Creato da anime_erranti il 06/07/2011 |
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Il negus Hailè Selassiè I Prima di divenire negus d'Etiopia nel 1930, ha la reggenza sotto il regno della regina Zauditù I. Selassiè (1892-1975) promuove la moderizzazione del Paese, ottenendo l'ingresso dell'Etiopia nella Società delle Nazioni. A lui è ispirato il movimento spirituale e culturale definito Rastafarianesimo. . Via della Conciliazione in costruzione, Roma Con il ritorno dell'impero viene sventrata la capitale per far nascere una nuova urbe dai connotati simili a quella dei Cesari. L'ideologia della trasformazione è enunciata da Mussolini che dà il primo colpo di piccone per le demolizioni attorno al mausoleo di Augusto. Le ragioni di questa metamorfosi, dice il duce, risiedono in molteplici utilità: la storia, la bellezza, la circolazione e l'igene. .
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Una fotografa ambulante Siamo nel 1936, in piena esaltazione imperiale. Ma la fotografa di questi anni, che ha un'impronta realistica ed è attentissima al costume, mostra i due volti dell'Italia. Al fianco delle aquile romane convive un Italia popolana, dialettale, colorita e pittoresca, fatta di piccoli mestieri. . Mussolini Durante l'anno dell'impero, il duce si rivolge spesso al popolo per due ragioni: sente crescere un forte consenso e vuole fare arrivare all'estero il suo disegno strategico. .
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Cerimonia della consegna delle chiavi dei nuovi alloggi nelle case di via Donna Olimpia a Roma, 1936 Durante il fascismo si diffonde l'edilizia popolare, che in precedenza era per lo più limitata alla ristrutturazione di edifici già esistenti. Lo Stato interviene nella via dei lavoratori, agevolandoli, nell'ottica di un' effettiva tutela di carattere sociale, ma anche di controllo esteso ad ogni aspetto della vita pubblica e privata. .
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. La banca d'Italia, Roma Nel 1926 diventa l'unico istituto autorizzato all'emissione di banconote. Nello stesso anno vengono affidati i primi poteri di vigilanza sulle altre filiali, che sono però sostanzialmente ampliati con la legge del 1936 che riconosce formalmente la Banca d'Italia come istituto pubblico. .
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La copertina della prima edizione dei Canti Orfici . Dino campana (secondo da destra in prima fila), in una foto di gruppo al liceo Torricelli di Faenza . Antonio Baldini, Ardengo Soffici, Ugo Ojetti e don Celso Costantini, ad Aquileia, 1916 . Un ritratto di Dino Campana . Da sinistra: Aldo palazzeschi, Carlo Carrà, Giovanni Papini, Umberto Boccioni e Filippo Tommaso Marinetti. |
Inviato da: fante.59mo
il 21/02/2013 alle 19:57
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il 03/04/2012 alle 16:44
Inviato da: anime_erranti
il 03/04/2012 alle 16:04
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il 02/04/2012 alle 18:28
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il 01/04/2012 alle 18:41