Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Guarda, a dir molto siete in:

 
Citazioni nei Blog Amici: 135
 

Ultime visite al Blog

OgniGiornoRingrazioje_est_un_autrecassetta2bisou_fatalelyravEstelle_kwoodenshipbubriskaArianna1921Dott.Ficcagliamoon_Isurfinia60ormaliberaDizzlySoloDaisy
 

Ultimi commenti

già :)
Inviato da: elyrav
il 24/04/2024 alle 09:17
 
Effettivamente, per come si avvita il mio cervello in certi...
Inviato da: je_est_un_autre
il 24/04/2024 alle 08:57
 
Sì, a palazzo dei Diamanti era presente - tra gli altri -...
Inviato da: je_est_un_autre
il 24/04/2024 alle 08:54
 
L'ho vista anch'io quella mostra e l'ho...
Inviato da: Estelle_k
il 23/04/2024 alle 23:34
 
Siii, avevo già esagerato con il commento logorroico, lo...
Inviato da: bubriska
il 23/04/2024 alle 22:45
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« AppelloUltima conversazione. Di... »

Gli studenti di fisica (II)

Post n°240 pubblicato il 17 Ottobre 2014 da je_est_un_autre

All'epoca non lo sapevo con precisione (ma cominciavo a sospettarlo) comunque io di sicuro ho sbagliato scuola.
Scelsi fisica e io di fisica non ci ho mai capito nulla, tanto per dirne una. Se non me ne sono andato in fretta, oltre che per la mia straordinaria irresolutezza, deve essere stato perchè tutto sommato coi miei compagni mi trovavo benone, e nel lentissimo succedersi dei giorni adolescenti il domani coi suoi punti interrogativi era così lontano che ci si poteva tranquillamente astenere dal pensarci su.
Era una generazione fa e sembrano dieci. Eravamo ingenui, poco o nulla attenti al nostro aspetto, a volte anche dialettali, quasi totalmente ignari in quanto a  questioni quali sesso o affini (ma non posso dimenticare la sofferenza solitaria di certi interminabili pomeriggi spesi a sognare e immaginare, in un furore che non risparmiava nessuna, dalla desiderabilissima commessa del conad sotto casa in giù).
La mattina, la Mother mi preparava un uovo.
Arrivavo a scuola - in questo non sono cambiato - monosillabico e di pessimo umore, e non capivo come gli altri potessero essere già così ciarlieri. Quei dieci minuti prima dell'ingresso in aula, nel chiasso dell'atrio gremito, erano per me come l'inferno e così presi la decisione che sarei arrivato per sempre in ritardo. C'era una corriera miracolosamente vuota che partiva venti minuti dopo il gruppo di corriere che si muovevano verso Modena alle 7.20, cariche di studenti. Quando la scoprii mi venne spontaneo rivolgere un ideale ringraziamento a quelli dell'ATCM che avevano pensato a una corriera apposta per quelli come me (un paio di persone, tre al massimo): con anche i sedili morbidi e le tende pulite, leggere. Forse il ricordo mi tradisce, ma mi sembra che la radio mandasse soave musica classica a un volume ragionevole. Serve così poco per essere felici.
Entravo in classe con cinque, massimo dieci minuti di ritardo. A scuola andavo benino e non mi hanno mai fatto troppe storie. Il professore all'appello mi aveva segnato assente e così metteva una "R" sul mio nome, nel registro. Significava ritardo, o rientrato, non lo so. Comunque sia, ogni giorno una Erre.
Deve essere per quello che ancora oggi alcuni dei miei compagni di allora mi chiamano Erre.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Cipigli/trackback.php?msg=12989771

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
viburnorosso
viburnorosso il 17/10/14 alle 18:58 via WEB
Io ho fatto tutto il liceo classico con la R. Non per scelta consapevole, eh, ma proprio come ultimo patetico tentativo di rimandare l'ingresso nell'odiato luogo di aggregazione coatta (così definivo la scuola). Una fermata prima di arrivare, sul bus, mi prendeva sempre un mal di pancia che lo studiano ancora oggi quelli che si occupano di malattie psicosomatiche.
Eppure è passata.
Mi è rimasta solo una scarsa propensione alla socializzazione nella prima mezzora dopo il risveglio, che talora si spinge anche fino a mezza giornata.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/10/14 alle 19:01 via WEB
E poi hai fatto della scuola il tuo lavoro, Prof!
(Rispondi)
 
blanche.f
blanche.f il 18/10/14 alle 06:43 via WEB
Non so se il mio umore fosse peggiore da studentessa o da Prof. Sta di fatto che i miei mattini sono neri da sempre. Grrrr.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 18/10/14 alle 09:01 via WEB
Ti credo che ringhi, alle 6 e 43.
(Rispondi)
 
selenezar
selenezar il 18/10/14 alle 10:36 via WEB
Anche i miei neuroni hanno la connessione lenta al mattino. E la mia bella ora di viaggio in auto per giungere a lavoro mi aiuta a carburare: mi godo le prime luci, i miei pensieri immersi nel silenzio. Bellissimo! Questa regola del grunch però non vale con i miei gatti...per loro ho sempre un sorriso e tante coccole anche di primo mattino.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 18/10/14 alle 10:47 via WEB
Anche io tutte le volte che ho fatto un lavoro "normale" consideravo quasi un sollievo avere un sacco di strada da fare prima di arrivare al lavoro, così l'approccio era più morbido, diciamo. Quanto ai gatti avrai già capito che sono un gattofilo delle frange più estreme, quindi condivido.
(Rispondi)
 
 
 
selenezar
selenezar il 21/10/14 alle 09:36 via WEB
I miei due adorati mostriciattoli :-))) http://digiphotostatic.libero.it/selenezar/med/31254ac775_8215677_med.jpg
(Rispondi)
 
 
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 21/10/14 alle 09:52 via WEB
Eheh! Belli!
(Rispondi)
 
lisalibera
lisalibera il 18/10/14 alle 20:50 via WEB
Non chiedermi di prendere una decisione di prima mattina. :/ Ma, dopo il caffè.. :)
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 20/10/14 alle 20:50 via WEB
Ma com'è il caffè canadese, Lise? Dà la sveglia come un buon caffè italiano? E (ti faccio una domanda interessatissima) le mozzarelle Saputo come sono?
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
espe il 20/10/14 alle 14:26 via WEB
Io a scuola arrivavo in ritardo pur andandoci a piedi. Se l'ora (per sbaglio) era quella giusta aspettavo che tutti entrassero e poi mi accendevo una sigaretta. Davanti al portone. Ho sempre avuto questo modo un po' patetico di ribellarmi alle imposizioni.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 20/10/14 alle 20:52 via WEB
La espe senza sigaretta è praticamente inimmaginabile. Anche da adolescente.
(Rispondi)
 
 
viburnorosso
viburnorosso il 21/10/14 alle 09:02 via WEB
Anche tu teorica del luogo di aggregazione coatta? Lo sapevo, sennò mica potevamo essere così amichette!
(Rispondi)
 
beside_me
beside_me il 21/10/14 alle 09:45 via WEB
buongiorno :) io frequentavo un liceo distante da casa,era in un altro comune,ogni mattina prendevo due bus,e scendevo quasi all'alba per arrivare puntuale,poi indossavo una divisa blu,gonna camicetta e giacca,(liceo linguistico privato)all'epoca non esisteva un liceo linguistico statale..ricordo che mio padre..mi iscrisse ..con grandi sacrifici...quindi mi sentivo ancora più responsabile e cercavo di studiare e brillare il più possibile per fargli capire che era quello che desideravo fortemente...e che i suoi sacrifici un giorno sarebbero stati ripagati.buona giornata :).
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 21/10/14 alle 10:10 via WEB
E infatti un giorno arrivò la Florida! Brava beside.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
camminate strambe il 21/10/14 alle 12:37 via WEB
Però tu, in fondo, un barlume di scusa per essere in ritardo ce l'avevi, vista la distanza. Avrai senz'altro avuto la tentazione di prendere a schiaffi quelli che invece abitavano accanto alla scuola e ciononostante arrivavano a metà prima ora, sciabattando e togliendosi le caccole dagli occhi.
(Rispondi)
 
 
viburnorosso
viburnorosso il 21/10/14 alle 13:18 via WEB
Le cispe, le caccole degli occhi si chiamano cispe. Che ogni caccola ha il suo nome!
(Rispondi)
 
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 21/10/14 alle 13:47 via WEB
Mannò, ha ragione camminate! Caccole, in Emilia Romagna anche quelle degli occhi si chiamano caccole. (Il dibattito si eleva).
(Rispondi)
 
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
camminate strambe il 21/10/14 alle 15:36 via WEB
E lo fermerei prima di passare in esame il resto del corpo ;P
(Rispondi)
 
vaniloquio
vaniloquio il 21/10/14 alle 12:52 via WEB
Quando narri mi incanti.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 21/10/14 alle 13:48 via WEB
Gulp.
(Rispondi)
 
MarianneWerefkin
MarianneWerefkin il 21/10/14 alle 13:16 via WEB
Io invece non ho mai sopportato i ritardatari e per quanto fossi una "testa calda" al liceo mai un ritardo, se non per i soliti ritardi delle ferrovie dello stato, ma eravamo giustificati all'istante. Ricordo però con dolcezza un compagno di classe che, al mattino (all'alba direi, era di Rimini) si addormentò in treno e finì a Ferrara. Arrivò in classe alle 11, durante un compito in classe di matematica, stralunato e sconvolto, sudato e con lo zaino che come un cappio penzolava al collo, sembrava un sopravvissuto al Vietnam per intenderci, e noi, proff compresa, lo accogliemmo con una risata da far tremare i muri. Poi cadde a terra morto ( no scherzo, dai).
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 23/10/14 alle 15:43 via WEB
Che ridere durante un compito in classe di matematica poi non è mica una roba semplice.
(Rispondi)
 
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 22/10/14 alle 16:48 via WEB
io andavo a scuola a piedi,i ritardi dipendevano dalla voglia del gruppo in marcia e dall'insegnante della prima ora.. ma d'altronde la nostra cittadina all'epoca si percorreva a piedi in lungo e in largo e, a parte la mia timidezza, mi piaceva la marea di ragazzi ciarlieri...sarà per quello che anche adesso alle 6.15 vado già a mille?!?;))
(Rispondi)
 
Dr.U
Dr.U il 27/10/14 alle 09:18 via WEB
io invece ero una secchiona DOC, più per scelta di mia madre che mia a dirla tutta. Mi sorbivo l'attraversamento dell'atrio gremito, prorpio negli anni in cui mi vedevo sempre meno bella, mena vestita bene, meno simatica di tutte le altre, bidelle incluse. Un inferno, leggermente migliorato all'università, ma non troppo avendo scelto il più snob degli atenei. Finalmente il lavoro, la scoperta di piacermi molto e di conseguenza di piacere molto. Tornassi indietro sceglierei di essere ERRE anche io :-)
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 27/10/14 alle 09:33 via WEB
E invece sei diventata U!
(Rispondi)
 
angi2010
angi2010 il 03/11/14 alle 23:50 via WEB
che bello sto post
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 04/11/14 alle 00:42 via WEB
Grazie!
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963