Creato da rbx1dgl il 16/04/2012

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Riflettendo di qua e di la'...

Post n°1163 pubblicato il 05 Aprile 2024 da rbx1dgl

 

Salve,

con l'arrivo delle belle giornate ho ripreso le mie camminate in attesa dell'estate.

I  stabilimenti balneari si stanno di nuovo organizzando per l'arrivo dei bagnanti.

A maggio gia' si aprono i primi ombrelloni.

Io intanto mi vorrei pianificare  le giornate nella speranza di riprendere di nuovo i miei

ritmi specialmente quello di camminare, ma se non ci riesco cosi mi devo informare per

la ginnastica che con il caldo non è molto piacevole. Sono andata a trovare delle vecchie

amicizie che mi hanno accolto bene devo dire ( meno male che lascio un buon ricordo),

nonostante il mio carattere e le mie incoerenze a volte lascino un po' a desiderare, ma 

non sono perfetta e miei difetti li riconosco tutti. La parte piu' delicata riguarda il

lato affettivo di cui parlo raramente ma che nelle mie giornate assolve ad un ruolo 

molto delicato, per questo ci vado con i piedi di piombo. Io sono difficile purtroppo  e 

sto' cercando di smussare questo lato del carattere anche perchè sono timida e questo

mi rende scontrosa, ma devo incontrare le persone giuste per stare in sintonia e vi

assicuro che non è facile; prendo sempre delle cantonate!!

Adesso ritorno alla mia quotidianita' e ci vediamo alla prossima, bye.

 

Roberta

 

 
 
 

Le mie disavventure 1

Post n°1162 pubblicato il 30 Marzo 2024 da rbx1dgl

 

Sono di nuovo qui, voi direte uffa con questo problema ma il covid mi ha danneggiato enormemente e lo voglio documentare a chi lo conosce e a chi no.

 

non mi è stato diagnosticato subito e io sono stata 2 anni in giro con la polmonite e 

    non lo sapevo. C'è molto pressappochismo nei ns medici mi dispiace ma 2 dirigenti  

    medici che sbagliano la diagnosi io non lo accetto. (sono stata visitata da due 

    dirigenti  medici della pneumologia). Avevo difficolta' a respirare mi hanno detto

     che dovevo  dimagrire facendomi anche sentire in colpa.

 

2° Devo fare alcune visite e cure mediche a pagamento tutto a mie spese perche'

    lo Stato non ti riconosce niente

 

Non ho ricevuto nessun aiuto di nessun tipo neanche per trovare un lavoro serio e

    tutto il tempo che devo impiegare nella convalescenza mi porta ad un  immobilismo

    che mi danneggia sotto tutti i punti di vista. Perche' per il Covid ci vuole tempo.

 

Io ho rischiato e rischio tutti i giorni la vita in questa situazione che dal punto di

    vista psicologico ti mette a terra.

 

Non ho neanche la certezza di ritornare bene come stavo prima, io non lo

     so!!!

 

Comunque auguro a tutti, chi mi legge e chi no di trascorrere una buona e serena 

 Pasqua nonostante tutto.

 

Roberta

 

 

 

 
 
 

Le mie disavventure.

Post n°1161 pubblicato il 20 Marzo 2024 da rbx1dgl

 

Dopo tanto rieccomi di nuovo al mio blog.

Non tutti lo sapranno ma ho avuto il covid, ricoverata all'ospedale per 25 gg

antibiotici giorno e notte e ossigeno giorno e notte.

La degenza è stata buona e dopo circa 15 gg la dottoressa viene e mi fa: "signora se

continua cosi fra un po' la dimetto" - la mia gioia era tanta in un primo momento poi 

quando sono scesa dal letto, meno male che non sono caduta, mi sono resa conto che

la situazione era ben piu' difficile. Non riuscivo a camminare e quando sono arrivata a 

casa tutto il mio sconcerto e diventato panico. Non vi dico quando dovevo fare la spesa,

portare i pesi era quasi comico per non dire disastroso. Nessuno pero' mi ha detto 

 nnulla e quando mi giustificavo nel dire- ma sa' ho avuto il covid- nessuno mi ,  

 rispondeva quasi ci rimanevo male cercavo sostegno e comprensione.

Adesso dopo quasi 2 mesi sto' facendo progressi ma il tempo e la pazienza mi saranno

amiche, non va' ancora tutto bene, il braccio dove c'era il catetere mi fa male e sto'

prendendo gli antidolorifici, devo ancora fare i controlli ma cerco nonostante tutto

di non arrendermi, e pensare anche questa è passata.

Mi faccio gli auguri per una veloce guarigione!!!

 

Roberta

 

 

 
 
 

discorso di papa francesco al cop28

Post n°1160 pubblicato il 02 Dicembre 2023 da rbx1dgl

L’ora è urgente", "va fermato il delirio di onnipotenza". Lo chiede il Papa nel discorso alla Cop28 di Dubai (letto dal cardinale Pietro Parolin poiché il Pontefice ha dovuto rinunciare per motivi di salute) in cui rilancia la proposta già contenuta nell’Enciclica Fratelli tutti: "Con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame". 

“Purtroppo - scrive il Papa - non posso essere insieme a voi, come avrei desiderato, ma sono con voi perché l’ora è urgente. Sono con voi perché, ora come mai, il futuro di tutti dipende dal presente che scegliamo. Sono con voi perché la devastazione del creato è un’offesa a Dio, un peccato non solo personale ma strutturale che si riversa sull’essere umano, soprattutto sui più deboli, un grave pericolo che incombe su ciascuno e che rischia di scatenare un conflitto tra le generazioni”.  

"Sono con voi - osserva Bergoglio - perché il cambiamento climatico è un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana. Sono con voi per porre la domanda a cui siamo chiamati a rispondere ora: lavoriamo per una cultura della vita o della morte? Vi chiedo, in modo accorato: scegliamo la vita, scegliamo il futuro! Ascoltiamo il gemere della terra, prestiamo ascolto al grido dei poveri, tendiamo l’orecchio alle speranze dei giovani e ai sogni dei bambini! Abbiamo una grande responsabilità: garantire che il loro futuro non sia negato”.  

Il Papa nel suo messaggio rilancia poi la proposta contenuta nell’Enciclica Fratelli tutti: "Con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame".  

"Il clima impazzito suona come un avvertimento a fermare tale delirio di onnipotenza. Torniamo a riconoscere con umiltà e coraggio il nostro limite quale unica via per vivere in pienezza.Che cosa ostacola questo percorso? - chiede il Pontefice - . Le divisioni che ci sono tra noi. Ma un mondo tutto connesso, come quello odierno, non può essere scollegato in chi lo governa, con i negoziati internazionali che non possono avanzare in maniera significativa a causa delle posizioni dei Paesi che privilegiano i propri interessi nazionali rispetto al bene comune globale. Assistiamo a posizioni rigide se non inflessibili, che tendono a tutelare i ricavi propri e delle proprie aziende, talvolta giustificandosi in base a quanto fatto da altri in passato, con periodici rimpalli di responsabilità. Ma il compito a cui siamo chiamati oggi non è nei confronti di ieri, ma nei riguardi di domani; di un domani che, volenti o nolenti, o sarà di tutti o non sarà”. 

"Colpiscono - denuncia il Papa - i tentativi di scaricare le responsabilità sui tanti poveri e sul numero delle nascite. Sono tabù da sfatare con fermezza. Non è colpa dei poveri - scrive Bergoglio - perché la quasi metà del mondo, più indigente, è responsabile di appena il 10% delle emissioni inquinanti, mentre il divario tra i pochi agiati e i molti disagiati non è mai stato così abissale”.  

“Questi sono in realtà le vittime di quanto accade: pensiamo alle popolazioni indigene, alla deforestazione, al dramma della fame, dell’insicurezza idrica e alimentare, ai flussi migratori indotti. E le nascite non sono un problema, ma una risorsa: non sono contro la vita, ma per la vita, mentre certi modelli ideologici e utilitaristi che vengono imposti con guanti di velluto a famiglie e popolazioni rappresentano vere e proprie colonizzazioni. Non venga penalizzato lo sviluppo di tanti Paesi, già gravati di onerosi debiti economici; si consideri piuttosto l’incidenza di poche nazioni, responsabili di un preoccupante debito ecologico nei confronti di tante altre. Sarebbe giusto individuare modalità adeguate per rimettere i debiti finanziari che pesano su diversi popoli anche alla luce del debito ecologico nei loro riguardi”. 

“È preoccupante - evidenzia ancora Francesco - che il riscaldamento del pianeta si accompagni a un generale raffreddamento del multilateralismo, a una crescente sfiducia nella Comunità internazionale, a una perdita della comune coscienza di essere una famiglia di nazioni". È essenziale ricostruire la fiducia, fondamento del multilateralismo. Ciò vale per la cura del creato così come per la pace: sono le tematiche più urgenti e sono collegate”. Quello del Papa è un grido di dolore: “Quante energie sta disperdendo l’umanità nelle tante guerre in corso, come in Israele e in Palestina, in Ucraina e in molte regioni del mondo: conflitti che non risolveranno i problemi, ma li aumenteranno! Quante risorse sprecate negli armamenti, che distruggono vite e rovinano la casa comune!”.  

Da qui la sferzata: “È compito di questa generazione prestare orecchio ai popoli, ai giovani e ai bambini per porre le fondamenta di un nuovo multilateralismo. Perché non iniziare proprio dalla casa comune? I cambiamenti climatici segnalano la necessità di un cambiamento politico. Usciamo dalle strettoie dei particolarismi e dei nazionalismi, sono schemi del passato”.  

Bergoglio invoca un cambio di passo, una svolta: “E’ essenziale un cambio di passo che non sia una parziale modifica della rotta, ma un modo nuovo di procedere insieme. Se nella strada della lotta al cambiamento climatico, che si è aperta a Rio de Janeiro nel 1992, l’Accordo di Parigi ha segnato un nuovo inizio, bisogna ora rilanciare il cammino. Occorre dare un segno di speranza concreto. Questa COP sia un punto di svolta: manifesti una volontà politica chiara e tangibile, che porti a una decisa accelerazione della transizione ecologica, attraverso forme che abbiano tre caratteristiche: l’efficienza energetica; le fonti rinnovabili; l’eliminazione dei combustibili fossili; l’educazione a stili di vita meno dipendenti da questi ultimi”. 

 
 
 

Repetito discussionis

Post n°1159 pubblicato il 22 Novembre 2023 da rbx1dgl

 

REPETITO DISCUSSIONIS

 

Agganciandomi al precedente post vorrei porre l'attenzione sul problema violenza:

Innanzitutto dalla famiglia dovrebbe partire un'educazione verso la donna e il rispetto

delle norme sulla violenza, secondo poi la scuola dovrebbe aprire una discussione su

queste tematiche, una volta si chiamava educazione civica oggi potremmo chiamarla

educazione sociale.

I giovani ma anche i piu' anzianotti danno rieducati a tutti i livelli, 

lo stato infine potrebbe procedere alla rivisitazione di qualche legge e formalita' per le

persone piu' deboli quelle esposte che non è poi cosi chiaro come sono protette.

Qualcuno si è inventato il cosiddetto Codice rosso, ben vengano queste iniziative anche 

se sono sporadiche e individuali.

Oggi purtroppo assistiamo ad un vero massacro da una generazione che comunque non

ha conosciuto come i miei genitori la guerra, poi il dopoguerra e siccome la memoria è

volatile ci siamo tutti adagiati e questo non va bene!

Ripeto il problema è a livello sociale e queste sporadiche iniziative fanno poco alla

questione suddetta. mi dispiace immensamente ma dovremmo davvero operare a piu'

livelli e che Dio ci aiuti.


Roberta 


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