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IL SUONO DELL'ESSERE

Post n°45 pubblicato il 08 Maggio 2013 da paoloproietti.rnk
 

Per recitare un mantra è necessario conoscere la corretta pronuncia delle parole sanscrite, perchè il linguaggio, nello Yoga, è TECNICA OPERATIVA.

malajapa

Ogni lettera dell'alfabeto sanscrito rappresenta una particolare forma di energia e ogni parola la manifestazione del vario combinarsi delle energie della creazione.

Ma c'è anche un aspetto pratico: in sanscrito esistono cinque classi di vocali e cinque classi di consonanti, collegate a cinque diverse forme della शक्ति śakti e ai cinque elementi fondamentali della materia (Spazio, Aria, Fuoco, Acqua e Terra) e ogni "classe" corrisponde ad una diversa modalità di emissione vocale:

kaṇṭhya (Gutturali), tālavya (Palatali), oṣṭhya (Labiali), mūrḍhanya (Retroflesse), dantya (Dentali)

Ogni classe di lettere, cioè, vibra e stimola zone diverse della bocca e del cranio producendo effetti "FISICI" diversi, che hanno una qualche attinenza con il valore simbolico della parola, per cui occorre fare molta attenzione sia al significato 

Ad esempio, शक्ति śakti è parola usata come sinonimo della DEA, dell'energia femminile universale e dell'organo sessuale femminile, ma letteralmente significa "potere, "abilità", "aiuto", "dono" e "spada".

shakti

Si dovrebbe pronunciare CIAkti, con la "c" morbida toscana ma visto che la troviamo quasi sempre  critta all'inglese, Shakti, la stragrande maggioranza dei praticanti la chiama sciacti.

Lo so che, in apparenza almeno, non fa gran differenza, ma se ci sforzassimo di pronunciar bene le singole lettere  e  prendessimo l'abitudine di scrivere le parole sanscrite nelle translitterazione IAST (International Alphabet of Sanskrit Transliteration) o ASCII (il sistema di translitterazione usato per l'arabo e il persiano) potremmo cominciare a renderci conto della delicatezza e della ricchezza del sanscrito, avvicinandosi alla reale comprensione dell'arte dei Mantra.

 

matrika yantra

 

Il sanscrito che si parla nelle nostre scuole di yoga  spesso è frutto della pronuncia italiana di termini scritti per gli anglosassoni e questo ha creato quasi una lingua parallela, uno pseudo sanscrito che si è sostituito alla lingua originale.

Facciamo l'esempio della parola योगिन्yogin

E' un termine neutro che indica i praticanti di yoga senza distinzioni di sesso.

Se si tratta di un uomo si dovrebbe scrivere  योगी yogī (il segno diacritico sulla i significa che è una doppia i, ii, se invece lo yogin è una donna si dovrebbe scrivere योगिनी yoginī. 

In sanscrito la G è  gutturale, una K più morbida, simile all'italiano GH (Ghiro), per cui si dovrebbe leggere: 

योगिन्yogin = IOGHIN

योगी yogī= IOGHII

योगिनी yoginī = IOGHINII

Ma visto che gli americani scrivono quasi sempre yogi, noi lo pronunciamo con la G morbida e senza la doppia I.

Niente di male , ovviamente, solo che योजि yoji in sanscrito vuol dire tutt'altra cosa: significa "Tirante"(yoji daṇḍa)

tirante

Sicuramente ci sarà qualcuno che troverà delle affinità tra il "tirante" e il praticante di Yoga, anche in virtù della interpretazione di Yoga  come unione perchèfatto derivare da युज् yuj, ("Unire", "Connettere") come योजि yoji ("Tirante", "Giunto").

Già. perchè YOGA SIGNIFICA UNIONE, è la prima cosa che mi hanno insegnato.

yoga union

Ma siamo sicuri che sia proprio così?

Per giocare un pò ho confrontato le lettere sanscrite che compongono la parola Yoga 

य् + ओ + ग् + अ = योग 

e le ho confrontate con quelle che compongono la parola Yuja ("ciò che unisce","ciò che "connette")

य् + उ + ज् + अ = युज

e devo dire che graficamente non è che mi sembrano molto simili.

E anche il suono, nonostante ciò che si può pensare, è molto diverso.

 J e G in sanscrito non sono nemmeno lontane "parenti": la J appartiene alla classe di lettere detta ālavya (Palatali) , ovvero:

च ca 
छ cha 
ज ja 
झ jha 
ञ ña 
य ya 
श śa 

 mentre la G appartiene alla classe detta   kaṇṭhya (Gutturali) ovvero


क ka 
ख kha 
ग ga 
घ gha 
ङ ṅa 

 

Perchè mi sono chiesto, a qualcuno dovrebbe venire in mente di trasformare योग YUJA in   योग YOGA?

E' vero che non mi intendo di etimologia, ma sarebbe  come far derivare, in italiano NIDO da NASO o PILA da PETA: è mai possibile che gli antichi indiani ragionassero in maniera tanto dissimile alla nostra?

Il sanscrito  è lingua sillabica.

La lettera G, ad esempio si pronuncia GA.

Se in una parola con la G non si deve pronunciare la A o è presente un'altra vocale, si aggiunge un segnetto alla consonante.

Facciamo un esempio pratico: quella che noi chiamiamo G dura (gh) in sanscrito è GA e si scrive così: 

 con il ricciolino che indica il percorso dell'aria sulla lingua nella pronuncia della consonante G e la stanghetta verticale la A

Se voglio farla leggere senza la A aggiungo un segno obliquo sotto la stanghetta verticale:

ग्

Se invece voglio unire la G ad altre vocali aggiungerò segni differenti:

GE (ghe) = गे 

GO = गो

GUगु

GI (ghi)= गि (la I di solito si mette prima della sillaba).

La parola YOGA nasce evidentemente dalla modificazione della  parola  YAGA, formata dalla consonante palatale YA e dalla consonante gutturale GA ग , ovvero YAGA यग.

Aggiungendo la O alla Y (यो) si ottiene appunto YOGA योग.

E' importante comprendere che non si tratta di sostituire una vocale ad un altra, la O non si sostituisce alla A, ma si aggiunge (aggiunge qualità) alla sillaba YA che è il nome proprio della lettera ed ha un significato preciso: E' IL SUONO RADICE DEL VENTO E DEL MOVIMENTO

 यं yaṃ 

vento

GA ग, invece indica sia l'assolo di canto, sia l'esistenza in sé, sia colui/colei che ha ha una relazione sessuale con qualcuno, ma soprattutto è il vero nome di गणेश gaṇeśa, il "signore delle schiere", dove le schiere sono i pensieri della mente raziocinante.

Il suon radice गं gaṃ , bija mantra di Gaṇeśa, è "IL SUONO CHE DISTRUGGE LE SOFFERENZE.

ganesha

La parola YAGA  यग può essere intesa quindi come "ANDARE A CANTARE", "ANDARE A DONARSI (nell'accezione dell'amore erotico)", "ANDARE DAL SIGNORE DELLE SCHIERE", ANDARE AD ESSERE"....


याग yāga con la A doppia significa invece "SACRIFICIO", CERIMONIA", "RITUALE" "CONFERIMENTO".

Tutta roba che secondo me a più a che vedere con lo YOGA di un tirante.

C'è ancora da parlare della O che, nella mia ipotesi, viene aggiunta alla parola YAGA.

In sanscrito le lettere fondamentali sono tre, A, I ed U e rappresentano le tre Potenze Primordiali dell'Universo.

A sta per अनुत्तर anuttara, l'ECCELLENTE, la SUPREMA.

I sta  per इच्छा icchā, il DESIDERIO.

U sta per उन्मेष unmeṣa l'ESPANSIONE.

La manifestazione ha luogo (diviene percepibile) quando le tre Potenze arrestano per un istante la loro corsa infinita e "A-LOGICA" (tutto ciò che è infinito è a-logico...).

In un certo senso si riposano.

Il punto di riposo della A, la SUPREMA è आनन्द ānanda, la BEATITUDINE.

Il punto di riposo della I, il DESIDERIO, è ईषणा īṣaṇā, la CAPACITA' CREATIVA.

Il punto di riposo della U, l'ESPANSIONE, è ऊर्मि ūrmi, l'ONDA.

onda

 

I punti di riposo, ऊर्मि ūrmiईषणा īṣaṇā आनन्द ānanda sono tre potenze "diverse" dette "LUNARI" e sono contenute, in un certo senso , nel flusso infinito delle prime tre ( अनुत्तर anuttara, इच्छा icchāउन्मेष unmeṣa ), dette invece solari.

Si parla di POTENZE, quindi di possibilità di azione.

L'azione del manifestare ha inizio quando le potenze lunari iniziano a "fuoriscire" dal flusso infinito  generando Luminosità (la semivocale RA ) e Stupore (la semivocale ल LA).

Da Luminosità e Stupore nascono altre quattro vocali ऋṛ,  ॠṝ,  ऌḷ e  ॡḹ.

E' adesso, e solo adesso che le sei potenze (le"tre lunari" e le tre "solari") cominciano ad "urtarsi e mescolarti tra di loro.

Nell'urto tra la "Suprema" A, la Beatitudine A, il Desiderio I  e la Volontà Creativa I, si generano le vocali ए E ed  ऐ AI ( intercambiali nei mantra).

Nell'urto tra  la "Suprema" A, la Beatitudine A, l'Espansione U e l'Onda U, si generano invece le vocali ओ O ed  औ AU (anch'esse  intercambiabili).

So che è complesso, o forse pare complesso, ma aggiungo un ultima informazione: si era detto che in sanscrito ci sono cinque classi di lettere, kaṇṭhya (Gutturali), tālavya (Palatali), oṣṭhya (Labiali), mūrḍhanya (Retroflesse), dantya (Dentali), ma in realtà ci sono altri due gruppi di vocali.

La E, la AI la O e la AU formano due classi a parte, miste, dette kaṇṭhatālavya 

(Palato-Gutturalie kaṇṭhoṣṭhya (Labio-Gutturali).

Ogni lettera nasce da un diverso punto del corpo, risuona in punti diversi e necessità di un diverso movimento delle labbra, della lingua e del palato molle.

La O e la AU sono Labio-Gutturali perchè nascono dall'incontro/accordo di A (Gutturale) e di U (Labiale),  aggiungerle alla parola YAGA  यग significa (a livello simbolico, psichico e fisico) arrestare per un attimo (o per l'eternità) il MOVIMENTO VERSO L'OFFERTA, O VERSO L'AMATO, o per farsi partecipi del RIPOSO DELL'ESPANSIONE E DELLA POTENZA SUPREMA, del "momento in cui le potenze lunari e le potenze solari si sfuggono e si cercano l'un l'altra, nel gioco eterno della manifestazione.

YOGA non vuol dire UNIONE.

Lo YOGA è il RIPOSO DELLE POTENZE DELLA CREAZIONE!

 

 
 
 
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