Ma'pe iabbu

di Gianni Nobile

I poteri passano dal Commisario straordinario alle Province: emergenza finita?


In queste settimane il tema dei rifiuti ha avuto una maggiore rilevanza dovuta soprattutto al dibattito politico che si è generato dal passaggio dei poteri dal Commissario straordinario alle Province. A partire dal primo febbraio, infatti, è cessata la fase emergenziale dei rifiuti e si è tornati, per così dire alla normalità, con la gestione affidata alle Province.
Emergenza finita, dunque? A sentire il Presidente ed ex-Commissario Nichi Vendola sembrerebbe di si, ma Fitto e soci non ci stanno e, anzi, parlano di imminente catastrofe. La realtà, verosimilmente, sta nel mezzo.
Il pericolo "Campania" non sembra proprio dietro l'angolo ma, per scongiurarlo definitivamente, serve una seria azione politica che, ad oggi, le forze di maggioranza ed opposizione, occupate a rimpallarsi le responsabilità, hanno dimostrato di non poter garantire.
E mentre va avanti il chiacchericcio politico, la situazione dell'Ato Lecce 2 è diventata piuttosto seria: con i 46 comuni dell'Ato costretti a conferire i rifiuti nella discarica di Grottaglie (peraltro già gravata dai rifiuti campani), con il rischio di un aumento considerevole delle tariffe scongiurato dai fondi messi a disposizione dalla Protezione Civile.
Situazione poco rosea quela dell' Ato Lecce 1, di cui il Comune di S. Cesario fa parte. Nel sito di Cavallino sorgerà l'impianto per il CDR (Combustibile derivato dai rifiuti), saranno costruiti i 14 biotunnel necessari ad eliminare i cattivi odori, e sarà realizzata la discarica di servizio (in località"Mate") che accoglierà i rifiuti trattati dai biotunnel. Il CDR dovrebbe essere pronto entro il 2008, i biotunnel entro quest'anno (ma i lavori non sono ancora iniziati) e per la discarica di servizio si attende un pronunciamento del Tar. Tutto questo con l'attuale discarica che, come da piano, dovrebbe chiudere a settembre di questo anno.
Un modo per migliorare da subito la situazione comunque c'è e dipende da ognuno di noi: la raccolta diferenziata. Aumentare la percentuale di raccolta diferenziata (nel Salento in media è del 10%) contribuirebbe a contenere sia i costi di smaltimento che i danni ambientali. Tutto dipende da un nostro piccolo gesto e da un maggiore senso di responsabilità a cui siamo tutti chiamati (e da indicazioni precise per la raccolta porta a porta n.d.r.)
Negli ultimi due mesi sono stati distribuiti (purtroppo non capillarmente e in troppe poche famiglie), i sacchi per la raccolta differenziata e una "Guida del cittadino ecologista". un pratico vademecum con gli orari, le modalità e le notizie necessarie per differenziar al meglio i ns rifiuti

 

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