Creato da newprompt1 il 22/10/2013

Aria 'e Napule

Never dog's

 

 

Errori in amore che facciamo senza rendercene conto

Post n°79 pubblicato il 10 Gennaio 2023 da newprompt1
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Tutti noi abbiamo dei bias, dei pregiudizi, dei meccanismi di pensiero che ci ostacolano nelle nostre scelte. Anche in amore è così. Sono molte le illusioni che ci portano a fondare relazioni sbagliate o a fallire nella seduzione senza renderci conto del perché. Oggi elencheremo alcune di queste distorsioni del pensiero, con l’obiettivo di conoscerle meglio ed evitare che ci “freghino” la prossima volta. 

  • Pensare che sia merito nostro se una persona ci dice di sì, colpa nostra se dice di no. 

Riportare tutto ciò che succede a noi e al nostro comportamento è un grosso errore, e lo commettiamo regolarmente senza rendercene conto. Pensare che tutto ciò che accade sia una conseguenza delle nostre azioni da un lato ci responsabilizza eccessivamente, dall’altro tende a disumanizzare l’altra persona, come se non avesse una volontà propria, una capacità reale di approvare o respingere il nostro amore (scelta che può dipendere da tante cause e non per forza dal nostro comportamento). 

  • Ignorare i segnali, sostituendo la nostra volontà alla realtà 

L’essere umano è molto bravo ad autoingannarsi. Nel caso delle relazioni, capita spessissimo di ignorare i segnali di disinteresse o di vera e propria violenza agiti da un’altra persona, creandosi una realtà parallela nella quale va tutto bene e inventando scuse folli per tenere in piedi la mascherata. Il classico dei classici è: una persona non mi risponde al telefono e io mi dico “va be’, sarà impegnata. Però sono sicuro di piacerle”. Dovremmo accettare che non è così e andare avanti, senza cercare di far coincidere il sogno con la realtà. Ricordiamoci che una notizia brutta ma vera è sempre meglio di una notizia bella ma falsa. 

  • Giudicare ciò che succede in base al passato o all’esempio altrui 

Ogni relazione è unica, come lo è ogni persona sulla faccia della terra. Un vero e proprio bias nel quale cadiamo costantemente consiste nel giudicare ciò che accade in base al passato o, peggio ancora, all’esempio di amici e conoscenti. Così, chi è stato tradito potrebbe credere che tutti siano traditori; oppure, chi è convinto che le altre coppie non litighino mai potrebbe vivere il primo contrasto con il partner come se fosse una tragedia. 

  • Pensare che ci debba piacere una persona perché è “popolare” 

Questo è un errore molto comune, che ci porta spesso a finire con le persone sbagliate senza nemmeno rendercene conto. Si tratta anche in questo caso di un bias cognitivo che ci porta a considerare più interessante quello che sembra piacere a tutti. Ad esempio, una ragazza con molti ammiratori sembra più desiderabile di una che è paradossalmente più bella e simpatica ma meno richiesta. Anche i gusti della famiglia e degli amici giocano un ruolo fondamentale in questo meccanismo distorto. 

  • Ostinarci nelle nostre scelte 

 

A volte è davvero difficile capire quando è ora di gettare la spugna, quando la relazione non ingrana o l’incompatibilità del partner diventa evidente. Molte persone, senza rendersene pienamente conto, insistono nel restare in una relazione sbagliata solo perché hanno fatto una scelta e credono di dover restare coerenti con essa. In realtà ammettere di aver preso un abbaglio e cambiare rotta è una strategia più sana.

 
 
 

Si possono amare due persone contemporaneamente?

Post n°78 pubblicato il 03 Novembre 2022 da newprompt1
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Ci sono domande che pur essendo affrontate da decenni nei dialoghi tra amici, nella divulgazione giornalistica e così via, rimangono sempre e comunque a un punto morto. Se si trova una soluzione, essa sembra comunque troppo provvisoria e personale per essere data per certa. E indovinate qual è il principale oggetto di questo genere di domande senza risposta? Proprio così, l’amore! Forse è una sfera troppo intima e personale per sopportare ricette “universali”; forse in parte è ancora un territorio misterioso e inesplorato (nessuno ha ancora scoperto la formula dell’elisir d’amore); forse semplicemente amiamo parlare e interrogarci su di esso perché riesce sempre a sorprenderci. 

Una delle domande che nel corso della vita si fanno un po’ tutti è: ci si può innamorare di due persone contemporaneamente? È vero amore in tal caso? 

Secondo gli psicologi sì, è possibile innamorarsi di due persone allo stesso tempo, mantenendo intatta la “purezza” del sentimento. Succede un po’ meno spesso di quello che si pensa, ma succede! Pensiamo solo alle relazioni poliamorose, che a differenza di quelle monogame si basano proprio sul dare a più di una persona lo stesso livello di amore… 

Ovviamente, per capire se ciò che si muove per entrambe le persone in gioco è vero amore (o meglio, innamoramento) è necessario escludere una serie di casi possibili. Ad esempio, spesso e volentieri si scambia per amore quella che è semplice attrazione fisica, oppure si iniziano a provare sentimenti per persone esterne alla coppia come se questo fosse un “grido d’aiuto”, un segnale di infelicità nel presente. Questi sono i casi più comuni in cui una persona, sentendosi legata a due fili, può legittimamente chiedersi se siano entrambi validi e non piuttosto frutto di autosuggestione. 

Le persone sono tutte diverse ed è proprio questa estrema variabilità (soprattutto in questioni di cuore) a non permetterci di mettere mai un punto definitivo sull’argomento. Eppure sì, prendiamo nota del fatto che ci sono tante testimonianze di amori “multipli” non solo pensati ma anche realizzati. 

Il problema, quando si prova amore per due persone, è dato spesso dalla necessità di scegliere per adeguarsi a un patto monogamico: quello stabilito con il partner, se se ne ha uno, o quello “interiore” che ognuno stringe con se stesso. In altre parole, il turbamento deriva dalla necessità di scegliere ed è proprio questa a spingerci ad attribuire più o meno importanza a uno dei due amori in gioco. In un mondo immaginario in cui non ci sia necessità di scegliere, probabilmente non ci sarebbe questo alone di dubbio intorno alla possibilità di amori multipli. 

 

Provare amore per più persone è un’esperienza che induce a tutta una serie di scrupoli morali. Ricordiamo sempre che i sentimenti non vanno giudicati o condannati, ma accolti e compresi, e che a determinare il nostro futuro sono sempre le decisioni che prendiamo. Possiamo scegliere di rompere il “patto” con un partner o di mantenerlo, possiamo proporre una relazione aperta oppure chiudere con entrambi i soggetti mettendoci alla ricerca di noi… possiamo fare tutto, a patto di essere consapevoli e onesti. Diventare sempre più consci dei sentimenti che ci muovono, imparando a camminare con essi e non a lottare contro di loro è un viaggio interessante e oseremmo dire necessario per tutti.

 
 
 

7 modi di tradire il partner senza neanche rendersene conto

Post n°77 pubblicato il 20 Ottobre 2022 da newprompt1
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Il tradimento emotivo è un universo sfaccettato, fatto di azioni anche inconsapevoli. Il comune denominatore è la rottura del patto secondo cui il partner deve essere una figura “speciale”, il primo destinatario di alcune attenzioni.

Cos’è il tradimento emotivo? Semplicemente, è il venir meno in qualsiasi modo al patto, all’alleanza stretta con il proprio partner. A volte questo può accadere anche senza che ci si renda conto. Promettere a una persona di essere il suo compagno di vita e poi condividere momenti di intimità con qualcun altro è destabilizzante, ma anche il tradire emotivo (non comunicare più, non condividere più le confidenze e farlo invece con altri) può essere vissuto con la stessa intensità. 

Ecco sette esempi di un possibile tradimento emotivo “inconscio”. 

  1. Mettere i figli sempre al primo posto 

I bambini hanno più bisogno dei genitori di quanto ciascuno dei partner abbia bisogno dell’altro. Quindi è giusto dare priorità a loro, quasi sempre. Eppure, in molte coppie, il rapporto con i figli arriva a oscurare completamente quello tra i genitori. Concentrarsi solo sui piccoli cancellando completamente il rapporto di coppia con le sue esigenze è una forma di tradimento emotivo che ha ripercussioni negative sulla famiglia e non di rado porta a separazioni. 

  1. Dare più fiducia ad altri che al partner 

Come in tutte le definizioni date da de Simone, si tratta sempre di qualità più che di quantità. Non è sbagliato, anzi, è sano avere punti di riferimento forti all’esterno della coppia (genitori, migliori amici…) ma quando il partner smette di essere considerato un pilastro della propria emotività lo si sta già “tradendo” emotivamente. Il problema inizia a evidenziarsi quando si smette di comunicare, quando non ci si racconta più dei segreti, quando la fiducia viene riposta più in altri. 

  1. Chiudersi nel micromondo del proprio telefono 

Tradire il partner per un oggetto virtuale è decisamente possibile, ad esempio, riversando tutta la propria attenzione sui social per sostituire l’interazione fisica e verbale. Lo smartphone è un micromondo nel quale entriamo per rilassarci, staccandoci momentaneamente dal reale, ma la sua presenza può diventare a volte tanto ingombrante da giustificare persino la parola “tradimento”. 

  1. Tradimento “finanziario” 

Mentire al partner sull’uso delle finanze comuni è un vero e proprio tradimento, perché lede il patto di fiducia reciproco e mette a serio rischio la coppia. Molte relazioni sono finite per via delle spese “segrete” o sregolate di uno dei due partner. 

  1. Gli amici vengono sempre prima 

Come i figli, anche gli amici possono rappresentare il vertice di un “triangolo” che mette a rischio la coppia. Coltivare amicizie importanti pur essendo impegnati sentimentalmente è sacrosanto, ma quando si esagera è legittimo che il partner si senta messo in secondo piano (dunque, metaforicamente, “tradito”). 

  1. Condividere i segreti del partner con altri 

Questa forma di tradimento è alquanto sottile ma rappresenta una mancanza di rispetto per il partner, per la sua privacy e per la sua fiducia. Può capitare di sfogarsi con gli amici e la famiglia, soprattutto dopo un litigio, lasciandosi scappare informazioni confidenziali, ma quando il comportamento diventa costante occorre prenderne coscienza e modificarlo. 

  1. Vivere “in difesa” 

 

Vivere in difesa all’interno della coppia significa trattenere dentro di sé le emozioni, sia positive che negative, senza condividerle. Questo porta la coppia a un impoverimento emotivo che genera distanza, incomprensione e che sfocia spesso nell’allontanamento anche fisico dei partner.

 
 
 

Il primo amore non si scorda mai?

Post n°76 pubblicato il 02 Ottobre 2022 da newprompt1
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Ricordate il vostro primo bacio, la vostra prima storia d’amore? È proprio vero che il primo amore non si scorda mai? E cos’ha di speciale?

La prima esperienza d’amore è nella vita di tutti noi una tappa significativa: ci dà, per così dire, un “imprinting” che poi si ripresenterà per similitudine o per opposizione in tanti dei nostri rapporti futuri. Questa caratteristica di esperienza formativa rende il primo amore difficile da dimenticare, ma se per qualcuno si tratta di un “sogno”, per qualcun altro è piuttosto un “incubo”

Il primo amore è quasi per tutti un’esperienza carica di idealizzazione, nutrita dai racconti degli adulti o degli amici più grandi: si ha una mescolanza assai particolare di vissuto e sognato, reale e immaginario. Questo a patto che il primo incontro amoroso sia sincero e autentico, ma per molti non è così. Capita di incontrare fin da piccoli persone insensibili, poco attente, poco rispettose e di avere quindi un imprinting negativo e deludente. I genitori e gli educatori dovrebbero essere un po’ meno pudici e dovrebbero affrontare il discorso sulle relazioni coi propri figli preadolescenti, spiegando loro che l’amore non è necessariamente un’esperienza “da film”, per quanto bello possa essere. 

Eppure il primo amore è un’esperienza potente, e lo è anche se negativa: anche il primo cuore spezzato insegna tante cose. 

Di norma le persone adulte riescono, con l’accumularsi delle loro esperienze, a emanciparsi dal primo amore, positivo o negativo che sia stato: gli entusiasti e i sognatori riducono il carico di idealizzazione che prima mettevano sui rapporti, mentre i “delusi” imparano che in fondo vale anche la pena di fidarsi ogni tanto. Alcune persone però si trovano costrette a riconoscere di essere ancora influenzate da quella prima esperienza, nonostante siano passati molti anni. 

La nostalgia per il primo amore è soprattutto nostalgia per quella stagione di purezza ed innocenza che si vuol vedere nella propria infanzia: un tempo in cui il cinismo non faceva ancora parte di sé, in cui le grandi delusioni ancora non c’erano state, in cui tutti i sogni erano possibili. Per qualche persona, il grumo di sentimenti che ancora circondano il primo amore sono essenzialmente dei rimpianti non per l’altro, ma per sé

 

In fondo non è poi tanto vero che il primo amore non si scorda mai: lo ricorda di più chi ha bisogno di ritrovare qualcosa di sé bambino, qualcosa che non ha potuto sviluppare pienamente o sente di aver perso. Togliere un po’ di idealità a certi ricordi, riducendone la portata simbolica, può certamente far bene. Il primo amore non è il primo in senso cronologico. Chi sia venuto prima o dopo non importa affatto. Pensiamo invece alla prima volta in cui abbiamo potuto davvero dire “noi”, alla prima volta in cui ci siamo sentiti accolti e amati, e quella sia la pietra miliare dei nostri ricordi.

 
 
 

Sei adatto/a a una relazione mordi e fuggi?

Post n°75 pubblicato il 13 Settembre 2022 da newprompt1
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Qualcuno le chiama relazioni “mela verde”: si tratta di rapporti che nascono e si esauriscono velocemente, a volte nello spazio di un’unica notte. Come le mele verdi, questi rapporti acerbi non evolvono mai, non maturano. E ad entrambi i partner va bene così. 

Oggi assistiamo spesso a una mitizzazione degli amori mordi e fuggi, come se si trattasse del prototipo più contemporaneo, progressista e “cool” delle relazioni umane. Bisogna ammettere però che gli amori “mela verde” non sono per tutti, anzi. 

Proviamo a scoprire insieme quali sono gli aspetti più problematici delle relazioni brevi e non esclusive per capire se possono farci bene o male in base al nostro carattere. 

  • Sono relazioni centrate sull’io e non sull’altro 

Le relazioni “mordi e fuggi” sono per loro natura momentanee e conseguentemente anche superficiali. Nonostante i poeti dei secoli passati abbiano spesso cantato amori simili come momenti sublimi, di rivelazione, di fatto quello che va in scena in questi casi è un rapporto tra sé e sé, più che tra sé e l’altro. Una prima domanda per scoprire se sei adatto/a a una relazione mordi e fuggi dovrebbe riguardare i tuoi bisogni e le tue carenze: le relazioni veloci servono quasi esclusivamente a coprire una mancanza di autostima e a donare un senso di potere, mentre le altre soddisfano bisogni più propriamente relazionali, come il bisogno di compagnia o il desiderio di confronto con l’altro. 

  • Sono relazioni “fredde” 

Per trovare benefici dagli amori mordi e fuggi è necessario avere un approccio freddo dal punto di vista del legame emotivo. L’altra persona deve essere privata di tutte le caratteristiche che possono renderla capace di emozionare e quindi di far male: una sorta di oggettificazione, per cui il partner appare come un mezzo per ottenere il piacere e non come un soggetto a tutto tondo. Se ti lasci troppo andare, perdendo la freddezza, è possibile che queste relazioni scoperchino i tuoi demoni interiori e ti facciano più male che bene. 

  • Sono relazioni “chiare” 

Se ci si addentra in una relazione mordi e fuggi senza mettere subito le cose in chiaro (forse perché si spera che la “mela verde” possa maturare) si resta spesso delusi. È vero, sono esistite in ogni angolo del mondo relazioni che dovevano essere di una notte e sono poi diventate di una vita, ma si tratta comunque di una piccola parte. Per vivere bene una relazione di questo tipo non dovresti avere troppe aspettative sul futuro. 

  • Sono relazioni basate sull’intimità 

Le relazioni mordi e fuggi sono adatte a chi è in grado di concentrarsi sul piacere reciproco dato dall’incontro intimo, escludendo altri fattori. Chi ha un passato problematico legato all’intimità potrebbe non trovare benefici da questo genere di incontri. Le relazioni “mela verde” richiedono il possesso di una sessualità aperta, libera e priva di inibizioni o paure, pena il rischio di esplosione delle stesse. Scegliere questo tipo di relazioni come “terapia d’urto” contro le inibizioni potrebbe essere rischioso dal punto di vista psicologico. 

Insomma, gli incontri “mordi e fuggi” sono di moda, ma non sono la scelta giusta per tutti. Ciascuno di noi dovrebbe praticare una sessualità consapevole, rispettando il partner e se stesso. Se non si vuole o non si può stare serenamente nelle regole (alquanto rigide) imposte dalle relazioni veloci, prima tra tutte la scissione dell’aspetto emotivo da quello fisico, è sconsigliabile provarle. 

Ricordiamo che nessuno dovrebbe permettersi di imporvi un certo approccio alle relazioni e che siete sempre liberi di scegliere la forma che sentite più giusta, senza dimostrare nulla a nessuno.

 
 
 

Come scrivere una poesia d’amore?

Post n°74 pubblicato il 29 Agosto 2022 da newprompt1
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La poesia d’amore è tra i generi letterari più frequentati sia dai grandi scrittori sia dalle persone comuni. È vecchia come l’amore e come questo è eterna, non morirà mai. Ecco perché non c’è tecnologia che tenga: la poesia d’amore può cambiare supporto (dalla carta al monitor, per esempio) ma non passerà mai di moda. I versi sono tra i modi migliori per esprimere i propri sentimenti: sono un mezzo d’espressione breve e conciso ma allo stesso tempo pregnante e musicale e per questo sono estremamente efficaci. 

Forse anche tu avrai scritto una poesia d’amore quando eri molto giovane e ti stavi affacciando ai sentimenti per la prima volta; forse oggi vorresti riprovarci, ma ti senti bloccato. La scrittura in versi è una tecnica difficile e scrivere una poesia che sia effettivamente di alto valore artistico richiede tanti anni di applicazione, è vero. Tuttavia non servono anni di studio quando si tratta di esprimere un sentimento sincero alla persona che si ama. Ecco perché non dovresti lasciarti bloccare da una considerazione troppo alta della poesia e dovresti lanciarti in questa avventura senza porti troppi paletti. 

Hai messo da parte i dubbi e hai scelto di scrivere una poesia per la persona che ami. Che fare a questo punto? La chiave è esprimersi in modo più possibile preciso, personale e sincero. Evitare la “smielataggine” e la vaghezza fa la differenza tra una poesia poco efficace e un componimento che arrivi dritto al cuore. Pensa, allora, alla persona amata. In cosa è speciale? Cosa la distingue da tutti gli altri? In quale momento trascorso insieme hai sentito le emozioni più forti? 

Dire che una persona è bella, ha un sorriso coinvolgente o un corpo attraente non rende giustizia alla sua unicità. Tutti siamo belli o attraenti per chi ci vuole bene. Occorre trovare quel particolare che davvero distingue la persona che ami dagli altri: è forse un naso dalla forma particolare? Un modo specifico di ridere o di parlare? Un’espressione buffa che fa di solito? Se ci pensi bene, tu ami questa persona proprio per tali caratteristiche: è il momento di dirglielo. 

Dopo aver raccolto le idee, è il momento di scrivere.  Se pensi di dover scrivere subito dei versi efficaci, potresti sentirti bloccato e cadere nella sindrome della pagina bianca: 

Ora si tratta di rileggere ciò che hai scritto individuando i punti più interessanti per te e, dentro di essi, le banalità presenti. Per fare un esempio: hai scritto che il tuo amore è “come una rosa” perché trovi molto importante dire quanto sia puro e bello il sentimento che provi. Alcune espressioni, come sai, oggi sono molto abusate e hanno finito per perdere il loro significato. Pensa allora ad altre cose che per te sono pure, belle e che magari rimandano alla natura o a un certo colore. Trova delle alternative. Il tuo amore può essere… come un pettirosso? Magari la nuova immagine che hai trovato ora può essere il veicolo per arrivare ad altre, ancora più efficaci. Il tuo amore può essere come un passerotto, ad esempio? È un uccellino piccolo e tenero, ma sempre ansioso, sempre indaffarato… forse ti senti più come lui che come una rosa, quando non vedi l’ora che il tuo partner ti scriva o ti chiami? 

Una volta individuata un’immagine che funziona e che senti risuonare dentro di te, tienila stretta: potrebbe essere il nucleo centrale della poesia. Trova un’immagine che descriva te e trovane un’altra che descriva la persona amata e poi falle dialogare. Come dialogherà il tuo passerotto con la persona amata, o con l’immagine figurata che hai scelto per descriverla? 

 

Anche se nel breve spazio di un articolo è impossibile essere esaustivi sull’argomento, speriamo che questi suggerimenti ti abbiano fatto venire voglia di sperimentarti in un linguaggio bellissimo come è quello della poesia! E non dimenticarti: una poesia scritta a mano, su un foglio decorato e con una bella busta è un regalo di grande valore per le occasioni importanti. Curare la presentazione del tuo testo al pari del testo stesso aiuta a dare più significato al tuo dono d’amore.

 
 
 

Ignorare seduce o non seduce?

Post n°73 pubblicato il 20 Agosto 2022 da newprompt1
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Si sente dire in giro molto spesso che il modo migliore per sedurre un uomo o una donna sia ignorarlo/a. Il detto “in amore vince chi fugge” sembra essere scolpito nella pietra come un comandamento sacro per milioni di persone comuni e anche per tanti grandi scrittori del passato (Ariosto). Ma è poi vero? 

Sicuramente l’indifferenza – vale a dire l’indisponibilità emotiva – è utile per attrarre le persone che sono predisposte alla dipendenza affettiva. Queste persone, infatti, tendono a legarsi preferenzialmente a un partner abusante piuttosto che a un partner “sano”: per loro, la necessità di piacere a chi non le desidera è un modo inconscio con cui tentano di placare i demoni interiori che le agitano ripetendo, di fatto, gli abusi emotivi subiti nell’infanzia. Ma il discorso sulla seduzione tramite la distanza dovrebbe prescindere da tattiche e situazioni dichiaratamente violente e non certo etiche. 

In molti stanno iniziando a mettere in dubbio l’idea che l’indifferenza sia davvero seduttiva: trovano che tutto sommato sia uno strumento debole proprio perché ha presa solo sulle personalità fragili ed è efficace solo se agito da caratteri abusanti… più chiaro di così! 

Per un principio universale ben conosciuto dal marketing, più un bene è scarso più appare desiderabile. Ma non è detto che tale legge possa applicarsi efficacemente alla sfera amorosa. Anche se tutti e tutte possiamo trovare desiderabili i pochissimi divi del jet set (pochissimi rispetto alla massa di altre persone che incontriamo quotidianamente) ciò non significa automaticamente che ne siamo sedotti. 

Il corteggiamento nei confronti delle persone emotivamente sane funziona quando viene loro comunicato interesse, e non il contrario. Il messaggio che chi ignora trasmette è infatti sintetizzabile in un “non ti voglio” che potrebbe indurre gli altri a scollegarsi emotivamente piuttosto che ad avvicinarsi. Chi è più “vaccinato” nei confronti dei partner manipolatori potrebbe letteralmente fuggire al primo segnale di distanza, per quanto artificioso sia! E dopo una certa età, la tattica dell’indifferenza perde sempre più terreno proprio perché troppe volte è stata subita con esiti spiacevoli. 

Le considerazioni che abbiamo appena fatto non rendono migliore una tattica altrettanto sbilanciata, cioè quella della disponibilità totale. Dire dei no, anche a una persona che piace molto e con cui si è all’inizio della frequentazione, è pur sempre importante. Ma non si deve trattare di “no” costruiti ad arte, questo è il punto. L’indisponibilità emotiva totale o artificiosa sono tentativi di manipolazione poco efficaci e poco sani, mentre mantenere un equilibrio con le proprie amicizie e ottemperare ai propri impegni pur essendo innamorati è semplicemente dignità. 

 

In conclusione, liberarsi dalle tattiche di seduzione “estreme” (disponibilità o indisponibilità totale) non può che far bene: certamente evita fatiche inutili e riduce il rischio di cadere in dinamiche di coppia poco sane. Forse lanciarsi nel gioco della seduzione facendo meno ricorso a “stampelle” di questo genere può essere più difficile all’inizio, ma potrebbe premiare decisamente sul lungo periodo.

 
 
 

Le cotte estive ci insegnano come trovare il vero amore

Post n°72 pubblicato il 11 Agosto 2022 da newprompt1
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Ah, gli amori estivi! Chi li ha vissuti almeno una volta nella vita li ricorda sempre contornati da un’aura di magia. Complici le splendide cornici offerte dai paesaggi marittimi o montani, il sole, l’abbronzatura ma anche la lontananza dal tran tran quotidiano e dagli schemi preconcetti, gli amori “in vacanza” sono talmente speciali da costituire quasi un mito collettivo. Eppure in queste relazioni così particolari si possono ricercare delle caratteristiche che dovrebbero essere presenti anche negli amori “seri”. In questo senso le cotte stagionali possono essere intese come una palestra in cui affinare le doti relazionali di ognuno. Vediamo quali caratteristiche degli amori estivi dovremmo “copiare”. 

  • L’attitudine a vivere nel presente, godendo di esso 

La vacanza è il regno dell’oggi e gli amori estivi vivono esclusivamente nel presente. Questa ottima caratteristica andrebbe ricercata in ogni relazione, per quanto possibile. Il passato (proprio o del partner) non può diventare troppo condizionante, non può impedire di lasciarsi andare, e la paura del futuro deve essere affrontata un passo alla volta senza che ostacoli il desiderio e l’azione. Il presente, media sempre esatta tra passato e futuro, dovrebbe contare nelle relazioni a lungo termine più di quanto non gli permettiamo di solito. In conclusione, la capacità di godere di ciò che si ha è ciò che rende magici gli amori in spiaggia e che potrebbe rendere speciale anche una relazione “lunga”. 

  • La mancanza di aspettative 

Ciò che caratterizza gli amori estivi è l’assenza di una prospettiva futura. Nella stragrande maggioranza dei casi, quando nasce il flirt, nessuno dei due partner pensa che la relazione debba durare più della propria settimana di ferie. In questo modo non si creano aspettative o piani, ma si è spinti a dare tutto nei pochi giorni a disposizione. Questo insegna che in qualsiasi relazione fare piani, rimandare a domani, costruire castelli in aria può togliere un po’ di intensità al momento che si sta vivendo oggi. Questo è del tutto normale per una coppia “non a scadenza” ma occorrerebbe ogni tanto dimenticarsene, smettere di andare a risparmio energetico e ricercare l’intensità del momento anche nel quotidiano. D’altra parte, non veniamo al mondo per risparmiare le nostre energie, ma per usarle. 

  • L’animo “positivo” 

In vacanza ci sentiamo tutti più ottimisti, perché finalmente godiamo di un momento cucito su misura per noi e svolgiamo solo attività che ci piacciono. Se siamo positivi e rilassati siamo anche più belli e desiderabili e di conseguenza intratteniamo rapporti personali più distesi. È chiaro che al rientro le difficoltà di ogni giorno torneranno a farsi sentire, ma la lezione è che se affrontiamo i rapporti con un pizzico di ottimismo in più riusciamo ad allontanare anche alcuni dei problemi che potrebbero minarli. Amori estivi docent

 

Anche se queste argomentazioni sembrano peccare di ottimismo (la vacanza è una cosa, la vita un’altra) è vero però che l’imperativo di vivere nel presente dovrebbe essere fatto proprio da tutti, almeno a livello di obiettivo. Infatti non è detto che nella quotidianità non possano entrare la spensieratezza, l’ottimismo e la capacità di godere della semplicità. Queste caratteristiche, che gli amori estivi ci insegnano, sono di fatto i mattoncini coi quali si costruisce la felicità, sia da soli che in compagnia.

 
 
 

Avete poco tempo per vedervi?

Post n°71 pubblicato il 10 Agosto 2022 da newprompt1
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Alcune coppie non riescono a vedersi quanto vorrebbero. Che sia per via della distanza fisica, di orari di lavoro non combacianti o di altri mille possibili motivi, sembra che il tempo insieme non sia mai abbastanza per essere davvero felici. Che fare? 

Prima di tutto, è utile provare a considerare la situazione da un altro punto di vista. Per amarsi e avere una vita di coppia piena non è indispensabile vedersi ogni giorno. È molto più importante assicurarsi che le ore trascorse insieme, tante o poche che siano, si trasformino da tempo “di quantità” in un tempo “di qualità”

Le coppie che faticano a trovare tempo per vedersi lottano contro nemici potenti – lo scorrere impietoso delle ore felici e il premere inesausto delle ore dedicate al dovere – ma allo stesso tempo sono avvantaggiate rispetto ad altre coppie, quelle che devono combattere contro i nemici (forse peggiori) della noia e dell’abitudine. Ecco perché iniziare a vedere l’oggettiva difficoltà di incontrarsi sotto una luce positiva anziché soltanto negativa può essere un utile spunto. 

A volte non è possibile intervenire sulla quantità di tempo che si trascorre insieme durante la settimana (ad esempio per le coppie a distanza) a volte, invece, con un po’ di organizzazione in più e tanta buona volontà è possibile provare a invertire la rotta e guadagnare più tempo per voi due. 

Alcuni consigli su come guadagnare tempo per la coppia e su come sfruttare le poche ore a vostra disposizione in modo un po’ speciale. 

  1. Guadagnate tempo andando in palestra insieme 

Tenersi in forma è importante e non occorre rinunciare alla palestra (o a una salutare corsa mattutina) per guadagnare una mezz’ora in più e fare colazione o aperitivo insieme. Molti esperti di relazioni consigliano di fare sport insieme al partner, non soltanto perché si tratta di un momento di condivisione, ma anche perché “lottare insieme” per un risultato sportivo rafforza la comunicazione e l’affiatamento di coppia. 

  1. Guadagnate tempo sfruttando i momenti morti 

Anche se è un po’ faticoso, può essere estremamente gratificante (nonché romantico) provare a raggiungere il partner in pausa pranzo e mangiare insieme. Anche se sarete un po’ di fretta, perché no? E perché non provare a sfruttare qualsiasi piccolo “buco” nelle vostre giornate per un caffè, due parole e un abbraccio? Se ci pensi bene scoprirai che la tua giornata è piena di tanti piccoli momenti morti da valorizzare. 

  1. Guadagnate tempo con la pianificazione 

Per chi ha una vita molto impegnata la pianificazione è la chiave di tutto. Anche se creare dei piani settimanali sembra uccidere la spontaneità dell’incontro, allo stesso tempo dà concretamente la possibilità di stare insieme più a lungo. Impegnarsi per massimizzare il tempo dedicato al dovere è la chiave per ampliare il tempo disponibile per gli incontri di piacere. 

  1. Arricchite il vostro tempo con una cenetta romantica a casa 

Se vivete insieme, forse non soffrite la mancanza fisica quanto piuttosto l’impossibilità di passare una sera fuori insieme, come quando vi stavate conoscendo. Forse organizzare un appuntamento fuori è più difficile, ma è possibile creare un piccolo appuntamento altrettanto speciale in casa: bastano un po’ di originalità e cura nell’organizzare una cena diversa dal solito. 

  1. Arricchite il vostro tempo organizzando una fuga d’amore 

Che siate insieme da tanto o da poco, un viaggio è sempre un modo per conoscersi meglio e soprattutto per mettere in pausa il tran tran quotidiano e dedicarsi solo alla vostra relazione. Andare lontano da casa è un’utilissimo scudo (o “scusa”) da brandire contro datori di lavoro, parenti, conoscenti: per due-tre giorni, telefono spento! 

  1. Arricchite il vostro tempo con un appuntamento speciale 

 

Un’uscita diversa, dedicata a un’attività originale, può darvi lo stesso effetto di una vacanza anche se non vi state muovendo molto da casa. Se avete un solo giorno alla settimana per stare insieme, sfruttarlo ad esempio in una gita di tutto il giorno vi darà la sensazione che il tempo a disposizione si dilati.

 
 
 

Il peso delle relazioni passate nelle nuove storie d’amore

Post n°70 pubblicato il 09 Agosto 2022 da newprompt1
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Nella nostra anima ci sono due parti: una è quel nucleo innato che possediamo da sempre e che ci rende unici fin dalla nostra nascita; l’altro, altrettanto unico, è un grande cassetto che raccoglie la somma delle nostre esperienze. Nel nostro presente c’è sempre anche il passato. È in tutto, in come ci comportiamo e in come pensiamo, e anche nel modo in cui viviamo le nuove storie d’amore. 

Nulla nel nostro passato è un errore: qualsiasi esperienza, anche negativa, può rivelarsi straordinariamente preziosa. Dobbiamo però riuscire a leggere nel modo giusto il nostro “cassetto delle esperienze”, evitando che queste si trasformino in false convinzioni. A quante persone, infatti, hai sentito dire che “gli uomini/le donne sono tutti/e uguali” o che “meglio lasciar perdere l’amore, ci si fa solo male”? Sai che questo non è vero: tu non sei così, ad esempio. Questi discorsi, questi sfoghi, nascondono un grande dolore ma anche un’interpretazione assolutista, traviata delle esperienze del passato. L’esperienza accumulata nelle storie d’amore che abbiamo vissuto è importante per la nostra crescita, ma non per questo dobbiamo lasciare che abbia il sopravvento su di noi. Anche perché a volte non siamo trasparenti nel giudicare il passato e ci lasciamo trasportare dal rancore represso o dalla scarsa autostima, traendo lezioni sbagliate. 

E quanto è difficile aprirsi di nuovo all’amore se si è prigionieri di convinzioni segnate dalla paura o dalla rabbia? Molto, a volte troppo. Le convinzioni personali hanno un forte potere limitante. Spesso, ci impediscono di vedere la persona che abbiamo di fronte per ciò che è realmente e ci fanno leggere la realtà tramite dei pregiudizi. Per quanto liberarsi dalle convinzioni sia un percorso arduo, ciò non significa che sia impossibile. Possiamo infatti imparare a gestire le nostre convinzioni, permettendoci di metterle alla prova e testarne l’affidabilità. 

Forse è ora di andare a sistemare quel cassetto nel quale tutte le nostre esperienze sono sedimentate e lavorare affinché acquistino un significato utile per noi, e non più limitante. Come si può fare questo? Ribaltando la prospettiva, ad esempio. Certamente ogni esperienza, anche la più brutta, ci ha portato qualcosa di buono. Un partner che ci è stato infedele ci ha aiutato a capire che abbiamo bisogno di sicurezza, mentre un ex con cui ci annoiavamo ci ha spinti a valorizzare il nostro potere creativo, magari iniziando a fare qualcosa di buono per noi. Sono solo alcuni esempi, ma possono essere particolarmente utili per spostare il focus e concentrarci sul portato positivo delle esperienze passate

 

Una volta riordinati i cassetti, è il caso di fare spazio: come potrebbe altrimenti esserci posto per una nuova storia d’amore? Fare spazio significa liberarsi della nostalgia, ad esempio, o della convinzione di non meritare nulla di meglio di ciò che abbiamo avuto. Non si tratta di dimenticare il passato, ma di accettare che qualcosa di nuovo possa accadere rimescolando tutte le carte. Nella vita che abbiamo attraversato finora ci sono esperienze preziose da conservare con cura, ma ci sono anche tanti pensieri nocivi, tante paure inutili, tante persone con cui sarebbe meglio tagliare i ponti. Cominciamo oggi!

 
 
 

Amore vuoto: relazioni basate solo sull'impegno

Post n°69 pubblicato il 08 Agosto 2022 da newprompt1
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Accade spesso alle coppie che stanno insieme da anni, ma non soltanto a loro: a volte una relazione si instaura e prosegue basandosi su un solo pilastro, quello dell’impegno. In genere, la volontà di portare avanti una relazione seria con una determinata persona è un aspetto positivo e quando è preponderante rispetto ad altri fattori garantisce stabilità e serenità: pensiamo ad esempio alla fragilità delle relazioni che si basano solo sull’attrazione sessuale, la quale può variare enormemente nel tempo e rompersi improvvisamente. Bisogna ricordare però che l’impegno, da solo, non garantisce la felicità. 

Alcuni parlano infatti delle relazioni basate solo sull’impegno come di “amori vuoti”. Questo termine così duro ben rappresenta i rischi in cui possono incorrere le coppie strutturate in tale modo: freddezza emotiva, senso di estraneità e, in una parola, insoddisfazione. 

L’amore vuoto è tipico delle relazioni basate sulla convenienza (economica ad esempio) ma si può arrivare a questo punto anche per aver seguito abitudini sbagliate o essersi presi poca cura della relazione. Infatti, se è vero che la passione è destinata fisiologicamente ad abbassarsi dopo i primi anni insieme, è anche dimostrato che coltivarla impedisce che sparisca del tutto o addirittura la rafforza. 

I fattori di rischio che portano alcune coppie a cadere negli amori “vuoti” sono tanti: ad esempio una routine soffocante, nella quale non si vivono più esperienze nuove in coppia; oppure una condizione cronica di stress data da una cattiva gestione degli impegni individuali; o ancora, la tendenza a dare ormai per scontata una relazione smettendo di alimentare la “sana tensione” tra i membri della coppia. Ma anche la trascuratezza di sé può condurre a un amore vuoto: chi non si prende cura del proprio corpo e della propria anima, chi ha un’indole rinunciataria e disillusa e ha smesso di lottare per i propri sogni si predispone a svuotare dal di dentro il sentimento che lo lega al partner. 

 

Quando ci si accorge di stare vivendo un amore vuoto è allora importante capire come invertire la tendenza, perché questo è sempre possibile. È importante ripristinare, ad esempio, il canale della complicità, ossia quella componente di sana amicizia che è parte integrante dell’amore. Forse negli ultimi tempi è capitato che la condivisione di esperienze, sogni, desideri e dubbi si sia allentata: riprendere il dialogo, condividere l’intimità dell’anima è un veicolo attraverso il quale si può recuperare la complicità necessaria a far rinascere anche la passione.

 
 
 

Diverso desiderio sessuale nella coppia

Post n°68 pubblicato il 06 Agosto 2022 da newprompt1
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La vita in coppia è fatta di compromessi. Difficilmente, infatti, ci si trova sulla stessa linea d’onda in tutti gli ambiti della vita. Per una coppia gli argomenti di compromesso sono i più vari, dalla pulizia della casa all’igiene personale, dalle frequentazioni con amici e familiari alla possibilità di avere rapporti romantici al di fuori della relazione principale. Uno degli ambiti che necessitano frequentemente di un compromesso è anche quello sessuale, specialmente se si sta insieme da molto tempo. 

Avere un diverso grado di desiderio è una situazione tanto comune quanto frustrante. Il partner le cui avances vengono spesso respinte potrebbe sentirsi poco accettato, mentre l’altro potrebbe diventare nervoso e irritabile. Alla lunga, una grande diversità nell’ambito del desiderio può fare addirittura separare una coppia. 

Come in tutte le sfere della vita che necessitano di compromessi, anche qui l’ingrediente principale per risolvere il problema è il dialogo. Purtroppo, che sia per “tabù” o per senso di inadeguatezza, in molte coppie non si parla abbastanza nella vita intima. 

Ma qual è la causa di una diversità nel desiderio tra membri della coppia? Le spiegazioni possono essere tante. Prima di tutto, è innegabile che la natura di ogni persona è diversa. Alcuni individui hanno una libido particolarmente alta e considerano l’intimità il nucleo centrale di una relazione. Per altri, è tutto il contrario: bassa libido e tendenza a basare la relazione su altri fattori. Questo è del tutto naturale, a patto che si sia onesti con se stessi: a volte infatti credenze e tabù ereditati dalla famiglia di origine possono trasformarsi in una repulsione per il sesso, atto visto come negativo dal punto di vista morale. Altre volte, ancora, la causa di una diversità nel desiderio può essere dovuta a disfunzioni dell’apparato genitale o a squilibri ormonali, o ancora a diversi ritmi circadiani (con un partner più “attivo” al mattino e un altro la sera). Alcune di queste cause scoperchiano tematiche molto delicate e vanno quindi affrontate con la dovuta attenzione e comprensione. 

Ma oltre a queste cause per così dire permanenti ne possono esistere altre di transitorie. Ad esempio, se ci sono tensioni all’interno della coppia, un’asimmetria nel desiderio può esserne la conseguenza. In questo caso si tratta di un campanello d’allarme che denuncia ben altro, come ad esempio una crisi di coppia in atto o addirittura uno scemare del sentimento d’amore. 

Secondo gli studi, le coppie che hanno momenti intimi di frequente (non necessariamente rapporti completi) sono più felici delle altre. Anche se non per tutti il sesso è al centro del rapporto di coppia, si tratta comunque di una dimensione particolarmente importante, da non prendere sottogamba. Ecco perché è necessario individuare le cause specifiche di una diversità di desiderio nella coppia e agire su di esse, praticando molto il dialogo e stabilendo dei compromessi che siano soddisfacenti per entrambi i partner.

 
 
 

Abbiamo una conversazione in sospeso

Post n°67 pubblicato il 04 Agosto 2022 da newprompt1
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Oggi parliamo dell’importanza del chiarimento per il benessere e la crescita personale e di coppia: mai tenersi dentro sentimenti e parole!

Quanto sono brutti quei giorni, quelle settimane in cui l’eco di un’incomprensione o la necessità di una confessione rendono irrespirabile, eccessivamente pesante, l’aria che circola intorno a una coppia! 

Qualsiasi relazione umana vive in una dinamica continua di piccoli o grandi allontanamenti, piccoli o grandi riavvicinamenti: come un’onda. Ma ci sono dei momenti in cui, per paura che stavolta l’allontanamento si faccia ingestibile, si tenta di fermare tutto. Se il mare non può restare piatto come una tavola, neanche una relazione può: il primo ha bisogno delle sue onde, la seconda dei suoi chiarimenti

Che cos’è successo stavolta? Forse il partner, in modo più o meno consapevole, ha detto qualcosa che ti ha ferito? O forse è arrivato il momento di rivelare qualcosa di importante su di te che hai sempre taciuto, di raccontare un pezzo del tuo passato, di comunicare un nuovo desiderio o un errore passato che ti opprime? Qualsiasi sia la natura di questo silenzio, sai che occorrerà romperlo prima o poi, eppure stai continuando a procrastinare

Evitare di affrontare una conversazione in sospeso è molto pericoloso per una coppia: quell’aria opprimente che avverti intorno a te la sente anche il partner, persino nei casi in cui dovesse ignorare il tuo risentimento o il tuo segreto. La distanza che si va man mano creando è un vero e proprio veleno per la relazione. Per questo dovresti farti coraggio e non lasciare che i chiarimenti rimangano sospesi per troppo tempo: per paura di perdere il partner o di dare una cattiva immagine di te potresti arrivare a conseguenze ben più gravi! 

Si potrebbe misurare il livello di amore e di interesse per una persona sulla base di quanto si è disposti a chiarirsi con lei. Infatti, affrontare una conversazione spinosa non è uno sforzo che siamo in grado di offrire a tutti: per nostra natura siamo più propensi a lasciare andare una persona di cui tutto sommato ci importa poco piuttosto che fare sforzi per riconciliarci con lei. Quando si ha a cuore un partner o un amico, avviene l’opposto: affrontare conversazioni scomode è un prezzo da pagare se si vuole un rapporto sano e duraturo e, tutto sommato, lo si paga volentieri. 

Anche se è comprensibile temerlo, il momento del chiarimento non dovrebbe essere avvertito come una minaccia: è anzi una testimonianza di profondo interesse e stima e, se ben gestito, nutre entrambi i partner. Rappresenta, per così dire, un momento di crescita personale e di coppia. Regala inoltre un incredibile senso di liberazione, una leggerezza positiva per la salute mentale e per l’armonia interpersonale. 

 

Sì, può accadere che una persona reagisca male alla richiesta di un chiarimento. Ma se questa è stata posta in modo assertivo, con delicatezza e rispetto, forse il problema non è questo, ma un altro; forse siamo in presenza di qualcuno che tutto sommato è poco interessato a noi, o ha un carattere eccessivamente egocentrico e aggressivo. E poi, i chiarimenti non sono mai troppi. Non devi mai scusarti di aver preso la parola per esprimere il tuo sentire! Se il partner si comporta in modo accusatorio, aggressivo, freddo o si rifiuta di risponderti non dovresti chiederti se hai fatto male a parlare con lui; dovresti chiederti, anzi, se il suo interesse per te è davvero tanto quanto credevi. In quel caso il “boccone amaro” (ma è poi così amaro?) del chiarimento dovrebbe andare giù senza tutti quei problemi!

 
 
 

Perché si è permalosi?

Post n°66 pubblicato il 02 Agosto 2022 da newprompt1
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Si è permalosi principalmente per insicurezza e per educazione. Da un lato si teme che le osservazioni altrui possano fare troppo male e ci si difende, dall’altro lato si ha un concetto di critica troppo negativo. Essa non è una condanna, ma spesso è al contrario una grande opportunità.

Il vocabolario della lingua italiana definisce la permalosità come una tendenza a offendersi e irritarsi facilmente. Il permaloso è quindi una persona che reagisce con difficoltà a osservazioni e critiche che potrebbero lasciare indifferenti persone meno sensibili. Il permaloso prende, come suggerisce l’etimologia della parola, tutto “per male”, quindi sente anche osservazioni neutre o inoffensive come un attacco maligno nei propri confronti. Ma che cosa significa davvero essere permalosi? Da dove nasce questa caratteristica? 

Non tutti i permalosi lo sono allo stesso modo. La causa che sta alla base di questa attitudine personale è, nella quasi totalità dei casi, una forma di insicurezza. Infatti, il permaloso se la prende molto quando sente critiche o osservazioni non in linea con il proprio sentire perché, sotto sotto, teme che queste nascondano un fondo di verità ben più pauroso di quello che appare. Una persona che teme di non essere all’altezza nel proprio lavoro, ad esempio, prenderà ogni correzione dei suoi responsabili come una dimostrazione della propria incapacità. 

Il punto è che il permaloso, a differenza del semplice insicuro, tende a reagire con il nervosismo e l’aggressività. Un’altra causa della permalosità risiede in un cattivo rapporto con la critica, che per l’educazione ricevuta o per esperienze passate non viene accolta nella sua positività ma solo da un punto di vista negativo e “catastrofico”. Il permaloso è come un porcospino: basta poco perché tiri fuori i suoi aghi! È tutto il contrario di una persona cattiva e maligna – è solo che gioca sempre in difesa. 

Tra i permalosi, come tra tutte le persone di questo pianeta, esistono tante sfumature: alcune persone sono più aggressive, mentre altre tengono per sé il proprio disagio e dall’esterno non appaiono immediatamente dei “porcospini” quali sono. 

Tutto quello che occorre fare, se ci si accorge che la propria permalosità comporta dei fastidi alle persone con cui si convive, è lavorare sul rapporto con la critica. Sapere che la permalosità non è una caratteristica personale e immutabile ma piuttosto un comportamento acquisito nella crescita è già un’ottima notizia – tutto ciò che non è innato si può sostituire con qualcosa di migliore.

Lavorare sulla critica significa, essenzialmente: 

  • Aumentare la propria autostima
  • Essere “autocompassionevoli”
  • Imparare a comunicare assertivamente con i “detrattori” 

Per raggiungere ciò serve sicuramente un po’ di allenamento, ma il passo fondamentale risiede nella messa in discussione del concetto di “critica” cui siamo abituati. Infatti questa parola, che dai più viene intesa in senso totalmente negativo, non lo è necessariamente. Senza le osservazioni degli altri, che fanno da specchio alle nostre azioni, come potremmo conoscere davvero chi siamo e quanto valiamo? Avere paura della critica è piuttosto normale, ma solo imparando ad accoglierla come un dono possiamo renderla utile e farne il veicolo di una evoluzione personale e sociale. 

 

Sappiamo tutti che il mondo è pieno di persone che sono incapaci di fare critiche costruttive e utilizzano la parola soltanto per ferire e umiliare gli altri. Sappiamo allo stesso tempo che altrettante persone, quelle che ci vogliono bene, utilizzano la critica come una carezza, un incoraggiamento, un balsamo per la nostra anima. Allora, se è giusto sapersi difendere dalle parole velenose, è anche giusto apprezzare quelle realmente utili per la nostra felicità. Il permaloso, con la sua paura per le critiche, rischia in definitiva di perdere delle grandi opportunità!

 
 
 

Perché alcune persone si innamorano subito

Post n°65 pubblicato il 01 Agosto 2022 da newprompt1
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Alcune persone si innamorano molto più spesso e più facilmente delle altre. Posto che ognuno di noi è diverso, ci sono alcuni tratti in comune tra chi è bersagliato continuamente da Cupido?

Di sicuro conosci almeno una persona che ha “l’innamoramento facile”: le basta incontrare qualcuno di interessante, da cui istintivamente si sente attratta e… tac! Si sente già innamorata. È possibile che anche tu ti riconosca in questo ritratto: infatti non sono poche le persone che trovano facile innamorarsi e a cui capita di provare questa sensazione quasi quotidianamente. 

Certo, quando parliamo di “innamoramento facile” non parliamo del vero e proprio innamoramento ma piuttosto dell’infatuazione. Ai fini del nostro discorso, tuttavia, poco cambia: per quanto si possano incontrare ogni giorno tante persone attraenti, chi si infatua facilmente sarà propenso a desiderarne almeno una mentre chi ha bisogno di più tempo potrebbe non lasciarsi affascinare così agilmente. 

Tutti siamo diversi e tutti seguiamo dinamiche molto personali quando ci apriamo ai sentimenti. Sembra però che chi si innamora particolarmente spesso abbia una caratteristica in comune: la “vulnerabilità” sentimentale

Da adulti, tutti finiamo per innamorarci di persone che rispecchiano il modello mentale di amore che abbiamo appreso nell’infanzia. Lo scarto tra i bisogni del bambino e la risposta del genitore crea diversi modelli di attaccamento, come li chiamano gli psicologi. Alcuni modelli sono detti “sicuri” e proiettano la persona ormai adulta verso partner in grado di soddisfare i suoi bisogni, altri invece sono detti “insicuri” e sono caratterizzati da alcune lacune che vanno colmate. 

Chi s’innamora facilmente porta dentro di sé la sensazione di una lacuna, un vuoto. Questa sensazione diviene un pungolo interiore lo porta a cercare sempre nuovi stimoli, ossia potenziali partner che lo aiutino a definire se stesso e a sentirsi completo. Sia chiaro, questa non è affatto una cosa brutta! Chi si innamora facilmente, certo, ha un nucleo fragile dentro di sé, ma confrontandosi continuamente con gli altri e lasciandosi interessare da molti potenziali partner coltiva anche la propria creatività. Se la dipendenza affettiva (non riuscire a fare a meno di un partner) ha dei risvolti patologici, la facilità a innamorarsi non ne ha necessariamente! 

D’altra parte, gli scienziati ammettono che il colpo di fulmine (sì, esiste davvero!) ha uno scopo evolutivo: chi si innamora facilmente e viene ricambiato farà presto l’amore con il proprio partner e avrà più chance di generare figli che proseguano la specie. La natura, dalla quale nonostante il progresso non è mai possibile evadere completamente, ci tende ogni tanto di questi tranelli per guidarci verso i propri obiettivi. In questo senso possiamo dire che chi si innamora facilmente non ha soltanto una fragilità, ma anche una ricchezza: è in contatto stretto con la natura e con l’istinto, vive la vita intensamente e per questo ogni sua giornata è ricca di emozioni e appagante. 

 

L’importante, per la nostra felicità, non è “quanto” ci innamoriamo, ma “come”. Dall’infatuazione (facile o difficile che sia) al vero amore molta acqua deve passare sotto i ponti, molti rospi devono essere ingoiati e molto impegno deve essere profuso. Chi si innamora spesso o meno spesso deve comunque fare i conti con le stesse sfide, quelle che portano una relazione a diventare profonda e importante.

 
 
 

In forma per l’estate? Forse non serve!

Post n°63 pubblicato il 31 Luglio 2022 da newprompt1
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Tenersi in forma rappresenta un atto d'amore per il proprio corpo, ma l'idea di farlo "per l'estate" o peggio, "per trovare un partner" è sbagliata.

L'arrivo dell'estate scatena una serie di insicurezze che i proprietari di palestre, centri estetici, ditte produttrici di creme e pillole dimagranti cavalcano senza ritegno. "Mettiti in forma per l'estate!" si legge già da aprile su dozzine di depliant promozionali. Sui social, poi, il dibattito è inesausto, e anche su questo si costruiscono interessi economici non indifferenti: anche testate "autorevoli" stuzzicano i lettori con la possibilità di schierarsi a favore o contro la body positivity (guadagnando dalle migliaia di click che i loro articoli ricevono). 

Accettare il proprio corpo o impegnarsi per cambiarlo è tra i principali argomenti di dibattito in seno alla nostra società. Ma perché l'arrivo della bella stagione stimola tutta questa massa di riflessioni? La ragione è assai banale: d'estate si va in spiaggia e ci si sveste, mostrando a tutti la forma del proprio corpo senza poter nascondere nulla

Il disagio non fa distinzione di sesso. Secondo la vulgata, a fare le spese di questa vera e propria capitalizzazione del corpo sarebbero in primis le donne. Invece, stando alle migliaia di richieste tutte uguali che gli esperti in relazioni ricevono ogni giorno, emerge che gli uomini siano altrettanto preoccupati (e forse di più) della forma del proprio corpo. 

Avere un corpo "inadatto" rappresenta, secondo molti, un ostacolo a trovare l'anima gemella. In realtà, secondo la scienza, non è così: anche se gli uomini sono tutto sommato abbastanza concentrati sulla fisicità delle potenziali partner, per le donne conta molto di più "l'insieme" e, soprattutto, il fatto di avere un bel viso. La quantità di grasso corporeo c'entra poco con l'attrazione, tutto sommato. O meglio, c'entrava: perché a forza di subire il tam tam mediatico legato a questo argomento ci siamo tutti un po' convinti che la forma del corpo sia essenziale. 

Anche se negli ultimi anni si vedono molti spunti positivi in questo senso, forse non siamo ancora arrivati a liberarci dal peso della pubblicità che tratta i corpi e le loro forme come una merce, dimenticandosi che un vestito può essere comprato o venduto, ma il corpo è un'altra cosa. Il mio corpo e il tuo ci servono per vivere, per interagire con gli altri, per lavorare e anche per amare a prescindere dalla loro forma; e per l'amore, soprattutto, non esistono corpi più o meno adatti. 

Se si ama veramente il proprio corpo e si desidera allenarlo per renderlo più tonico, che senso ha farlo alle soglie dell'estate? Chi suggerisce questo non vuole forse indurre la gente a raggiungere risultati "socialmente accettabili" piuttosto che personali? Quindi, l'accettazione di una persona nella società dipende dai chili sulla bilancia? Non è assurda questa affermazione? 

Per fortuna, gli strumenti per disinnescare questo inganno stanno pian piano venendo fuori. Sui social circola da qualche anno un bel meme, che dice così: «Per avere un corpo da spiaggia basta avere un corpo e andare in spiaggia»

Tutto questo per lanciare un invito che ci sentiamo di condividere: divertitevi, amate e godete, in qualsiasi stagione ma soprattutto in questa, trattando il corpo come un amico e non come un ostacolo!

 

 

 
 
 

Il tuo partner è un bugiardo cronico?

Post n°62 pubblicato il 30 Luglio 2022 da newprompt1
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Il bugiardo cronico è spesso una persona carismatica, ricca di fascino e capace di raccontare vicende mirabolanti. Ma come sbugiardarlo, se in te inizia a insinuarsi il sospetto che non sia tutto proprio come dice ?

Tutti abbiamo mentito nella nostra vita, ma per la maggior parte di noi la bugia è un fatto occasionale. Alcune persone sostengono di non saper mentire, perché quando tentano di farlo il rossore, una sudorazione eccessiva o l’impaccio le denunciano. Altre persone, e sono coloro di cui parleremo oggi, sono invece talmente abituate a mentire da riuscire a costruirsi addirittura delle vite fittizie, interamente tappezzate di bugie. Chi intesse una relazione con un nuovo partner potrebbe metterci molto ad accorgersi se ha di fronte una persona sincera o un “bugiardo cronico”

Per aiutarci a capire chi è il bugiardo cronico può essere utile analizzare una serie di caratteristiche del suo rapporto con gli altri. Infatti, perché le bugie “funzionino” il mentitore deve mettere in atto una serie di abilità non da poco: 

  • Integrarsi nella società 

È molto difficile vivere da bugiardi cronici se non si ha intorno una rete di protezione costituita da persone pronte a fidarsi. Si dice che le bugie hanno le gambe corte, ma più una persona è integrata nel proprio ambiente e più riuscirà a dissimularle. 

  • Costruire menzogne elaborate 

Il pensiero comune sostiene che una narrazione particolareggiata e con uno svolgimento complesso difficilmente sarà una bugia. I mentitori cronici lo sanno e creano menzogne talmente ricche di particolari da sembrare verissime. Dobbiamo notare però che nella realtà le cose funzionano diversamente: spesso le storie vere sono narrate in modo semplice e non possiedono tanti dettagli, perché la memoria ha anche dei vuoti. 

  • Pensare ai vantaggi dati dalle sue bufale 

Vivere da mentitore è stressante e presenta dei rischi non da poco nel caso in cui si venisse scoperti. Nessuno si sobbarcherebbe questa fatica se non ottenesse dei vantaggi da essa. A questo punto occorre analizzare l’operato del nostro sospetto bugiardo per capire se è propenso a manipolare gli altri e per che fine. 

  • Costruire difese contro le incoerenze 

Una bugia dietro l’altra e il rischio di essere scoperti da chi ravvisa un’incongruenza nel racconto sale sempre di più. I bugiardi cronici devono sapersi mettere sulla difensiva inventando scuse di ogni genere per giustificare le falle nelle loro affermazioni. 

Come abbiamo visto la vita del bugiardo cronico è una vera e propria corsa a ostacoli e per sostenerla occorre essere persone di talento (nonché di carisma). Niente più facile che innamorarsi di loro! Ma come capire se il partner che stai frequentando è un bugiardo cronico? Esistono alcune tecniche che puoi considerare di utilizzare: 

  • Sfrutta il problema del “carico cognitivo” 

I mentitori cronici sono persone intelligenti e acute, ma risentono comunque di un “carico cognitivo” importante, dato dalla difficoltà di sostenere le loro bugie. Questo è stato confermato da studi molto autorevoli. Per mettere sotto scacco un potenziale mentitore, puoi sfruttare proprio questa caratteristica: trova il modo di chiedergli, ad esempio, di raccontare la stessa storia che ti ha appena narrato al contrario, dall’ultimo al primo avvenimento. Questo aumenterà ulteriormente il carico cognitivo portandolo sopra la soglia e aprendo la strada a incongruenze ed errori. 

  • Fai domande aperte 

Le domande aperte hanno uno straordinario potere quando si tratta di smascherare un bugiardo. Infatti i mentitori seriali si preparano una serie di “storie”, possibilmente appassionanti, da raccontare a chi hanno di fronte. Se non si chiede loro di raccontare una storia specifica ma qualcosa di più generale (ad esempio: come è stata la tua infanzia?) vanno facilmente nel pallone: iniziano a ripetere le solite storie (se sono proprio in crisi) o a inventare sul momento dei particolari poco coerenti, oppure ancora diventano nervosi. 

  • Analizza i dettagli 

I dettagli sono l’anima delle bugie. Il consiglio è di ascoltarli e analizzarli senza interrompere il potenziale bugiardo, ma lasciandolo andare avanti nel racconto in modo da cogliere sempre più incongruenze. Ad esempio, potresti sentirti raccontare di una fantastica serata in un locale che da qualche anno ha chiuso i battenti. Se noti un’incongruenza, raddoppia l’attenzione: probabilmente ce ne saranno altre.                       

  • Osserva le sue reazioni 

L’atteggiamento più tipico del bugiardo “sbugiardato” è il nervosismo. Fai attenzione a come reagisce il partner quando gli fai notare un’incongruenza nel suo racconto. 

 

Questi trucchi non sono infallibili, perché un buon bugiardo potrebbe essere preparato e saperli aggirare. Inoltre, quando c’è di mezzo l’amore, è ancora più difficile mantenere la freddezza necessaria a notare e analizzare le incongruenze in certi racconti. Ciò non vuol dire che non valga la pena di provare!

 
 
 
 

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