Creato da ArboreaRes il 13/01/2012

DELIQUESCENZA

La leggiadra deliquescenza della soda caustica

 

 

Opacità

Post n°17 pubblicato il 18 Giugno 2012 da ArboreaRes
Foto di ArboreaRes

Opacità. L'oro liquido si è perso in luoghi sotterranei e le parole restano l'unico linimento. Vorrei sfiorarti le labbra.

 
 
 

Distrazioni

Post n°16 pubblicato il 17 Giugno 2012 da ArboreaRes

Immersa nella lettura, le pagine penetravano solo a tratti i sobbalzi cadenzati del mio battito accelerato. Ho immaginato che non saresti arrivato mai...serena, appagata dal contatto col mio libro e con il muro alle mie spalle. Più volte ho interrotto la lettura, immaginadoti erroneamente tra i passi di sconosciuti, finchè con un colpetto sul mio piede mi hai fatta sobbalzare e con il viso vicino al mio hai osservato l'evolversi della mia cicatrice, sorridevi.
"Perchè ti interesso?" indiscreta e diretta, cerco di muovere il fondale torbido di un'interiorità ben nascosta.
"Perchè mi hai accompagnato fin qui?" "Mi piace camminare"
I fari inquisitori di un'auto, il muricciolo con un dislivello impervio a fare da panchina impropria, le parole che scivolano. "Bene, ora mi metto lì nell'angolo, ben sepolta sotto quei ciottoli fino a domani".
Il mio unico pensiero è rivolto ai nostri corpi congiunti, ma è chiaro che nel tuo mondo lineare e intaccabile ami affrontare una cosa per volta.

 
 
 

Notte.

Post n°15 pubblicato il 10 Giugno 2012 da ArboreaRes
Foto di ArboreaRes

Portami via col passo gentile della pioggia. Alleggerisci la mia anima. Sussurra silenzio nell'ombra.

Ho sfilato gli stivali e intrecciato le mie gambe alle tue, ho preso il tuo braccio e ad occhi chiusi ho saggiato le tue dita, perdendo il senso del luogo e dell'ora. Le tue labbra mi hanno sorpresa: morbidamente indugiante su di me, mani fredde sul mio corpo caldissimo, abbandonato al tuo accostarti garbato. L'assenza di pensieri è piovuta sulla mia anima bramosa di assoluto. I miei occhi sono dentro i tuoi. Coglimi. Ti sento cingere il mio bacino e sollevarmi, tra le tue mani mi sento leggera mentre il piacere mi insegue e i sospiri erompono liberi. Sento il tuo ventre muoversi in me, gentile e fermo, intenso e premente... Mi sto perdendo, non lasciare il mio corpo. Al tuo fremito mi volto riaccogliendoti. Mi ritiro e ricalchi il mio movimento come se anche tu cercassi qualcosa: la mia diversità è ovunque. Mi ascolti sorpreso e quasi sorridi. La tua assenza di parole è limpida, mi piace muovermi attorno a te, un sinuoso satellite gioiosamente a suo agio nella nudità.

Ti riaccompagno nella città, mentre riprendi a parlare col tuo tono di voce tranquillo: voglio un altro tratto di buio, le strade notturne contano i miei passi, nella notte mi sento libera. Sorrido, i miei occhi cantano felicità quasi infantile. Mi porgi la guancia…ma l'ultimo bacio è sulle labbra e mi allontano, quasi saltellando, tra l'eco delle tue parole.

 
 
 

Paura

Post n°14 pubblicato il 01 Giugno 2012 da ArboreaRes
Foto di ArboreaRes

I punti di sutura ornano il mio viso come una trina su di un abito. Le mie mani giocherellano con un cuore di pietra che ho appena dipinto di nero, attingendo al fondo viscoso di una boccetta di smalto.

Ieri notte mi sono allontanata silenziosamente per poter piangere senza rispondere a nessuna domanda. Il volto tra le mani e lacrime tracimanti tra i sussulti. Anni fa, mi domandai quante volte si potesse spezzare un cuore, ma credo che tu me l'abbia asportato e ti stia gingillando rinfacciandomene assenza mentre scruti la mia gabbia toracica.

Hai preso ogni mia parola leggendovi quel che volevi trovare. Mi hai chiesto cosa pensassi dell'amore mentre credevo di averti persa e hai deciso che il mio rispondere amaro volesse dire che non vi nutro alcuna fede. Sei causa delle mie lacrime e mi accusi di freddezza. Solo chi non ha mai amato può aspettarsi di sentirsi rispondere che l'amore sia lieto: pura energia, violenta gioia, straziante dolore. Intensità selvatica, violenta e delicata. I colori pastello li mastica e li sputa.

Credo tu abbia più paura di me. Stai scegliendo di non credere: inventa pure le favole che preferisci, nutri le tue paure e mascherale di coerenza e razionalità.

Io mi sento talmente avvilita che parole ed azioni mi muoiono in grembo.

 
 
 

Epigrafe

Post n°13 pubblicato il 01 Giugno 2012 da ArboreaRes
Foto di ArboreaRes

Vederti mi riempie di vuoto.

 
 
 
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