Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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Gianduia

Post n°258 pubblicato il 12 Novembre 2015 da je_est_un_autre

Tommy è un gatto. Un gatto afono.
All'inizio l'ho visto da lontano, e pensavo che il miagolio non si sentisse per la distanza. Invece no, era proprio muto. Mi è stato simpatico da subito.
Tommy l'ho incontrato in un teatro dove poi avrei fatto spettacolo, un teatro di Torino che somigliando di più ad un centro sociale non prevede chissà quali barriere all'ingresso, così il felino può farsi le sue passeggiate come più gli aggrada, dal cortile al palcoscenico e poi di nuovo in cortile. L'ultima volta l'ho visto alle nove meno cinque, ovvero cinque minuti prima dell'ipotetico inizio. Dico "ipotetico" perchè in quel momento non avevo nessuna certezza che lo spettacolo si sarebbe fatto: la platea era, in quel momento, ancora desolatamente vuota. La gentilissima amica che gestisce quello spazio, senza in nessun modo sottolineare l'imbarazzante situazione che si stava creando (e che certo doveva provocare una qualche delusione anche a lei) ha raccolto dolcemente il piccolo Tommy per portarlo fuori. Tommy mi ha salutato con un inudibile miagolio e se n'è andato.
Tommy, tu non lo sai ma io in quel momento avrei voluto seguirti, uscire in cortile e perdermi nella notte torinese. Ma che ci faccio qui? mi chiedevo davanti a quelle poltrone desolatamente vuote. Poi la prima fila ha raccolto alcuni amici coraggiosi e volenterosi, e qualche poltrona sparuta s'è riempita di qualche solitario spettatore. Non più di una dozzina di persone. Li guardavo e mi riempivo di rabbia, una rabbia che ad un certo punto mi ha fatto pensare: o fai qualcosa o così non riesci ad arrivare in fondo. Ho fatto qualche respiro, mi sono concentrato e ho recitato quel testo in cui peraltro si allude a dei teatri vuoti e su questo gioco di specchi mi sono anche concesso qualche ironia.

Questo post non è una lamentela, non è un piagnisteo, è una constatazione: forse non ne vale più la pena, di smaniare in questo modo per "andare fuori", cioè in giro, per fare il teatro. Quando ero ragazzino e andavo a teatro innamorato come un pazzo di tutto quello che vedevo là dentro esistevano ancora le compagnie di giro. Adesso quel mondo lì non c'è più, a parte poche eccezioni naturalmente. Ormai non ne vale più la pena, di sbattersi così. Meglio fare il teatro a casa, nelle vicinanze, dove pure uno straccio di ex compagno di scuola disposto a venire a vederti lo trovi di sicuro.
Perchè poi bisogna prenderne atto: la gente a teatro non  ci va. Non ci vuole andare, si rompe le palle, è finita la curiosità.
Ieri sera facevo lezione a un gruppo di principianti. Belle persone, un bel gruppo davvero. Ho chiesto loro: ma voi a teatro ci andate? No, è stata la risposta.
Non ci vanno, non ci sono mai andati. Solo io trovo scandalosa e contraddittoria la loro presenza lì e il loro assoluto disinteresse nei confronti della scena vista nei teatri.
Finirà anche in me questo "scandalo" e me ne farò una ragione.
Con buona pace dei sogni.

p.s.: il titolo è dovuto al dolcissimo regalo di un cuore gentile, un bel barattolo di crema gianduia. Che bisogna pur consolarsi, in qualche modo.

 
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Commenti al Post:
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 12/11/15 alle 12:24 via WEB
Beh dipende dagli spettacoli però. Perché quando io vado a teatro, oh, è sempre pieno.. Per il Tommy non posso che provare tenerezza essendo gattara dentro :-)
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 12/11/15 alle 13:18 via WEB
Eh, beh. Certo, alcuni teatri sono pieni sì. Ma io mica me la prendo, per questo. La mia davvero voleva essere solo una riflessione: vale pena di provarci, ad andare fuori? Quando non ti chiami Alessandro Preziosi, intendo dire. Siamo in tanti, c'è gente senza un "nome" da sventolare che è bravissima.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
massimolegnani il 13/11/15 alle 09:11 via WEB
hai un bel modo di raccontare, fai del gatto l'epicentro ma lasci che l'occhio cada sui cerchi più periferici dove c'è la tua passione ed il pudore del lamento. e hai ragione è triste il teatro semivuoto, mi sento uno dei colpevoli (in genere, non per il tuo spettacolo in particolare) perchè da due anni frequento con grande piacere laboratori teatrali ma non vado mai a teatro come spettatore. mi sento un po' come quelli che pretendono di scrivere ma non leggono mai un libro. che vuoi sono i limiti e le contraddizioni umane, ma tu non demordere, che la passione è bella anche se poco ripagata. massimolegnani
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 13/11/15 alle 15:27 via WEB
Ma infatti mi adatto ai limiti e alle congtraddizioni umane, io stesso ne son pieno. Grazie, massimolegnani.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Ambra il 13/11/15 alle 17:15 via WEB
Mi dispiace. Io il tuo scritto lo trovo una denuncia. I tuoi dubbi offrono una panoramica interiore di chi sta sopra il palcoscenico, che non è un prodotto da consumare ma è una persona. Chi sta sotto non sempre ha presente questo concetto. Bisogna chiedersi anche, a mio parere, quanto è stato pubblicizzato l'evento, se sono stati utilizzati i giusti termini e canali adeguati per informare. Non posso credere che la gente abbia snobbato con non curanza un tuo spettacolo, soprattutto quello che hai proposto, e pure che si siano presentati in così pochi, rispetto ad una media che se ho intuito è per lo meno leggermente più alta, altrimenti che senso avrebbe veramente andare fuori porta. Ritengo invece che alcune informazioni abbiano avuto poca eco e siano arrivate ad un gruppo ristrettissimo di gente. Questo lo trovo realistico. E in ogni caso qualcosa non quadra.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 15/11/15 alle 10:20 via WEB
Sicuramente la pubblicità ha il suo peso, e non dico nemmeno che non sia stata fatta. Ma forse anche quella serve a poco. Il punto è che un teatrino che gode di alcune sovvenzioni in quanto al centro di un quartiere "difficile" e che per la prima volta osa proporre un cartellone di prosa (al posto del consueto teatro di improvvisazione che si era fatto lì dentro) fa anche una scommessa, e i primi passi si sa, son difficili. Anche questo conta. (Grazie, Ambra).
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Ambra il 15/11/15 alle 12:25 via WEB
Beh, mi pare che alla domanda del post tu abbia dato risposta, attraverso la contestualizzazione dell'evento. Ottimo! Quindi ti vedremo ancora in giro!Bene.
(Rispondi)
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 14/11/15 alle 15:00 via WEB
Eh... Effettivamente conosco anch'io gente che fa teatro e non ci va mai. E questo è uno dei problemi, la smania di protagonismo senza un vero interesse per la materia. E l'altro problema è stato nel tempo il continuo venire incontro al gusto di un pubblico ammuffito e tradizionalista, che ha ucciso il teatro "minore", l'innovazione, la sperimentazione. Sto andando poco a teatro anch'io, perché questa robaccia di provincia con il nome famoso della televisione a uso delle vecchie signore non mi interessa. Intercetto ogni tanto qualcosa di nuovo, ma ci vuole il caso clamoroso perché arrivi fino a qui.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 15/11/15 alle 10:41 via WEB
Tutto vero. Senza contare che anche un certo teatro d'innovazione (ne ho visto un esempio chiaro l'altro giorno, mi sto appena riprendendo) è così incomprensibile, autocompiaciuto e supponente da far pensare che sia pensato per scoraggiare potenziali nuovi spettatori.
(Rispondi)
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 19/11/15 alle 08:53 via WEB
Ho visto la scorsa primavera uno spettacolo chiamato "La merda", suppongo che tu lo conosca o quanto meno ne abbia sentito parlare. Dal punto di vista del contenuto in realtà non era poi neanche così innovativo, ma ho trovato l'attrice di una bravura sconvolgente e tutta la struttura dello spettacolo straordinariamente efficace. Insomma, ogni tanto capita di vedere qualche bella novità. C'era un folto pubblico di 30-40enni, tutti venuti da chissà dove, niente madamin della mia città.
(Rispondi)
 
 
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 19/11/15 alle 09:04 via WEB
Sì, ma La merda (l'ho visto eccome) ha dalla sua una cosa, e tu l'hai già detto: l'attrice è semplicemente straordinaria. Mi sono chiesto cosa sarebbe cambiato se fosse stata vestita e non nuda. Credo niente.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 21/11/15 alle 15:39 via WEB
Non so, secondo me invece c'era un valore espressivo anche nella sua nudità, che la rendeva più vittima, per l'esposizione, ma anche perché lo spettatore percepisce che lei debba magari sentire freddo (probabilmente non è vero, ma uno inconsciamente se lo immagina). E poi nel suo canticchiare l'inno nazionale da nuda c'era qualcosa di profondamente stridente. Insomma, secondo me è una scelta di regia che ha un contenuto, non è soltanto provocazione fine a se stessa.
(Rispondi)
 
 
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 21/11/15 alle 21:58 via WEB
No no, probabilmente lei ha VERAMENTE freddo. Ma io a quello non ho pensato. Ho solo pensato ai perchè della scelta. E i miei perchè sono appunto miei, e magari sono sbagliati. Ma la domanda era: da vestita, sarebbe stata meno efficace? Forse. Secondo me no.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
tullio carmignanis il 17/11/15 alle 15:35 via WEB
No, non ti chiami Alessandro Preziosi bensì...beh, tu sai bene chi sei, ed è meglio!
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 18/11/15 alle 17:23 via WEB
Troppo buono, Carmignanis.
(Rispondi)
 
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 18/11/15 alle 10:51 via WEB
varrà ben più la persona di un nome, e tu hai passione, che in qualche modo, piccole delusioni a parte, c'è chi riconosce..su Maestro!!bando all'amarezza:)
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 18/11/15 alle 17:24 via WEB
Mangerò un po' di gianduia.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
dee il 19/11/15 alle 10:42 via WEB
a saperlo, magari in quel teatro ci sarebbe stato uno spettatore in più...
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 19/11/15 alle 21:25 via WEB
Cavolo, hai anche ragione, Dee. Vedi, ci si perde negli anni e poi succede così.
(Rispondi)
 
shantje
shantje il 21/11/15 alle 08:41 via WEB
Perchè uno scandalo la loro presenza ? Un'ottima occasione per lasciare loro tutto quello che la magia del teatro ci trasmette . Ho un corso in una scuola media di ragazzini di 14 anni ripetenti, un'alternativa alla strada ai bulli di quartiere e a dei genitori "distratti". Teatro,musica e qualsiasi arte ci fanno crescere . P.s, le compagnie amatoriali sono le migliori.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 21/11/15 alle 09:57 via WEB
Magari "scandalo" è una parola un po' forte, ma è per capirsi: quello che cerco di comunicare è che andare a teatro farebbe bene a loro come allievi e come persone, e che trovandosi lì sarebbe abbastanza naturale farsi venire la curiosità di mettere piede in un teatro ogni tanto, giusto per vedere come lo fanno quelli che hanno più esperienza di loro. Anche io ho lavorato in scuole diciamo così "difficili" ed era bellissimo, alla fine, dopo mille difficoltà, vedere i ragazzi entusiasmarsi e chiedere di fare un'altra prova, un'altra ancora, prima del saggio. Credo non ci sia niente di male nell'augurarsi, oltre ad averli divertiti, di avere creato anche qualche spettatore di teatro in più.
Le compagnie amatoriali sono quelle che vivono più genuinamente quest'arte, con più candore, forse anche con più passione in certi casi. Ma la qualità è quasi sempre, appunto, amatoriale.
(Rispondi)
 
shantje
shantje il 21/11/15 alle 08:42 via WEB
(non sarà quel vasetto di Gianduia fondente ?? un cioccolato delizioso,ottimo sostituto della Nutella )
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 21/11/15 alle 10:00 via WEB
E' una crema spalmabile simile alla nutella, ma è meglio, con un sapore di nocciole intenso. Non so se è fondente, non mi sembra. Ma resta una gran goduria.
(Rispondi)
 
Fanny_Wilmot
Fanny_Wilmot il 21/11/15 alle 15:34 via WEB
Che bel post Je, come del resto tutti quelli che ho avuto la fortuna di leggere nel tuo blog; che malinconia però quei teatri semi vuoti, quei palcoscenici sempre più negletti... chi calpesterà la loro polvere...è, come dici tu, la fine di un'epoca? speriamo proprio di no. Nel frattempo che il cielo protegga tutti i Tommy del mondo e magari anche chi li ama. Come me e te. Arrivederci Je. G.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 22/11/15 alle 07:37 via WEB
Sì, forse è un'epoca che si chiude, in qualche modo si è già chiusa. Quello che non so è che cosa troveremo dopo.
Un'epoca che si chiude sei anche tu che ammutolisci. Se ci ripensi, sai dove trovarmi. Ciao, G.
(Rispondi)
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 28/11/15 alle 15:43 via WEB
Su su, coraggio.
Vedrai che col bonus di 500 euro che verrà dato ai neo maggiorenni che dovranno spenderli obbligatoriamente per andare al teatro, ci sarà nuova linfa per gli attori.
(Rispondi)
 
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