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La verità sta in cielo

Post n°13439 pubblicato il 12 Ottobre 2016 da Ladridicinema
 

Il 22 giugno 1983 avviene uno degli eventi più oscuri e ancora irrisolti della storia italiana del '900, ovvero il rapimento di Emanuela Orlandi, una cittadina vaticana figlia di un messo pontificio. Dopo trent'anni non si sa ancora quale sia la verità, tranne che la ragazza non ha fatto più ritorno a casa. In questi anni sono state fatte tantissime ipotesi, ma forse bisogna indagare proprio nell'Italia di quegli anni per capire quello che succede nel presente e soprattutto capire lo scandalo "Roma capitale".

Sollecitata da questo scandalo, una rete televisiva inglese decide di inviare a Roma una giornalista di origine italiana per indagare proprio sul mistero della Orlandi. Così con l'aiuto di un'altra giornalista che ha spesso intervistato Sabrina Minardi, amante di Enrico De Pedis, si prova a risolvere l'enigma non capendo però di stare scoperchiando il vaso di Pandora. Perchè oltre alla domanda di chi ha rapito la quindicenne, il perchè e che fine ha fatto si intrecciano anche i rapporti che "Renatino" aveva con i servizi segreti, il Vaticano, la politica e le mafie.

"La verità sta in cielo" di Faenza, tratto dal romanzo di Vito Bruschini “La verità sul caso Orlandi”; quindi è, se non la parola fine alla questione Emanuela Orlandi, comunque e soprattutto un riassunto delle inchieste degli ultimi 30 anni; di come ci sia un filone che lega le vicende di mafia capitale agli eventi criminal-finanziari degli anni'80 come detto prima e soprattuto il racconto di tutte le piste studiate e un approfondimento sul personaggio di DePedis (senza i romanzismi costruiti da romanzo criminale e soprattutto dai giornalisti).

Il tutto viene realizzato in maniera eccelsa, con lo stile di Rosi e Petri, ma anche dello stesso Bellocchio e sostenendo la lezione di Leonardo Sciascia che ogni storia, anche la più complicata, può diventare semplice se si è in grado di evidenziare le dinamiche che raccontano la vicenda dove l'interesse di pochi vale su quello di molti. Attraverso un dettagliato lavoro di ricerca basato su materiali di archivio e contatti con la famiglia Orlandi, Roberto Faenza tenta di ricostruire il mistero.

È da oltre 30 anni che questa storia attende di essere portata all’attenzione del pubblico internazionale. Trattandosi di una vicenda con scabrose ramificazioni ancora attuali in un tessuto che coinvolge la politica, la criminalità organizzata e una parte della Chiesa, si può capire il perché di tanto ritardo. Sinora nessun pontefice ha preso la decisione di aprire le carte del caso Orlandi, che pure si sanno secretate in Vaticano. Papa Bergoglio ha mosso i primi passi ed è probabile che altri seguiranno”.

Ma la risposta principale alla domanda non è stata svelata, come sembrava annunciare Faenza; non siamo di fronte a "Il caso Mattei" dove Rosi ci dava la sua teoria che poi si è dimostrata esatta. Viene solamente fatta una teoria su quello che ci hanno raccontato sulla trafugazione del corpo di DePedis e sul dossier che il Vaticano avrebbe promesso alla magistratura italiana senza ancora averlo pubblicato.

Quindi, se sappiamo chi l'ha rapita e forse anche che fine ha fatto, chi ha dato l'ordine? L'unico che ha probabilmente la risposta in parte l'ha già svelata con quelle poche parole al fratello della ragazza, "lei è in cielo" ed è per questo che la Verità sta in Cielo. Manca solo un metro da percorrere per arrivare alla verità, non so se ci arriveremo, ma con il mio film sollecito a compiere quest’ultimo sforzo per raccontare finalmente alla famiglia e all’Italia cosa è successo davvero a Emanuela Orlandi” spiega Faenza.

Il Vaticano però perchè non racconta tutto? Perchè c'è un intrigo spionistico da guerra fredda in cui sarebbero stati coinvolti alte sfere del Vaticano, malavita organizzata, politici e affaristi della capitale, servizi segreti italiani e stranieri? Questo film non farà certo piacere a certi ambiente anche perchè come hanno sottolineato in molti, nelle scene finali del film si va a intendere che esista una Chiesa "pre" e una Chiesa "post" Bergoglio, una rigorosamente opaca, torbida e corrotta, l'altra carica di attese e speranza. 

Voto finale: 4/5

Poster

Il 22 giugno 1983 una ragazza di 15 anni, Emanuela Orlandi, sparisce dal centro di Roma e non farà più ritorno. E' figlia di un commesso pontificio e ben presto si capisce che la sparizione coinvolge diversi poteri forti, dal Vaticano alla Banda della Magliana fino a Mafia Capitale. La sua scomparsa è l'occasione per raccontare la piramide omertosa che da quel momento metterà in ginocchio la capitale. Una vicenda con scabrose ramificazioni ancora attuali in un tessuto tipicamente italiano che coinvolge politica, criminalità organizzata e una parte della Chiesa. E' da 30 anni che questa storia attende di essere raccontata.

 

 
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