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Dedicato ad un amico

Post n°23 pubblicato il 26 Marzo 2010 da CAPOBOSS
Foto di CAPOBOSS

 

 

 

In questi giorni c'e'  un caro amico che sta' soffrendo e lottando contro una grave malattia.

Assieme all'augurio di vittoria e di ritornare a vivere la sua bellissima fiaba iniziata lo scorso anno con la sua meravigliosa principessa voglio dedicare ad entrambi questo pensiero scovato nel web:

 

 

Se potessi fermare il tempo
lo farei per te amico mio
perchè i tuoi momenti più belli
regalassero ai tuoi giorni
una gioia sempre viva.
Se potessi prendere un arcobaleno
Lo farei proprio per te.
E condividerei con te la sua bellezza,
nei giorni in cui tu fossi malinconico.
Se potessi costruire una montagna,
potresti considerarla
di tua piena proprietà;
un posto dove trovare serenità,
un posto dove stare da soli
e condividere i sorrisi
e le lacrime della vita.
Se potessi prendere i tuoi problemi,
li lancerei nel mare
e farei in modo che si sciogliessero
come il sale.
Ma sto trovando che tutte queste cose
sono impossibili per me.
Non posso fermare il tempo,
costruire una montagna,
o prendere un arcobaleno luminoso.
Ma lasciami essere ciò che so essere di più
semplicemente un amico.



Gli amici hanno bisogno uno dell'altro
proprio come un fiore ha bisogno della pioggia
per aprirsi e mostrare la sua bellezza.
L'amicizia dovrebbe essere un preziosa carezza
di cui non puoi fare a meno.

 

 

 
 
 

Sorridiamo un po'

Post n°22 pubblicato il 24 Ottobre 2009 da CAPOBOSS

 
 
 

Multata la sudanese che indossò i pantaloni

Post n°21 pubblicato il 07 Settembre 2009 da CAPOBOSS

Khartum, 07-09-2009


Nessuna frustata per Lubna Ahmed Hussein, la giornalista sudanese che indosso' i pantaloni all'interno di un locale pubblico di Khartum, in Sudan. I giudici hanno stabilito che la donna dovrà pagare una multa di 200 dollari. C'era attesa per la sentenza sulla vicenda che ha destato grande scalpore.

Un funzionario che ha assistito al processo, che si svolgeva a porte chiuse, ha detto che la giornalista "è stata dichiarata colpevole" e "condannata a una multa di 500 sterline (sudanesi, 209 dollari). "Noi sappiamo che non è colpevole", ha detto anche il funzionario Yasser Arman, che è membro del Movimento popolare per la liberazione del Sudan. Secondo Arman la sentenza è anticostituzionale.

Lubna Ahmed al-Hussein non accetta la sentenza che l'ha condannata a 200 dollari di ammenda per aver indossato i pantaloni e preferisce andare in carcere. "Non pagherò, vado in prigione" ha detto alla Afp la giornalista sudanese Lubna Ahmed al Hussein, sotto processo a Khartoum, secondo quanto riferisce l'agenzia francese nel suo servizio online in inglese. Secondo alcuni testimoni, il tribunale ha stabilito che la giornalista - che rischiava una condanna a 40 frustate - dovrà scontare un mese di reclusione se non pagherà la multa.

 

fonte : Rainews24

 
 
 

Caltanissetta. A 90 anni dà gli esami alle elementari

Post n°20 pubblicato il 25 Luglio 2009 da CAPOBOSS

 

Non e' mai troppo tardi

Caltanissetta. A 90 anni dà gli esami alle elementari


Dopo la morte della moglie ha combattuto la solitudine con lo studio.

All'inizio lo ha fatto per un misto di noia e curiosità, perchè non sapeva come impegnare le proprie giornate.

Poi è diventata una sfida per dimostrare a se stesso e ai figli di essere ancora in gamba.

E così a metà giugno, a novant'anni, si è presenteto di fronte alla commissione di esame per conseguire la licenza elementare.

fonte La Repubblica

 
 
 

Cecenia, rapita e uccisa attivista Ong era la "nuova Politkovskaia"

Post n°19 pubblicato il 15 Luglio 2009 da CAPOBOSS

Cecenia, rapita e uccisa attivista Ong
era la "nuova Politkovskaia"
Cecenia, rapita e uccisa attivista _Ong era la "nuova Politkovskaia"

Natalia Estemirova

MOSCA - L'attivista russa per i diritti umani Natalia Estimirova, rapita questa mattina a Grozny, in Cecenia, è stata trovata morta in Inguscezia. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Itar-Tass. La Estimirova era stata catturata mentre usciva dalla sua abitazione nella capitale cecena alle 8,30 di questa mattina.

L'attivista lavorava per l'Ong russa per la difesa dei diritti umani Memorial e aveva in programma per oggi diversi appuntamenti. Il corpo della donna è stato trovato in un bosco nei pressi della città di Nazran. "E' stata uccisa da colpi d'arma da fuoco", ha detto un portavoce del ministero degli Interni a Itar-Tass.

Secondo testimoni oculari, la donna è stata spinta con la forza in un'auto questa mattina mentre usciva di casa. Era una delle esponenti più conosciute del Memorial nel Caucaso russo. Recentemente aveva denunciato un'esecuzione arbitraria in Cecenia, atto che aveva messo in allarme le locali autorità filo-russe. Era molto vicina alla giornalista Anna Politkovskaia, assassinata nel 2006 a Mosca e una delle poche ad aver denunciato apertamente nei suoi reportage le violazioni dei diritti umani commesse in Cecenia a partire dal conflitto tra indipendentisti ed esercito russo all'indomani della caduta dell'Unione Sovietica.

Nel 2007 il Front Line Club di Londra le aveva assegnato la prima edizione del premio Anna Politkovskaia, istituito per insignire donne che si distinguono nella difesa dei diritti umani nelle zone di guerra, con il patrocinio di molti premio Nobel per la pace.

Fonte  Repubblica


 
 
 

UNA FOTO STORICA

Post n°18 pubblicato il 10 Luglio 2009 da CAPOBOSS

Mi ha molto sorpreso questa stretta di mano impensabile fino a qualche tempo fa.

Auguriamoci che questo sia l'inizio di un disgelo tra due mondi contrapposti e che possa portare pace ed aiuto a chi ne ha proprio bisogno

 


 
 
 

G8, Jovanotti a Berlusconi: crei 'Forza Mondo' contro povertà

Post n°17 pubblicato il 30 Giugno 2009 da CAPOBOSS




G8, Jovanotti a Berlusconi: crei 'Forza Mondo' contro povertà


Roma, 30 giu. - Una lettera inviata a Silvio Berlusconi perchè, in occasione del G8 dell'Aquila, riporti al centro della discussione gli 'obiettivi del millenio' contro la povertà globale. La firma Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che dalla sua posizione "privilegiata" lancia un appello al premier affinchè realizzi i "sogni traditi" di Genova 2001. "Qualche anno fa - scrive il cantante sulle pagine di Vanity Fair - lei creò un partito che, con un'intuizione delle sue, chiamò Forza Italia. Con quel nome ha sbaragliato il campo della politica e coinvolto milioni di italiani. Ora potrebbe allargare l'inquadratura e proporre la nascita di 'Forza Mondo'. Sarebbe una grande idea, l'annuncio di un nuovo miracolo. Servirebbe a salvare vite umane e a restituire dignità al ruolo della politica, che è anche quello di evitare che bambini possano morire per malattie facilmente curabili". "Sono un cantante, l'ultima persona al mondo autorizzata a parlare di povertà estrema. Sono un privilegiato, un po' viziato, e tendo all'egocentrismo - ammette Jovanotti -, ma da anni sostengo le iniziative per conseguire gli 'obiettivi del millennio'". Da qui la scelta di inviare una missiva a Palazzo Chigi, approfittando dell'"occasione" rappresentata dal summit internazionale dell'Aquila: "Si avvicina il G8 e l'Italia è di nuovo il Paese ospite, dopo esserlo stato nel 2001 a Genova. In quell'occasione lei fu promotore del Fondo globale per la lotta all'Aids, tubercolosi e malaria. Le sue iniziative influenzarono gli altri grandi. Grazie a quelle decisioni, oggi ci sono migliaia di bambini in più nelle scuole africane, e quei bambini saranno i giovani che guideranno lo sviluppo dei loro Paesi". "L'Italia - ricorda l'artista - si distinse davvero, ancora una volta: come solo noi sappiamo fare, ci dimostrammo generosi e attenti alle emergenze del prossimo. Poi però le cose sono cambiate; gli impegni presi, e mantenuti per un paio d'anni, sono stati disattesi. Si potrebbe dire 'Peccato!' e chiuderla lì, ma non rispettare un impegno di questo tipo non è come smettere di pagare la rata di un televisore: perché muore molta gente la cui vita dipende proprio da quella promessa di denaro. I morti non protestano, però accade qualcosa di irreparabile. Si spengono speranze, si lasciano crollare prospettive di sviluppo possibile, si uccidono sogni e si indeboliscono intere comunità. Il Fondo globale per la lotta all'Aids stabilisce un budget in base alle promesse di pagamento dei governi, e in base a quel budget acquista medicinali, prepara il personale, costruisce strutture, progetta il futuro. Se questi soldi non arrivano, crolla tutto, e viene meno l'energia vitale che è necessaria a sostenere la fiducia delle persone". Jovanotti ricorda che "le organizzazioni non governative fanno molto, come pure i missionari, raccogliendo le donazioni spontanee che arrivano dalla nostra parte del mondo. Ma - avverte - solo con l'impegno della politica al più alto livello si può sperare di raggiungere i famosi 'obiettivi del millennio'. Una sua iniziativa al prossimo G8, allora, può essere determinante". Il cantante spiega di essere consapevole che "rispettare gli impegni non è semplice in un momento come questo, ma tagliare gli aiuti ai Paesi poveri durante una crisi economica globale è tra le altre cose anche un errore politico. Per le nostre economie nazionali quegli aiuti sono un piccolo sforzo (che non grava sulle tasche dei contribuenti, è importante dirlo), mentre a quei Paesi, proprio in un momento di crisi economica globale, permetterebbero di andare avanti, di mettersi al passo con i processi globali, di affacciarsi al mercato mondiale. E in quel mercato ci siamo anche noi, con la nostra economia. Le ricordo poi che le politiche di cancellazione del debito e di lotta alla povertà in questi anni hanno dato moltissimi frutti". "Se lei a L'Aquila, città che oggi è simbolo di emergenza e di solidarietà, - prosegue Jovanotti - ristabilisse il suo ruolo personale di capofila dei leader impegnati nella lotta alla povertà estrema, non farebbe un gesto di carità (che non spetta alla politica) ma un grande gesto di giustizia e di patriottismo. Che cosa c'entra il patriottismo con gli aiuti a gente di altri Paesi? Io un'idea ce l'ho, provo a sintetizzarla. Lei ha sempre dichiarato di tenere in altissima considerazione i bisogni e i sogni delle nuove generazioni. I ragazzi, lo sa perché ha figli giovani, e perché ha ancora una grande energia, hanno bisogno di orizzonti ampi per immaginare il proprio futuro, per trarre forza da investire nella progettazione del domani. Non è - osserva il cantante - una questione di destra o di sinistra, ha a che fare con quel terreno condiviso (il common ground di cui parla spesso il suo amico Obama) su cui si fonda la forza di un Paese. "Crescere in un Paese che si fa promotore di una politica di aiuti internazionali nuova e forte, indipendente ma inserita in un progetto mondiale, che guardi al futuro del pianeta con fiducia e speranza, è ciò di cui le nuove generazioni hanno bisogno. Ne hanno bisogno i nostri giovani: per credere in se stessi, per non sentirsi prigionieri di una visione del mondo cupa e cinica che non regge più, che non seduce più nessuno, perché porta alla paura, e la paura è nemica di ogni genere di sviluppo". "Se lei al G8 aumenterà il contributo dell'Italia, ristabilendo il suo ruolo di capofila nella lotta alla povertà, - scrive ancora il cantante - permetterà al Paese di sentirsi orgoglioso. E anche se il Paese intero non reagirà direttamente a quella scelta politica, ne trarrà un beneficio morale. Non è poco. Oggi la povertà estrema può essere sconfitta. Lei può fare moltissimo al prossimo G8, signor presidente. È una grande occasione per l'Italia. Da italiano felice di esserlo, le chiedo di riportare gli 'obiettivi del millennio' al centro del tavolo di discussione. So di essere un cittadino privilegiato e non un militante sul campo, un medico, un operatore umanitario: approfitto dell'ospitalità di questo giornale per parlare a nome loro. So anche che questo è un argomento con poco appeal elettorale. So che la gente spesso cambia canale quando sente parlare di Africa. Ma - conclude Jovanotti - le cose stanno cambiando, e hanno iniziato a cambiare anche grazie alle sue scelte in quel G8 del 2001. Si tratta di riprendere quel discorso e di portarlo avanti. Di realizzare i sogni traditi. Grazie, presidente Berlusconi".

Fonte apcom

 
 
 

Marocco, svolta rosa: il sindaco di Marrakech è donna

Post n°16 pubblicato il 23 Giugno 2009 da CAPOBOSS

Sono stato il mese scorso in  Marocco, a Marrakech e sono stato  favorevolmente impressionato dal carattere molto occidentale e delle persone e del loro modo di vivere.

Un esempio ,che non tutto il mondo islamico vede le donne come persone inferiori, ci arriva oggi proprio da Marrakech con  l'augurio ' che non sia un fatto isolato

Per la prima volta Marrakech avrà un sindaco donna. Si chiama Fatima Zahra Mansouri, 33 anni, membro del partito "Anthenticitè et modernitè" che ha vinto le elezioni con 6.015 voti. Fatima Zahra Mansouri è figlia di un ex vice-prefetto di Marrakech e ha studiato giurisprudenza in Francia. Ha battuto il sindaco uscente, Omar Jazouli, 75 anni, ed è diventata il secondo sindaco donna nella storia del Marocco, dopo Asmaa Chaabi, a capo della città di Essaouira dal 2003 ad oggi. "Sono onorata di rappresentare Marrakech, mi auguro di vivere fino in fondo quest'avventura", ha dichiarato il nuovo sindaco

 

Fonte Repubblica

 
 
 

Grillo contro tutti, show al Senato

Post n°15 pubblicato il 10 Giugno 2009 da CAPOBOSS

Grillo contro tutti, show al Senato Agli atti 'psiconano' e 'zoccole'

Beppe Grillo in commissione Affari Costituzionali al Senato

ROMA - Beppe Grillo approda in Parlamento e il termine 'psiconano', che il comico genovese ha usato in tanti spettacoli e comizi di piazza per definire il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, è stato sdoganato nell'Aula del senato e finisce agli atti. Insieme alla parola 'zoccole'. Come rappresentante dei promotori del disegno di legge di iniziativa popolare sull'ineleggibilità dei condannati e la reintroduzione della preferenza, Grillo è stato ascoltato in audizione dalla commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama.

Grillo, in completo blu e camicia bianca con cravatta, si è presentato puntuale davanti ai senatori. "Voi non siete abituati ad ascoltare gente di spettacolo, e io non sono abituato a voi", ha subito premesso, prima di iniziare a leggere un testo dai toni durissimi. "Oggi viene approvata - ha sottolineato - una legge che limita le intercettazioni e mette il bavaglio all'informazione. Io sarò, presumo, il primo condannato perché farò disubbidienza civile. Il primo pensiero dello 'psiconano' non è il Paese, ma sempre e solo non farsi beccare. Avete approvato il lodo Alfano per evitare che Berlusconi finisse in galera, ora volete limitare il diritto del cittadino ad essere informato".

Secondo Grillo, però, "la marea sta montando, lo 'psiconano' può fare comizi ormai solo nelle piazze chiuse, in cui fa entrare come a Firenze, come a Prato, solo la sua claque. Ha inventato la piazza chiusa, lo difendono la sua scorta e gli avvocati. Gli sono rimasti quelli, insieme a uno stuolo di giornalisti definiti servi dalla stampa estera. Gli italiani non stanno più con lui, e tantomeno con chi gli ha permesso, come Violante e Fassino, per 15 anni di superare ogni conflitto di interesse".

"E' veramente uno schifo - ha accusato il comico genovese - che tra i nostri rappresentanti ci siano condannati in primo grado, in secondo grado o indagati. Senatori come Cuffaro e Dell'Utri sono senatori per meriti giudiziari".

"Questa Commissione, questo Parlamento, non hanno nulla a che fare - ha continuato Grillo - con la democrazia. Sei persone hanno deciso i nomi di chi doveva diventare deputato e senatore, hanno scelto 993 amici, avvocati e scusate il termine, qualche zoccola. E li hanno eletti. Li hanno eletti loro, non i cittadini, che non hanno potuto scegliere i loro rappresentanti".

"Siete vecchi ed antistorici. Siete 20 e 18 di voi leggono i giornali. Voi andate da una parte e il mondo va dall'altra", ha replicato Grillo ai senatori che gli chiedevano lumi sulla legge di iniziativa popolare. Parole del comico che non sono state gradite da Maria Teresa Incostante del Pd. "No senatrice non mi riferivo certo all'anagrafe. Voi - ha aggiunto Grillo - vi state informando sul 'Il Resto del Carlino' questo è il simbolo del vostro essere vecchi, mentre io mi informo sulla rete".

"Questa commissione - ha rincarato la dose Grillo - questo Parlamento, non hanno nulla a che fare con la democrazia. Cari membri della Commissione siete illegali, incostituzionali ed antidemocratici. Per rispetto a voi stessi e agli italiani dovreste dimettervi al più presto. Luigi De Magistris e Sonia Alfano sono due italiani per bene eletti da cittadini per bene. De Magistris ha avuto 450 mila voti, il secondo in Italia. La signora Alfano 165 mila voti, la prima donna in Italia, senza televisioni e senza giornali. Chi si è recato alle urne ha potuto sceglierli, perché questo non deve essere possibile anche per il Parlamento italiano?".
"I partiti hanno occupato la democrazia - ha accusato ancora Grillo - E' tempo che tolgano il disturbo. La politica non è un mestiere, due legislature sono dieci anni, tempo sufficiente per servire il Paese poi si ritorna alla propria professione. Sapete che molti parlamentari hanno doppio stipendio come 'ma va là Ghedini' che prende lo stipendio come deputato e come avvocato del presidente del Consiglio".

10 giugno 2009
Fonte Repubblica

 
 
 

Peru; Sale bilancio in scontri tra indios e governo, 36 morti

Post n°14 pubblicato il 06 Giugno 2009 da CAPOBOSS

Lima, 6 mag. (Ap) - Sale il bilancio degli scontri in corso nella zona
 peruviana delle amazzoni tra gli indios e le autorità di polizia. Al momento
il totale è di 36 morti, 11 agenti e 25 manifestanti, mentre gli indios avrebbero
fatto ostaggi almeno 38 poliziotti. Il bilancio effettivo degli scontri non può
comunque essere verificato considerato che in zona, nella provincia di
Utcubamba, non vi sono giornalisti indipendenti presenti. Nella zona è
stato proclamato il coprifuoco. Gli indios protestano contro le esplorazioni
petrolifere sulle loro terre amazzoniche. Gli scontri sono avvenuti nella zona
nota come Curva del Diablo nella provincia di Utcubamba. Il presidente del
gruppo di protesta, Alberto Pizango, ha accusato il governo di "genocidio"
per aver attaccato dei manifestanti pacifici. Secondo l'attivista, la polizia
avrebbe aperto il fuoco e lanciato lacrimogeni contro una protesta non violenta.
Il presidente peruviano Garcia, che ha molto incoraggiato gli investimenti
stranieri nel settore petrolifero in questa zona della giungla amazzonica, dal
canto suo ha risposto a Pizango accusandolo di essere sceso sul piano
"dell'azione criminale, assaltando posti di polizia, rubando armi e uccidendo
agenti che stavano solo facendo il loro lavoro". Dall'aprile scorso, gli indios
stanno effettuando una serie di blocchi a intermittenza contro strade, oleodotti,
condotte idriche chiedendo al governo di rispettare i diritti delle popolazioni
autoctone.

 

fonte apcom

 
 
 
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