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relazione di aiuto

 

 

COMPORTAMENTO ANOMALO

Post n°22 pubblicato il 16 Novembre 2010 da crisalide6
 
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La ristrutturazione porta risultati velocissimi e ha moltissime applicazioni – nello sport, nella comunicazione, negli affari, nello sviluppo personale, nella terapia, etc…
Questo potente strumento permette di risolvere la maggior parte delle situazioni attraverso un banale principio: “cambiare la struttura”.
Ristrutturare vuol dire “Ri-Archiviare” diversamente le nostre esperienze, per riflettere meglio la “realtà” attuale, o le nostre scelte riguardo la realtà possibile. Anche solo “riconoscere” la possibilità di scegliere, può mettervi in una migliore struttura mentale, per gestire una situazione o prendere una decisione che prima sembrava improponibile. E’ come trovare la luce alla fine del tunnel. Ristrutturare vi può portare a risolvere seri problemi con l’ausilio di interpretazioni creative che sembrano venire da un intuito miracoloso.
Ricordatevi che se riuscite a creare -percepire – “molte” strutture, cioè a fare molte ristrutturazioni, avrete già creato un ampio ventaglio di possibili scelte. E tali possibilità rappresentano le risorse che vi permettono di rispondere con efficacia alle vostre esigenze.
Ristrutturare significa liberarsi da un modello o da un atteggiamento mentale restrittivo, ipotizzando l’esistenza di una grandissima varietà di possibili scelte alternative (nuovi scenari e cornici differenti)

Possiamo cambiare la struttura modificando:
a) le condizioni (il contenuto dell’esperienza)
b) il quadro temporale
c) il contesto (luogo)
-a) Nel primo caso potete dare semplicemente un significato differente a un comportamento che vi infastidisce o a una circostanza spiacevole. L’umorismo è un ottimo esempio di ristrutturazione. Se provate a trasformare la situazione tragica in una commedia a lieto fine, vedrete che otterrete immediatamente degli effetti positivi. Ciò vi aiuterà anche a vedere le cose in maniera diversa e a migliorare i vostri rapporti con le altre persone.
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b) Nel secondo caso si cambia la cornice temporale di una situazione. Modificando la percezione del tempo cambierà anche il significato attribuito a un evento qualsiasi.
Classiche domande di ristrutturazione temporale sono:“Come vedo questa situazione a distanza di 10 anni? ra 5 anni avrà ancora importanza quello che sto facendo? Mi interesserà ancora…? Questo come cambierà la mia vita quando avrò tra 60 anni…? 10 anni fa come avrei interpretato questa situazione? Se potessi viaggiare nel tempo come mi piacerebbe vivere queste situazioni?”- c) Nel terzo caso si cambia l’ambientazione di una certa situazione.
MA SE VERAMENTE VUOI CAMBIARE.....
ORA SAI COSA DEVI FARE

 
 
 

PARLIAMO DI MARKETING

Post n°21 pubblicato il 08 Settembre 2010 da crisalide6
 

SVILUPPO DELLE CAPACITÀ DI ASCOLTO E DI COMUNICAZIONE EMPATICA

MI SONO PERVENUTE MOLTE EMAIL IN CUI MI SI CHIEDEVA DI SCRIVERE QUALCOSA  INERENTE LA VENDITA E IL MARKETING

 Discutiamo e facciamo esperienza insieme sulle diverse modalità di comunicazione, per trovare come migliorare le proprie abilità comunicative, in funzione di una maggiore efficacia operativa.
Molte criticità nelle aziende dipendono anche da problemi di comunicazione e/o relazionali.
La motivazione, il dialogo, la collaborazione, le competenze, il coinvolgimento, l’assunzione di responsabilità, l’accentramento dipendono fondamentalmente dal tipo e dalle modalità di comunicazione condotte internamente all’unità organizzativa.
Comunichiamo sempre.
Comunicare re bene e in modo efficace, un atto di management: non solo di saper fare ma anche e soprattutto di saper essere.
L’energia delle persone si mobilizza e si orienta verso obiettivi comuni e di successo.
La comunicazione efficace alla base richiede come competenze sia una buona capacità d’ascolto sia una capacità d’interazione.

 

 

  • Facciamo subito una prova di … NON comunicazione!
    Attività utile a “rompere il ghiaccio” e iniziare la tavola rotonda… lo scopo è quello di verificare quanto può essere facile trovare difficoltà nel comunicare, ma anche quanto può essere facile correggere il proprio atteggiamento per rendere più efficace la comunicazione.
  • Cosa significa “parlare lo stesso linguaggio”
    Come fare in modo di sentirsi in armonia con gli altri, creando una relazione basata sul sentirsi e far sentire gli altri in pieno accordo: il “rapport”.
  • “Avrà capito quello che dico?”
    La forza e l’importanza dell’”ascolto attivo”.
  • Ci credo se lo vedo, ci credo se lo sento, ci credo se lo provo…
    La percezione dell’interlocutore può avere caratteristiche diverse dalla mia… come faccio a riconoscerle e comportarmi in modo efficace?
  • Ma come faccio a presentare la mia idea?
    Come utilizzare quanto sviluppato fin’ora per proporre al Cliente la mia idea, fargli capire che funziona e vederlo contento…
  • Affrontare il cambiamento… affrontare le resistenze
    Accettare la resistenza dell’interlocutore ad una mia proposta significa, molto spesso, trasformare la stessa resistenza in consenso. E poi…

 

 
 
 

COMPRENDERE LE PAROLE

Post n°18 pubblicato il 05 Luglio 2010 da crisalide6

Parlare, influenzare, convincere & piacere
Ecco il sottile gioco di seduzione del linguaggio del corpo!

Parliamo continuamente con gli sguardi, con le espressioni del volto, con la gestualita' delle braccia e delle mani, con la postura del nostro corpo,... parliamo un linguaggio "muto", che pero' racconta tante cose interessanti.

Un occhio attento e esperto osservando anche solo alcuni di questi nostri segnali involontari riesce a capire molto di noi. Questo puo' essere un vero guaio, soprattutto quando dobbiamo dare il meglio di noi stessi sia nella vita professionale sia in quella privata.

Per esempio puo' sfuggirci "dalle mani" un'importante occasione di successo solamente perche' tramite il linguaggio del corpo induciamo nel nostro interlocutore un'impressione sbagliata, che non corrisponde per nulla a chi siamo realmente. Se poi non riusciamo a capire cio' che il linguaggio del corpo del nostro interlocutore ci trasmette... beh! allora ci giochiamo sicuramente le carte sbagliate e il guaio e' fatto!

Ricordo ancora quella volta quando mi sono "bruciato" il buon esito di un'importante incontro d'affari semplicemente perche' non ho saputo ascoltare e interpretare correttamente tutti i segnali non verbali che i miei interlocutori mi stavano "lanciando".
La foga di voler riuscire a tutti i costi e lo stress emotivo mi hanno portato ad essere iperattivo, facendomi dimenticare la regola fondamentale per affascinare e convincere gli altri: attirare e mantenere l'attenzione ascoltando con le orecchie e capendo con gli occhi. Il tutto abilmente "condito" da una voce espressiva, da movimenti del corpo controllati, da sguardi suadenti,...

Ma non e' tutto... Per poter convincere bisogna prima piacere! E' dunque fondamentale riuscire a  capire se gli altri sono interessati a noi... insomma se gli piacciamo!

Come?
Osservando lo sguardo, se e' sfuggente oppure no, se e' attento ai nostri movimenti, anche minimi, l'espressione del volto, se e' fissa o se cambia in base a cio' che diciamo. Facendo attenzione ai movimenti del suo corpo (le spalle sono dritte e il petto e in fuori?), ascoltando il suo modo di parlare, il tono e il ritmo della sua voce (caldo e lento o freddo e veloce?),...

In poche parole, dobbiamo leggere e decifrare il linguaggio "muto" del suo corpo e capire se c'e' sintonia con noi. Questo e' possibile solo se conosciamo i segreti della comunicazione non verbale.

 
 
 

CHI HA SCRITTO QUESTA LETTERA?

Foto di crisalide6

 qualcuno mi ha scritto in anonimo questa lettera......secondo la vostra opinione cosa mi vuole comunicare inconsciamente???????

 incontriamo il nostro destino  sulla strada presa per evitarlo!     è buffa la vita.   (anche) Apprezzo coloro che, in silenzio, si impegnano a migliorare la propria vita. Non a cambiarla, magari stravolgendola: ma semplicemente, a migliorarla. Renderla sempre un po’ più umana E ……. FANTASIOSA. Qualcuno definisce tali momenti "isole di sano egoismo" (in fondo, è qualcosa che si fa principalmente per se stessi); qualcun altro, molto più sbrigativamente, "duepalle!" e continua a subire. In questa specie di “surreality-show”, ciò che conta è “alleggerire la mente”. “Scaricarsi”.Lasciarsi inebetire (qualcuno direbbe “estasiare”, ma solo perché da sempre “la verità fa male”) dal “non pensiero”, che – come tutti i vizi - è un torpore piacevole,ma solo in alcuni momenti.

A livello psicologico, spesso l'essenziale  sembra voluttuario, anche se il voluttuario continua a essere assolutamente essenziale.

Vorrei riuscire a scuoterti quanto basta per attivare la tua… rinascita.Ho già innescato più volte processi di questo genere,ho parlato della mia forza, ma da sola non basta, gli serve convinzione e collaborazione. HO avuto il mio rinascimento perpetuo …… voluto come una resurrezione personale. La vita è una continua scoperta…. ti sorprende sempre…..ti dona emozioni uniche ogni singolo giorno…. ogni singolo istante….. le emozioni sono delle vibrazioni dell'anima che ti fanno stare bene,ti fanno vedere il mondo con occhi diversi e te lo fanno affrontare con un sorriso.come io ora sto affrontando la mia vita con un grande sorriso.e ne sono soddisfatta,estasiata...il mio universo è adesso a colori…. colori unici e irripetibili che disegnano un'infinità di forme e corpi...i colori si mescolano fra loro formando così nuove tinte x riempire nuovi spazi,nuovi orizzonti... perché i nostri orizzonti sono in continua espansione,non si fermano mai,sono sempre diversi e più ampi… la nostra conoscenza delle cose e delle sensazioni procede imperterrita,sempre. .. Le forme della nostra vita sono strane e disconnesse fra di loro a volte,ma in realtà sono tanti piccoli pezzettini dell'enorme puzzle che ci comprende. voglio vivere mettendo assieme questi pezzi,incastrandoli l'uno con l'altro,per formare qualcosa di perfetto, sublime,unico e raro.come è la vita di ognuno di noi.    Anche la tua è bella,non lo credi forse,ma è così… anche se a volte si soffre ...se hai bisogno di me,in ogni istante e in ogni piccolo attimo della tua esistenza,io ci sono.ti voglio bene.

la tua rinascita sarebbe per me entusiasmante.

un bacio a tutti quelli che passano di qui…….



 
 
 

IL BUCO NERO DELLA NOSTRA ANIMA

Post n°16 pubblicato il 09 Aprile 2010 da crisalide6
 

 II parte    Il Vittimismo

Se rimaniamo aggrappati – consciamente o inconsciamente – alle ferite del passato, alle inevitabili mancanze degli altri, agli errori e ai torti subiti, non possiamo far altro che distruggere la nostra vita. Ci si rifugia in cose esterne come alcool ,droga…… ma in tanti altri casi non sempre la distruttività e il vittimismo sono così,evidenti ed espliciti.

Il vittimismo si insinua sottilmente nei progetti della nostra vita e sibila pensieri del tipo “tanto non sono capace … è troppo difficile … è troppo impegnativo … troppo faticoso … non sono all’altezza, ecc.”. Vi sono distruttività evidenti come l’alcolismo o la droga: ma sono molto più diffuse le distruttività celate (socialmente tollerate e collettivamente negate) come la rabbia verso se stessi, la mancanza di impegno nella realizzazione dei propri sogni, l’omissione dei propri talenti, la mancanza di fiducia, la perdita della speranza. Chi perde le speranze nell’orrore della propria nullità che rappresenta quella parte di noi che caparbiamente vuole rimanere nel malessere e nella rinuncia della realizzazione diSE Solo quando si riescono ad accettare i propri fantasmi e trasformare i propri limiti in espansione,uscendo dalla sfiducia in se stesso, dalla paura e dal dolore,IMPARIAMO quale guerra personale dobbiamo ri-affrontare. Molto spesso di tratta di eventi ed esperienze dolorose del passato, sin dalla vita intrauterina. In ogni caso possiamo sentire - la grande difficoltà, il dolore, la rabbia. Ma non dobbiamo scoraggiarci.

C’è una strada per uscirne:bisogna credere in se stessi fino in fondo, ed accogliere gli aiuti che ci vengono dati. per ognuno di noi c’è la strada per uscire dal bosco nero dei nostri antichi dolori. Ci vuole forza, fiducia ed arte e bisogna provare senza mai perdere la speranza, altrimenti perderemmo veramente noi stessi. Quali sono i tuoi aiutanti? Diventare artisti della propria vita Usare la forza, la tenacia, la creatività, il coraggio e ogni strumento a disposizione per realizzare un’opera d’arte che coinvolgerà tutta la propria essenza con amore e con coraggio, entrare in contatto con il proprio essere.Affronta i mostri che sono dentro (il dolore per la perdita del padre, i debitori) con tutto te stesso affidarsi totalmente al progetto interiore. Riuscire a trasformare l’impossibile in possibile: riuscire a creare bellezza dove c’è Depressione ,creare amore dove c’è disperazione. confidare profondamente in un progetto, di appassionarsi,di avere il coraggio di sperare anche nelle circostanze più dure e difficili. Darsi un progetto Affidarsi ad un progetto sano è un passaggio di crescita molto importante. I fantasmi da combattere sono,la paura di essere manipolati, strumentalizzati da altri, il timore di confidare in un progetto che non ci appartiene, che gli altri ne approfittino.

Queste paure sono originate nella storia infantile e risalgono ad esperienze dei primissimi anni di vita. Il dolore provocato dall’essere stati usati come uno strumento per i bisogni di altri, fornisce longevità a queste paure, le quali vengono quindi trasportate nella vita da adulti. Esse impediscono all’individuo di appassionarsi, di avere fiducia nella possibilità di realizzare propri sogni, di entusiasmarsi ai progetti e di innamorarsi della vita. Dalla passione che riponiamo negli eventi della nostra quotidianità, nei progetti a cui partecipiamo, si può misurare un importante transito evolutivo ,finalmente costretto a seguire il tuo destin, obbligato a tirare fuori i tuoi talenti e la tua arte. Ognuno di noi può interrogarsi su quanta fatica deve fare il nostro Sé, quanti messaggi deve pazientemente inviarci, quanta perseveranza e quanto amore deve utilizzare perché noi decidiamo finalmente di ascoltarlo e seguirlo nella realizzazione del nostro benessere?La nostra saggezza interiore ci parla continuamente. Non dobbiamo far altro che smettere di ostacolarla con il nostro cinismo, con l’orgoglio, con il vittimismo e lasciare che possa indicarci il cammino da seguire, il progetto che siamo stati chiamati a realizzare in questa vita. Dobbiamo decidere, smettere di commiserarsi e decidere di prendere la vita nelle proprie mani, ecco allora tutto è possibile. La posta in gioco è la vita di ognuno di noi, decidere se giocare o se smettere di giocare, se affrontare le difficoltà della vita, o lasciarsi abbattere, deve decidere se fare la vittima o fare l’artista. Dentro ognuno di noi c’è un solo autentico SéUna cosa con cui siamo nati, una cosa che è nostra: nostra soltanto. Una cosa che non ti può essere insegnata e non si impara. Una cosa che va ricordata sempre. E col tempo, il mondo può rubarci quel nostro SE che può finire sepolto dentro di noi, sotto a tutti i nostri …. avrei voluto, … e potuto, … e dovuto… C’è perfino chi si dimentica com’era il suo stile La vita non è una passeggiata sul prato: o decidi di giocare bene, oppure decidi di sprecare unaoccasione. E la cosa più bella che possiamo fare, prima completare il nostro cammino, è quella di creare bellezza, di fare della nostra vita un’autentica opera d’arte. Quando siamo in armonia e in contatto profondo con il nostro Sé, allora riconosciamo il percorso da seguire per arrivare alla meta.

La Via della Conoscenza e l’ascolto di sé non sono colpi di fortuna,non sono affidati ai capricci di una mutevole sorte misteriosa. È invece una disciplina costante,incessante ricerca di Verità fondata sulla decisione profonda di realizzare i propri sogni – a qualunque costo – senza rinunciare mai. Il passaggio però dal pensare al sentire e da quest’ultimo al volere non è una acquisizione naturale, ma conquista individuale. Il lampo della luce è dono, il riconoscimento di ciò che essa illumina: conquista L’Amore per se stessi è fondato sul giusto riconoscimento, sull’autenticità, sulla Verità. È questo il momento in cui decidere se si essere il primo assoluto.

 
 
 

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L'ENERGIA DEL PENSIERO

L’energia segue il pensiero. Quando realizziamo qualcosa, lo creiamo sempre inizialmente sotto forma di pensiero.

 L’idea , crea COME DELLE DIAPOSITIVE IN CUI VEDIAMO IL PERCORSO che si potrebbe realizza, facendo fluire l’energia fisica in quella forma che diviene relatà sul piano fisico.

Tale risultato resta altrettato valido anche se non intraprendiamo alcuna azione fisica diretta per realizzare concretamente un’idea.

Il semplice fatto di aver un’idea in mente e di tenerla, costituisce un’energia che tenderà ad attrarre e creare quella forma astratta sul piano materiale.

 

 

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"In che cosa consiste la nostra libertà nella vita? Unicamente nello scegliere la direzione che vogliamo prendere. In seguito nient'altro dipenderà da noi. Spesso paragoniamo la vita a un viaggio. Ebbene, esaminiamo questa similitudine. Dovete partire per le vacanze e davanti a voi si aprono tutte le destinazioni possibili: mare, montagna, deserto, campagna, boschi .... Ipotizziamo che voi scegliate la montagna, le Alpi. A partire da quel momento sapete che troverete determinati fiumi, determinati laghi e determinate cime. Se aveste scelto il mare o il deserto, le cose sarebbero state del tutto diverse. Quindi voi avete soltanto la facoltà di scegliere la direzione da prendere, poi verrete a trovarvi in mezzo a paesaggi che esistono da lunghissimo tempo e che esisteranno per lungo tempo dopo che ve ne sarete andati. La stessa cosa avviene per la nostra vita interiore. Abbiamo soltanto la facoltà di scegliere dove vogliamo andare: sabbie mobili, paludi e foreste pericolose... oppure pianure fertili o parchi pieni di uccelli e di fiori. Tutte le felicità e tutte le disgrazie esistono già, altri le hanno conosciute prima di noi, a noi spetta solo decidere di andarci oppure no".
(Maestro Aïvanhov)

 
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