Creato da Daphne.74 il 27/10/2004
Non può piovere per sempre

Daphnedia

Malinconia
La malinconia è un sentimento simile alla tristezza, che spesso si ripresenta dopo una visione "nostalgica" di qualcosa. La malinconia è una sorta di tristezza di fondo, quasi non consapevole. Una persona malinconica è spesso di nuovo triste dopo alcuni minuti.
Tipico della malinconia è un atteggiamento triste e nostalgico o in alcuni casi depresso e privo di voglia di fare.
Si potrebbe definire come il desiderio, in fondo all'anima, di una cosa o di un amore che non si ha mai avuto, ma di cui si sente dolorosamente la mancanza. La malinconia si può manifestare in espressioni del viso, in un sentimento di tristezza che può durare anche una vita.

Fonte: Wikipedia
 

L'angolo dell'acidità

"Ti capisco"
"Ti ringrazio"
Sottotitolo: "Brutto idiota, tu non capisci proprio una beata fava!!!"

 

Attimi eterni

 

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TUTTO QUELLO CHE MI MANCHERA'...E ANCHE DI PIU' (30 maggio 2008)

Post n°158 pubblicato il 10 Giugno 2008 da Daphne.74
 

il condominio
la bionda
la furba
la riccia
rizul
scoreggia
c.p.
la divina
la pelosa dorata
sector
focolaio e tubercolo
il capuffizi
il tuo amico
la tua amica
brot porz
sue ellen
laggiù
lassù
beautiful de noantri
il bagno ancora
il presidente
il direttore
schumacher
il cami
la tenerina della rita a sorpresa

ma più di tutto...la mia gina...

 
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RICHIESTA DI CITTADINANZA BOLOGNESE

Post n°157 pubblicato il 22 Aprile 2008 da Daphne.74
 

Prima che mi riempiate la messaggeria di insulti e lamentele di qualsiasi tipo, tengo a precisare che le mie origini sono più che terroniche, quindi rilassatevi e fatevi due risate!!!

Dap

Spett. Uffèzi ed l’Immigrazioun
Via Quatar Novembre, nòmer 24 (vent’quatar)
41100 Zite ed BULAGNA (PADANIA)

AL SOTOSCRET……………………………………………………………………………….......
NÉE A……………………………………………………………………………….…….(TERONIA)
AL GIOREN……………………………………... ED L’ÀN ………………………………………
FORTUNATAMEINT DOMICILIÉE……………………………………………………………

Vèst i risultée dàgl’ultmi elezioun à vrev dmander, sa fòssa pusebil, d’aver la
CITADINANZA BULGNAISA

As dichiara che:
1. A sun pentii d’eser un TAROUN
2. A rinegh tòtti al me urigin meridioneli
3. A magnarò almeno do volti à la stmana i TURTLEIN
4. Farò dmanda ed fer di cors ed lengua e dialet bulgnais
5. A prumet d’an eser menga racmandée, ed lavurer come un sumer, pagher tòti al
tasi, d’an ciamer mai a Bulàgna i me pareint Taroun, d’an fer menga dal casein a la not, d’an sbraiter come un mat da la fnestra o dal balcoun per ciamer quelchidun e d’cammbier la machina da taroun ca’gò (Alfa Romeo)
6. A prumet d’an dir mai piò “MINCHIA” e quand’am gira el bali a dirò seimper “KAT
VEGNA UN CANCHER”
7. A prumet solenemeint ed fer al tifo pr’al BULAGNA e d’odier con tòtti al me forzi al
MODNA e la FIURENTEINA.

Con la speranza che la dmanda la vegna aceteda, cordialmeint av salut e av ringrazi.

IN FEDE
AL’ SGNOR TAROUN
………………………………………………

 
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Non mi pento di niente

Post n°156 pubblicato il 18 Aprile 2008 da Daphne.74
 

Questa l'ho sentita per radio questa mattina, rispecchia molto il mio attuale stato d'animo e ho voluto postarla. E non me ne pento.
Buona lettura,
Dap

Dalla donna che sono mi succede, a volte,
di osservare nelle altre, la donna che potevo essere;
donne garbate esempio di virtù, laboriose brave mogli,
come mia madre avrebbe voluto.
Non so perchè tutta la vita ho trascorso a ribellarmi a loro.
Odio le loro minacce sul mio corpo, la colpa che le loro vite impeccabili,
per strano maleficio mi ispirano;
mi ribello contro le loro buone azioni, contro i pianti notturni sotto il cuscino,
contro la vergogna della nudità sotto la biancheria intima, stirata e inamidata.
Queste donne, tuttavia, mi guardano dal fondo dei loro specchi;
alzano un dito accusatore e, a volte, cedo al loro sguardo di biasimo
e vorrei guadagnarmi il consenso universale,
essere "la brava bambina", "la donna per bene", la Gioconda irreprensibile,
prendere dieci in condotta dal partito, dallo Stato, dagli amici, dalla famiglia,
dai figli e da tutti gli esseri che popolano abbondantemente questo mondo.
In questa contraddizione inevitabile tra quel che doveva essere e quel che è,
ho combattuto numerose battaglie mortali, battaglie inutili,
loro contro di me - loro contro di me che sono me stessa -
Con la psiche dolorante, scarmigliata, trasgredendo progetti ancestrali,
lacero le donne che vivono in me che, fin dall'infanzia,
mi guardano torvo perchè non riesco nello stampo perfetto dei loro sogni,
perchè oso essere quella folle, inattendibile, tenera e vulnerabile
che si innamora come una triste puttana di cause giuste, di uomini belli e di parole giocose,
perchè adulta, ho osato vivere l’infanzia proibita
e ho fatto l’amore sulle scrivanie nelle ore d’ufficio,
ho rotto vincoli inviolabili e ho osato godere del corpo sano e sinuoso
di cui tutti i miei avi mi hanno dotata.
Non incolpo nessuno.
Anzi li ringrazio dei doni.
Non mi pento di niente come disse Edith Piaf:
ma nei pozzi oscuri in cui sprofondo al mattino,
appena apro gli occhi, sento le lacrime che premono,
nonostante la felicità che ho finalmente conquistato,
rompendo cappe e strati di roccia terziaria e quaternaria,
vedo le altre donne che sono in me, sedute nel vestibolo,
che mi guardano con occhi dolenti e mi sento in colpa per la mia felicità.
Assurde brave bambine mi circondano e danzano musiche infantili…contro di me;
contro questa donna fatta, piena , la donna dal seno sodo e i fianchi larghi,
che per mia madre e contro di lei, mi piace essere.


Gioconda Belli

 
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HO SCELTO TE

Post n°155 pubblicato il 02 Aprile 2008 da Daphne.74
 

Nel silenzio della notte
io ho scelto te
Nello splendore del firmamento
io ho scelto te
Nell'incanto dell'aurora
io ho scelto te
Nelle bufere più tormentose
io ho scelto te
Nell'arsura più arida
io ho scelto te
Nella buona e nella cattiva sorte
io ho scelto te
Nella gioia e nel dolore
io ho scelto te
Nel cuore del mio cuore
io ho scelto te.

S. Lawrence



 
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TO BE, TO FEEL

Post n°154 pubblicato il 17 Marzo 2008 da Daphne.74
 

Ieri per la prima volta nella mia vita ho sentito che qualcuno poteva mettere le mani nei miei cassetti senza temere che rubasse una parte di me.
Forse è perchè quella parte di me è già sua.

 
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Piccole parole crescono

Non so più il sapore che ha
quella speranza che sentivo nascere in me;
non so più se mi manca di più
quella carezza della sera
o quella voglia di avventura,
voglia di andare via.

 

Per un sorriso

 

Ancestra-che?

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