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Raccontami una storia - Il cielo in una stanza

Post n°174 pubblicato il 20 Giugno 2013 da Phoenix_from_Mars

Apro gli occhi, rivedendo quel soffitto a nuvole azzurre e bianche che mi è ormai familiare.

Quando gliel’ho detto la prima volta, che mi ricordava quella famosa canzone, “Il cielo in una stanza”,lei ha sorriso, come se fosse una banalità che le propinavano tutti, ma poi ci ha pensato, ed è andata ad accendere lo stereo che tiene in un angolo della camera da letto, cercando la traccia sul cd.

E quando le note familiari hanno invaso la stanza, ho capito che forse, chissà perché, la cosa era voluta, l’effetto giocato ad arte, ma a me ha dato lo stesso l’impressione che fosse una cosa mia e sua, anche se in realtà di nostro non c’è proprio niente, in questo rapporto disfunzionale che dura ormai da qualche anno.

Un tempo lunghissimo, in cui ci siamo trovati, io l’ho trovata, e poi non sono più stato capace di lasciarla andare, anche se so che non potrò mai averla per me.

Allora mi accontento, mi tengo stretto tutto quello che posso avere da lei, ricordando con un certo distacco il tempo in cui avevo tutto ed ero convinto di essere felice, prima di assaporare cosa volesse dire la felicità vera tra quelle pareti e quel soffitto azzurro cielo, in quella stanza dalle tende color glicine arredata con cura e con un gusto sorprendente, con il grande armadio a specchio che riveste un’intera parete e l’enorme letto a baldacchino che troneggia in mezzo.

Quella stanza che mi vide entrare, un po’ impacciato, una sera di tanto tempo fa..in cui lasciai che fosse lei a condurre il gioco…ma solo per poco...

Anche se l’idea di essere io ad avere in mano le redini è pura illusione. La verità è che lei mi ha preso, stregato, imprigionato in questa prigione dorata dal primo momento che ho posato gli occhi su di lei. Ed è lei a tenere saldamente il mio cuore e la mia anima in pugno ora. Forse è sempre stato così, solo che non me ne sono mai accorto, ho sempre avuto solo l’impressione di essere io a tornare volontariamente in questo incanto di cielo e glicine che mi tiene avvinto come la più dolce delle catene.

E’ bella, lei, di una bellezza che sembra appariscente, sotto lo strato di trucco che usa come una difesa, come se indossasse una maschera dalla quale non riesce a separarsi…

Ma lo è ancora di più quando, con un privilegio raro che concede solo a me, si spoglia dei vestiti e dei colori accesi..e rimane nelle mie mani, con i suoi occhi verde acqua e i capelli di quel colore a metà tra il fulvo e il dorato, che quando scendono a sfiorarmi il petto mentre lei danza su di me, mi ricordano sete e velluti antichi.

Ma forse la cosa più bella che ha è quella linea decisa della bocca che le da un’aria da dura anche se non lo è per niente e io lo so..oppure il collo da cigno che si svela sotto il manto dei capelli, facendomi venir voglia immancabilmente di perdermici, in quel profumo speziato e dolce insieme che emana.

Non l’avevo previsto. Io, il manager, quello sicuro di sé, che fa tremare i sottoposti solo passando nei corridoi. Quello che cambia le macchine sportive come le camicie, che vola da Dubai a Toronto nella stessa settimana, quello che potrebbe avere con uno schiocco di dita tutte le donne del mondo. Quello sposato da anni, quello affidabile, quello serio e senza grilli per la testa.

Sono io. E sono lo stesso che adesso si bea della sua vicinanza, quella di una donna che nessuno giudicherebbe al suo livello, che se solo trapelasse un’indiscrezione mi rovinerebbe vita e carriera, in un colpo solo, visto che mia moglie è la figlia del Direttore generale.

Ma sono qui. E ci resterei, se sapessi che farebbe la differenza, che lei rinuncerebbe alla sua vita per me.

Ma è stata chiara su questo, anche troppo.

Così scivolo fuori dalle lenzuola di seta, e inizio a raccogliere i vestiti che nell’impeto della nostra passione sono finiti dovunque sul pavimento, mescolati ai suoi, quando ce li siamo strappati di dosso.

Con la coda dell’occhio colgo una fugace immagine del suo corpo perfetto ancora attorcigliato alle lenzuola, i capelli sparsi sui cuscini, che si offre alla mia vista come un quadro d’autore..e allora mi fermo un attimo a contemplarla, come sempre mai sazio di gustarmi ogni centimetro di quella bellezza che mi è entrata dentro e sempre ci resterà, anche quando me ne sarò andato.

Lo squillo del cellulare interrompe la mia muta contemplazione.

Lei allunga la mano sul comodino, a colpo sicuro, la forza dell’abitudine…e il mio cuore, nonostante sia una scena vista milioni di volte, registra la solita fitta dolorosa di sempre.

-          Sì?

-          ……

-          Ok, tra dieci minuti da me.

Si alza, ed io rimango immobile, sperando che mi non pronunci le parole che già sento sulle sue labbra e nelle mie orecchie che non vorrebbero sentirle, mai più.

-          Devi andare, adesso.

Viene da me, mi abbraccia e si alza in punta di piedi per sfiorarmi le labbra con un bacio. Io la stringo, e mi impossesso della sua bocca con una passione che si mescola alla disperazione, prendendomi l’unica cosa che lei concede in più solo a me, chiave dorata delle mie sbarre perenni.

Poi la guardo andare verso il bagno, chiudere la porta dietro di sé e lasciarmi con i vestiti in mano e l’amaro del suo bacio sulle labbra, mentre lei  si prepara, come sempre,  a ricevere il prossimo cliente della giornata.

 
 
 
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CASTLE OF GLASS

Venite, entrate, pure

nella mia inquietante dimora

dove l'oscurita è un'affascinante padrona

e vi guiderà, un salone dopo l'altro...

Ma attenti alle segrete

da dove occasionalmente

proviene qualche stridor di catene...

E qualcuno vi si è già perduto.

Phoenix*

 

 

Viaggiatore che ti soffermi a leggere...

Non stupirti delle contraddizioni

e dei bruschi cambi di direzione che troverai qui.

Questo è il mio mondo su Marte.

Guarda bene, tu che sei capace di andare oltre.

Fuoco e ghiaccio, mente e cuore, miele e veleno, sorriso e lacrime...

This is me.

Phoenix*

 

 

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SCRIGNO DELLE DOLCEZZE CHE MI AVETE REGALATO...

"Io so che la Fenice è nata per volare...in alto...non per camminare raso terra...ed è bella così."

"Buongiorno, Luce dei miei occhi!" 

"Sei il mio primo pensiero...ancora confondo realtà e sogno...scambio stelle per i tuoi occhi e terra bruna per i tuoi capelli...resto in attesa per sentirti respirarmi dentro...mi manchi."

"Ti ho dedicato plainsong!
....tu sei come la canzone.....
dolce.....delicata.......
una camminata a piedi nudi a riva...."

"Mi incanto ad osservare i tuoi occhi, mi parlano..."

"Amuleto prezioso della mia anima..."

"Eri bellissima ieri mentre arrossivi..."
"Se una vera Amica, una persona di cui ci si può fidare ad occhi chiusi."

"Tu sei un animo tenero e un cuore prezioso."

"Una persona come te è difficile che non trovi amici ovunque!"

"Ah, ma io intendevo divorarti, onore compreso :D"

"Sei un'anima speciale...è bellissimo starti vicino."

"Io so che ho a che fare con una persona che mi fa ridere,pensare,trepidare,stimolare..
Che mi fa venir voglia di accendere il pc per vedere se c'è.....basta questo.."

 

"Stupida..."
"Chi ti conosce non ti dimentica, e chi ti ha persa ti rivuole... perchè tu resti dentro."

 

 

 

 

"Hai uno sguardo bellissimo."
"Con te ho messo a nudo la mia anima...ed è stato bello."
"Ciao, Splendida Fenice di Fuoco!"
"La moglie ce l'hanno tutti, l'amante ormai è di moda, quello che è da nascondere e custodire è un'amica come te, un bene raro e prezioso."
"E il mio pensiero ti verrà a cercare, tutte le volte che ti sentirò distante, tutte le volte che ti vorrei parlare, per dirti che sei solo tu la cosa che per me è importante..."


 

"Nuova Luce di Luna
ti Accarezzi la Chioma
ti Culli nei Tuoi Sogni
ti Avvolga nella Tua Femminilità"

"E' uscito il sole..o sei uscita tu??"

"Non so come fai a creare questo senso di famiglia qui, ma ti adoro per questo..è la cosa che più mi piace di te."

"Ho pensato una cosa, domani ti lascio uno zainetto pieno di baci all'ingresso della stazione... Quando il treno passerà sopra il fiume, ricordati di raccoglierlo!
Mi raccomando, non consumarli tutti subito, portane qualcuno fino a Milano..."

"Sei una tosta dal cuore tenero tu..."

"Sono sulle mie montagne..sto ammirando l'incanto della natura...e quello della donna che sei"

"E' stato bello inciampare su di te :)"

"Il tuo castello lo definirei una reggia, aperta a poeti e animi sensibili, dove sempra impera la musica e i contributi artistici di ognuno spargono dolce l'olezzo delle buone sensazioni."

 "Tu cammini a due metri dal suolo e la tua presenza è taumaturgica per questa community spesso asfittica."

"Sei troppo forte, tu, sei imparagonabile, e non ti sto facendo un complimento!"

"Era un giorno qualsiasi quello nel quale hai dimenticata aperta la finestra della stanza e il "rombo" della mia yamahina ne ha attraversato lo spazio. Qui era una giornata simile alle altre in principio....fino a quando ti sei affacciata e mi hai sorriso. Non ho mai impennato, ma quel giorno credo di averlo fatto, perchè le gomme hanno divorato la linea immaginaria che nel frattempo il fumo tracciava tra le parole, raggiungendoti"
"...e quando le altre mi chiederanno...dirò: après Nicettà...rien est comparable."


 

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