Creato da davidaliuslosyano il 01/06/2009
 

Il Lessicantropo

Il mattino si sveglio' con un kamasutra di rughe sul volto diafano...[davidalius]

 

Messaggi di Maggio 2017

La freccia zen - talvolta- soffre di amnesia...

Post n°6626 pubblicato il 15 Maggio 2017 da davidaliuslosyano

Il mio orgoglio è agli arresti domiciliari. Ha osato troppo e ora è agli arresti domiciliari...(...) Uccidono perchè l'impatto con la bellezza crea dissonanze, incoerenza, frantuma il labile equilibrio che tiene in piedi l'intera baracca. È un confronto spietato, ingestibile, inumano con la purezza. Per questo serve disciplina ed educazione. Il bello platonico è un teorema incognito, un'orchidea rara, un canto di sirena, una palla di neve incandescente, un'epifania di attimi. Concede poco a chi non è pronto ad accoglierlo, men che meno a una manciata di improvvisati assassini senza arte nè parte.(...) A Tampico iniziò la mia storia...Io sono quello col maglione rosso al centro nella foto. Avevo i calzini bucati, i denti sporchi...Camminavo ogni mattina lungo strade putrefatte lastricate di fogliame dalbergie. Strade septicemiche e catramose dall'odore pungente di benzene, benchè la mattina presto è proprio quel che ci vuole...(...) Misericordia divina! Che cavalcate! Il paese degli elefanti, anche se ne son rimasti una manciata. (...) Uuuuuuhhhhh... È acufene. Ne sono certo. Il silenzio del posto si sa è venefico per le orecchie. Nel sud della Spagna c'è quello più silenzioso. È nella forma più pura, senza screziature di sorta. Sulle colline di Cartagena lo puoi trovare per 600 euro, o giù di li. Buon silenzio di collina, un tot al kilo. (...) Visi di donne anziane tagliati come lame d'epoca. Ti aspettano ritte e ossute sulle porte delle case, con seni liquefatti dall'afa di mezzogiorno. (...) Mi aspetta a New York quest'estate. Viene dallo stato di Alberta, 4 ore di volo. La conobbi alle Barbados una decina di anni fà. Quella sera si avvicinò e cominciò a parlarmi. Io le rispondevo nel mio inglese incerto di allora. Una canadese in vacanza, divorziata e disinibita: cosa volete di più. C'erano le premesse per...e così fu! Al chiaro di luna le cantai una canzone. Quello che accadde poi sono fatti miei, ma potete immaginarlo. (...) Ci sono momenti in cui il vostro aureolato cantore si concede delle innocenti distrazioni. Anche se gli atterraggi di fortuna non sono il suo forte, nondimeno si lascia tentare...per provare a se stesso che a volte il pilota automatico è solo un espediente retorico sopravvalutato...(...) Dov'è il trucco? Regalati una vita. Vai a cercarla. Da qualche parte è là fuori che ti aspetta. Incerta e timorosa. È là fuori per te. Nel suo vestitino rosa, pronta per la grande avventura...(...) Cosa c'e' che non va? Petali che cadono sulla mia testa simili a chiodi...Il cuore sembra un acuminato diadema...Un soffio e va via. Sedie abbandonate tra foglie corrose, come le mani che stringono la vita...L' ultimo respiro si placa. Il vuoto aleggia. Un destino saturo di sogno...Mi impicco alla volta del cielo. Gli occhi, come sassi sull'acqua, rimbalzano. Restano sospesi e mesti. C'e' sempre qualcuno che dipinge i colori della sera. (...) Quell'overlook non mi fa dormire. Va dal posto tranquillo e soleggiato al sovrasto al sottovaluto al disregardo all‘ignoro... Si unidealismo che overlucca le pratiche considerazioni mondane. Se ne discutera' in streaming tra poco. Ritorno all'homepagina. Intanto mi ammonisco per simulazione. Son caduto in area, una divata al limite del grottesco. Il film: Riflessioni di una vergine pazza, masterpice. Scene di gelosia e patatrac finale...What the fuck is this? Era d'estate. Un ottovolante d'ottone ottobrino con caduta di folie incorporato for sale. Un saldo a Oporto dove andro' a riposare la stanca ossatura dopo le vicissitudini albioniche. Pesce fresco a volonta' e una fiasca di tinto per dimenticare il peggio. How far sei disposto ad andare per la vecchiaia? Con solo duecento pound... una banca o un treno da assaltare, una donna ricca da maritare, un progetto arcano da sfruttare. Per fare dinero. Per vivere al calduccio, per il resto dei trentanni che ti restano. Quanto sei disposto a rischiare? Get a gimp-get a gimp-get a gimp...un cordoncino di rinforzo. Il magone doz. Il Kama sutra dei mormonici. Sterpaglie trinariciute. Per fare qualche soldino. Enlightened man. Message deleted. All rights reserved. All inclusive. Una contrazione, una extra omnes, un bordello, un how-far-willing, una blatta, il girodellarete, mammahovistounUfo, lascia riposare l'impasto per quindici anni, pesce al cartoccio-e-cimedirapa tempestose, la donna si chiede se e' mobbile abbastanza da evitarmi, como siempre comandante...Wellman, un impiastro per le goduriose notti, una pomataxilback, ritrovato divino per una ingroppata alla grande...Eppoi un incunabolo depressivo, una luce che si spezza, lo snap como-el-dito mentre mi snudavo...Questa sterlina, similmente al-el-mio-aff...r non vuole proprio salire [cancel] Sempre tra i piedi...disattivare. Disattivato. Il ragasso sguarda i bicipidi, six-pak, o giu' di li'...Chi l'avrebbe detto! Le regole d'ingaggio, perdio! Dispersione di proiettili, accattonate al mo-sto-bbene, bagagliaii per desnude, poverita' al 60%, index fosforescenti di confk...oko-frio ocio-occhial, rasputiniate sacrileghe, for life, daftsillino, dopodiche' un tuffo dalla finestrella de' Napule per sfuggire ai malintenzionati, riritto di riprocipita-ta-ta con un bel falo' delle vanitose chiesupole di Dublindanubbio, l'investito messagger di Cristo maculato di inflorescenze rosate sull'altarino, ruspe ruspanti abbllattono le solatie chiaroveggenze dannunsiane, pluvia sulle mie ragadi novelle, sui plensieri blelli, sulle tue guancie rasate - o ermiocolle-, ipopotenute al galor blanco, bei appartamenti ammobiliati a costo mmodico, pallone similpele nel field sottocasa, sforbiciate e dama, poiche' basta, riposare-e-non-alzarsi-plu'...Trattenuta alla fonte, farla liberarsi del peso in pubblico nella botteguccia del barbiere, una lavanda di testa, una barbabietola e 2 milla ffiorini in Blanka...cosi' si fa alla ffaccia...Lo smilzo replico' "bada", un pugno da dietro nello stomaco dopo un "rikkione" balzato per caso da 100 metri e passa, non mi prenderai mai Mal, stattiaccorto la prossima volta, si' ma tu rikkione rimani...(...) "I lessicantropi furono portati al cospetto della regina e fatti baronetti". Mi sto dilettando nella lettura di un libretto agiografico del mio caro amico Nib Consalvo. L'esordio promette bene...(...) Con la testa infeudata a un pensiero vassallo, mi aggiro per le lobotomiche viuzze del centro-cittadino. Mi trovo nell'Urbe londinese. Si avvicina un idrope arcigno che mi sinossica la sua vita. Lo respingo con un'occhiataccia. Un lessicantropo in giro perlustrativo ha bisogno di stare concentrato sul suo metalinguaggio divino. Del resto non ha detto qualcuno che "i segreti hanno i coltelli tra i denti"? Cammino e ascolto lo scricchiolio delle ossa. Dopo 12 ore trascorse sulla 22 mi sento infettato di stanchezza. Pioviggina...Meglio: qui la pioggia balbetta per principio. Non mi piace. Noi meridionali-del-sud siamo abituati agli acquazzoni robusti, tutti d'un pezzo...Ma tant'è! il Giovepluvio albionico è bizzarro ed eccentrico e...ama tanto le sincopi liquide. Con la testa temporaneamente defedata, me ne vado in giro tra mozziconi di strade ed edifici dalle linee rococò. Imbrocco tante facce dal fenotipo noto e ignoto. Mi aggiro spaesato in alcuni luoghi e impaesato in altri (dato che per me sono terre cognite, già stato), e questo mi fa sentire ambivalentemente dicotomicamente bipolare..(...) "Ezechiele - detto Monetasonante - maneggia i metalinguaggi come fossero fionde o spade"... Sono nella mia adorata stazione. Me ne sto conserto e affettato nell'amnio del giorno, mentre srotolo pensieri liquidi. Un sole beffardo mi saluta, dopo una notte di bagordisolari lassù..."La tua letteratura è una tassonomia di istanti sublimata da un metalinguaggio ribaldo", mi rimbrotta - sornione - un assonnato Baffone. "Parli la lingua broccolina del leguleio acido e monocorde...", continua. Il sunnominato Baffone è a rischiovita dopo le surreferite irriguardose perizie critiche sul divinpoeta. Nondimeno gli rispondo irenico con un'alzata di spalle. E se avesse ragione?!? (...) Nell'iridiscente amnio del giorno sono in attesa sulla 22 finalmente cordonombellicato alla Calda Anima del Grande Animale Trenico. Un fenotipico mosaico di genti si muove nel sottopasso alla ricerca del proprio sfintere di destinazione. Occhi languidi da ninfetta, due seni che sembrano gridare ai quattro venti un "chi mi piglia pè francesa...chi mi piglia pè spagnola", con voce stentorea e abusiva mi chiede qualcosa...le rispondo con un feedback composto, ignorando volutamente l'intemperanza e tenendo a freno la mia proverbiale "aberrazione linguistica quotidiana"...Un muscoloso dinosauro, tutto bracciagambe intatooato, avanza con la classica andatura saurina azzannando l'aria e tutto quello che gli capita a tiro dentario. Bofonchia tra sè e sè innominabili nequizie albionesi...Rimango a debita distanza. Sbuca un treno da anfratti remoti, biscia tra le piattaforme poi si arresta per vomitare migliaia di piedi (clavicole comprese) e mani e nasi e occhi - insomma l'intero spettro corpomagnetico - pronti per i diuturni uffici e adempimenti. "Quando sei attinto dalla purezza sei capace di tutto", mi sovviene quasi d'istinto. Una testa a vulcano sta bevendo una birra Zombskje. Non si regge in piedi. B-A-R-C-O-L-L-A (che strana parola trattandosi di un ubriaco: nomen omen?). Accartoccia la lattina con le sue possenti dita. La getta. Indi si acconcia in aspettativa trenica. Indossa scarpescalze, cioè calzature a forma di piede che lo fanno sembrare scalzo...Proprio un bipede palmato dalla testa a vulcano...Quella faccia è tutta un golpe, del tutto simile a un metalinguaggio stranito e straniante...Quell'altra ha un golpe per naso. Troppo enfatico, alla francese, extra-large...Quell'altra ancora si sdoppia nella mia cognizione oftalmica di un senzaocchiali...Un'altra con due ex-labbra al collagene sembra proprio un "procurato allarme"..."Difetto di visualizzazione spaziale", mi dico quasi d'acchitto. Poi passo ad altro. Canticchio tra me e me: "42 cromosomi sulla cassa del morto e una fiaschetta di rum"...... La mia dolce Santippe mi apostrofa stizzita nel suo elegante francese parigino: "Il perd son temps  en bagatelles". Tesi in posizione di eccentricità rispetto alla dottrina dei "rapporti di coniugio", che esigono - per l'armonia della coppia - un franco disinteresse reciproco...almeno per un paio di ore al dì...(...) Non mi piace chi requisisce i concetti alla filologia!!! (...) Siamo finiti tutti nel cerchio ontologico, a contare crune e a cavalcar cammelli!!! (...) Trovo difficile che un pensiero possa arrampicarsi sull'albero della trascendenza. Non ho mai visto un pensiero che specula sulla propria distruzione!!! (...) Il cinguetto delle nevi e il canarino di Thompson litigano su un ramo di cipresso per via di una tortorella blu delle Ardenne o...di una piovanella riccioluta delle Canarie o...di una colombella barbuta delle Azzorre...Non ne sono certo al 100%. Da quaggiù è difficile distinguere bene. (...) Noto - con grande rammarico- che l'elaborazione del lutto ha fatto propri i tempi del mercato. Si sa, la mente deve essere sgomberata in fretta per la prossima ecatombe...(...) Baffone - un guascone tricaro che indossa la sua chioma insieme alla sua faccia millenaria - mi viene incontro, e mi dice con la sua consueta verve albionica: "Le paaalle, in Italia non avete le paaalle, per contrastare la marea montante servono le paaalle".(...) "Ora capisco che la ridondanza è molesta", mi dice uno sconcertato Miguel. Annuisco. "La politica ha ribaltato la morale -continua- avocando a sè temi che non facevano parte del dibattito". Stare a sentire Miguel è come arrampicarsi sull'albero della trascendenza, è come convolare a nozze con un elefante del Madagascar. Intanto i miei treni come serpi: arrivano, vomitano piedi, ma anche occhi braccia e mani ovviamente, e ripartono...Alla vista di una ieratica dea olimpica, dal viso battente bandiera dell'"amour poétique", le mie indocumentabili riflessioni spezzano l'aria. Si sta verificando quello che -con un pò di prosopopea- chiamo "sforzo, tensione del contingente"...Una pletora di capelli rasta verticano a piombo sul dorso scoperto, mentre con l'incedere divino un seno, chirurgicamente pomposo, inizia una danza dionisiaca. Una catenella di lapislazzuli al collo ciondolante fa da metronomo. Tento di razionalizzare le due orgiastiche ogive affidandomi alla mia proverbiale compostezza apollinea. Ci riesco a malapena. Oggi mi sento -nell'ordine- estatico-contemplativo-vittorioso...(...) Lo spermatozoo primitivo, disceso dalla nave spaziale intergalattica, si combino' col corione-E per formattare il cordone ombellicale-N, che aderi' alla placenta-R. Blastidi, linfociti, cellule veloci infagottate nel protoplasma si incartarono in combinazioni binarie. Tripodi, dodecambi, sestine monche, dodecasillabi enterinari, insomma l'intera teoria poetica, vi partecipo'. E, di colpo, fu la luce. E fu il lumen. All lessicantropaz reserved. L'Altissimo si assicuro' l'esclusiva pagando sottobanco trenta dìnari all'esattore publicano. Poi arrivarono sulla scena le puttane e incomincio' un'altra era, quella del piacere godurioso. Iniziarono le razzie di femmine lussuriose da destinare ai marciapiedi per far ricchi i re e le regine. Nei bordelli della Quinta Strada si insegno' alle fortunate l‘arte dello stantuffo. Furono proibiti i denti sporgenti, per via dell'inevitabile dolore che avrebbe arrecato all‘organo primigenio. (...) Si gioco' fino a tardi. Poi con una mossa a sorpresa, un twist in E-3 il cavallo perse la posizione e la torre lo mangio'. (...) Avanzano barcollanti nel dust-dust del soprapassaggio. Sono attratti - ahimé - sono attratti dai colori sgargianti dell'uniforme. Vogliono ritornare a casa dopo una notte di beveraggi. Cercano aiuto...cercano qualcuno che li faccia uscire dal labirinto liquido-alcoolico dove si sono cacciati. Li affronto. Senza blandirli. Una sconnessione poco distante...Una ragazzina aggrappata a lui che scongiura di non lasciarlo. Mi fa pietà. È insistente. Mi fa compassione. Lei lo tiene per in bavero della camicia. Quello si divincola. È resoluto. La ragazzina non cede. Anche lei è resoluta..."I cinque minuti sono finiti", le dice...Dall'altro capo del mondo, io non giudico la mia "r-a-b-b-i-a". È normale averla in questi casi...E non la giudico. Una relazione che finisce è al di là del bene e del male...È la Vita che si insinua nelle nostre vite private, col suo carico di errori e orrori, e che si spera ci migliorerà, un giorno...Siamo troppo certi della Felicità, ma non possiamo contare che su noi stessi per raggiungerla. Nel frattempo non ci resta che contemplare le toppe delle nostre esistenze lacerate e...andare avanti. (...) Baffone, un bischero albionico che ha trascorso diversi anni in Italia, mi accoglie col solito refrain: "ci siamoooo, paisà". Lui gigioneggia tutto il tempo, e starebbe bene in compagnia dei napoletani. Anzi sembra proprio un partenopeo un pó sfasato e su di giri. Non a caso parla con le rotondità cadenzate tipiche della lingua di Edoardo. Baffone è di una saggezza urticante... Informato di sociopolitica, ama la semplicità, ma non quella disarmante dell'umile, bensì quella dissipante del povero in canna che vorrebbe vivere da beone almeno un mese l'anno. Per questo pratica la parsimonia per gli altri 11 mesi, ed è grande esperto di mutui e carte di credito. Si direbbe proprio che Baffone ha il prestito nel sangue. Nostalgico del bel suol italico e dell'armoniosa lingua di Dante, è stato un grande sodale di Polpacci, un barese tracagnotto conosciuto a Roma. (...)

 
 
 

Qualcosa a metà strada tra la potenza gattesca e il ringhio del sorcio

Post n°6625 pubblicato il 02 Maggio 2017 da davidaliuslosyano

Il sonno della ragione genera mostri... SEDUCENTI e BELLISSIMI. (...)

Pensate proprio che il-senso-delle-cose viaggi in macchine retoriche fiammanti?
La Chiesa, dalle forme architettoniche ogivali, e' decorosamente statueggiata. Il mobilio e' di legno tek con l'organo in alto, lato abside. Sul muro di sinistra c'e' un tazebao raffigurante un romano con lancia e criniera. Attorno le Sante donne vegliano il corpo del Cristo. Al centro della navata, subito dietro al tabernacolo, c'e' un bellissimo arazzo. Vi campeggia una Signora tra alcuni animali: un galletto, una farfalla, due oche, un uccello del paradiso, una pecora dal folto vello, un cerbiatto... I cinesi intanto dormono compostamente, la testa china sulle braccia appoggiate allo schienale del banco di fronte. Cumeo eram cuncta componens ludens corameo omni tempore. La musica in sottofondo ti fa scivolare nell'oscurita' delle ombre d'Orfeo. Almeno questo, a quanto pare, e' l'effetto sulle consorelle e confratelli cinesi. Un vecchio barbone sulla destra si soffia il naso. Una turista con gli occhiali accende una candela a Giesu'. Adesso le candele sono 18 di numero. Un altro barbone, equipaggiato da barbone, prende posto nelle prime file. Si netta le unghie e si strofina gli occhi, prima di mettersi a leggere il giornale.
E' una giornata ventosa e cilligna, come dicono da queste parti. I piccioni sono imbalsamati sui rami. Ci sono occhi e orecchie dappertutto, ma anche braccia e gambe, naturalmente. Siamo a Londra, nel Centrocitta' tamigino. (...)

Si ferma la mano, non va su non va giu'!
Un rock sul viso, uno scindle, una coperta per nascondere, un'odore vuoto, un'ode al mio cane, sulle palme mi appoggio, una finestra si adagia sul mare in tempesta, un vetro riflette miriadi di situazioni mai assodate.
Un rock sull'occhio, uno scindle, una statua smarrita si getta nel fiume, un volo di pipistrello rimane a meta', si ferma l'atomo, si ferma la notte, si ferma la nota, reeeeee, le mie ossa scricchiolano nel burro.
Un rock sul naso, fumi di sabbia, coltelli in gola stretti, un rosso pompeiano, un'attrice ha perso la parte, mio cugino ha perso la moglie, ehhhhh, si ferma l'attimo, lo lascio andare, si ferma il tempo per un po', e poi che fa!, si ferma la nota, siiiii, la mia lingua rosolata nel burro.
Un rock io e te, si ferma un po' per un po', incerto sui tuoi pensieri, prima della decisione, un fiume si uccide gettandosi nel fiume, suffragium temptation, virus per gastrointeritici, candelabri d'epoca, un segreto da non rivelare, l'amore per te paziente, si ferma il giorno, si ferma la mano, non va su non va giu', non va mai piu' davvero, un peccato di venile, si ferma il rock....(...)

Sul treno in partenza un viso da Cherubino trombettiere siede d'accanto a una mamma che arringa i suoi dolci fantolini: "Non si dice T-rafffalgar....ma C-rafffalgar". Di tanto in tanto incunea nel didascalico imbonimento florilegi in Catalano stretto...(...)

Mariusz e Matilda commentano la busta-paga. Loro parlano il "pskt-sh", un linguaggio dell'est-europa molto difficile. "Ci siamooooo", esordisce Baffone appena mi vede, e si mette a controllare un tubetto trasparente preso dal locker. "Tu-be-to tran-spa-ren-to", dice Mariusz in un italiano incerto. "Tsh-ish", Matilda chiede a Mariusz. "Ish-putsk", risponde Mariusz...(...)

Un cinguetto delle nevi e un canarino di Thomson si posano su un ramo. Dialogano. Due cirri si rincorrono giocose. La natura ha intensitá sconosciute a noi umani. (...)

In preda a deliri trenici, mentre sono di stanza sulla 22, inizio ad eruttare spasmi bellicosi nella forma di madrigali vespertini in direzione dei managers: queste puttose avanguardie dell'opalescente Nulla...replicanti impaludati di saccente Sicumera...torniti di idiosincratica repulsione per tutto ciò che sa di buon senso e intelligenza. Da loro solo assiomatiche Amenità...e cespugliose esegesi intorno a icastiche icone dell'Ovvio...(...)

Mi allontano per un attimo dai corrimano della "raison philosophique" per inzupparmi nel caffè di un inverecondo problema di psicanalisi. Mi chiedo: "la depressione va stanata come bellicosa incongruenza esistenziale o assecondata, seguendola dappresso nella suo ciclo metamorfico da ibrido bruco a meravigliosa farfalla?" Dopotutto qualcuno mi ha confidato che la regina dei dissesti neuronali è fonte e ispiratrice di catarsi alchemiche fascinose e divina maieutica di robuste intraprese mitopoietiche....Per mio conto ho scelto di già...(...)

A quel tempo il mio naso mi seguiva dappertutto...(...)

Me ne stavo abbrunito sull'asta della mia bassa virtù, baloccandomi con le profezie di inopinati rigurgiti di fortuna, e con uno sguardo edipico innestato sui clamorosi didietri di albioniche fanciulle, quando al mio cospetto una quiddità aliena si confà pungendo il personale serraglio corticolimbico. Dalle profondità della terra si disvela in superficie un'ecto-sagoma muliebrina, inchiavardata e catafratta in un ghirigoroso origami nero frusciante. L'orecchio della figura belfagoriana sta amoreggiando -mentre deambula- col telefonino, trattenuto in bellapostura dalla manina tesa a comporre una seduzione reciprocale di urticante "stereopatia genica". Impreziosito dal tornito velame, il faccino si fa aggettante mentre solfeggia risposte-e-domande. A tallone la segue un bruttocoso -direi un bosone pedostrusciante- devotamente accidioso e alquanto abominevole, vestito di barba perentoria, declinata alla maniera mamelucca, con l'ipotalamo intubato in melenche perfidie...(...)

Tra loro c'è lo stesso dissidio che esiste tra il gatto e la sua coda...(...)
02/11/2034...all'improvviso l'aria si fa greve e abbozza propedeutiche tentazioni di pioggia...(...)
03/11/2034...un dolciastro serpente radioattivo infiltra le narici arse della Terra...(...)
04/11/2034...lei è un'amazzone temperamentosa e corpulenta...Con lei un'esistenza pullulante di assiomi maliziosi...(...)
05/11/2034...nell'edificio bucato da finestrelle - dove le luci della sera paiono urla - l'uomo prepara una corda, ne saggia la consistenza...(...)
Lo sguardo empirico del sole sembrò lacerare lo spazio tutt'intorno...(...)
La luce galleggiava aspettando le ombre fameliche...(...)
Infine la luce si associa alle ombre in un amplesso che la dissolverà...(...)

Frau Dejisy Calendula aveva un banco di pegni. A chi portava il suo cuore...donava un bacio e un dolore...(...)

I due si guardarono fissi. Lui vide una...pupilla.(...)

Hai succhiato la Vita fino in fondo, con le tue vecchie narici. Girato l'angolo di Carson street l'hai vista specchiarsi dentro un sentimento e via sopra. Una Dodge a forte velocita' sull'ozocherite fumante. Spore di filamentosi blastoceli. Il bar di Happen, quella volta. Voglio sposare un buon partito, make a good match. Il vicario di Daren dava sul davanzale ostie consacrate. E' una strada battuta. Nelle contrade dell'Illinois le roads fiorivano sotto i piedi scalzi. Per me solo baveri rialzati, corde di chitarra svolazzanti e alito sporco. Lei che si specchiava dentro sentimenti alati. Il trucco delle sue mani sul mio viso, sotto i barracconi dei cappelli di Bowen. La vita cieca passava e si perdeva in fondo a un bagnato di tremula pioggia. Il vento forava le orbite vuote. Li vedevi. Orbite vuote sotto i porticati di Dallas. Legava i piedi lungo. Deiezioni proprio in faccia loro. Posso. Si sprigiona. Enzimi di corpi corrosi di afa e sudore. Perspiratio sensibilis. Reazione biochimica: tra una birra e l‘altra. Ioni, urea. E poi il vento: continua dispersione di calore ipotalamico. Letti disfatti. Ora pro nobis. Whiskey di segale, dicono che sarei morta. Nella tua bocca, sulla tua bocca. Coriandoli dolci e fruscii. Pane bagnato dal dolore. Tra i denti sazi di te. L'ultimo avamposto. Era il 1976. Caldo sapore sul palato di frittelle al miele. Mi piacevano tanto. L'odore subito dopo il sonno mi accompagnera'. Per sempre. Non volevo, non volevo, non cosi' almeno. Tutto crolla nella spazio di un attimo, compreso. Lento lento lento: piegarsi per assaggiare il sapore di un filo d'erba umido nel cielo candito dell'Illinois. Uno sguardo. Una smorfia. Un rampicante dentro al cuore.(...)

Lei accompagnava con sussulti il movimento delle dita. Sensi di sentimenti confusi nella sua zona perinatale.
(...) Rubrica non inizializzata alle 9.30 del mattino.
Ho avuto una notte agitata. Il mondo era in preda all'anarchia. Mi vedevo fuggire oltre un reticolato vegetale, inseguito da una muta di cani.
Mia sorella sta meglio. Soffriva di una forma virale di... (omissis).Per fortuna tutto si e' risolto in un lancinante mal di testa.
- Chiamami piu' tardi.
(...) Una strada di Londra-centro. Una ragazza dal viso di donna mi ferma. Si offre ad un prezzo modico, tutto sommato. A volte vedersi dall'alto in basso dona sicurezza. La seguo. Vive poco distante. Quartiere di... (omissis).
Un quadro alla parete impreziosisce l'ambiente. Uno specchio lo scompone in piu' sezioni. Bisogna seguire il protocollo. Innanzitutto p...
(...) Il jazz disegna mappe di strade, la musica classica disegna vette, pinnacoli precisamente.
Cammina su un jazzato perlaceo lungo il bacino imbrifero di P., con andatura da sifilitico. Il suo viandare, a volte patetico, gli fa roteare il bastone.
E' seduto. Ha di fronte Pittsburgh con la sua sintassi di luci. Una frase gli esce a stento dalla bocca.
- Genio del cuore.
- Prima d'impazzire facevo sogni lievi..., conclude.
In tal modo dispiega la sua condizione incosciente.
Non tanto tempo fa, nella gola di Olduvai sono stati trovati i resti di (omissis). L'oltre-homo abilis si sforzo' di usare la clava come se fosse un linguaggio, pur rimanendo sempre libero di posporre del buon sentimentalismo al fatto puro e semplice, come ad es. riconvertire un Diplodoco in una vulgata sauresca piu' remissiva e confacente ai suoi scopi.
(...) Una pedana per 12 pounds.
- Prenderemo i fucili e faremo la rivoluzione. I tamburi segneranno la marcia come nella canzone di F.. Al di la' della volonta' c'e' sempre la rappresentazione...mi pare. Ricordi i tempi eroici di Place De La Republique e di Humain Trop Humain di Luis M.? Lavoratori e passanti in una catena di montaggio.
L'alienante reiterazione di gesti del Sig. Dis... Dopo 12 ore filate non sai piu‘ cos'e‘ un fucile e a stento discerni una rivoluzione da una evoluzione.
(...) Costeggio i Caffe' di... (omissis). Una coppia esce da... (omissis), fermandosi sulla soglia. Un'altra consulta una mappa. Un camion fa retromarcia col suo carico di laterizi.
Ascolto i rumori. Strilloni che reclamizzano lemmi di straordinario.
Nel loro solipsismo fenomenico un setting di cartelloni pubblicitari deborda significati ossessivi agli occhi immoti dei passanti. E' contro natura e ti fa saltare i nervi. Br...aveva ragione, dopotutto.
I reticoli di viuzze dietro Reagent Street sembrano celle di un array. Fag fumata alla cinese. Mi soffermo a guardare un viso. Adesso capisco finalmente il significato della canzone di J. B.
(...) Mi chiedo se qualche volta cala la nebbia a Pittsburgh.
Le luci e la nebbia di P.. Si'..., potrebbe funzionare.
The Carnegie Museum of art e' sulla Forbes Ave.
Uno entra in un museo e la prima cosa che vede sono i volumi vuoti delle pareti. Il genio del cuore in una posa che trasmette il vuoto. Una regola d'eccezione come un bramito nel vuoto.
(...) Olofern the Barrister mi ha detto che gli Inglesi sono manipolatori di uomini. Io l'ho visto parlottare con J. sulla 10, dopo il giro di... (omissis) sulla 5.
(...) Alan T. e il bacio della strega. Un processore morsicato corretto al cianuro.
(...) J. siede di lato al computer in tilt. Password e nickname inutilizzabili. La ricerca dell'Assoluto richiede lo stralcio dell‘intenzione immanente. Trascendenza e metafisica giocano a bocce di sabato sera con l‘ontologico opposto.
(...) Senso giocoso con preservativo di genere maschile.
Loro hanno scoperto, per digressione quasi impalpabile, che il peccato ha un nome e ne sono rimasti avvinti. Rimangono indifferenti al mondo, che d‘ora in poi affronteranno con andatura di cappa. Nell'adrift incombente vestiranno di paccottiglia, bevendo cuppaccino fino alle due di notte, seduti ai Caffe'. Conosceranno l'effetto farfalla e come trarre da esso il massimo piacere.
(...) Uno spartito per notte. Modulazione di note stellari nel cielo lassu'.
Mi chiede solo un po' di concentrazione. Cambio di posizione. Lei mi prende la mano e l'appoggia all'inguine.
- Cosi' dovrebbe funzionare, mi dice.
Un bramito nel vuoto.
(...) Ripercorrere il mito della frontiera con 20 mila pounds in tasca, sebbene partire equivale a un parricidio.
Alle due di notte Eva Gabor mi parla degli africani sui treni, ma ero soprappensiero cosi' mi perdo un dettaglio decisivo.
- Ho mangiato frutta raccolta per strada, e dormito all'addiaccio, la prima settimana. La precettistica del male non mi ha minimamente sfiorata, mi dice.
Questo particolare la fa risalire nella mia considerazione.
(...) Un quadro alla parete. Avanzi di cibo hash sulla mensola. Il primo piano di due visi, in atteggiamento estatico-riflessivo. Appena entrati le ho chiesto del latte.
(...) Anime e spiriti alle pareti del museo di P., stringhe penzolanti nel vuoto cosmico.
(...) Olofern mi assale col suo caterwaul indecente: - Maybe I... La canzone di Zambon maltrattata e' un'offesa per le mie orecchie intonate.
- Io sono un povero Avvocato africano che viene dalla giungla, mi fa la sua voce robusta in tono di scusa. Gli ricordo che le giungle non esistono piu', purtroppo.
(...) Lunghezza 25,6 m., altezza al garrese 4 m. Il Diplodoco gigioneggia amabilmente mentre bruca in quella che, a detta del Sig. Morrison, critico militante delle ere, fu una piana alluvionale.
(...) Scommetto i primi cinque numeri di Fibonacci. Giocati a multiplo in uno store dalle parti di (omissis). La scomposizione algebrica delle altere profondita'.
(...) Lei continua a giacermi accanto. Ha un nome d'occasione, ma bello.
- Ho avuto molte storie, confessa.
Il suo viso ha un'espressione materica e carnale, come quello di J.
- Mi e' capitato di sognare capolavori di arte primitiva, li conservo ancora nella retina, le dico.
Dopo un po' aggiungo: - La cosa migliore che abbiamo in Italia e' la gaffe. L'eredita' delle corti rinascimentali ci e‘ rimasta attaccata nei secoli. Fa ormai parte del nostro corredo genetico. L'Italia piu' che un paese e' uno scherzo.
Oggi ho chiesto a Dio ancora un'ultimo favore.
(Ps. Cara Eva, ti auguro, di tutto cuore, di realizzare il tuo sogno!).(...)

Un groviglio di fili sul basamento ligneo.
Il corso di elettroni da' vita al buio.
Figuranti in bella fila.
Aggrucciati abiti da lavoro rosso blu beccheggiano dolenti dal pomello dell'anta.
Geometrie casuali, fluttuanti, oblique, di la' del vetro, madido di sudore di pioggia.
Scalfitture dense di linee umide righellano il freddo diaframma.
Conosco l'alfabeto dell'acqua scrosciante, le sue varianti, i singulti striduli, il vellutato fruscio.
La pioggia regge, con modalita' personali, le ghette della vita, dando la sua puntigliosa, informe versione liquida dei fatti.
Nel sussurrante amplesso di gocce tremule, un ricordo si perde, sfumando dentro nere modulazioni.
Sono in anticipo sulla vita e la pioggia e' una bella avventura.(...)

 

 
 
 
 

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