Creato da webbolo0 il 09/11/2009

Oleeeee'

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Ciao Laura

Post n°244 pubblicato il 10 Marzo 2017 da webbolo0

Ciao Laura,

avrei voluto dirti tante cose e mostrarti tante cose. 

Lo so bene che ti piace il colore viola ;-).  Avrei voluto mostrarti le bellezze che abbiamo qui. I tramonti color viola che dolcemente sfiorano  i colli e che si riverberano sopra l'edera appena fiorita.  O quei gialli intensi che squarciano il cielo e lo rendono cosi unico.Avrei voluto parlarti di amore, di colori  ma soprattutto farti ridere con quel mio solito  cipiglio da burlone. Tu lo sai bene che son bravo. Avrei voluto, avrei potuto e avrei anche osato. Mi sarebbe piaciuto chiederti come posso aiutarti per essere piu' serena e toglierti un po di pesantezza. Ma questo non avverra' perche' tu hai decretato la tua sentenza. Io so bene che si puo' guarire ma ho le mani vuote in questo momeno.

Datti del tempo, creati dello spazio perche' morire a 24 anni non riesco proprio a concepirlo.

E' quello che le avrei scritto. 

THOMAS 

laura 

laura Belgio

Commenti al Post:
Tiffany.2016
Tiffany.2016 il 10/03/17 alle 11:58 via WEB
Questo è quello che può succedere nelle persone che vivono una vita dura. Personalmente, dal racconto, non vedo la vita di Laura come "un problema irrisolvibile" perchè comunque sono problemi che hanno tantissime persone e ci sono vite che sono state molto peggiori e tutt'oggi c'è gente che vive situazioni peggiori. Lei, probabilmente, ha una sensibilità particolare e non ha saputo venircene fuori. Il problema, mio caro Thomas, è che quando le persone tentano di parlare delle loro ferite...la gente non ascolta. Oppure dice che fanno le vittime. Oppure dice che lo fanno per farsi compatire. O dicono di non esagerare. Allora le persone smettono di parlare, si pompano da sole pensando che la loro vita è una costellazione di problemi irrisolvibili e...e in effetti, alla fine, hanno ragione. Perchè se te li tieni dentro, anche i problemi risolvibili diventano enormi e invalicabili. A mio avviso, se una persona vuole suicidarsi lo fa. Se una persona chiede la morte dolce sta chiedendo la vita, in realtà. E sarebbe il caso di capirlo. Da post si intuisce che non è ancora successo e quindi la ragazza potrebbe cambiare idea ( giusto? mi si aprono 3000 pubblicità nel link e leggo a pezzi ) mi auguro che chi le è vicino capisca che chiedere l'eutanasia in questo determinato frangente equivale a chiedere di vivere. No perchè, ha poco senso infierire sulle persone quando cercano di venir fuori da situazioni complicate e poi dire che sarebbe stato bello aiutarle quando sono morte...speriamo che qualcuno si svegli e l'aiuti prima, 'sta ragazza. Lei e tutte le persone come lei. Che sono tante. Veramente tante quelle che pagano gli scotti di un'infanzia complicata, di una famiglia brutta, eccetera eccetera eccetera. Ascoltiamole prima. Prima che si facciano fare un'iniezione o che si buttino da un balcone...perchè finisce così...spesso.
 
 
Thomas_Hobbes0
Thomas_Hobbes0 il 10/03/17 alle 12:59 via WEB
Si parla di depressione Tiffany. E' un discorso molto delicato a volte fin troppo silenzioso perche' risiede nelle pieghe della propria esistenza. Laura e' in una struttura psichiatrica ed e' attualmente seguita da medici. Venia ma non la farei cosi semplice anche perche' dinanzi a queste situazioni ed in tutte le situazioni ascoltare, dal mio lato/esperienza non e' semplice.
 
   
Tiffany.2016
Tiffany.2016 il 10/03/17 alle 13:24 via WEB
Lo so, hai ragione. Non è semplice no, tant'è che la depressione è il cancro del secolo. Ma quello che ti voglio dire è che attorno a noi ci sono tantissime persone che hanno bisogno di parlare, di liberarsi da pesi. Tantissime persone che vorrebbero raccontare e trovare una mano per reagire alla vita prima di cadere in quel vortice che poi ti porta a voler morire. Questa ragazza non vuole morire...se volesse morire lo farebbe. Sta dicendo a tutti che vuole vivere e vuole essere ascoltata, sennò non parlerebbe ai giornali, non permetterebbe. Sta cercando ascolto nel mondotutto perchè chi ha vicino, evidentemente, non le dà retta. Ora: tu non puoi aiutarla perchè lei sta lontana, non ti conosce, non puoi farci nulla e a lei purtroppo devono pensare le persone che ha vicine. Ma ognuno di noi può aiutare quello che ha vicino. A volte basta solo non sputare in faccia alla gente quando questa racconta un problema. E magari di 24enni che vogliono morire ( o di 47enni...o di 80enni...) ce ne sarebbe qualcuno in meno. Tutto qui. per me il punto è questo: siamo tutti concordi quando si parla di sconosciuti...ma poi se ci capita l'occasione sotto al naso di mettere in pratica ciò che predichiamo non lo facciamo. E l'occasione capita tutti i giorni.
 
     
Thomas_Hobbes0
Thomas_Hobbes0 il 10/03/17 alle 14:50 via WEB
Bah...qui nessuno vuole sputare in faccia a questa ragazza..tant'e' che ne stiamo parlando. E concedimi che generalizzare per come hai appena fatto , dicendo che predichiamo bene e ma poi non lo facciamo, mi sembra poco decoroso. Il mio post comunque a leggerci bene dentro vuole anche evidenziare il fatto che l'eutanasia non sempre e' legata a problemi di malattia terminale ma anche di tipo esistenziale. Inoltre il mio post e' un semplice pensiero ed e' ovvio che in lontananza e con la lontananza non si puo' aiutare nessuno. Diciamo che e' un discorso prettamente pragmatico se ci pensi bene.
 
     
Tiffany.2016
Tiffany.2016 il 10/03/17 alle 15:17 via WEB
Ok. E hai ragione anche qui. Ma è il discorso che facevamo prima con Elena: con i figli ( e con una 24enne possiamo parlare di figli...in fondo è una ragazza che può essere figlia di molta gente ) bisogna anche inculcare una capacità di reazione. L'eutanasia per depressione non può essere concessa...la depressione si supera. Con tutti gli aiuti del caso,chiaramente, con tanta attenzione da parte delle persone che hai attorno. Questa ragazza non è depressa irreversibile altrimenti non chiederebbe l'eutanasia ma si sarebbe buttata da una finestra senza dire "pio". Questa ragazza sta cercando attenzione...perchè "la mamma e il papà non le hanno dat cose..." "anche se i nonni mi hanno cresciuta bene e dato stabilità a me non basta"...sta cercando di attirare l'attenzione. Il che significa che le serve quella...perchè se nessuno gliela dà prima o poi si butta da un balcone senza dire "pio". E questa succede a lei ma a tantissime persone, giovani o vecchie o mature, ogni sacrosanto giorno. Allora: parlare di lei e scriverle la lettera che non leggerà mai è un nobile gesto e apre una riflessione molto importante, molto interessante. Però l'atto pratico è quello di evitare che la ragazza di fianco a noi faccia la fine di Laura che sta lì e non leggerà mai la nostra solidarietà. Non possiamo ascoltare Laura e dare attenzione a Laura. Ma possiamo farlo per Giulio, per Antonio, per la signora Giuseppina nostra vicina di casa, per Tizia e Caia che hanno il blog dove scrivono di essere depresse e aver problemi, per la collega che frigna e si lamenta di quanto la mamma non è stata buona con lei da piccola...intendo questo. Poi: una ragazza depressa perchè i genitori non l'hanno saputa crescere ma comunque con i nonni, una struttura a sostenerla, medici vicini e possibilità di parlare ai media...non va aiutata a morire. L'eutanasia concessa è una bestialità. Una ragazza in quelle condizioni ci si attiva per rimetterla in piedi e mandarla a conquistare il mondo.
 
badessa.per.caso
badessa.per.caso il 10/03/17 alle 12:56 via WEB
leggere questo post e l'articolo che racconta la notizia mi ha talmente scossa che sono andata a cercare informazioni su come è andata a finire (dato che la vicenda risale al 2015): pare che la ragazza abbia poi cambiato idea :-) http://www.matchman-news.com/belgio-ragazza-depressa-ottiene-permesso-di-eutanasia-e-allultimo-momento-cambia-idea/ Sul concedere l'eutanasia in caso di sofferenze psichiche sono fortissimamente perplessa: è vero che ognuno dovrebbe essere libero di poter decidere della propria vita e della propria morte, ma come evidenzia questo caso credo sia pressochè impossibile dimostrare la prerogativa di "incurabile" riguardo a queste patologie. mi domando come stia ora Emily, mi auguro che abbia potuto ricevere l'aiuto giusto per curare la sua sofferenza. perchè personalmente sono convinta che con l'aiuto GIUSTO certi mali siano curabili eccome, o perlomeno possano essere alleviati al punto da concedere una vita perlomeno sopportabile.
 
 
Thomas_Hobbes0
Thomas_Hobbes0 il 10/03/17 alle 13:06 via WEB
Lei non riesce a trovare una vita sopportabile. Sta cosa mia fa sbarellare. Siamo nel 2017 e mi rendo conto purtroppo che con questi ragazzi "noi adulti" non ci abbiamo ancora capito un cappero. Ha diritto a vivere sta ragazza, come tutte le ragazze di questo mondo e noi non possiamo tirarci indietro.
 
kkrok
kkrok il 10/03/17 alle 14:55 via WEB
Posso fermarvi tutti un momento ed esclamare "STIGRANCAZZI"? ecco, stigrancazzi, ed ora vi spiego perchè. Qui stiamo parlando, da quanto ho letto, di una ragazzina che a 6 anni trovava interessante l'idea della morte e che ora è ricoverata in una struttura psichiatrica. Ora, ragazzi miei, non è che vieni ricoverato in una struttura psichiatrica se non ti trovi bene in questo mondo e, in ogni caso, direi che sul fatto che questa ragazza sia affetta da malattia psichiatrica non vi è alcun dubbio. Detto ciò: le malattie psichiatriche possono essere tenute sotto controllo, anche le peggiori, e non pensate a gente imbottita di psicofarmaci che vaga imbambolata, pensate a persone che per le loro possibilità ritrovano stimoli e sorrisi. Quindi lei va curata seriamente. Senza se e senza ma. Si può fare. Mi fa imbestialire che abbia incontrato qualcuno che le sia andato incontro dicendo "ma sì povera piccola, tu stai così male su questa terra... sai che facciamo? Ti aiuto a morire". Bello eh! Fuori dalle balle tutti gli anelli deboli di questa catena umana di superfighi perfettamente inseriti. E aggiungo, tiffany, hai detto la più grande delle sciocchezze (di nuovo) tu davvero credi che un problema di questo tipo sia dovuto alla mancanza di ascolto da parte del prossimo? Mi verrebbe da dirti di scendere dal pero ma, sei giovane quindi... rimani sul pero finchè ti riesce.
 
 
Thomas_Hobbes0
Thomas_Hobbes0 il 10/03/17 alle 15:45 via WEB
Sembra che glielo abbiano detto proprio i medici. E si legge nell'articolo....
 
   
kkrok
kkrok il 10/03/17 alle 16:00 via WEB
Ma non fatico affatto a credere che gliel'abbia consigliato qualche medico "illuminato". Del resto neanche troppo tempo fa ti chiudevano in manicomio (e non so se qualcuno di voi ha presente cosa fossero i manicomi) poco più che bambino e non ne uscivi se non da morto. Vedete un po' voi! Qui si sta parlando di malattia. Non depressione, non problemi personali, nè altro. Questa è malattia e come tale deve essere curata. Si può. E' possibile. Ci si può convivere ed avere ciò che di bello c'è. Appoggiarla nel suo desiderio di morte sarebbe come togliere la carrozzina ad un paraplegico. Lei è solo malata e deve essere aiutata come tutti i ragazzi come lei. Non hanno bisogno di comprensione o pietà, ma di cure attente.
 
simona80psssss
simona80psssss il 10/03/17 alle 15:21 via WEB
Ci sono mali e sofferenze che ti porti dietro da quando nasci...spesso diventano depressione...quando arrivi a quello stato è difficile tornare indietro...non importa quello che hai o quello che potresti avere...il male che senti è troppo forte...inconsolabile...è arrendersi...dire grazie ma ora basta io non ce la faccio più...è scioccante leggere che lei ha solo 24 anni...pare assurdo...ma è realtá...lei fin da bambina era giá stanca...io da bambina pensavo "sopporta...tanto poi cresci e potrai andartene di qua ti sposerai con un marito che ti amerá e ti proteggerá" ....poi cresci e accetti il passato se pur pesante come un macigno e ti confronti con il mondo....questo mondo....quando ti apri spesso susciti compassione...è orribile sentirsi compatita...c è chi ha la forza di esporsi e cariscarsi sulle proprie spalle il peso della sorditá di molte persone e chi tace per paura di essere nuovamente ferita dalle parole degli altri...
 
 
Thomas_Hobbes0
Thomas_Hobbes0 il 10/03/17 alle 15:47 via WEB
Venia..ma chi lo dice e' difficile tornare indietro o che non si possa trovare una soluzione. E' questa la cosa che mi arrovella la testa. Sulla base di cosa l'uomo decreta che sin da bambina lei non aveva piu' voglia di vivere?
 
 
Tiffany.2016
Tiffany.2016 il 10/03/17 alle 16:02 via WEB
Brava Simona, brava. Brava. Guarda...brava. Spiegagliele tu 'ste cose che tu hai più modo, sei più carina, sei più educata, sei più...sei più. Falli capire tu certi concetti che sono fondamentali, sono preziosissimi. In 10 righe hai detto tante di quelle cose preziose io spero davvero che se ne prenda almeno l'1% e sarebbe già un successone. Spiegale tu certe cose...io ti leggo.
 
 
kkrok
kkrok il 10/03/17 alle 16:03 via WEB
simona anche tu per l'amor del cielo! Non confondiamo fra loro cose che non c'entrano nulla l'una con l'altra. Un'infanzia difficile non necessariamente porta al desiderio di morire. Stiamo davvero facendo un calderone di supposizioni che non credo abbiano nulla a che vedere con la realtà di questa ragazza che è molto più grave ma anche molto chiara.
 
   
Tiffany.2016
Tiffany.2016 il 10/03/17 alle 16:18 via WEB
E' quello che si sta a di da due ore. Che questa persona va aiutata a vivere, no a morire. Infanzia difficile. Fino a un certo punto. Una con due nonni a crescerla e il piatto a tavola non può avere un'infanzia talmente difficile da voler morire a 24 anni quando ormai è libera da tutto e può farsi la sua vita. Son due ore che si dice: il problema non è la difficoltà ma il fatto che non la stiano curando a modo. Leggi. Son due ore che si dice che è stupido dire "oh poverina" ma è un post che può far rifettere su altre cose. Son due ore che si dice che 'sti medici anzichè farle fare le interviste dovrebbero pensare a far ben altro. Sul pero sono arrivate queste notizie, laggiù risultano?
 
   
simona80psssss
simona80psssss il 10/03/17 alle 16:29 via WEB
Si krok ho fatto un mix nel mio commento...ripreciso: la depressione è una malattia vera e propria....puoi averla da sempre o ti può venire più avanti...non è necessariamente legata a problemi grossi o a traumi forti... Il resto del discorso era per dire che il suicidio o il voler morire non è causa di una depressione per forza....
 
Tiffany.2016
Tiffany.2016 il 10/03/17 alle 15:55 via WEB
Benissimo. E' chiaro che io sia una rincoglionita che vive sul pero. C'è chi vive sui banani e chi sui peri, si sa. Perchè su 100 parole che si dicono si deve assolutamente trovare l'una che è una cazzata e partire di baluarda perchè sennò poi la rincoglionita come fa a far la vittima? Ovvio. E allora molto bene. Via la diplomazia un'altra volta. Sapete allora, senza diplomazia, cosa vi dico? Che è assolutamente inutile dispiacersi della 24enne che è depressa ( e in cura ) quando poi ci si accanisce a pigliare per il culo una che s'innamora su internet e scopre di essere stata presa in giro dall'amica del cuore. E' assolutamente inutile dispiacersi per la ragazza depressa del belgio e poi non dire a una che s'inventa il cancro "ok, vieni qui che ti ascolto". Perchè è abbastanza chiaro che una si inventa il cancro, prima o poi, si butta dal balcone. E' proprio stupido dire a chi si racconta che lo fa per avere dei vantaggi nella vita e poi discutere di una ragazza che da una struttura psichiatrica va in giro a dire che vuole l'eutanasia. Cazzo fanno 'sti dottori? La fanno parlare coi giornali? Laura può essere ognuno di noi. Laura puoi essere tu, Krok. Laura posso essere io. Può essere Simona. Può essere Elena. Può essere la ragazza che posta una foto in bikini e le dicono cicciona e si deprime e si butta dal balcone. Può essere il ragazzo coi pantaloni rosa che si mette lo smalto, lo prendono in giro e si uccide. E mentre noi stiamo qua a creare delle potenziali Laura ( tutti ) intanto nelle strutture psichiatriche si permette ai pazienti di parlare coi giornali anzichè tutelarli e curarli e aiutarli. E noi qui a fare "oddio vorrei tanto abbracciarla e aiutarla". Abbracciamo quello che abbiamo di fianco, prima che decida di zompare nel vuoto. E portiamolo dallo psichiatra, se necessario Krok. Perchè se io non fossi una che ha voglia di rompere il cazzo nella vita ma fossi una col carattere di Laura o con la patologia di Laura magari pure io sarei saltata dal balcone. Ma non tutti hanno la voglia di rompere il cazzo. Alcuni soccombono. Laura soccombe. E non è giusto. E sì. Doveva essere ascoltata prima. E deve essere ascoltata ora. E dovrà essere ascoltata tra dieci anni...come tutti noi. Altrimenti si rischia che sempre più gente finisca lì a implorare la morte anzichè a godersi la vita.
 
 
Thomas_Hobbes0
Thomas_Hobbes0 il 10/03/17 alle 16:31 via WEB
Con tutta la buona volonta' del caso Tif...ti invito a rileggere cio' che hai scritto.
 
 
kkrok
kkrok il 10/03/17 alle 16:32 via WEB
Tiffany vedi, tu sei davvero sul pero. Io non mi sto dispiacendo, io mi sto incazzando per come un problema grave come una malattia psichiatrica viene preso sottogamba. Sai, se una persona si deprime perchè qualcuno la prende in giro è cosa assai diversa dall'essere malati. Se c'è un problema serio come in questo caso e come, forse, in altri che tu hai citato, nulla ma proprio nulla e sottolineo nulla potrà l'anima pia che si mette lì e ti ascolta. Ci vuole tanto di più ragazza mia, tanto di più e questo di più non è per nulla semplice nè si improvvisa. Laura non soccombe ad un'infanzia difficile, Laura soccombe ad una malattia. Una malattia che le rende insopportabile ogni momento, non solo nelle difficoltà, ma ogni momento, anche quei momenti che potrebbero essere di serenità. Tu continua a credere di poter salvare vite attraverso un blog... bene così, se ci riesci fammelo sapere. Del resto sai anche perfettamente come la penso su alcuni casi specifici da te citati. Sai perfettamente quali credo siano stati i danni fatti e da chi. Ma non è argomento da blog.
 
 
webbolo0
webbolo0 il 10/03/17 alle 16:33 via WEB
no tiffany , non e' cosi , non potrei essere io e neppure KKrok . Io al suicidio ci ho pensato un tot di volte , ma non mi suiciderei mai ed qe' questa la differenza tra chi ha una malattia ed una patologia e chi ha i problemi della vita di tutti i giorni . Questo e' il tuo stare sul pero che sottolinea KKrok , putroppo certe forme di depressione non si curano , si tengono sotto controllo ma non si curano a con gli anni peggiorano e ti garantisco che l'ascolto non centra nulla , anzi pensare che l'ascolto possa risolvere quelle problematiche come se fosse normale tristezza da vita , puo veramente essere pericoloso in chi ha una patologia del genere perche' vuo,l dire sottovalutarla ...
 
webbolo0
webbolo0 il 10/03/17 alle 16:17 via WEB
si chiama depressione endogena credo e' una malattia , non si parla delle solitudini o delle tristezze della vita che appartengono ai tutti o ai molti. Del resto non e' neppure strano che in certe eta' si pensi alla morte , io credo di aver cominciato a pensarci che avevo 8 o 10 anni , per continuare a 14 15 quando a mio padre aprirono la testa con 13 ore di operazione q euando mori ....chi non pensa mai alla morte o a farla finita quando ha un dolore ? ma penso che quel genere di depressione sia altra cosa ...appunto e non credo che se ne esca tramite l'ascolto ...
 
 
Tiffany.2016
Tiffany.2016 il 10/03/17 alle 16:20 via WEB
Non se ne esce con l'ascolto, chiaramente. Ma spesso non ci si entra grazie all'ascolto. E a volte, invece, ci si entra con tutte le scarpe grazie a un ascolto sbagliato o a un riscontro che nessuno dà o peggio alle cattiverie utilizzate. E mi pare che "aiutiamo la gente prima che faccia una cazzata e non piangiamoci sopra dopo" era un leit motiv molto popolare qualche giorno fa, no? Cos'è cambiato in 72 ore?
 
   
Thomas_Hobbes0
Thomas_Hobbes0 il 10/03/17 alle 16:37 via WEB
Ma cosa c'entra con 72 ore fa? Ma io veramente sto facendo fatica a seguirti. Io mi chiedo sul serio se hai letto l'articolo e se il mio post seppur colorato tu lo abbia recepito. bah...Sta ragazza e' ricoverata in una struttura psichiatrica....spero che sia chiaro.
 
 
kkrok
kkrok il 10/03/17 alle 16:33 via WEB
Questa non è depressione elena, non è depressione e, come giustamente dici, non se ne esce con l'ascolto ed un pubblico accondiscendente... magari fosse così semplice.
 
simona80psssss
simona80psssss il 10/03/17 alle 16:18 via WEB
Sull articolo c è scritto che voleva uccidersi fin da piccola....la depressione è la cosa peggiore da curare...come krok ha detto le cure sono molto spesso antidepressivi che sono micidiali x l organismo e x la mente...ho conosciuto diverse persone che si sono suicidate a causa della depressione anche madri con figli piccoli....o ragazzi appena sopra i 20 anni....io credo che la depressione sia una malattia a tutti gli effetti che quando ti contagia è molto difficile da curare...ci sono speranze?...io mi auguro di si...ma non ho certezze....certi stati d animo li capisci solo se li provi....
 
 
Thomas_Hobbes0
Thomas_Hobbes0 il 10/03/17 alle 17:21 via WEB
Sai cosa mi spaventa? La tua ultima frase simona. Quindi uno psichiatra o un addetto ai lavori( mettiamola cosi') per capire una persona che ha queste disagi/malattia non e' in grado di capire solo perche' non ha vissuto la stessa esperienza? Mi sembra assurda la tua affermazione. Io penso invece che per uscirne( non sono uno psichiatra/psicologo) potrebbe essere quello di far capire a questo individu* che puo' esistere una soluzione. Che c'e' una soluzione . Ci son persone che son fatte cosi' perche' forse e' il nostro mondo, il nostro modus operandi che impone certe regole.E loro non ci si ritrovano. Mi chiedo sempre se quelli "strani" non siamo noi che ci definiamo "normali". Tutto qui e chiudo il discorso.
 
   
simona80psssss
simona80psssss il 10/03/17 alle 17:48 via WEB
Thomas io dico solo quello che ho visto...e ho visto una madre di famiglia seguita da dottori...dicevano che stava meglio....lei stessa ti diceva di sentirsi meglio...poi una mattina ho ricevuto la telefonata...si era impiccata in cucina...un marito e tre figli...thomas io non sono un dottore se mi dicono soffre di depressione io ci credo...se poi non è depressione ma altro io non lo so...so solo che davvero molte cose dipendono dalla nostra mente...il mio dire se certe cose non le provi non le puoi capire non significa che chi le ha provate può aiutare....tutt altro...x me sono persone che hanno una mente difficile da gestire...e fa fatica un medico con tutte le sue competenze a curare certe malattie...figurati uno che non è uno specialista!
 
kkrok
kkrok il 10/03/17 alle 16:37 via WEB
Lo dico ancora una volta e poi ne esco. La malattia di questa ragazza non è depressione. La depressione non è questo.
 
webbolo0
webbolo0 il 10/03/17 alle 16:43 via WEB
la penso come te KKrok , ci sono malattie psichiatriche che possono essere tenute sotto controllo ma non guarite che sono altra cosa dalle normali tristezze della vita. Anche io ne esco e pregherei Hobbes di fare altrettanto altrimenti finisce in rissa come al solito :)
 
Lutero_Pagano
Lutero_Pagano il 10/03/17 alle 16:59 via WEB
Io tenderei a mettere una bella barriera spessa un metro fra lo scontento di chi ha problemi e si sente inascoltato e chi soffre di depressione. Dico questo perchè la depressione, a livello scientifico è ancora tutt'altro che ben inquadrata in una tassonomia certa. Gli studi più avanzati parlano di una marcata origine fisica, persino ereditabile e localizzabile ( in parte già localizzata ) in specifiche aree del cervello. Se bastasse sentirsi incompresi o inascoltati, depressi lo saremmo tutti. Invece non lo siamo. Siamo a volte tristi, a volte aggressivi, altre volte riusciamo a mandare a fanculo chi ci vessa o ci opprime, insomma le risposte funzionali non mancano. Penso quindi che il depresso soffra di una vera e propria patologia e anche seria.
Adesso occorre mettere in stand by la nostra etica. Perchè dico questo? Per il semplice motivo che siamo tutti, o almeno in tanti, abbastanza concordi ad accettare il suicidio assistito da parte del malato affetto da gravi patologie fisiche, che intenda mettere fine alle proprie sofferenze. Non lo siamo, con la stessa facilità, nel caso del malato psichico. Qual è la differenza reale che corre fra i due? Con che diritto ci arroghiamo l'autorità di poterle discriminare e sentenziare che la prima sia più grave della seconda?
Non ne avremmo semplicemente alcun diritto. La sofferenza ha una sua dimensione blindata, così tanto personale da non essere giudicabile dall'esterno.
Eppure giudichiamo. Quindi accettiamo l'etica del nostro tempo secondo la quale, ad esempio, è un vero delitto concedere a una ragazza giovane ma depressa l'assistenza dello stato per suicidarsi.
Io per primo mi scandalizzo di fronte ad una libertà del genere. Ma ciò, è solo frutto del nostro tempo. Il suicidio, nella storia dell'umanità, ha avuto spesso e in vari periodi e contesti, connotati completamente differenti da quelli odierni. Platone lo condannava, Seneca lo esaltava, per citarne due, nulla di strano che un domani il giudizio in merito cambi ancora una volta. Ma noi, noi dobbiamo ragionare con gli ingredienti del nostro tempo, pena l'astrazione assoluta dal nostro contesto.
La logica spicciola mi sgombra il campo dai dubbi. Visto che esistono e anche tanti, casi di depressi guariti o che quantomeno hanno raggiunto ottimi compromessi col proprio malessere, io condanno, senza mezzi termini, la liceità soprattutto da parte dello stato ad agevolare un'azione del genere.
Ciò che però mi astengo dal fare è giudicare il singolo individuo latore di tali istanze.
 
 
kkrok
kkrok il 10/03/17 alle 17:25 via WEB
Lutero, io credo di averla già raccontata da qualche parte la storia di un ragazzo che aveva una malattia psichiatrica molto seria con un nome ed una diagnosi che, per tentare di togliersi la vita, ingoiò un centinaio di banali antidolorifici aggiudicandosi una lavanda gastrica appena uscito dalla quale domandò se per caso qualcuno era riuscito ad ingoiare più pasticche di lui. Ecco, lui questo gesto lo compì così, di punto in bianco, tanto per mettersi al centro dell'attenzione (ha un nome preciso questa patologia e non si guarisce da essa ma ci si può vivere). Nessuno pensò mai di giudicarlo e neppure di compatirlo, semplicemente gli si disse che era stato un gesto niente affatto eroico ma decisamente idiota e che se voleva dare dimostrazione di poter fare più degli altri si sarebbe provveduto a fargli falciare a mano e da solo tutto un prato. Sai cosa? In quell'occasione vidi uno dei più bei sorrisi mi sia capitato di vedere. P.S.: e il prato venne falciato alla perfezione.
 
   
badessa.per.caso
badessa.per.caso il 10/03/17 alle 17:35 via WEB
ecco cosa intendevo per "aiuto GIUSTO" nel mio commento precedente.
 
estinettee
estinettee il 10/03/17 alle 17:53 via WEB
Ma tutti voi... siete depressi o malati...???
Parlate di un sacco di problemi... ma non fate mai un cazzo di niente...
Almeno le erbacce intorno a casa vostra le estirpate...???
O anche voi aspettate che qualche d'un altro lo faccia... intanto loro crescono rigogliose...???
Anche le erbacce sono un problema... di "DECORO"...
Ecco... fate qualcosa di concreto... invece di stare a dire un sacco di fregnacce...
 
webbolo0
webbolo0 il 10/03/17 alle 19:28 via WEB
abito in citta augusto massimo nonc'e' l'ombra di un erbaccia !
 
simona80psssss
simona80psssss il 10/03/17 alle 23:08 via WEB
Augusto meno male che ci siete tu e il tuo cicccccisbeo paul a portare allegria qui sopra altrimenti saremmo spacciati
 
lastwoman1
lastwoman1 il 11/03/17 alle 00:55 via WEB
Naturalmente il mio è un punto di vista assolutamente ateo. Mi chiedo perché dare tutta questa importanza alle vita? Ovvio che un credente ha molte motivazioni ma chi non crede non dovrebbe averne.Siamo il prodotto di un processo di ingegneria biologica ed esistiamo ma,se per qualcuno e troppo pesante il male di vivere e vuole "smettere" perché convincerlo a continuare? perché in fondo la vita è bella ? Perché è un dono? ma chi lo ha detto? Non metto neppure in discussione l'eutanasia per chi ha problemi di salute o autosufficienza, per me è scontata ma se una persona non trae nessun piacere dal vivere ma solo fatica e sofferenza deve poter scegliere di mollare tutto nel modo più semplice possibile.Monica
 
 
Lutero_Pagano
Lutero_Pagano il 11/03/17 alle 09:01 via WEB
@Lastwoman
Penso che il mantenimento in vita sia regolato dall'equilibrio fra due istinti ben precisi. Quello di sopravvivenza e quello di fuga dal dolore, di qualunque natura esso sia.
Di fatto, ognuno è libero di porre fine alla sua vita. Ciò di cui si parla però, è se lo stato, e quindi la società, debba avere o meno un ruolo agevolatore e quando.
Personalmente trovo molto sbagliato assecondare questo tipo di richieste se fatte da una persona a cui non è preclusa, a priori, la possibilità di un miglioramento psichico o fisico.
I tanti che hanno superato un brutto momento in cui avevano tendenze suicidarie, si ritengono "miracolati" e contenti di vivere.
 
 
kkrok
kkrok il 11/03/17 alle 09:05 via WEB
last, ti rispondo da ateo. Il tuo discorso ci sta benissimo in questa società che non si fa carico di nulla. "Questo maglioncino non mi piace, buttiamolo via e compriamone un altro." Tu dici "se una persona non trae nessun piacere dalla vita" ma perdonami, la vita deve essere solo piacere? La vita non è piacere se non in minima parte e, per lo più, quando lo è si tratta di semplice fortuna, ma la vita è molte altre cose, pur senza dare ad essa un valore particolare. Però facciamo un discorso "umano" e specifico. Ammettiamo pure (e fatico molto a crederlo) che questa ragazzina a 24 anni abbia già potuto rendersi conto che la vita non fa per lei, quale percorso di sofferenza è stata costretta a vivere fino a questo momento? E ancora, credi davvero possa essere vissuto come un sollievo l'aiuto che qualcuno può darle per farla sparire da questa terra? O non è ulteriore sofferenza? Nessuna speranza in assoluto? Nessuno stimolo? Nessun valore a quello che è lei ed al suo dolore. Ma, a prescindere da tutto ciò, io vedo in quesa ragazza la malattia e, ti dirò, la struttura psichiatrica non è che aiuti molto riguardo alla "joie de vivre"!
 
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