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Post n°7 pubblicato il 06 Marzo 2008 da DOC08
DECADUTA LA DELEGA PER ISTITUIRE GLI ORDINI E GLI ALBI DELLE PROFESSIONI SANITARIE Cari Colleghi, vi informo che ieri 4 marzo era l’ultimo giorno utile per la presentazione alle Camere da parte del Governo del decreto istitutivo gli ordini professionali sanitari. Non essendo ciò avvenuto, il tutto rimane lettera morta. Di seguito vi riporto il comunicato stampa del Ministro della Salute On. Livia Turco sul quale non faccio commenti. Comunicato n. 65 4 marzo 2008 Ministero della Salute UFFICIO STAMPA ORDINI PROFESSIONI SANITARIE. TURCO: ADDOLORATA PER MANCATA UNANIMITÀ DEI GRUPPI PARLAMENTARI Dichiarazione del Ministro della Salute Livia Turco “Sono molto addolorata che non si sia trovata l’unanimità dei gruppi parlamentari di Camera e Senato, ed in particolare della Lega, per il varo del provvedimento istitutivo degli ordini e degli albi delle professioni sanitarie. Era questa, infatti, la condizione indispensabile in periodo di ordinaria amministrazione posta dal presidente Prodi per dare definitiva attuazione alla delega sulla quale avevamo lavorato con grande cura, in intesa costante con le professioni ma anche con l’insieme delle forze politiche presenti in Parlamento”. ***************************** La ragione ha avuto il sopravvento sul tentativo da parte dei fisioterapisti di accaparrarsi tutto il settore delle attività motorie provocando così una dura opposizione al decreto sia da parte nostra che da parte dell’ordine dei medici, fisiatri in testa, causando così un grave danno per tutte le altre categorie sanitarie interessate al decreto. Ricordo, per l’ennesima volta a tutti noi, ma soprattutto a quella minima parte di noi che non ha ancora compreso le nostre battaglie, che l’UNC ritiene che la professione del Laureato in Scienze Motorie vada dallo sport sino alla rieducazione attiva e lì si fermi. Anche se l’1 septies è partito e il Ministero dell’Università dichiara che entro circa 3 mesi sarà applicato, anche se gli ordini professionali non sono stati fatti, rivolgo lo stesso un appello ai dirigenti dei fisioterapisti: “Perché non ci sediamo intorno ad un tavolo e discutiamo, finalmente, in modo serio, della zona grigia che si sovrappone tra le nostre due professioni?” Noi non vogliamo fare i fisioterapisti (abbiamo fatto un altro percorso formativo di cui siamo fortemente orgogliosi) ma non vogliamo nemmeno che altri professionisti si approprino, in modo esclusivo, delle attività professionali che a noi competono per gli studi effettuati. Grazie a tutti Voi per quello che avete fatto. Giorgio Berloffa |
Post n°4 pubblicato il 19 Febbraio 2008 da DOC08
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E’ stato riportato nella Newsletter del 1.02.08 del RIAB INFO la presa di posizione della “PASSI”, che riportiamo di seguito, sulla questione dell’ordine professionale dei fisioterapisti e relative riserve operative a loro riconosciute: 3) Dal presidente@associazione-passi.it un comunicato di tutt’altro tenore apparso sul sito del quale si propone il link http://www.scienzemotorie.eu/component/option,com_smf/Itemid,3/topic,205.msg320/topicseen,1/#new
Attentato alla nostra professione o consapevolezza delle nostre competenze?
Spettabili Dottori e Studenti in Scienze Motorie d'Italia, La mia prima reazione è stata di incredulità; non avrei mai pensato che un laureato in Scienze Motorie, e soprattutto in questo caso chi afferma di parlare anche a nome della categoria, arrivasse a tali livelli di danneggiamento non solo di sé stesso, ma anche tutti noi. Permettetemi di entrare nel merito dello scritto: Palombella sembra trascurare persino la nozione di prevenzione primaria e quindi gli sfugge la pericolosità di questa riserva. Per aiutarlo a comprendere, riporto testualmente che cosa recita il “Dizionario dei Termini di Medicina” - Garnier Dellamare: “complesso di provvedimenti presi allo scopo di evitare la manifestazione di complicanze, nonché la comparsa”. Quindi con una prevenzione così estesa si riserverebbe ai fisioterapisti tutto il movimento umano sia nel sano che nel malato perché è chiaramente sempre indicato come attività di prevenzione primaria. Comunque l’UNC, ed è stato già riportato nel sito, ha provveduto a fare in modo che questo venisse modificato e si parlasse di prevenzione secondaria chiaramente rivolta alla patologia. Per quanto attiene l’art. 1 septies, tuttora legge dello Stato, solamente i meno avveduti non hanno capito o fingono di non capire che non è un’equipollenza acquisita, ma deve passare tramite un corso per recuperare le differenze che vi sono tra la laurea in Scienze Motorie e quella in Fisioterapia. Questo recupero si deve fare proprio perché le lauree non sono uguali. L’attentato alla salute del cittadino, che scandalizza tanto il nostro Palombella, è evidente: fareste fare attività fisica educativa, pre-sportiva ecc. a persone che come i fisioterapisti conoscono solamente la patologia? E quando uno non conosce non fa danni? E facendo danni non attenta alla salute del cittadino? Sono contento che, finalmente, siano usciti allo scoperto coloro che remano contro la categoria; non riesco però ancora a capirne il perché e mi auguro che sia dovuto solo a scarsa consapevolezza, ma, come ha avuto modo di scrivere Andreotti “a pensare male si fa peccato, ma molte volte si indovina”. Questi “amici del nemico” sono pochi, ma ciò non ci deve consolare, ma bensì spronare a fare in modo che siano espulsi dal nostro mondo e messi in condizione di non nuocere, sia loro che coloro che li appoggiano guidandoli. Giorgio Berloffa
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Inviato da: farfalla_granata
il 15/04/2009 alle 17:06
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 17:46
Inviato da: nalya
il 06/01/2008 alle 17:52