Creato da Uaglionfort il 08/02/2010
MANIFESTAZIONE CONTRO DEMOLIZIONE CASE DI NECESSITA'

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Emendamento Blocca Ruspe approvato al Senato, la nota del pres. Luigi Di Domenico

 

COMITATO CASA SICURA

"ASSOCIAZIONE AMBIENTE E TERRITORIO"  di CAVA DE'TIRRENI

Roma, venerdì 11 febbraio 2011 -  Il presidente Luigi Di Domenico del Comitato Casa Sicura, rende noto pubblicamente, a tutti gli aderenti, che nel pomeriggio di oggi venerdì 11 febbraio 2011, il tanto sostenuto  emendamento blocca ruspe presentato dal Sen. Carlo Sarro, è stato finalmente approvato, consentendo alle 70 mila famiglie campane su cui gravano le scure degli abbattimenti, di tirare un sospiro di sollievo.

Il blocco previsto dal testo all'art. 2 bis dell'emendamento n. 2.0.243  enuncia espressamente quanto segue:

 

"Al fine di fronteggiare la grave situazione abitativa nella regione Campania e di consentire una adeguata ed attuale ricognizione delle necessità determinanti vincoli di tutela paesaggistica, da attuare in sede di redazione del piano paesaggistico di cui all'articolo 143 del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, anche in dipendenza delle problematiche determinate si dopo gli interventi della Corte Costituzionale successivi al 2003, sono sospese fino al 31 dicembre 2011 le demolizioni di immobili destinati esclusivamente a prima abitazione, siti nel territorio della regione Campania, disposte a seguito di sentenza penale, purché riguardanti immobili occupati stabilmente da soggetti sforniti di altra abitazione".

 

Questo, per noi, rappresenta il primo passo dopo tante instancabili battaglie combattute e sofferte da anni, finalmente questa notizia ci può far sperare con maggiore fiducia alla salvezza della nostra unica casa di necessità, di qui ai prossimi mesi molte ancora saranno le novità e il punto in cui siamo arrivati non può essere quello da cui partire per essere ancora più uniti e forti nel dimostrare il nostro diritto costituzionale ed inviolabile ad una casa stabile per le nostre famiglie.

 

Il mio vivo ringraziamento va a tutti i senatori che si sono impegnati e hanno dato ascolto alla voce di disperazione sollevata dai numerosi comitati ed associazioni sorte in tutta la Campania per dire basta agli abbattimenti.

Ma un particolare ringraziamento lo rivolgo al carissimo sen. Carlo Sarro, il quale senza risparmio di energie ha incessantemente combattuto in prima persona affinché si trovasse una soluzione più logica e congeniale per evitare che migliaia di famiglie si trovassero da un giorno all'altro senza un tetto sotto cui poter vivere.

 

Da parte mia, e da presidente di questa Associazione, rinnovo tutto il mio impegno nel voler continuare con ancora più fervore questa lotta, affinché vada definitivamente in porto la tanta sospirata sanatoria che ha discriminato per tanti anni solo la nostra Regione Campania, auspicandomi al tempo stesso che a questo segua un comportamento diffuso di non commettere ulteriori abusi che non troverebbero più giustificazione alcuna.

 

Mi pregio, inoltre, di far notare un altro importante passo che con umile constatazione, sento di poter ben attribuire al  mio intervento al consiglio comunale tenutosi a Cava de'Tirreni, giovedì scorso, riguardo al blocco dell'iniziativa di allargamento del parco naturale Diecimare, il che avrebbe potuto significare aggiungere ancora ostacoli ad un territorio, quale quello cavese, già bloccato e ingessato da leggi arcaiche.

 

E per concludere, una riflessione: "non si può più tollerare e vanificare il diritto di proprietà, ossia lo "Juris Naturalis" proprio perché l'uomo è nato prima delle istituzioni e in quanto tale va rispettato e sulla base di questo mi sento in dovere di chiedere allo Stato i nostri diritti, perché servire e rispettare le istituzioni senza vedersi riconosciuti i diritti inviolabili che ogni cittadino dovrebbe godere per natura, ci indurrebbe a pensare che non viviamo in uno Stato realmente libero.

 

                                                                                                                                                Il Pres. Luigi Di Domenico

 

                                                          

 

 
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