Creato da cantiereulivo201209 il 04/12/2009
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Domenica 28 febbraio 2010, a Bologna - presso il Circolo Passepartout di Via Galliera, 25/a - si è svolto il Seminario nazionale organizzato dall’Agorà del PD denominato “Cantiere dell’Ulivo 2010: le nuove sfide del PD”.
Nei lavori sono intervenuti:
- Pietro Aceto, promotore dell’incontro che ha presieduto il seminario
- Deo Fogliazza, promotore dell’incontro che coordinato il lavori del seminario
- Andrea De Maria, Segretario PD Bologna
- Vittorio Prodi, Parlamentare Europeo PD su “Europa ed energia:due sfide epocali per il futuro del Paese”
- Chiara Bologna, Docente di diritto costituzionale all’Università di Bologna su “Riforme istituzionali, nodo della Giustizia,legge elettorale”
- Ivano Marescotti, artista ed intellettuale su “Laicità:autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico,morale o religioso altrui”
- Mauro Alberto Mori. Giornalista de “ La Repubblica” Emilia Romagna su “Libertà dell’informazione, difesa e sviluppo della democrazia”
- Albertina Soliani, parlamentare PD su “Scuola: la riforma e le sue conseguenze”
- Franco Mosconi, Docente Scienze economiche-Università di parma su “Ruolo e protagonismo della PMI nella risposta italiana alla crisi internazionale”
Alla Tavola rotonda “Le nuove sfide per il Partito Democratico. Il PD tra Ulivo dei cittadini e politica delle alleanze” sono intervenuti:
- Luciano Bonnet, Presidente Libertà Eguale TO – già docente di Sociologia Politica Università di Torino
- Sandra Zampa, Parlamentare PD
- Franca Corradini, Popolo Viola NO-B-Day
- Roberto Fasoli, Consigliere Comunale PD Verona- Fondatore APD Veneto
Ha concluso i lavori del seminario
- Giulio Santagata , Parlamentare PD
Riprese a cura di Gian Carlo Storti, Direttore del sito www.welfarecremona.it
Bologna 28 febbraio 2010
Guarda i video su welfarecremona.it
oppure su welfareitalia.it
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RICORDA CHE QUI
E' STATO APERTO IL NUOVO BOG DEDICATO DEL
CANTIERE DELL'ULIVO
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Dopo il Seminario di domenica scorsa inizia una nuova fase.
Nuova fase, nuovo Blog ;-)
D'ora in avanti ci si vede qui: http://cantieredellulivo.splinder.com/
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CANTIERE DELL'ULIVO
Seminario nazionale "Le nuove sfide del PD"
A tutti i relatori
A tutti i partecipanti
Carissimi,
vogliamo innanzitutto ringraziarVi per la folta ed attenta presenza, per la disponibilità e per il prezioso contributo che avete saputo e voluto dare al nostro Seminario di ieri.
Crediamo di poter affermare si sia trattato di un incontro positivo, nel quale si è tornati a respirare un po' di quell'accogliente spirito ulivista di cui in tanti sentiamo l'urgenza e la necessità.
Confronto sui temi, voglia di costruire, spirito unitario e condiviso, approccio positivo e, se ci è concesso, anche un sentimento di amicizia: è di questo che ha bisogno il Partito Democratico per riprendere la propria ricostruzione ed il proprio radicamento. E, nel contempo, per ricostruire attorno a sé una prospettiva di lavoro comune aperta a nuove e più stringenti alleanze.
Ieri - in una domenica mattina di fine febbraio - abbiamo tutti insieme riaperto il Cantiere dell'Ulivo.
Come ogni Cantiere che si rispetti risponde ad un progetto, ma nello stesso tempo è aperto, creativo, disponibile al contributo di chiunque voglia farsi contaminare da questa voglia comune di mettere a fuoco problemi con l'esclusivo obiettivo di trovarne le soluzioni.
Un ambito, amichevole e plurale, che si rivolge a tutti - all'interno ed all'esterno del PD - mosso dallo scopo comune di riprendere il cammino per costruire le condizioni di una nuova Italia in una nuova Europa.
Siamo partiti da questi 4 caposaldi:
· Bipolarismo e democrazia competitiva: lancio di una grande campagna nazionale contro la legge elettorale "porcata", per una legge elettorale maggioritaria e per parlamentari eletti direttamente dai cittadini in collegi uninominali territorialmente omogenei;
· Riforma della politica: forte azione rivolta sia fuori che dentro il PD, volta alla piena attuazione dell'art. 49 della Costituzione che prescrive, nella vita interna di ciascun partito, il "metodo democratico". A questo fine utilizzo generalizzato e non occasionale dello strumento delle Primarie che, superata positivamente la fase della sperimentazione pur all'interno di limiti ed errori, devono ora essere finalmente regolamentate in maniera seria, omogenea e razionale.
· Politica delle alleanze larghe da parte di un PD che pensa e agisce come "major party". In questo quadro, da un lato politica dell'attenzione verso l'UDC, volta alla conduzione di una più forte e stringente battaglia di opposizione, dall'altro costruzione nei territori e nelle istituzioni di una alleanza stabile, basata su un programma di pochi punti, mirati ed essenziali, da condividere con le altre forze politiche di opposizione - fuori e dentro il Parlamento - volta alla preparazione di una alternativa possibile per l'Italia e per gli italiani;
· Chiara e percepibile alternativa ideale, culturale e politica al centrodestra ed al berlusconismo, con radicamento nei valori fondanti della Costituzione repubblicana. No a tentazioni regressive di tipo proporzionalistico e consociativo.
Molto utili si sono rivelate le relazioni tematiche ed anche il confronto della Tavola Rotonda finale di cui sono stati protagonisti gli interventi di Andrea De Maria, segretario provinciale del PD, dei docenti universitari Luciano Bonet, Franco Mosconi e Chiara Bologna, del giornalista Mauro Alberrto Mori, dell'attore Ivano Marescotti, di Roberto Fasoli, in rappresentanza del PD Veneto e di Franca Corradini, animatrice del Popolo Viola.
Tra le altre, molto apprezzate le valutazioni dell'on. Sandra Zampa sul rapporto tra politica e sentimento religioso. Democrazia è laicità, pluralità, distinzione tra politica e religione. Oggi occorre costruire nel Pd, cattolici e laici, una più matura democrazia, una più matura laicità. "In altre parole" ha affermato la parlamentare del PD "nel Partito ci si sta lealmente, cordialmente, senza la mediazione di una sorta di "corrente cattolica"; ma assumendo semmai il ruolo di lievito e di fermento; ci si sta con le proprie convinzioni etiche e con le proprie opinioni politiche". Di forte richiamo, poi, il riferimento al paragrafo 43 della Gaudium et Spes: "a nessun cristiano è lecito invocare a sostegno delle proprie opinioni l'autorità della Chiesa".
Di particolare attualità il riferimento, fatto dalla sen. Albertina Soliani, alle tematiche della scuola. "La scuola, insieme con l'università e la ricerca, è la struttura portante di un Paese. A maggior ragione oggi, nel mondo globale guidato dalla conoscenza. Gli anni del governo della Destra, hanno ridotto l'offerta formativa, indebolito la scuola pubblica, alimentato la disuguaglianza sociale, impoverito l'apprendimento, senza affrontare nessuno dei grandi problemi dell'istruzione in Italia. La chiamano riforma" ha proseguito la senatrice del PD "ma si tratta essenzialmente di tagli delle risorse, in una visione minimalista e chiusa della società. L'Ulivo, al contrario, ha avuto una grande visione: l'istruzione al primo posto. Che fare, ora" si chiesta Solinai "di fronte alla devastazione che si è abbattuta sulla scuola pubblica, per resistere e sviluppare nuove strategie? Il punto di partenza non può che essere la Costituzione e le grandi scelte della libertà e dell'uguaglianza".
Anche l'on. Vittorio Prodi, parlamentare europeo del PD, ha tenuto una applaudita relazione sui temi dell'Europa e dell'energia. "Un sistema basato sullo sfruttamento progressivo di materie prime che, per loro natura, sono limitate è destinato a fallire" ha detto "Che cosa possiamo fare? Ci vogliono risparmio energetico, efficienza energetica e diversificazione. Dobbiamo adottare un approccio sistemico che combini le applicazioni energetiche (inclusi gli aspetti relativi al risparmio e all'efficienza energetica) e la cura del territorio. Insomma, il lancio di una grande "Green Economy" che faccia leva sul potenziale di energia insito nelle fonti solari, fotovoltaico, termico geotermico, termodinamico, eolico, moto ondoso, idraulico e biomassa è enorme: dobbiamo "solo" imparare ad usarle e ciò richiederà un grande sforzo di ricerca e grandi investimenti. Resta al contrario molto negativa la valutazione circa l'utilizzo dell'energia nucleare, caratterizzata da costi altissimi con benefici molto limitati e che trascina ancora come irrisolto il problema delle scorie".
I lavori del Seminario si sono conclusi con l'intervento dell'on. Giulio Santagata, parlamentare del Partito Democratico, uno dei sicuri protagonisti dell'esperienza dell'Ulivo.
Dopo aver ricordato - senza attardarsi in inadeguate nostalgie - gli anni dell'Ulivo, "che abbiamo affrontato uniti con grande fervore ed impegno, in un duro lavoro sorretto dalla convinzione di poter finalmente dare un volto nuovo alla politica nazionale" Santagata ha analizzato quegli anni con occhio attento e con l'esperienza del "poi", che consente di valutare con maggior chiarezza e distacco gli errori commessi e le opportunità non colte. "Oggi riapriamo il Cantiere dell'Ulivo" ha concluso Santagata "forti di quella grande esperienza, avendo tutti insieme a disposizione un nuovo strumento - il Partito Democratico - al quale dobbiamo voler bene e che dobbiamo insieme attrezzare al meglio per affrontare la nuova, importante stagione che il Paese ha davanti a sé"
Dai lavori del nostro Seminario e dal serio e positivo confronto che abbiamo messo in campo ripartiremo tra qualche tempo come Cantiere dell'Ulivo, dopo che - ciascuno nei propri territori - avremo saputo aiutare il PD ed il centrosinistra nell'importante confronto elettorale delle prossime settimane.
Con sincerità ed amicizia
Piero Aceto e Deo Fogliazza
1 marzo 2010
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Riapriamo il cantiere dell'Ulivo: le nuove sfide del PD
Gli obiettivi del Seminario nazionale di Domenica 28 febbraio
Bologna, Via Galliera, 25/a - dalle 9,30 alle 14,30
... Ma è proprio nelle prove difficili che l'Ulivo ha sempre saputo riemergere, come
un fiume carsico che alle volte si vede costretto ad interrarsi, ma che - prima o poi -
torna in superficie, sa parlare un linguaggio comprensibile di verità e sa indicare alla
maggioranza del popolo italiano il profilo del grande cambiamento senza il quale la
deriva ed il declino rischiano di diventare sempre più inevitabili
Le riflessioni che verranno svolte al Seminario - che non dimentica l'importante appuntamento elettorale di fine marzo impegnando tutti i suoi partecipanti in una presenza attiva e determinata - verteranno sulla necessità di riprendere il filo di una ispirazione ulivista da inserire nelle nuove sfide che aspettano il PD.
In concreto:
· Bipolarismo e democrazia competitiva: lancio di una grande campagna nazionale contro la legge elettorale "porcata", per una legge elettorale maggioritaria e per parlamentari eletti direttamente dai cittadini in collegi uninominali territorialmente omogenei;
· Riforma della politica: forte azione rivolta sia fuori che dentro il PD, volta alla piena attuazione dell'art. 49 della Costituzione che prescrive, nella vita interna di ciascun partito, il "metodo democratico". A questo fine utilizzo generalizzato e non occasionale dello strumento delle Primarie che, superata positivamente la fase della sperimentazione pur all'interno di limiti ed errori, devono ora essere finalmente regolamentate in maniera seria, omogenea e razionale.
· Politica delle alleanze larghe da parte di un PD che pensa e agisce come "major party". In questo quadro, da un lato politica dell'attenzione verso l'UDC, volta alla conduzione di una più forte e stringente battaglia di opposizione, dall'altro costruzione nei territori e nelle istituzioni di una alleanza stabile, basata su un programma di pochi punti, mirati ed essenziali, da condividere con le altre forze politiche di opposizione - fuori e dentro il Parlamento - volta alla preparazione di una alternativa possibile per l'Italia e per gli italiani;
· Chiara e percepibile alternativa ideale, culturale e politica al centrodestra ed al berlusconismo, con radicamento nei valori fondanti della Costituzione repubblicana. No a tentazioni regressive di tipo proporzionalistico e consociativo.
Ciò comporta, per il PD, l'impegno a rispettare l'esito del Congresso così come si è concretamente sviluppato e determinato, contrastando una interpretazione fuorviante del Congresso medesimo in una sorta di chiave restaurativa, che a volte sembra essere accreditata sia in settori della maggioranza che della minoranza congressuale.
A questa "visione del partito" si associa una idea dell'economia che punta ad un mercato solidale e non selvaggio, nel quale il nuovo Stato Sociale contribuisce alla costruzione di pari condizioni di partenza per i cittadini e non lascia soli i lavoratori, le imprese ed il Paese rispetto alle dure prove alle quali vengono costretti dalla crisi economica mondiale.
Nell'ottica di questa "ispirazione ulivista" deve riemergere una forte e condivisa solidarietà ed unità tra le generazioni, tra i generi e tra le diverse comunità che compongono la nostra società; la scuola - risorsa fondamentale sulla quale investire - deve restare pubblica e come tale deve essere privilegiata; devono essere sviluppate politiche ambientalistiche che si legano ad un forte rilancio della "Green economy" e devono essere rilanciati anche i grandi progetti legati alla ricerca scientifica e tecnologica, ad un nuovo protagonismo della cultura, dell'arte e del turismo puntando ad una società che poggi le proprie basi sull'accoglienza, sulla ragione e sulla legalità e rifiuti la paura e l'irrazionalità diffuse.
Una nuova Italia è davvero possibile.
Pietro Aceto e Deo Fogliazza
promotori del Seminario Nazionale CANTIERE DELL'ULIVO 2010
*****
Le parti salienti del Seminario in video su www.welfarecremona.it
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Nel ricco programma (come da allegato) è prevista una relazione anche della senatrice Albertina Soliani, che affronterà il tema "Scuola: la riforma e le sue conseguenze".
"La scuola, insieme con l'università e la ricerca, è la struttura portante di un Paese" scrive Albertina Soliani "A maggior ragione oggi, nel mondo globale guidato dalla conoscenza. Gli anni del governo della Destra, (1994-95, 2001-2006, 2008) hanno ridotto l'offerta formativa, indebolito la scuola pubblica, alimentato la disuguaglianza sociale, impoverito l'apprendimento, senza affrontare nessuno dei grandi problemi dell'istruzione in Italia: i servizi educativi per l'infanzia estesi in tutto il territorio nazionale, la lotta alla dispersione scolastica, la qualità dei risultati, la formazione continua, il ruolo dei docenti, l'edilizia. La chiamano riforma" prosegue la senatrice del PD "ma si tratta di adeguamento ai tagli delle risorse ed espressione di una visione minimalista e chiusa della società. L'Ulivo, al contrario, ha avuto una grande visione: l'istruzione al primo posto.Che fare, ora" si chiede Solinai "di fronte alla devastazione che si è abbattuta sulla scuola pubblica, per resistere e sviluppare nuove strategie? Il punto di partenza non può che essere la Costituzione e le grandi scelte della libertà e dell'uguaglianza".
In occasione del seminario sarà in distribuzione il volume "Pietro Scoppola - la democrazia dei cittadini - dall'Ulivo al Partito Democratico - interventi 2002/2007" - Edizioni Ediesse, che contiene anche un saggio introduttivo di Iginio Ariemma. "In questo modo"sottolineano Pietro Aceto e Deo Fogliazza, promotori del Seminario "vogliamo cogliere l'opportunità di ricordare, con commossa gratitudine, la figura e l'insegnamento del nostro caro "Professore", alla cui opera l'Ulivo e lo stesso Partito Democratico devono davvero tanto".
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