Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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Messaggi del 12/06/2016

 

Acume è vivo (e mena fendenti alla cieca, soprattutto contro se stesso)

Post n°270 pubblicato il 12 Giugno 2016 da je_est_un_autre

Chinatown, in un giorno festivo. La pigra ora del dopo pranzo.
Entra Acume.
Non lo vedo da un pezzo. Ha l'aria di uno che è braccato.
Intendo, più del solito.

ACUME: Ciao, Lorenzo.
IO: Ehi, Acume! Una vita che non ci si vede.
ACUME: Lo sai, adesso sono sempre aaaa... Parma. Faccio questo corso per...eeehhh... scenografi. Voglio diventare scenografo.
IO: Bene! E come sta andando?
ACUME: Insomma. Bene. Cioè, un po' due palle. Ci fanno attaccare questi...eehhhh...pezzi di nastro su una moquette.
IO: Ed è così che si diventa scenografi?
ACUME: Non lo so. Son cento metri di moquette da decorare. Gli serve per...eeehh...il Don Carlos.
IO: Noto un'ombra di sfruttamento. E anche un sospetto di presa per il culo.
ACUME: Forse hai ragione. Comunque il problema non è mica il corso. Sai, mi hanno accusato di...eehhh...stalkeraggio.
IO: Cosa? E chi?
ACUME: Olga.
IO: Olga?
ACUME: Una mia compagna di corso. Adesso no, ha cambiato.
IO: Che diavolo le hai fatto?
ACUME: Non lo so. Le ho chiesto di uscire.
IO: Direi che non è sufficiente. Quante volte glielo hai chiesto, Acume?
ACUME: Non sono uno stalker. Mi muoveva del coso, dell'affetto, sai come succede.  Volevo starle vicino.
IO: Forse troppo, però.
ACUME: Olga ha dei problemi, sai.
IO: A parte te?
ACUME: Dovresti vederla mentre cammina. Tiene sempre le spalle curve, la testa incassata, guarda con gli occhi così come chi si aspetta di essere colpito alle spalle da un momento all'altro. E poi...cammina...eehh...strano. Quando cammina, una gamba va dritta, quell'altra fa una specie di semicerchio, così. Ma non è mica zoppa. E' proprio il suo modo di camminare.
IO: Era impossibile non restarne affascinati.
ACUME: E' in cura da un coso, da uno psicologo.
IO: C'è da capirla.
ACUME: Al che le ho detto: ma come, tu mi accusi di essere uno stalker, proprio tu che c'hai tutti 'sti problemi e che hai bisogno dello psicologo?!
IO: Certo che hai un gran tatto, a volte.
ACUME: Comunque è così. Mi sa che non ho più molte possibilità con lei. Tu cosa ne pensi? Sai, mi ha fatto chiamare da una sua amica per dirmi di lasciarla in pace, e che se continuo mi denuncia.
IO: Mah. Chissà cos'avrà voluto dire.
ACUME: Beh, adesso vado. Mi ha fatto piacere rivederti, Lorenzo.
IO: La prossima volta spero di non vederti in parlatorio. Nel caso, ti porto le arance?


 

 
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