING/16731148.htmlfresbeSapete quanto vale una previsione? In base alla precisione ed al tempo (in anticipo) sul verificarsi...<IMG width="120" height="90" SRC="https://blog.libero.it/CLUBBENCHMARKING/getmedia.php?6orez.jgm%7DKg%60w_gh%7De%7C%60%3A-1413%3D734%3B%2540%27%3Aialaemo%07KdIKCPHMRcODBBD%5DiC%3A%2735%27z%05kgonmghom%05j%26" border="1" align="left"><div style="text-align: center;"><b><i>Sapete quanto vale una previsione? In base alla precisione ed al tempo (in anticipo) sul verificarsi dell’evento/i futuri, avversi o meno.</i></b></div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Il futuro del lavoro delineato dal report “Future of Jobs 2020” del World Economic Forum, relaziona circa le dinamiche in atto, definendo le skills necessarie a competere nella crisi economica che sta accelerando il cambiamento della produzione, della logistica e del lavoro.</div><div style="text-align: justify;"><b><i>N.B.: Parzialmente vero. Lo stravolgimento del mercato del lavoro, era già previsto ed evidente dal 2017, con la progressiva scomparsa delle professioni, con accorpamenti di skills e la creazione del professionista con competenze orizzontali/trasversali dal contabile, al legale, al gestionale ed orientato al “Problem Solving” (Industry 4.0)</i></b></div><div style="text-align: justify;">Una percentuale crescente di aziende progetta modifiche organizzative per gestire i diversi volumi di domanda. Automazione e digitalizzazione guidano il cambiamento. Rispetto a un anno fa, però, le previsioni sul rapporto tra posti di lavoro creati e perduti peggiora se proiettato nel 2025.</div><div style="text-align: justify;"><b><i>N.B.: I dati erano ben noti dal 2017. Era perciò compito dell’imprenditore “meno che improvvisato”, adeguarsi alle nuove regole e richiesta del mercato. (Industry 4.0)</i></b></div><div style="text-align: justify;">La domanda di occupazione qualificata con skills miste si scontra con la velocità del cambiamento tecnologico. Così, il report “Future of Jobs 2020” del World Economic Forum delinea trend di resilienza, opportunità e rischi per il prossimo decennio, anche per il nostro paese. La premessa dell’AD del del WEF, Klaus Schwaab <b>(facente parte della cupola mafiosa mondiale) </b>specifica come i processi di automazione industriale e le ricadute della recessione economica, abbiano acuito le disuguaglianze esistenti nei mercati, invertendo i guadagni occupazionali realizzati nel post crisi finanziaria globale nel 2007-2008”. (Come è noto dopo una crisi che distrugge, si ricostruisce!)</div><div style="text-align: justify;"><b><i>N.B.: Il tutto non avviene certo per caso, ma è frutto di un delinquenziale progetto anti umano, profittevole finchè si voglia, realizzato a discapito della qualità della vita delle popolazioni: in sintesi iniziativa criminale!</i></b></div><div style="text-align: justify;">Quali sono le caratteristiche fondamentali del lavoro del futuro che emergono dalla analisi del WEF, basata sulle risposte di oltre 300 manager? Sono le capacità di pensiero analitico e creatività che saranno esaltate nei nuovi assetti organizzativi. </div><div style="text-align: justify;">La domanda per le professioni emergenti, ad alto livello di digitalizzazione, è destinata a crescere contemporaneamente alla adozione di nuove tecnologie nei processi di produzione di beni e servizi. Il podio tecnologico è occupato da cloud computing, big data analytics <b>(esperto nella analisi/estrazione dei dati)</b> in grado di estrarre informazioni dal esame dei testi scritti con l’ausilio di algoritimi all’uopo progettati) e Internet of Things. (internet delle cose), che riguardano la domotica e l’automazione applicata alla casa ed agli elettrodomestici. A seguire cybersecurity, intelligenza artificiale e commercio digitale e robotizzazione. </div><div style="text-align: justify;"><b><i>Nella mia pubblicazione risalente al 2017, (Industry 4.0) mi occupai opportunamente della materia. Ricordo che presenziando alla discussione di Laurea di mia figlia (Ingegneria Gestionale con Tesi sul Text Mining) presso la Facoltà in Pisa, rimasi sorpreso nel notare il manifesto che annunciava la prossima conferenza in merito ad Industry 4.0, fenomeno del quale avevo già lungamente scritto e pubblicato, dal basso della mia sconosciuta (e forse) un poco ignorata competenza. </i></b><b><i>Si verificherà una perdita di occupazione nel settore delle professioni, con recupero (non totale in termini numerici) attraverso la generazione di nuove competenze tecniche. Crescerà e si formerà una nuova figura professionale, dotata di competenze trasversali informatiche, legali, contabili, gestionali e persino archivistiche e statistiche. Ci siamo!</i></b></div>