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Cineforum 2014/2015 | 7 ottobre 2014

Post n°205 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da cineforumborgo
 

LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE

Regia: Pier Francesco Diliberto ‘Pif’
Soggetto e sceneggiatura: Michele Astori, Pierfrancesco Diliberto, Marco Martani
Fotografia: Roberto Forza
Musiche: Santi Pulvirenti; la canzone “Tosami Lady” (musica e testi di Santi Pulvirenti) è interpretata da Domenico Centamore
Montaggio: Cristiano Travaglioli
Scenografia: Marcello Di Carlo
Costumi: Cristiana Ricceri
Effetti: Paola Trisoglio, Stefano Marinoni, Visualogie
Suono: Luca Bertolin
Interpreti: Cristiana Capotondi (Flora), Pierfrancesco Diliberto ‘Pif’ (Arturo), Ginevra Antona (Flora bambina), Alex Bisconti (Arturo bambino), Claudio Gioè (Francesco), Ninni Bruschetta (Fra Giacinto), Barbara Tabita (Maria Pia), Rosario Lisma (Lorenzo), Teresa Mannino
Produzione: Mario Gianani e Lorenzo Mieli per Wildside Media con Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 90’
Origine: Italia, 2013

"Tranquillo. Ora siamo in inverno: la mafia uccide solo d'estate. È come coi cani: basta che non gli dai fastidio". In questa rassicurazione di un papà palermitano a suo figlio c'è tutto il compromesso sordo che una città ha fatto con la vita e c'è la reazione civica che ha mosso “La mafia uccide solo d'estate”. Esordio alla regia di Pif (Pierfrancesco Diliberto), ex inviato de Le Iene, dopo aver debuttato in concorso al Torino Film Festival arriva nelle sale il 28 novembre.
Coi toni della tragicommedia, che mai perdono di vista il rispetto per i tanti drammi fotografati, Pif racconta la mafia alle nuove generazioni e illustra cosa voglia dire crescere a stretto contatto con un fenomeno criminale così ingerente, presente in maniera inevitabile e stringente in ogni momento della quotidianità. ‘Mafia’, è la prima parola che sillaba il piccolo Arturo, protagonista del film, attraverso i cui occhi vediamo Palermo.
"Ma come è possibile che a Palermo la mafia entrasse così prepotentemente nella vita delle persone e in pochi dicevano qualcosa?" si è chiesto Pif ormai adulto e quarantunenne, guardando indietro alla sua infanzia. Da qui l'esigenza di mettersi dietro la macchina da presa: "Essere un bambino a volte conviene. Perché imiti i tuoi modelli, cioè gli adulti. E se per loro non ci sono problemi, non ci sono neanche per te. I problemi arrivano quando, un giorno, il bambino capisce che la mafia non uccide solo d'estate".
Le date salienti dell'esistenza di Arturo sono puntellate dagli eventi e dalle esecuzioni di Cosa nostra. La notte in cui è stato concepito? Il 10 dicembre 1969, quella della strage di Viale Lazio. Il suo battesimo? Lo stesso giorno in cui venne inaugurata la giunta di Vito Ciancimino, successivamente condannato per associazione mafiosa e definito "la più esplicita infiltrazione della mafia nell'amministrazione pubblica".
Quando inizia ad andare alle elementari (intepretato dal bravo Alex Bisconti) e si innamora della compagna di classe Flora (Ginevra Antona), i suoi primi turbamenti amorosi coincidono con quelli del boss Filippo Marchese.
In questa cavalcata negli anni, il piccolo Arturo viene colto da una folgorazione per Giulio Andreotti, allora presidente del consiglio: è questa la trovata più riuscita e acuta del film, che regala delle chicche di intelligente umorismo. Andreotti, in maniera indiretta, dai tiggì o dal talk show ‘Bontà loro’ di Maurizio Costanzo, con le sue affermazioni taglienti diventa il consigliere dell'ingenuo Arturo. Lo ispira anche quando da giornalista in erba riesce a intervistare Carlo Alberto Dalla Chiesa: uno dei momenti più toccanti.
Crescendo Arturo ha il volto di Pif, che è anche voce narrante (a volte il suo timbro nasale e gracchiante è davvero difficile da sostenere). La sua innamorata Flora da adulta è interpretata da Cristiana Capotondi.
Seguendo le loro altalene sentimentali intanto partecipiamo a una vera e propria cronologia della morte, a tanti morti violente per mano mafiosa.
La mafia uccide solo d'estate è disarmonico, presenta qualche stonatura stilistica (vedi la scena degli spermatozoi) e narrativa, soprattutto quando si sofferma sulle vicende tra Arturo e Flora adulti. Ma di certo è un film utile e a suo modo coraggioso, che con gusto dileggia i boss mafiosi.
L'applauso finale che si alza lieve sui titoli di coda è soprattutto per le tante vittime di Cosa nostra, più o meno celebri. A loro ogni applauso: Cesare Terranova, Gaetano Costa, Giovanni Falcone, Mario Francese, Boris Giuliano, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici...
Simona Santoni, Panorama

Si possono raccontare vent'anni di mafia con il sorriso sulle labbra? E si può, con toni da commedia, rendere omaggio ai grandi eroi dell'antimafia che hanno pagato, con la vita, il coraggio di essere, fino in fondo, servitori dello Stato? Detto così, sembrerebbe un sacrilegio bello e buono. Invece, “La mafia uccide solo d'estate” è una delle operazioni più riuscite e intelligenti fatta dal cinema italiano, in questi ultimi anni. E il merito va tutto a Pif, nome d'arte di Pierfrancesco Diliberto, volto noto televisivo che ai successi ottenuti sul piccolo schermo (da 'Le lene' a 'll testimone') può aggiungere, ora, anche questo rimarchevole debutto nella regia cinematografica. Attraverso la storia di Arturo, concepito il 10 dicembre 1969 mentre stanno uccidendo Michele Cavataio, si ripercorrono anni di esplosioni, attentati, omicidi eccellenti. Dando un volto umano ai protagonisti dell'antimafia, che la sceneggiatura mette sulla strada di Arturo, innamorato senza speranza della piccola Flora. E' il commissario Boris Giuliano, per dire, a fargli scoprire una pastarella dolce e tocca al giudice Rocco Chinnici, vicino di casa della piccola Flora, condividere i patemi amorosi del bimbo. Così come è Dalla Chiesa a concedere, ad Arturo, un'intervista per il giornale locale, pochi giorni prima dell'attentato in cui perse la vita. Scene di vita quotidiana, che strappano risate, spazzate via dalle immagini di repertorio delle loro morti. (...) Qualche sbavatura da opera prima, ma questo è un film del quale andare fieri.
Maurizio Acerbi, Il Giornale

PIER FRANCESCO DILIBERTO ‘PIF’
Filmografia:    
La mafia uccide solo d’estate (2013)

Martedì 14 ottobre 2014:
LEI di Spike Jonze, con Joaquin  Phoenix, Scarlett  Johansson, Amy  Adams, Rooney  Mara, Olivia  Wilde

 

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Data di creazione: 29/09/2007
 

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