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La pretesa di tacitare le “voci scomode” dimostra la falsità e l’ipocrisia della democrazia occidentale

Post n°14383 pubblicato il 29 Marzo 2018 da Ladridicinema
 

Il concetto di “Libertà e Democrazia” continuamente sbandierato in Occidente e con quello il pretesto per aggredire i paesi che non si conformano allo standard politico del sistema ipercapitalista e consumista promosso dalle elite anglo USA, si scontra con la realtà dell’intolleranza manifestata nei confronti delle voci discordi non conformi al coro del politicamente corretto imposto nelle società occidentali.

Le fonti di informazione che operano in modo difforme rispetto al coro conformista del sistema dei media atlantisti, quelli che svolgono l’insostituibile compito della manipolazione delle idee e dei cervelli , vengono sottoposte a pressione indebita, ricattate e sanzionate con i più assurdi pretesti in modo da rendere loro impossibile lo svolgimento del proprio lavoro.


Il concetto di libertà di opinione per Washington, Londra ed i loro lacchè europei, confligge con l’atteggiamento delle autorità anglosioniste che sottopongono tutte le fonti di informazione al loro controllo palese o occulto attraverso l’appartenenza ai grandi gruppi finanziari che ne assicurano l’esistenza e ne garantiscono la conformità alle programmazioni degli “spin doctors” che soprassiedono alla manipolazione dei flussi informativi.

Nel caso degli Stati Uniti, risulta vincolante il controllo che viene esercitato dall’AIPAC,una società di influenza politica che cura gli interessi della potente lobby sionista negli USA e che esercita il vero potere dietro le ombre in materia di politica estera di Washington.
L’espressione più chiara di questa idea è l’attacco permanente contro i paesi dell’asse della Resistenza, quali la Siria, il Libano e l’Iran. Questo attacco si svolge a tutti i livelli, incluso il sistema dei media e la loro limitazione, proibizione e perfino chiusura degli accessi sui social media, per effetto delle decisioni e degli obiettivi perseguiti dall’Amministrazione di turno e delle pressioni sioniste sui mezzi di comunicazione di massa.

Così è accaduto ad esempio con il network informativo di Hispan Tv , che ha subito la censura da parte della società Google e da Youtube, portando alla chiusura dei suoi canali globali in una decisione inaccettabile delle autorità statunitensi, dimostrando che queste reti sono soggette al controllo preventivo che non ha nulla a che spartire con la sbandierata libertà di informazione e di opinione. Stesso trattamento riservato anche alla rete libanese Al-Manar ed a quella di Al-Mayadeen.

Questi episodi dimostrano con chiarezza come opera il potere della elite dominante e la sua imposizione di controllo. La pagina su You Tube è stata riperta dopo il provvedimento di censura ma senza possibilità di accedere ai suoi archivi ed alla sua ricca storia documentata di reportage e di notizie su quelle aree tematiche, su quelle regioni e processi che vegono silenziati dai media occidentali (es. la guerra in Siria ). Ancora peggio per le reti libanesi che, esendo considerate collegate con Hezbollah, partito presente nel Parlamento libanese, vengono considerate “reti terroriste” e come tali viene negato l’accesso ai loro corrispondenti sul territorio statunitense e sequestrati i loro conti bancari.

Provvedimenti analoghi sono stati presi dalle autorità USA contro la rete russa RT News ed RT Actualidad (in spagnolo) diffuse negli USA. Nello scorso mese di Novembre, le autorità del Congresso USA hanno decretato il ritiro delle credenziali stampa al network RT sulla base di un voto unanime realizzato il giorno 21 di Novembre da parte del Comitato Esecutivo dell’Ufficio dei corrispondenti di Radio e Televisione nel Congresso. Un atto di autorità unilaterale sulla base del quale viene limitata la possibilità di trasmettere da parte di questa rete sul territorio degli Stati Uniti, con il pretesto di inserire la rete in un elenco di agenti stranieri la cui attività informativa può essere limitata da parte del Congresso.

Il piano maestro di Washington è quello di cercare in ogni modo di silenziare le voci dell’Asse della Resistenza che contrasta le politiche imperialiste degli Stati Uniti e dei loro alleati, in una guerra informativa che possa controbilanciare la campagna di falsificazioni e di menzogne che il Dipartimento di Stato, l’AIPAC e la CIA fanno diffondere sulla Siria, sul Libano e sull’Iran attraverso i loro mega media collegati, dalla CNN alla Reuters, alla NBC, Fox Nexs, ABC, Associated Press, ecc… Una campagna che prepara il pubblico statunitense alle nuove guerre ed agli assassinii di massa che USA, GB, Arabia Saudita ed Israle si apprestano ad organizzare in Medio Oriente.

Nel caso di Google, il gigante mediatico statunitense, principale sussidiaria della multinazionale USA Alphabet Inc. la cui specializzazione sono i prodotti ed i servizi relazionati con Internet, software, dispositivi elettronici ed altre tecnologie, è stata imposta una restrizione contro le pagine di Hispan Tv, Hispan Tv programmi, documentazione, video e serie televisive tanto nella piattaforma Youtube quanto in Google Plus. La scusa è stata quella che Hispan Tv avrebbe violato le condizioni di Google in materia di invio di spam e contenuti pubblicitari e richieste varie. Tutti argomenti falsi e chiaramente destinati ad esercitare pressioni ed attaccare quei media che si opppongono alla egemonia globale.

Risulta evidente che, al governo statunitense, risulta scomodo un paese sovrano come l’Iran, che rappresenta una spina nel fianco della sua politica egemonica, come il trovare un rivale che è in grado di affrontarlo sul suo stesso terreno e sgominare i suoi alleati, come accaduto nella guerra di aggressione contro la Siria e in Iraq, dove l‘Asse della Resistenza ha rappresentato un muro dove si è infranta la triade costituita dall’imperialismo, sionismo e wahabismo saudita.

Allo stesso tempo come il Piano di Azione Congiunta -JCPOA – l’accordo sul nucleare ha dimostrato la forza della nazione persiana in materia di realizzare un programma nucleare in funzione dei propri obiettivi nazionali, mostrando al mondo che l’unico che non adempie a agli accordi stabilit tra i firmatari del gruppo 5+1 è precisamente il governo degli USA che non accetta, che non assimila che i termini come sovranità e dignità sono acora presenti in alcuni popoli del mondo.

 
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