MESSAGGI INDECIFRATI

IL PARADOSSO DEL MENTITORE

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LIBERTAD...

Post n°72 pubblicato il 14 Agosto 2013 da BLACKAENIMA

 

L'ora di scegliere i tuoi pastori è suonata di nuovo.

Essa riecheggia gravemente alla campana di tutte le politiche, affinché tu non lo scordi

tutti alle urne, nessuna astensione

Ecco il ritornello finale delle diverse suonerie. Non votare è un peccato, dice il cattolico.

Non votare è da cattivi cittadini, dice il repubblicano.

Non votare è tradire i propri fratelli, dice il socialista.

Cos'è dunque votare?

È scegliere da sé il padrone che vi prenderà a frustate, che vi deruberà.

L'operaio forgia le catene che lo legano, costruisce le prigioni che lo rinchiudono, fabbrica i fucili che lo uccidono. Impasta la brioche che non mangerà, tesse i vestiti che non indosserà.

Ma questo non gli sembra sufficiente.

Vuole sembrare il padrone, il POPOLO SOVRANO

sceglie lui stesso coloro che gli toseranno la lana sul dorso

È il bestiame, il gregge che nomina i suoi pastori

Crede che sia impossibile non essere guidati

tanto vale allora prendersi lo sfizio di scegliere i pastori che colpiranno la sua schiena

i cani che morderanno i suoi talloni

UOMO CHE VUOI VOTARE, RIFLETTI

Rifletti bene

I ricchi sono potenti solo grazie ai loro pastori e ai loro cani

Ma la forza dei pastori e dei cani deriva solo dalla tua accettazione, dalla tua obbedienza, dal tuo voto

Non mettere più la scheda nell'urna

Restatene a casa o vai a zonzo

Fregatene del voto. La tua forza non è in un pezzo di carta

È nel tuo cervello, nel tuo braccio, nella tua volontà

quando saprai impiegarli a fare gli affari tuoi e non quelli degli altri


Albert Libertad («All'Uomo che vuole votare», 1908)


 
 
 
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