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Cineforum 2016/2017 | 21 febbraio 2017

TRUMAN - UN VERO AMICO È PER SEMPRE

Titolo originale: Truman
Regia: Cesc Gay
Sceneggiatura: Cesc Gay, Tomàs Aragay
Fotografia: Andreu Rebés
Musiche: Nico Cota, Toti Soler
Montaggio: Pablo Barbieri
Scenografia: Irene Montcada
Costumi: Anna Güell
Interpreti: Ricardo Darín (Julián), Javier Cámara (Tomás), Dolores Fonzi (Paula), Eduard Fernández (Luis), Àlex Brendemühl (veterinario), Pedro Casablanc (dottore), José Luis Gómez (produttore), Javier Gutiérrez (impiegato pompe funebri), Elvira Mínguez (Gloria), Oriol Pla (Nico), Nathalie Poza (donna), Àgata Roca (donna), Susi Sánchez (donna adozione), Francesc Orella (attore al ristorante), Ana Gracia (attrice al ristorante), Silvia Abascal (Mónica), Kira Miró (attrice)
Produzione: Diego Dubcovsky per Impossible Films/Trumanfilm/Bd Cine, in co-produzione con Dek&S Films/Telefe
Distribuzione: Satine Film
Durata: 108'
Origine: Spagna, Argentina, 2015

Julián, un affascinante attore argentino che vive da lungo tempo a Madrid, riceve una visita inaspettata dal suo amico Tomás che vive in Canada. I due, insieme al fedele cane Truman, passeranno quattro giorni intensi e indimenticabili, anche per il difficile momento che sta attraversando Julián.
Se esiste un modo per raccontare cosa si muove nel cuore di uomo quando sa che il suo tempo sta per scadere, cosa pensa e cosa architetta affinché nulla rimanga irrisolto quando non ci sarà più, Cesc Gay di sicuro lo ha trovato. La sua storia si apre sulla vita di Julián nel momento stesso in cui l’attore argentino decide di smettere di lottare contro la malattia che lo sta consumando, per trascorrere le ultime settimane che gli sono concesse nella ricerca di qualcuno che si occupi del suo cane Truman e nel tentativo di riallacciare i rapporti slabbrati con i parenti e gli amici più cari. Uno di questi è Tomás, l’amico di una vita trasferitosi da tempo in Canada, che un giorno a sorpresa si presenta alla porta di Julián per stargli accanto qualche giorno e accompagnarlo nel suo rocambolesco viaggio alla ricerca dei sentimenti dimenticati.
Tomás è un uomo pragmatico e responsabile, diversissimo da Julián, seduttore instancabile che ha sempre vissuto all’insegna della leggerezza e che ora, alla fine dei suo giorni, si trova con un solo e inseparabile compagno: il fedele bullmastiff Truman.
Ma come spesso accade le differenze caratteriali avvicinano le persone, perché solo insieme riescono a trovare quell’equilibrio quasi magico che gli rende la vita più sopportabile. Per questo la visita inaspettata di Tomás è portentosa per Julián, ed è grazie a lui, alla sua presenza discreta ma costante, che l’uomo riesce ad affrontare tutte le questioni in sospeso della sua vita, dalle più leggere alle più gravi, senza mai perdere l’humor che lo contraddistingue.
Il talento di Cesc Gay è proprio questo, la straordinaria capacità di affrontare le situazioni più drammatiche che offre la vita trovando un equilibrio tra commozione e umorismo, di non perdere la compostezza del racconto lasciandosi andare alle emozioni più profonde. “Truman - Un vero amico è per sempre” asseconda questa tendenza dall’inizio alla fine, senza cadere mai nel pietismo, ma mantenendo sempre la medesima dignità, nella vita come nella morte. In questo senso i due attori Ricardo Darín e Javier Cámara sono stati fondamentali per rendere vive sulla scena le intenzioni di Gay, ma anche Truman, il cane di Julián che ha completato il terzetto, ha avuto un ruolo importantissimo nel mantenere l’equilibrio tra i due amici, scandire i tempi comici e alleviare il peso delle scene più drammatiche. In questo film non c’è nulla che non funzioni, è un meccanismo perfetto che racchiude tutti gli ingranaggi che muovono l’essere umano, gli slanci dell’emozione come le pause della riflessione, e li fa girare al tempo deciso della vita.
Valeria Brucoli, Sentieri Selvaggi

La sana capacità di non dirsi tutto. L'amicizia vera, quella 'che non chiede il conto', è anche questo. Nel cinema contemporaneo raccontare l'amicizia maiuscola è un po' fuori moda: più facile è offrirla da contorno per temi diversi, magari più urgenti e attuali, come il terrorismo, le diversità, le disfunzionalità familiari. (…...)
Cesc Gay, invece, decide di andare controcorrente, o meglio fuori moda, e puntare tutto sulla narrazione pura e 'semplice' di due amici e degli intensi quattro giorni che trascorrono insieme. Ciò accade in “Truman”, bellissimo esemplare spagnolo di cinema 'lieve e profondo' che si è meritato tutti e cinque i premi Goya intascati lo scorso febbraio (…...). Erroneamente “Truman” può essere incluso nella lista dei cosiddetti 'cancer movie', quel cinema del dolore che solo chi è a secco di lacrime può permettersi. Il suo pregio, invece, è quello di invertire i valori tra la malattia e l'amicizia trattando la prima come il pretesto per raccontare la seconda. (…...) Diretto con solidità ma soprattutto scritto benissimo, “Truman” sembra un mantra ciclico che alterna pensieri, parole e azioni secondo i principi di una (ormai perduta) coerenza; per questo ogni chiacchierata tra i due uomini è sempre anticipata da un pensiero e seguita da un'azione che la mette in pratica, ma senza la banalità dell'aspettativa. C'è infatti quell'elemento che sfugge alla logica e si chiama 'umanità' profonda, laddove si 'tocca' l'imponderabile. Se di fronte ad alcune scene è impossibile trattenere le lacrime, in altre si sorride o addirittura si arriva a ridere, perché ogni dettaglio è trattato con una delicatezza e un'ironia sconfinate. Verrebbe da dire che quel 'trattenersi' emozionale espresso nel film lo allontana dalla tradizionale esplosione isterico/sentimentale - nel bene o nel male - che caratterizza il cinema iberico, avvicinandolo alla modalità di alcune nuove cinematografie sudamericane, più inclini al pudore espressivo sia rispetto al passato e certamente rispetto alla loro antica madrepatria. Insomma, il 49enne catalano Gay sembra più un giovane autore cileno o argentino che un erede di Almodòvar. E l'accoppiata Darín-Camára è perfetta, con l'attore argentino forse in una delle sue migliori performance cinematografiche degli ultimi anni.
Anna Maria Pasetti, Il Fatto Quotidiano

CESC GAY
Filmografia:
Krampack (2000), V.O.S. (2009), Una pistola en cada mano (2012), Truman - Un vero amico è per sempre (2015)

Martedì 28 febbraio 2017:
LA CORTE di Christian Vincent, con Fabrice Luchini, Sidse Babett Knudsen, Eva Lallier, Corinne Masiero, Sophie-Marie Larrouy

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Data di creazione: 29/09/2007
 

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