Der Steppenwolf

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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITÀ

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FËDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

 

« Katherine Arden - L'ors...Bruce Sterling & William... »

Stuart Turton - Le sette morti di Evelyn Hardcastle

Post n°199 pubblicato il 07 Giugno 2019 da ixtlann
 

 

"«Anna!» mi ritrovo a gridare, per poi chiudere la bocca di scatto, sorpreso. Ho il vuoto nel cervello. Non so chi sia Anna, né perché stia chiamando il suo nome. Non so nemmeno come abbia fatto ad arrivare qui. Sono in un bosco, e mi proteggo gli occhi dalla pioggia sottile. Sento il cuore che batte all'impazzata. Puzzo di sudore e mi tremano le gambe. Devo aver corso, ma non ricordo perché. «Come ho...» Mi interrompo nel vedere l'aspetto delle mie mani. Sono ossute e brutte. Le mani di un estraneo. Non le riconosco. Nell'avvertire il primo brivido di panico, mi sforzo di rammentare qualcos'altro su di me: un familiare, il mio indirizzo, la mia età, qualsiasi cosa, ma non mi viene in mente nulla, neppure un nome. Qualunque ricordo avessi fino a un attimo fa, "adesso è scomparso.

 

Wow! Finalmente l'ho finito!

Questa mia esclamazione la dice lunga su cosa penso di questo romanzo.

 

"«Mia nonna non vede di buon occhio i giovanotti che pensano troppo. Lo considera un segno di inoperosità»."

 

Generalmente un libro di queste dimensioni, poco più di 500 pagine, mi dura dai quattro ai cinque giorni, poco più o poco meno secondo quanto mi avvince, questo mi è durato più del doppio!

 

"In cima alla rampa ci accoglie una pendola dagli ingranaggi arrugginiti che trasforma i secondi in polvere con le sue oscillazioni."

 

I dubbi sollevati dalla coerenza interna e dalla comprensione della realtà descritta distraggono e rallentano la lettura che perde in appeal, anziché accentuare l'interesse.

 

"A tutti gli effetti quell'uomo sono io, ma nel vederlo insinuarsi nella stanza come un topo che striscia lungo lo zoccolo di una parete, fatico a convincermene."

 

Mentre si legge si cerca, spesso invano, di afferrare la dimensione e le regole che vigono in questa storia  e sovente non ci si raccapezza, io sono andato avanti, cercando di afferrare le regole, quasi sino alla fine.

 

"«Sarai tu ad andartene di qui? O io? Non possiamo farlo entrambi, siamo la stessa persona»."

 

Il libro dovrebbe essere innanzitutto un thriller, ma l'aspetto fantastico a volte annienta la tensione emotiva che la trama crea per lasciarci a lambiccarci il cervello per decifrare le dinamiche interne.

 

"Non sono più un uomo, sono un coro di personalità diverse."

 

Il romanzo ci narra di una giornata, una sola unica giornata che però viene numerata dai capitoli come giornate diverse, vale a dire, primo giorno, secondo ... e così via, ma in realtà il giorno è sempre lo stesso, è il punto d'osservazione che cambia e con esso il personaggio narrante, che è sempre Aiden Bishop, ma che "ogni mattina" (ma è sempre la stessa mattina) si sveglia nella mente e nel corpo di un altro personaggio! Complicato?!

 

"Un orologio raduna il proprio coraggio e fa sentire il suo ticchettio."

 

Detta così, dovrebbe essere un libro davvero affascinate, amo molto questi libri con loop temporali e simili, ma qui si fatica a farsi un'idea di come funzionino le cose, e in realtà, anche quello che vado dicendo, non sono poi tanto sicuro che sia corretto!

In ogni caso il nostro Bishop, grazie ai fatti che vive e di cui è testimone, nei "vari giorni", deve risolvere un giallo, individuando un assassino così sarà libero dal ciclo delle reincarnazione che ormai dura da ... forse trent'anni!

 

"«Abbiamo ripetuto questa danza già parecchie volte, io e lei, più di quante io stesso riesca a ricordare. Ciclo dopo ciclo, le ho affidato il compito di risolvere il mistero dell'assassinio di Evelyn Hardcastle, e i suoi tentativi sono sempre sfociati in un fallimento."

 

Durante tutto questi anni la storia si è sempre ripetuta, anche se non sempre nello stesso ordine, o vivendo negli stessi personaggi, ma ogni volta al termine del ciclo delle otto reincarnazioni tutto si azzerava e non si aveva memoria del pregresso!

 

"Sono venuto ad avvertirla che il suo rivale ha quasi risolto il mistero dell'assassinio."

 

Come se la cosa non fosse già difficile di per sé, si aggiunge un'altra difficolta, non è solo Aiden che deve/può risolvere il caso, ci sono altri concorrenti in gioco e solo chi lo risolverà per primo sarà liberato!

 

"trascinato dalla disperazione come da un guinzaglio."

 

Già e, il nostro eroe, va anche ad innamorarsi di una dei concorrenti/avversari, tanto da voler trovare una soluzione che permetta ad entrambi di essere liberati.

 

"Sparse per la casa, le altre mie incarnazioni staranno di sicuro perfezionando i loro piani per salvare Evelyn, il che significa che io devo semplicemente trovare il modo di salvare anche Anna."

 

 

Non saprei dire se ora a posteriori tutto mi chiaro a proposito dei meccanismi che regolano la storia, alla fine forse ho rinunciato, decidendo che eventuali contraddizioni non dovevano inficiare il flusso narrativo.

 

"Segue una pausa per lasciar posto alla mia replica, e il ritmo del dialogo crolla sotto il peso della sua assenza."

 

In compenso o per contro, la prosa è molto bella, Turton gioca con le parole e crea immagini,  metafore, ossimori davvero interessanti, il che per me che molta importanza al testo non è cosa da poco, anzi ne fa sicuramente un libro più che interessante.

 

"Allontana la mano, lasciandomi sul braccio l'impronta del vuoto."

 

"Mi accoglie il silenzio rumoroso di qualcuno che si sforza di non farsi sentire."

 

Quindi per concludere vorrei dire che non mi è sembrato facile da leggere e che se ci proverete farete meglio a non soffermarvi troppo sulla eventuale coerenza interna che forse c'è anche se a volte potrebbe sembrare il contrario, sicuramente alla fine un bel libro con più contenuti di quanto si possa immaginare leggendolo,  forse andrebbe letto una seconda volta, ma non mi sento neanche di consigliarlo, visto la fatica che ho fatto per portarlo a termine!

 

"Quanto bisogna sentirsi sperduti per lasciare che sia il diavolo a condurci a casa?"

 

"La rabbia ha una sua solidità, un suo peso. La si può prendere a pugni. La compassione è una nebbia nella quale si finisce per perdersi."

 

"«Sono le buone maniere renderci degni del genere umano, non il nostro conto banca»."

 

 

 
 
 
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SENECA

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

BERTRAND RUSSEL

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

OSCAR WILDE

Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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