IL CRISPANESE

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LA MENTALITÀ

     La nostra, e una mentalità decadente?

   

Provo a rispondere io, sperando che anche voi darete la vostra risposta. 

 No! Ma, se si va avanti così lo sarà. Il pesce puzza dalla testa, sì e sempre detto. La politica in quanto tale, non esiste a Crispano. Esiste invece la politica dell’arroganza, dell’odio personale, dell’egocentrismo e dell’ignoranza (vedi i voti acquisiti con salsicce e costolette di maiale).

Tutti i politici di Crispano, a qualunque schieramento appartengono, rispecchiano questo tipo di politica. Il cinquanta per cento della decadenza mentale esistente e dovuto a loro.

Per quanto riguarda il resto, la situazione Crispanese somiglia molto al film i “I magnifici sette”.

Il popolo di un piccolo paese messicano e vittima di continue scorribande di Calvera e dei suoi banditos, che, quando arrivano, si prendono tutto il loro raccolto, il vino e se le trovano approfittano delle loro donne.

Un giorno, asfissiati da queste continue razzie da parte dei banditos, una loro delegazione va al confine per assumere dei cowboys, n'assumono sette e tornano in paese. Questo popolo, era abituato a vivere dentro la paura e a nascondersi in chiesa tutte le volte che c’era un pericolo. I magnifici sette, che rappresentavano il coraggio, la scaltrezza, la voglia di giustizia, la libertà, l’intelligenza, l'unita, e l'amore per gli altri. Istruirono e aiutarono questo piccolo popolo a difendersi da solo, invece di chiudersi in chiesa tutte le volte.

Alla fine ci riuscirono, uomini donne e bambini uniti, si difesero e si liberarono dalle scorribande sempre più frequenti di Calvera e dei suoi banditos.

 Anche a Crispano, da quando sono arrivati Calvera e i banditos (molti anni ormai) la maggior parte dei Crispanesi si chiude in chiesa, o nel Katecumenio, andiamo a cercare i magnifici sette? 

              

 
 
 

 

«             Essere se stessi        La "paura" non esiste »

                 Il Tunnel

Post n°164 pubblicato il 03 Gennaio 2009 da satiricus1
 

Lei, il giorno dopo abbraccia il marito ( ò MalaMente ), torna il buio, il tunnel, la “parte oscura” della sua vita. O’ MalaMente riceve subito il richiamo, della “mentalità decadente”, telefona il boss. Lei e i figli si sentono solo oggetti, per la Paura? Si! Per Paura! (quanti di noi si sentono oggetti per paura?)

Quando ò MalaMente gli dice: Ho capito tutto in galera, bisogna usare la mente non il Cuore, Lei, capisce che non è cambiato niente.

Gli torna in mente che per un giorno è stata “se stessa”.

Il giorno dopo ò MalaMente gli promette di fargli fare la “Signora”, vantandosi con il suo boss di quanto era Macio, Lei, impietrita vicino al lavello, si sente un “pezzo di carne appeso alla macelleria” ( quante ragazze con la sindrome della “donna del boss” si sentono come un “pezzo di carne appeso alla macelleria?”).

Qualche mese dopo, Lei, si era convinta ancora di più che se fosse stata “se stessa” per un giorno, potrebbe esserlo per tutta la vita (uscire dal tunnel)……poi vi finisco di raccontare…guardiamo lo spezzone.

 

Striscia di Gaza


sorelle_Balousha.jpg

La fotografia delle cinque sorelle uccise ha fatto il giro del mondo arabo e del Medio Oriente. Una fotografia di rabbia di massa.

P. S. Se non avrete il brivido nella schiena o la pelle d’oca, riprovate, il temporale sta arrivando!

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/01/09 alle 23:18 via WEB
Forse non tutti leggono Napoli Nord e quindi non sanno: Crispano. Un botto terrificante: prove tecniche per la notte di San Silvestro. mercoledì 31 dicembre 2008 Una bomba carta fà saltare la serranda e le vetrine di un negozio ed i vetri delle abitazioni vicine di MARCO DI CATERINO L'altroieri notte, alcuni sconosciuti hanno piazzato un potente ordigno, forse la famigerata « ‘a capa ‘e Lavezzi» accanto alle serrande del negozio di telefonia «Adel Car» in via Provinciale Fratta - Crispano. L’esplosione è stata fortissima, tanto da aprire un foro di mezzo metro nella serranda e ridurre in frantumi la vetrina del negozio e tutti i vetri delle finestre dei palazzi vicini. E nonostante ciò nessuno dei residenti della zona ha sentito la necessità di avvertire le forze dell’ordine. Solo quando il titolare dell’esercizio commerciale, Giovanni Di Rocco, 36 anni, di Frattaminore è arrivato per aprire il negozio, è scattato l’allarme. Il titolare ha dichiarato ai carabinieri della locale caserma, diretta dal maresciallo Vincenzo Capoluongo, di non aver mai subito ne minacce e nemmeno richieste estorsive. I militari, al momento ritengono plausibile la pista della bravata, e hanno puntato le indagini su un gruppo di ragazzi dalla testa calda in vena di qualche scherzo davvero pesante e molto pericoloso. I carabinieri però non hanno nemmeno escluso la pista che porta ad un’azione del racket delle estorsioni, sempre molto attivo in tutta la zona e soprattutto nel periodo delle festività natalizie. Forse il tuo Blog è più seguito dai crispanesi, e chi non ha letto, forse potrà leggere. Sta incalzando l'eco di firmarsi nei commenti, ma con un clima cosi, è conveniente?
 
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Un blog di: satiricus1
Data di creazione: 13/07/2006
 
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"NOI SIAMO ACQUA"

"Noi siamo acqua"

Quando l’’artista si fa strumento, coscienza collettiva, imputato e obiettore di una società cosi detta “evoluta”, ciò che è espressione visiva penetra l’osservatore interagendo con lui fino al coinvolgimento.

L’acqua e l ‘inizio, la vita, la parte fluida del cosmo  l ‘acqua e primordiale.

“Noi siamo acqua”.L’acqua, un archetipo potente e importante come quello del sole.Un elemento che, come la terra e l ‘energia (il fuoco) già da diversi anni bisogna comprarla.

Un'opera come “Noi siamo acqua”, più che essere spiegata, in qualche modo pone una domanda forte e consapevole.

Quelli che verranno dopo di noi ,cammineranno per strada con le maschere antigas e andranno a fare la fila al supermercato per comprare L’aria ?

 

NON MI AVRETE MAI COME VOLETE VOI

No, non mi avrete mai come volete voi!

Non sono come voleva mio padre, non sono e non sarò come vuole mia madre (cara) non posso, non sono come vorrebbero i miei fratelli e le mie sorelle, non sono come vuole la mia donna, neanche come vogliono i miei figli, non sono come vorrebbero gli altri parenti, non sono nemmeno come vorrebbero i miei amici, non sono come volevano i miei insegnanti a scuola, sono un operaio, non riuscirò mai ad essere come vogliono questi datori di lavoro, non posso essere come vuole questa televisione e informazione, non sono come vuole questa politica, non sono come vogliono i politici di Crispano, ne come vuole la mentalità camorristica, non sono come vuole la chiesa, non potrò mai essere come vuole il parroco di Crispano.

Sono come vogliono il sole, la luna, le stelle, come vuole il mare e l’alta montagna, sono come vuole il vento la natura la terra, come vogliono gli animali.

Scusate tanto, non mi avrete mai come volete voi!

 

IL MIO APPELLO LA MIA SFIDA

Stamattina vado in giro per crispano per pubblicizzare questo blog,cercherò di farlo sapere a quanti più Crispanesi mi sarà possibile.

Il mio appello va a tutti i Crispanesi che verranno a visitare il blog, per favore comunicatelo a tutti i crispanesi che conoscete.

Questo blog sarà dei crispanesi, scrivete commentate mandatemi le vostre foto, che sostituirò con la mia e le altre periodicamente, il mio intento e di far capire che il Crispanese sia tutta crispano, voglio dire,siamo più di dodicimila abitanti e quando si parla male di Crispano non interessa nessuno, difendiamo Crispano come se tutta la popolazione fosse uno solo, il Crispanese.

Sarebbe bello l'intervento dell'altra metà del cielo, le Crispanesi. Per adesso, non sono riuscito a trovare l'indirizzo web dei giornalisti del mattino, se qualcuno di voi ha facoltà mandategli questo blog oppure fatemi sapere come rintracciarli che me la vedo io.

La mia Sfida va

A tutti i politici di Crispano degli ultimi venti anni e più, ovviamente del c.destra e del c. sinistra scrivetemi se avete coraggio.

Ai camorristi crispanesi scrivetemi provate a usare la parola se avete coraggio.

 
 

LA MIA ANIMA

Era lì, davanti a me, con l’aria di chi vuole interrogarti, forse per timidezza o perché avevo aperto la porta mezzo nudo, non lo fece. Con movimenti molto impacciati sostenne che mi avrebbe aspettato al parco alla solita panchina, e senza darmi il tempo di rispondere volò via.

Questo mi mise addosso una certa agitazione, al punto che guardandomi fra gli occhi nello specchio la mia fronte diventò un piccolo schermo. Dapprima nebbiosamente, poi più nitida vidi la sua figura, in piedi su uno sgabello, e di spalle Io che gli allungo una mano per farla scendere.

La guardavo nel cuore degli occhi sperando che, oltre alle mie parole ascoltasse anche il mio pensiero:

 “…….SEI UNA DONNA

PER ME SEI TUTTE LE DONNE

SEI LA LUCE DEL FARO

CHE ILLUMINA GLI SCOGLI

DELLA MIA ANIMA

ED ANCHE SE A VOLTE NON  VOGLIO                                                                  

MI GUIDI… E MI PROTEGGI

NEL FANTASTICO VIAGGIO DELLA VITA.”

 

G. M.

 

"RESISTENZA PASSIVA"

In questi giorni si sono accesi i riflettori dei media su Napoli città. E la provincia?

A Crispano non ci sono più di 20 camorristi.

Uno e mezzo per ogni 1000 abitanti.

Li conosciamo. Prima di tutto sono esseri umani, sono genitori, mariti, fratelli, figli, e in quanto esseri umani amano, le mogli, i figli, i fratelli.

Per questo noi li amiamo.

Per quanto riguarda il resto, sono i nostri peggiori nemici, rappresentano la peggiore decadenza mentale che possa ricadere su un piccolo comune come Crispano. (di riflesso in tutta la provincia di Napoli e la Campania)

Che cosa significa resistenza passiva contro costoro?

Nessun rispetto, niente legami, niente favori, niente di niente, non cagarli proprio, non dargli nessuna importanza, non avere mai bisogno di loro, soprattutto non avere paura, al massimo dato che sono esseri umani e anche loro amano, un buongiorno e buonasera niente di più.

Questo deve fare la cosiddetta società civile!

Lo stato, la magistratura e gli organi di polizia, lo sanno chi sono, e solo loro possono sequestrare i soldi e i beni della camorra, l’unica vera risposta che può dare lo stato.

 

La società civile gli toglie il potere, lo stato gli toglie i soldi e i beni e li distribuisce, facendo aumentare il benessere  la cultura anticamorristica, questa e resistenza passiva, e tanto utopistico?

 

 

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