Vita da .... elfa!

gli angeli custodi

Non so bene come funziona, questa faccenda degli angeli custodi. In teoria, se si sono affannati tanto a seguire il loro protetto finchè era vivo, dovrebbero continuare l'assistenza anche quassù. Lo dico forse perchè mi farebbe piacere avere ogni tanto qui vicino una di quelle delicate cretature con la pelle liscia e le ali a plissè che mi spiega certi misteri e cerca di convincermi della necessità di essere ragionevole, un po' come ai banchi del mercato quando ti dicono che le loro cose sono le migliori per questo e per quello. Sarebbe di compagnia, potrei spiegargli i miei dubbi e anche se non credo che gli interesserebbe molto, di quelli, sarebbe un po' come parlarsi allo specchio: spieghi le cose e intanto ti guardi e ti sembri molto persuasivo e alla fine sei davvero convinto che tutto sia un po' più chiaro. Invece no, evidentemente li devono rispedire via subito, forse sono in pochi, e così il mio l'ho visto appena, in quei giorni che ero arrivata da poco, ed era affabile ma distaccato, un angiolone biondo misura cattedrale, un po' grassottello, come un putto cresciuto troppo, e mi guardava come uno che dice va bene, ti ascolto, ma guarda che ho tante cose da fare. Gentili, son gentili. E' che uno ha bisogno di certezze. D'altra parte non so nemmeno come la prenderei, ammesso che uno di questi angeli si trovasse disoccupato e fosse distaccato al convincimento perplessi: me lo immagino, signora come andiamo, allora la pulizia dell'anima, una via di mezzo tra un parrucchiere e un cappellano. 
Per i bambini no, è un'alltra faccenda. L'angelo custode non ha niente a che vedere con le cose che credi e speri, assomiglia di più a un pupazzo, e più si è incerti, impauriti, soli, più dev'essere morbido e caldo, come una copertina di lana o un cuscino soffice da abbracciare.  

Tratto da "Se è una bambina" di Beatrice Masini

(non è esattamente come quello descritto dall'autrice del libro, ma io avrei scelto questo come angelo custode.. se proprio posso scegliere)