Creato da facciolostronzo il 28/07/2009

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I'm dreaming of a white Cristhmas 1 di 3; un "postone" insomma ;-)

Post n°5 pubblicato il 29 Dicembre 2009 da facciolostronzo

 

Sono immerso nel reale.

Tutto qui.
Comunque sto bene.

Anche se non ho tempo per il virtuale.
Solo questo.

Forse, in futuro, cambierà.
Chissà.

 

 

Ruoto l'erogatore del gas.

Dal minimo lo porto al massimo.
Per pochi secondi.

Un modo come un altro per spremere le ultime gocce di caffè dalla Moka.

Spuf... Spuf… Spuf… Pfff... Fff... Ff... F.

Poi tace.

Se la lasciassi ancora sul fuoco inizierebbe a colar la guarnizione.
Io però spengo.

Spengo sempre, dopo l'ultima F.

E lo faccio proprio appena dopo;
non aspetto un attimo di più che, se la guarnizione colasse,
avrei poi noie nell'uso e dovrei sostituirla con una tutta nuova, tutta bianca
ed a me, il nuovo ed il bianco in una moka, urtano assai.

Fino a pochi secondi prima ribolliva ed ansimava;
con quell'ultimo colpo la finisco.

In un paio di secondi.

Ora, esausta, pare persino aver smesso di respirare.

La mia Moka "viene" così.

 

 

 

Alla TV passa la pubblicità di WIND con Panariello che fa il NABABBO NATALE seguita da quella del cellulare che vorrebbe acquistare pure il Capitano Kirk in sostituzione del suo vecchio palmare.

Lui aveva una sorta di I-phone quando ancora i cellulari non esistevano.
Lo teneva in palmo di mano e diceva: "Enterprise, qui è il capitano Kirk…".

Glielo invidiavo, da adolescente.
Lui credo lo sapesse che glielo invidiavamo in tanti.

Se la tirava Kirk.

Oggi, quel palmare, è un catorcio.
Fossi in lui lo metterei in vendita su eBay prima che arrivi a non valer proprio più un cazzo.

Quella pubblicità mostra come, tre le tante cose che sa fare questo telefonino, ci sia la possibilità di stare collegati a facebook in ogni istante e da qualsiasi luogo.

Nella scatola cranica ho sinapsi e neuroni che son collegati ad occhi ed orecchie.

Come tutti.

Sicché, insomma, mica posso incolpare la mia rete neurale se, sollecitata da  parole ed immagini, si mette a fare il suo mestiere ed io inizio a riflettere.

WIND, FACEBOOK, NABABBO NATALE.

Il cervello, si sa, funziona con le "Regole del Bersaglio";
se non le conosci, le trovi riportate a pagina 28 della Settimana Enigmistica.

Mi rammento così che sono mesi ormai che non mi "loggo" su Digiland (che, peraltro, è l'unica comunità virtuale che io abbia mai frequentato).

Questo è frutto sì di una deliberata scelta ma anche un poco pure del fatto che non ho l'ADSL a casa.

Pure questa una scelta che ho fatto.
Anzi, in finale, questa è la vera scelta.

Tornando ad oggi, mentre verso in tazzina il dopante, ricordo il piacere dei mesi passati qui, assieme a chi mi leggeva.

Già.
Un poco di senso di colpa per esser sparito;
un poco di piacere per la chiusura del cerchio.

La prova finale, per chi non ci credeva, che si trattava di una questione di principio
e non un pretesto per una facile esposizione personale.

A guerra finita si riconsegnano le baionette, e si va a casa.

Lo dissi.
L'ho anche fatto.

Che se no…
Beh se no "sei malato".
Come certi caschi blu che scorrazzano, ormai ebbri di questo gioco, qui in giro.

A quel punto è partito un altro stacco pubblicitario alla TV.
Il tormentone.

Quello che ci sorbiamo da anni ma che, alla fine, non riesce a stancarmi.

" ... A Natale Puoi …

è Natale! a Natale si può fare di più …
è Natale! a Natale si può dare di più … "

Ho sorriso e, complice il fatto che avevo il caffè "intazzato" da pochi secondi ed il Notebook acceso a lato, l'ho fatto.

"Click" su "Microsoft Office OneNote".

File…
Apri…
Blocco Appunti...

In passato scrivevo le postate su un "Blocco" di "OneNote" che avevo chiamato "LIBERO".

Lo cerco.
Lo ritrovo.
Lo apro.

File…
Nuova…
Pagina.

Ecco un nuovo foglio Bianco.
Come allora.

Sorrido di nuovo.
Bei ricordi.

Lui mi chiede il Titolo.

Mentre inizio a pensare a che scriverci … la tv continua nella sua regia occulta.

Passa una pubblicità che ha come sottofondo "White Christmas".
Gli rubo la prima strofa; sarà il titolo.

"I'm dreaming of a white Christmas"

Lui, OneNote, sotto al titolo, diligentemente, riporta data ed ora:
mercoledì 23 dicembre 2009 - 14:11

Giro il cucchiaino, guardo il gorgo che produco in quel piccolo mare nero.

Il colore Nero del caffè credo sia più eccitante della caffeina di cui è vettore.

Colore ed Aroma.

Colore ed Aroma, a mio avviso, fan più effetto degli stimolanti psicoattivi.

Ho sempre creduto all'importanza dei preliminari.
Sempre pensato che il valore stia nel software; non nell'hardware.

Che conti la testa, non i muscoli.
Che la logica sappia sempre imbrigliare e sconfiggere la forza bruta.

Questo per dire che, a mio avviso, alla molecola della caffeina danno tutta la colpa tuttavia io penso sia sopravalutata.
Fa propri meriti, o responsabilità, che non sono tutti e solo suoi.

Ma queste son teorie personali.

Insomma, è possibile che io non riesca mai a star bello stretto sul tema ?

Il fatto è che scrivo come parlo
e parlo come penso
e penso come uno che navighi su internet cliccando su tutti gli URL che vede.

Piacevole passatempo.

Solo ha il difetto che di lì a poco ci si ritrova a non ricordar da dove si provenga consapevoli di aver dimenticato pure dove si voleva andare.

Ma dopotutto anche questo è un modo di navigare.

La rotta può essere un fastidioso vincolo talvolta.
Lo è di certo se stai cazzeggiando.

Se non è questo il caso !!!

Ma torniamo ad ora.

Non saper da dove si viene e neppure dove dirigersi mica significa che non si possa pretender di sapere dove ci si trova.

Bianco il foglio, Nero il Caffè.
Ecco dove sono.

Si tratta solo di ribaltare la situazione.

Alla fine la tazzina sarà vuota ed il suo interno apparirà un poco più bianco
così come questo foglio, su cui scrivo prima di pubblicare, sarà un poco più pieno.

Un poco più pieno di nero.
E' come se il nero mi si infilasse tra le labbra e mi uscisse dai polpastrelli.

E' evidente.
Il Caffè rispetta il principio di conservazione della materia.

Ma per iniziare a travasare debbo superare il primo bivio.
"Posto" come "sono.gianluca" o come "facciolostronzo" ?

Insomma … "Postata Seria" o "Postata da Stronzo" ?

Per deciderlo rifletto sul fatto che amo i contrasti forti.
Così come mi diverte andar controcorrente.

Penso: "…  sono tutti così buoni in questi giorni … "

La voglia di profanazione inizia a crescermi dentro.

Adoro osservare l'azione degli Acidi che si infilano nelle cavità degli oggetti, li liberano o li corrodono.
Una mia passione adolescenziale era metter quelle conchiglie fatte a spirale nell'Acido Cloridrico.

In Sicilia pure U Tignusu ci si divertiva.

Lui però lo faceva con i parenti di chi non era d'accordo con lui, mica con le conchiglie.

Sarà stato appassionato di Chimica Organica.
A me è sempre piaciuta di più quella Inorganica.

Ed ognuno si cimenta dove ha maggior talento.

La Conchiglia, essendo poco più di un semplice ammasso di Calcio, inizia a friggere.
In superficie appare una schiuma biancastra.

Bolle su bolle.

Calcio e Cloro si attraggono con una passione dirompente.
Si combinano ribollendo.

Il Calcio della conchiglia si disgrega rapidamente e corre incontro al Cloro che, per lui, abbandona l'Idrogeno.

Coppie si sfasciano e nuove coppie nascono. 

In pochi secondi l'esterno della conchiglia si dissolve e rapidamente, prima che tutto scompaia, è bene estrarre ciò che resta.

Prima che svanisca.

 


Ciò che resta è la sua spirale interna; una spirale coniforme.
Sciolte le pareti esterne, appare l'interno che pare un cavatappi, una coclea in miniatura.

Ci si ritrova tra le mani una sorta di "radiografia meccanica" di quella che fu l'abitazione del mollusco.


Questa mia passione per ciò che corrode è pure una venatura del mio carattere.
Non l'unica grazie a Dio.

Ne ho pure altre.
Diverse.
Opposte.
Fortunatamente Prevalenti.

Oggi però mi va di far vibrare questa corda; di risuonare su questa frequenza.

Insomma tutto questo fornisce già, indirettamente, un primo segnale forte;
se mi leggevi mesi fa e se hai avuto la pazienza ed il tempo di arrivar sin qui … 
so cosa stai pensando: "… è sempre lo stesso".

Certo.

Nulla di diverso; ho scritto un poema quando bastava dire: "Oggi Faccio lo  Stronzo".

Che poi, già questo, sarebbe un eccesso di logorrea.
Lo dice già il nickname che lo faccio; mica va ribadito.

La conclusione di tanta inutile fatica è che posterò qui e non là.
Poi mi ridissolverò; come il Calcio sotto l'effetto del Cloro.

Almeno per un po'.

Dopo aver deciso che farò lo stronzetto, si tratta di capire con chi sia il caso di prendersela.

Beh, se te la devi prendere con qualcuno, prenditela con chi comanda,
con chi ha potere, con chi decide, con chi condiziona gli eventi.

E lascia stare i sottoposto che spesso non hanno colpe.

In questo modo, per queste vie, sono giunto alla decisione finale.
Ho deciso di scrivere pure io, come faceva mio figlio, una letterina di Natale al capo della baracca.

Per farmi sentire.
Per dirgliene un paio.
 

 

Come al solito ho problemi di spazio...
Continuo qui sotto; portate pazienza.
 
Cazzo Dimitri... quand'è che ti ci metti d'impegno a migliorare l'impiantino?

 
 
 
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