Creato da: hoprovatoadamarvi il 31/01/2006
IL RAZZISMO VERSO L'ETA' DELLA DONNA

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IL MOSTRO NASCOSTO

Post n°40 pubblicato il 19 Giugno 2006 da hoprovatoadamarvi

Quando il mostro è nascosto bisogna parlarne parlarne parlarne...e il mostro in questione è strisciante sotto la superficie e spesso passa inosservato...Se ne osservano invece, e in proporzioni catastrofiche, le conseguenze sullo sbilanciamento del rapporto uomo/donna. Gli uomini possono scegliere la compagna entro una fascia età molto più larga rispetto alla ristretta cerchia entro cui può attingere la donna, che deve limitarsi ai coetanei e a quelli più vecchi, il limite di tale condizione si accentua se si pensa che tra gli uomini più vecchi cresce in misura esponenziale il numero degli sposati. La conseguenza più immediata è che l'uomo ha un potere ricattatorio di fatto nei confronti della donna:se non subisci i miei egoismi e le mie prepotenze ne trovo subito un'altra ( e di fatto è così). Terminato l'esame obiettivo della situazione passiamo a ricercarne le cause: chiediamoci qual è l'origine di questa situazione a dir poco medievale. Il ragazzo è spesso, spessissimo, rapito dalla bella signora che esercita sull'uomo più giovane un fascino notoriamente prepotente. E qui chiamo a rispondere i signori maschietti...Purtroppo un secondo più tardi l'esplosione dei sensi, in quella fase delicata del rapporto in cui l'erotismo inizia a diventare amore, subentrano le convenzioni incarnate nel 99% dei casi dalla mamma di lui. Mio figlio con una 40enne?? Mio figlio con una 50enne??? Anatema! Meglio morto. E' arcinoto che la revisione critica della figura materna, come ben sa ogni psicanalista, è un processo lungo e doloroso che, per quei pochi che riescono ad affrontarlo, dura anche tutta una vita e costa dolore, e che nella maggior parte dei casi non si riesce nemmeno ad affrontare. La conseguenza è che se al maschietto sinceramente innamorato mammina dice "NO!" il maschietto nella maggior parte dei casi spezza il suo destino d'amore perché mammina ha sempre ragione. I deboli vanno aiutati a ritrovare se stessi e a leggere in se stessi quello che sono e quello che vogliono davvero e non addomesticati, come fa mammina, a volere ciò che non vogliono e ad essere ciò che non sono.
Rivolgo il mio appello a quanti hanno la fortuna di guardare oltre il muro delle convenzioni: aiutatemi a trionfare sul più ostinato tabù della storia!

 
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Per signore e signorine di ogni età

Post n°39 pubblicato il 19 Giugno 2006 da hoprovatoadamarvi

Pensavo di potermi dimenticare per un pò del grande dolore della mia vita, il razzismo anagrafico sulla donna, quando mi è ripiombato addosso...con la stessa dinamica:c'è sempre un paziente o una paziente che me lo riporta nello studio...in punta di piedi...in quella fase della visita medica che chiamiamo chatting...dove tra le pieghe del dolore fisico affiora l'anima...

Arriva una donna nel mio studio, 50 anni, una bella signora, curata, vestita con gusto, colta. Mi riferisce i suoi sintomi: dolori al petto, cardiopalmo, lieve incontinenza urinaria. Tutto questo da qualche mese. Avvio le indagini diagnostiche indicate ma danno tutte esito negativo: organicamente è sana. Indago l'aspetto psicologico. Le chiedo del suo uomore.

"Non è dei migliori in questo periodo"

"Da quanto tempo non è dei migliori?"

"Da qualche mese"

Realizzo che il peggioramento del suo umore coincide con l'epoca di comparsa dei sintomi.

Insisto ( un buon medico non si fa mai i fatti suoi...). Le chiedo se c'è stato qualche evento che ha condizionato il suo umore. Viene fuori che il marito, un tabaccaio, suo coetaneo, l'ha lasciata, per una 30enne, studentessa fuori corso di lingue, che già aspetta un figlio da lui.

La incoraggio:"Beh, così è la vita, le cose cambiano, ma dobbiamo reagire, si trovi anche lei un bel trentenne!"

Potevo risparmiarmela, vero? Già... L'avete mai sentito che un 30enne si mette con una 50enne? Ne parlo sconfortata con un collega. Mi risponde con sicurezza sfacciata e col tono solenne di chi dispensa verità: "Vedi, l'uomo a 50anni impazzisce letteralmente per le 20enni. E' un processo fisiologico contro cui non puoi niente...di fronte al quale, tu, indomabile dottoressa Rosa, sei una fallita...Ah Ah (risata del collega). E' la natura capisci? All'uomo a un certo punto accade esattamente quello che accade ai dobermann... che a una certa età impazziscono... Non puoi farci niente... Rassegnati. Ah (esclamazione) ...conosco un bravo psichiatra per la tua paziente"

Bene, io dallo psichiatra per il momento la mia paziente ce la mando, non ha alternative poverina...e non ne ho io...ma giuro qui davanti a tutti che prenderò il mondo con la mia rabbia e il mio sangue che ribolle e le mie interiora che si contorcono e lo capovolgerò...quattro, cinque volte...finché tutta la cattiveria ne sarà uscita...prima fra tutte la diavoleria ( perché solo così è definibile) di fare di un essere umano come la donna un cibo a scadenza...Giuro qui davanti a tutti che dopo il mio passaggio questo mondo non sarà più lo stesso...

Signore e signorine di ogni età e nazionalità, non illudiamoci: quella donna e tante come lei vengono uccise da noi. Sì siamo noi donne ad ucciderci l'una con l'altra. Gli uomini a 50 anni impazziscono per la 20 enne: ma perché diavolo quella 20enne o 30enne o 35enne prima di mettersi col 40-50enne non riflette che il suo coetaneo maschio NON FAREBBE MAI LA STESSA COSA???. Finché le donne continueranno ad unirsi agli uomini più grandi e gli uomini continueranno a rifiutare le donne più grandi il rapporto uomo/donna ne sarà fortemente sbilanciato e per ogni 20-30enne che si metterà col 40- 50enne LA COETANEA DI QUELL'UOMO SARA' UN RIFIUTO UMANO...UN CIBO SCADUTO...

Non ho più fiato in gola, non ho più lacrime, mi sostiene il verso di un poeta:

"Se riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorregerti anche dopo molto tempo che non te li senti più ed a resistere quando ormai in te non c'è più niente tranne che la tua volontà che ripete "resisti"!

Amici...se riesco proverò a resistere...altrimenti... cambierò lavoro...

 
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LETTERA DI UN GIOVANE AMICO

Post n°38 pubblicato il 04 Maggio 2006 da hoprovatoadamarvi

Sono un ragazzo di 27 anni, scrivo per raccontare la mia storia. Lo faccio perché altri non commettano i miei stessi errori che hanno distrutto una favola. Incontrai una donna di poco più di 10 anni più grande di me, stupenda, oserei dire tra le meraviglie del mondo. Le prime volte e i mesi che seguirono furono momenti indimenticabili e irripetibili.Potrei usare tante parole e scrivere moltissimo raccontando di tanti momenti belli trascorsi, ma quello che è stato è ineffabile, difficile da comunicare a parole e rimane indelebile nella memoria di chi l'ha vissuto. Vorrei invece che queste righe potessero essere utili a chi si trova o si troverà in una situazione simile. Non lasciatevi influenzare da stupidi condizionamenti! Il mondo è già pieno di tante cose non belle, motivo in più per cui non bisogna sciupare, per alcun motivo, quello che di bello ci viene dato dalla vita. Mi costa tanto dirlo ma quando delle donne intuiscono che una del loro stesso sesso ottiene ciò che a loro è stato negato e che hanno sempre desiderato, cresce in loro una rabbia che le spinge ad annientare, a tutti i costi, quel qualcosa che loro non hanno potuto ottenere. Credo che questo sia il meccanismo psicologico che trasformò mia madre nella nostra più irriducibile persecutrice. Probabilmente questo non accade solo tra donne, forse è un istinto umanamente comune:spesso le persone sono invidiose della felicità altrui. Siate quindi sordi e ciechi! Non siete matti se amate una donna più grande, folli sono le cose che vi dicono e vi fanno gli altri!!...Folli di rabbia...

Nella mia esperienza personale, come quasi sempre accade, influssi esterni hanno cercato di distruggere la sfera di cristallo:sappiate che solo dall'interno può rompersi, solo da voi può dipendere la rottura di questo scudo. Io ho commesso l'errore di lasciare che il dubbio e l'incertezza, che certi discorsi parole ed opinioni di mia madre e di alcuni parenti e amici insinuavano nella mia mente, la frantumassero. Le inevitabili reazioni a catena della mia compagna seguite dalle mie reazioni alle sue reazioni e viceversa hanno fatto tutto il resto. Spero che altre persone inesperte non commettano gli stessi errori e possano trarre insegnamento dalla mia esperienza non rovinando tutto a causa dell'ingenuità della prima volta.

QUALSIASI COSA DI BELLO VI VENGA DONATO DALLA VITA NON SCIUPATELO, E' QUANTO DI PIU' PREZIOSO ABBIATE.

 
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LETTERA AD UN GIOVANE AMICO

Post n°37 pubblicato il 30 Aprile 2006 da hoprovatoadamarvi

Ieri hai provato intense emozioni...mai provate prima...nei tuoi 27 anni di vita...giovane amico... Le mie labbra erano...dicevi tra un bacio e l'altro...ciuppa ciuppa...caramelle dolci, morbide e gommose...Ora dubbi malefici nascono nella tua mente da malefiche convenzioni, antiche quanto il mondo, che già molti portarono alla rovina. "Lei ha 43 anni...l'età di questa donna è un delitto...il più imperdonabile dei delitti..." urlano mostri millenari... nella tua giovane mente. Ma non temerli... i dubbi...sono normali... in una società come la nostra dove le pressioni dello stereotipo sono schiaccianti... I tuoi occhi bambini di verità assoluta mi dicono che questi dubbi tu li supererai...perché mi vuoi bene e il bene vince sul male. Scriveremo di noi e saremo la bandiera della nostra battaglia...Qualcuno forse... chissà...rifletterà...e risparmierà il suo sogno d'amore dalle fauci di quei mostri millenari assetati di dolore e frustrazione...

 
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L'AMORE NON SBAGLIA MAI

Post n°36 pubblicato il 27 Aprile 2006 da hoprovatoadamarvi

L'AMORE NON SBAGLIA MAI, perché compie quello straordinario miracolo di far coincidere il bene dell'altro con il nostro piacere e viceversa. Inoltre vorrei aggiungere una banale considerazione di ordine semplicemente statistico:se lo stereotipo consegnatoci dalla tradizione ( che la morale comune ci spaccia per buon senso) fosse una scelta vincente 1 matrimonio su 3 non finirebbe col divorzio e nel mondo l'istituzione matrimonio ( o semplicemente il rapporto uomo-donna) non attraverserebbe la crisi planetaria che sta attraversando. Allora la smettiamo di nasconderci dietro un dito? Se un uomo e una donna si amano ma hanno la colpa di non rientrare nello stereotipo la smettiamo di torchiarli fino a indurli per stanchezza psichica o debolezza a spezzare i loro sogni e a distruggere i loro destini? Il buon senso è ben altro. Il buon senso è far sì che l'amore trionfi su uno stereotipo consegnatoci da epoche antichissime (con realtà socioeconomiche ben diverse dalle nostre) e che fino ad ora ha prodotto solo nevrosi e frustrazioni.

 
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