CertePiccoleVoci

A Natale puoi...

Questa immagine mi riporta indietro negli anni a quando bambina adoravo questo periodo...la preparazione al Natale...Per l'8 dicembre tutto doveva essere pronto. Dolcetti e decorazioni...tutto al proprio posto...ed io sempre là pronta a collaborare con le mie manine....tra profumi e palline...

Ho mantenuto questa gioia per anni...mi piaceva immaginare e pensare a come avrei fatto gli addobbi, (che nono faccio mai uguali) andavo alla ricerca nei boschi delle materie prime...insomma avevo entusiasmo...Ora invece, per una serie di ragioni, mi pesa anche solo l'idea di andare in cantina tra gli scatoloni...tutto sto montaggio per poi ridisfare...sono stanca e quindi penso che non ha poi tanto senso...ma la nostalgia prende il sopravvento. A dire il vero però non prende il sopravvento solo la nostalgia ma anche il senso della tradizione che in questi giorni mi è sembrato calpestata un po' più del solito...quindi mi attiverò e farò il mio personalissimo presepe!

Sia ben chiaro che non voglio creare nessuna polemica nè qui nè altrove, ma davvero mi sto facendo delle domande che mi piacerebbe avessero risposte concrete...anche solo per poter rivedere la mia posizione...insomma per capire meglio.

Mi chiedo: ma a chi può fare del male  Tu scendi dalle stelle o  Adeste fideles?  Chi può rimanere turbato e vilipeso da canti così semplici? Chi, di ogni credo e religione o ateo, può sentirsene offeso se vive in questo nostro martoriato Paese in cui le radici cristiane sono profondissime e sono parte indissolubile della nostra storia, cultura e delle nostre tradizioni e abitudini?

Ma chi ha paura di un bambinello in mezzo a due bestiole dentro una casettina di legno o di pietra? Ma davvero il primo nemico della convivenza pacifica tra persone e popoli sarebbe il Natale con annessi e connessi... angeli e pastori testimoni di morte con le bombe nascoste tra la paglia?

Io credo che non si è laici, né si accoglie chi appartiene a culture e fedi diverse, annullando la propria identità culturale e religiosa. Se non si riconosce la propria identità, come ci si può confrontare con chi ne ha una diversa dalla nostra?

Noi siamo un popolo di tolleranti e diamo spazio a tutto e tutti per cui penso che chi è da poco cittadino dei nostri paesi, deve saper convivere, accettare e soprattutto rispettare, anche le nostre abitudini e tradizioni  a meno che non abbia da proporci abitudini più sane o migliori...forse è così che dovrebbero funzionare le cose.

Il Natale ed i suoi canti sono belli e appartengono ad una tradizione che va oltre la religione; che senso ha vietare ai bambini di apprenderli? Quando saranno più grandi avranno docenti  che gli  insegneranno quanti morti hanno provocato le guerre e che la violenza e la sopraffazione dipendono da un certo tipo di politica, quindi ora che sono piccoli, lasciamogli vivere una magìa che non proveranno mai più come adesso...una magìa che non fa del male a nessuno visto che parla e rappresenta soltanto la pace e l'amore.