Post n°73 pubblicato il 26 Luglio 2013 da daleggere
Mi piace guardare i tuffi dai tempi di Dibiasi quando, in bianco e nero, erano quasi le uniche medaglie* che si aggiudicavano gli atleti italiani alle Olimpiadi. Mi sorprendo a guardare la grazia l’eleganza e la forza degli atleti, doti che, in un ipotetico bilancino, si scostano di poco sia che siano donne o uomini a tuffarsi. Non mi sono mai tuffato da più di cinque metri e già, da lassù, fa paura. Non mi sono mai avvicinato, per guardare giù, dal trampolino dei dieci metri; da quello dei tre metri qualche tuffo l’ho fatto e so quanto sia difficile fare quello che fanno i professionisti. Eseguire una “capriola” in aria e sapere dov’è l’acqua, se sotto o sopra, è tutt’altro che semplice tanto che le prime volte cadi nel modo più sgraziato e doloroso possibile. Mi immagino solamente la velocità che devi raggiungere per farne più d’una e poi magari aggiungere qualche altra rotazione, devi ricordarti dove guardare per i punti di riferimento, eseguire nella mente mille volte le giuste sequenze. Non so valutare la corretta esecuzione di un tuffo, so le cose banali, gli spruzzi la non perfetta entrata in acqua e mi lascio influenzare dai commentatori facendo solo piccole annotazioni personali in genere non suffragate dai punteggi. Oggi voglio dire della Cagnotto e delle sue ultime medaglie, Tania Cagnotto mi è apparsa sicura in tutte le sequenze dei tuffi addirittura rilassata sciolta e concentrata, non ha preso l’oro ma bisogna apprezzare in questi sport difficili altre cose. Franco Negro 25 luglio 2013
*Olimpiade del Messico 1968 Dibiasi vince la medaglia d’oro nei tuffi piattaforma 10 metri e argento trampolino tre metri; vincono l’oro il ciclista Vianelli e il canottaggio due con |
Post n°72 pubblicato il 20 Luglio 2013 da daleggere
Comunicato stampa 20 luglio 2013
Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart domenica 28 luglio ore 21 Piazza Pertinace, Alba (CN)
Domenica 28 luglio, alle ore 21, va in scena in piazza Pertinace il “Don Giovanni” di Mozart interpretato dall’Orchestra Sinfonica Giovanile Aleramica, un progetto di alta formazione per giovani musicisti promosso dall’Associazione Masca in Langa e sostenuto dalla Compagnia di San Paolo. Ingresso libero.
Don Giovanni è un “dramma giocoso” in 2 atti di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte. Composta nel 1788 è la seconda opera della cosiddetta “trilogia Mozart-Da Ponte”, ovvero il frutto della fortunatissima collaborazione fra il più arguto librettista del Settecento ed il grande musicista di Salisburgo. Come tutti i grandi capolavori, anche Don Giovanni è un’opera che può essere fruita a molti livelli: se il più esperto melomane non cessa mai di trovarvi nuove sfumature e finezze , il semplice ascoltatore non può che rimanere incantato da una musica tanto coinvolgente.
Arie celebri: “Madamina, il catalogo è questo..” (Leporello), “Deh, vieni alla finestra..” (Don Giovanni), “Là ci darem la mano..” (Don Giovanni-Zerlina).
Trama: Don Giovanni, nobile libertino sempre alla ricerca di nuove avventure amorose, uccide in duello il Commendatore, padre di Donna Anna, accorso per salvare la fanciulla dalle insidie del cavaliere. Questo episodio “macchierà” Don Giovanni di una colpa tanto grave da trascinarlo, dopo mille infauste vicissitudini, verso la morte.
L’Orchestra Sinfonica Giovanile Aleramica è nata nel 2011 con la finalità di proporre ai giovani musicisti, agli studenti degli ultimi corsi e ai neo-diplomati al conservatorio, un importante percorso di passaggio dal mondo della scuola a quello dell’orchestra professionale. Fine ultimo del progetto è quello di poter inserire l’orchestra nel mondo del lavoro. Il direttore stabile è il M° Alessandro Bares, musicista con alle spalle una carriera concertistica internazionale oltre che di direttore, di violinista, pianista, cantante, musicologo ed editore musicale, affiancato da “tutor” professionisti provenienti dalle principali orchestre italiane. L’attività dell’orchestra si articola in due cicli di studio l'anno, uno dedicato alla musica sinfonica e cameristica e l'altro all'opera lirica. Si è partiti dall’idea di offrire un “tempo” e un “luogo”, agli studenti dei Conservatori, dove poter perfezionare l’arte del suonare insieme, creando così l’occasione di sperimentare formandosi, e si è arrivati, grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, a strutturare due “Summer School” della durata di circa dieci giorni ciascuna. Le due sessioni si sono svolte a Monastero Bormida e hanno visto riuniti 37 musicisti provenienti da tutti i Conservatori di Italia che, sotto la guida del Maestro Alessandro Bares e dei tutor Regina Reichel, Marino Bedetti e Marco Testori, si sono impegnati in prove intensive mattutine e pomeridiane. I giorni trascorsi hanno lasciato però spazio anche alla convivialità sia tra studenti, spesso impegnati in “ludiche” improvvisazioni musicali spontanee, che con il territorio grazie all’operazione “ospitalità diffusa” che ha visto coinvolte le famiglie monasteresi.
Personaggi e interpreti: Don Giovanni Fernando Ciuffo Leporello Jeong Ho Kim Donna Elvira Irene Geninatti Chiolero Donna Anna Patricia Sesar Miguel Don Ottavio Stefano Ferrari Zerlina Takako Yoshida Masetto Niccolò Scaccabarozzi Commendatore Alberto Corna
Orchestra Sinfonica Giovanile Aleramica Direttore d’Orchestra Alessandro Bares Regia Fabrizio Pagella Scenografie Federica Parolini Coro Laboratorio lirico Scuola di musica G. Bottino Corale Città di Acqui Terme Direttore di coro Annamaria Gheltrito |
Post n°71 pubblicato il 16 Luglio 2013 da daleggere
L’Italia fattura miliardi l’anno in armi. E’ una nostra eccellenza, abbiamo il distretto mondiale delle armi leggere, che vengono catalogate come armi sportive. Sono un mare, centinaia di migliaia. Sono del tipo leggero, economico a canna lunga, da difesa, da borsetta, ecc., tutte con un unico scopo: lanciare un proiettile letale e preciso al di là della canna. La crisi economica pare non toccare il settore ( più i conflitti si diffondono nel mondo più il mercato e la richiesta cresce). Nei territori dove si producono armi la gente è fiera del prodotto e ne va fiero anche tutto l’indotto particolarmente attento. E’importante sapere anche che mentre le armi da guerra (automatiche e di medio e grosso calibro) sono sottoposte a controlli rigorosi dalla legge 185 del 1990, per quelle comuni vige invece il Testo unico delle leggi di Pubblica sicurezza del 1931. Nel 2012 abbiamo registrato 840mila armi, l’11 per cento in più rispetto alle 760mila dell’anno scorso. Sono numeri di gran lunga superiori a qualsiasi altra anagrafe armiera nel mondo. Un record senza precedenti nella storia del settore. Detto questo l’omicidio della modella Reeva Steenkamp da parte dell’atleta Oscar Pistorius è stata eseguita con una semiautomatica calibro 9. Perché business is business e queste armi uccidono per davvero. |
Post n°70 pubblicato il 01 Aprile 2013 da daleggere
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Post n°69 pubblicato il 30 Marzo 2013 da daleggere
13)Nuove strategie Leggo una notizia sull’Angola: ci sono così tante mine e la popolazione ne è così martoriata che esiste un concorso di bellezza per donne mutilate. Sempre nell’articolo, a firma di un reporter polacco (fonte: Osservatorio sulle mine antipersone e sulle bombe a grappolo) sono presenti in72 paesi nel mondo e solo le mine giacenti nei magazzini di almeno 33 stati sono 160 milioni . Sono 12 i paesi che continuano a produrre mine e dichiarano di voler continuare a costruirle . Sempre nell’ articolo “Nel paese delle mine” di Miroslaw Wlekly, queste sono state usate ultimamente in Israele, Libia, Birmania, Afghanistan, Colombia e Pakistan. Mine e bombe esplodono anche a distanza di anni è notizia di pochi mesi fa di una esplosione in Italia che ha accecato e strappato gli arti a tre adolescenti: la bomba era di 67 ani fa. fr.ne |
Inviato da: giramondo595
il 26/07/2013 alle 23:57