Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Guarda, a dir molto siete in:

 
Citazioni nei Blog Amici: 135
 

Ultime visite al Blog

je_est_un_autreDizzlyArianna1921elyravSoloDaisywoodenshipbubriskaEstelle_ksurfinia60acer.250cassetta2QuartoProvvisoriosaturno.leoDoNnA.S
 

Ultimi commenti

Ahahahaha ho capito :) buon fine settimana
Inviato da: elyrav
il 05/04/2024 alle 07:46
 
Sì, esiste. Mi hanno detto di rivolgermi a un esorcista....
Inviato da: je_est_un_autre
il 04/04/2024 alle 10:58
 
Ma non c'è un forum o un sito dove trovi le...
Inviato da: elyrav
il 04/04/2024 alle 10:41
 
Ma veramente, guarda. Ely, ti serve uno scolapiatti...
Inviato da: je_est_un_autre
il 04/04/2024 alle 08:25
 
E io pure.
Inviato da: je_est_un_autre
il 04/04/2024 alle 08:24
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 28/11/2014

 

Gli studenti di fisica (III)

Post n°244 pubblicato il 28 Novembre 2014 da je_est_un_autre

Non ero il migliore degli studenti, nè il peggiore. Mi mettevo là nel mezzo, e lì stavo.
Più benino che bene, in una mediocrità sonnolenta protratta per anni.
"Potrebbe fare di più" è stato il leit-motiv ampiamente condiviso di un'intera carriera scolastica. Secondo me la responsabilità di questo torpore va assegnato, almeno in parte, alla bruttezza dei libri di testo di un po' tutte le materie, invero poco seducenti.
I libri di fisica ad esempio avevano un aspetto oscuro, scritti in piccolo com'erano, con un tratto lieve, quasi invisibile. Segni misteriosi decifrabili solo da una ristretta schiera di eletti: dovevano esserne consapevoli anche i presumibilmente sadici autori. Quei volumi avrebbero potuto essere scritti in tedesco e sarebbe stato lo stesso, per me.
Meglio, molto meglio i libri di meccanica. Almeno doppi nel formato, con  disegnoni grossi così - quasi fossero volumi per bambini o album da colorare - e con le lettere A, X, Y, BETA, scritte bene in grande. Li trovavo più comprensivi che comprensibili, indulgenti nei confronti del mio acume meccanico piuttosto ristretto.
Che poi si cambia, nel tempo. Adesso per esempio mi sembrerebbe bellissimo poter studiare la storia, ma allora uno come poteva appassionarsi? Bastava guardare il libro per sentirsi spaventati, con quella copertina color rosso sangue che già faceva paventare quale orgia di ammazzamenti e congiure e genocidi e pene capitali si nascondesse là dentro. Se poi aprivi il volume, le pagine da subito ti urlavano addosso una quantità impressionante di nomi e date, tutti in un neretto aggressivo che sembrava dire: imparami a memoria o altrimenti ti risucchio in una guerra condotta a colpi di lance avvelenate!
Sì, ci sarebbe stato sempre il libro di italiano, ma, adesso lo posso confessare, ecco, secondo me il Pazzaglia non era proprio un granchè, come critico, o come storico della letteratura. In una ideale formazione in cui i grandi critici giocano sempre titolari, secondo me Pazzaglia sta in panchina. Magari adesso arriva uno e mi dice: stai bestemmiando, non ne sai nulla, il Pazzaglia era formidabile, per questo e per quest'altro motivo. Può darsi, io se ci ripenso la prima cosa che mi viene in mente è il lessico non brillantissimo, la scarsa aggettivazione, sempre un po' uguale a se stessa. C'è stato un periodo in cui io e Pez ci divertivamo a sottolineare quante volte l'autore tirasse fuori l'aggettivo "arcano" nelle sue spiegazioni. Scoprimmo che era arcano Cino da Pistoia, ma anche Lorenzo De' Medici e anche Manzoni. Per non  dire di quanto fossero arcani Leopardi e Renato Serra e Palazzeschi, non parliamo poi delle arcane lettere di Papini. Tutto arcano.

Che poi è facile dare la colpa alla bruttezza dei libri, se non si ha avuto gran successo scolastico. Ma che volete che vi dica: per me il libro è anche un oggetto da annusare, manipolare, guardare (eh, mica solo "leggere"!). Ricordo ad esempio che in quegli anni dell'adolescenza lessi "La storia infinita" e vi giuro che quel libro aveva un profumo pazzesco. Per non parlare di quella bellissima invenzione delle pagine scritte in due colori.
Sai come ti seduce, un libro così?
Avrebbero dovuto pensarci alla Hoepli, prima di far stampare "Meccanica e macchine".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963