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Niente di eccezionale
Post n°166 pubblicato il 06 Novembre 2016 da kkrok
Alcuni pensieri su quanto è stato scritto qui nei giorni scorsi. Da Lutero riguardo alla gente che “fa” piuttosto di quella che “si definisce”, alla frase dell’amico di hobbes, qui condivisa, sulla capacità di comprendere il significato di “recupero di ogni stato di emarginazione”, per arrivare all’eccezionalità o, meglio, alla non eccezionalità. Non dovrebbe essere, non è eccezionale decidere di fare, come non dovrebbe essere eccezionale comprendere cosa davvero e profondamente possa significare “recupero di ogni stato di emarginazione”. Tutte cose, in fondo, che fanno parte della vita. L’emarginazione, il fare o il non fare. Definire un qualsiasi evento come eccezionale lo rende distante, unico, inarrivabile e così non deve essere, non quando la volontà può fare la differenza. Niente vie di fuga, fare è possibile, sempre, e non è necessaria nessuna situazione eccezionale per renderlo possibile. Persone comuni che fanno perché tutto inizia dal basso, qualsiasi grande cosa da piccole cose. Vite normali che decidono di “fare” e comprendere significati all’apparenza lontani. Ma, in fondo, tutti conosciamo molto bene il limite fra il decidere scientemente di fare o di non fare, senza scuse, senza eccezionalità. |
Inviato da: simona80psssss
il 02/10/2017 alle 11:00
Inviato da: webbolo0
il 01/10/2017 alle 13:41
Inviato da: estinettee
il 01/10/2017 alle 11:38
Inviato da: simona80psssss
il 01/09/2017 alle 18:38
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il 01/09/2017 alle 18:31