Creato da: desertblackrose il 25/08/2007
nell'intero deserto sono spuntata io...

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Grazie

Post n°2 pubblicato il 29 Agosto 2007 da desertblackrose
 

Grazie ancora per i vostri messaggi di benvenuto. Scusate se ci ho messo un po',  ma dovevo... prenderci la mano.  So già che avrò parecchie difficoltà ad essere molto presente, per tutta una serie di impegni, però mi piace l'idea di questa mia finestrella sul mondo.

Des 

 

 
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Deep inside...

Post n°1 pubblicato il 25 Agosto 2007 da desertblackrose
 

Deep inside…deep inside… deep…  Un suono sordo alle mie spalle, remoto, gutturale, interrompe la nenia. Scendi nel profondo…mi esplode nella mente quel soffio terrificante, poi un respiro soffocato. Mi guardo imboccare incerta il labirinto senza scampo. Io sono solo porte chiuse, anfratti bui… celle deserte…tuo il percorso… Avanzo nel dedalo di percezioni in cui già si è smarrita ogni speranza di salvezza. Un passo indietro e sarei perduta. Un passo avanti ed è l’ignoto. Spettri disordinati e astratti, odiati coloni delle mie notti. Non vedo i gradini, questa nebbia è densa e appiccicosa. Devo correre... devo correre ma non posso. A ogni movimento il buio si fa più fitto. Poso il piede malfermo e non trovo nulla. Cado… cado… Mi manca l’aria, non riesco a respirare. Annaspo con le braccia cercando un appiglio ma c’è solo vuoto. Svegliati, svegliati… inutile, la coscienza è persa in un’assoluta assenza di materia. Mi ritrovo faccia a terra. Scendi nel profondo … Si avvicina… si avvicina! Mi incalza, mi spinge e io vestita del mio terrore mi alzo e non sento nessun dolore. Ora la nebbia sembra danzare. Il grigio scuro e uniforme va sfumando in un vortice di mille colori. Chiudo gli occhi. Sono imprigionata in un’immensa centrifuga con un arcobaleno deviato, maligno, sghignazzante. 

Una porta.

Scendi nel profondo o colpiscimi! La voce! La voce… non è una voce … è qualcosa che mi penetra direttamente nel cervello, che mi invade la mente, senza alcun suono, ma io la sento ed è reale... è vicinissima. Affretto il passo. Ho freddo, ho tanto freddo.

Io posso… posso… c’è il coraggio… ci sono io… ci sono io... e apro la porta. Mille ali nere e svolazzanti parto della mia paura mi sbattono sulla faccia, sulle braccia, sulle spalle. Fanno rumore … rumore... Un tocco di schifoso velluto sulla pelle e una mano d’acciaio mi stringe lo stomaco in una morsa. Sono paralizzata. Non riesco ad abbassare le palpebre.

Sono qui! E’ un soffio. La tua mano è armata! Colpiscimi e sarà finita. 

All’improvviso mi sento forte. E’ come se quell’orrore fosse entrato a far parte di me o come se fosse uscito dalla parte più remota di me. Avanzo ancora e le ali mi lambiscono svanendo nella mia indifferenza.

Il corridoio è strettissimo, una curva improvvisa e la volta si abbassa, mi sfiora la testa, mi costringe in ginocchio. 

Una porta. Buio. Flash! Un volto tumefatto evocato dalla memoria, allungo la mano… papà… Flash! Una bambina sola… quello sguardo triste… Flash! La fame d’affetto… Flash! Mia madre… la sua fragilità… Flash! Un pugno… Flash! Amore… tradita. Perché? Flash! Amici… perduti… Flash! L’altra faccia di un volto bello… orrida… spaventosa… mai vista. Flash!

Scendi nel profondo!

Sono in fondo... nel fondo del mio limbo...

Scendi nel profondo! 

Una porta.

Sono già nel profondo… tra le radici della mia sofferenza… la posso sopportare, io… io la uso da sempre! Roccaforte… coltre d’alibi intessuti a nascondere l’essenza. Lo scudo, la corazza, il piattino del mendicante… Chiudo gli occhi… Oh mio Dio, no! … solo ombre… ombre cinesi di tutto questo legittimo dolore, figlio putativo della mia vigliaccheria che alla fine è svanito dentro di me come le ali… nella mia indifferenza…

  

… è altro… è altro il dolore…

La verità … Oh, no! No! Colpiscimi e sarà finita… colpiscimi e non saprai mai! 

Io, buffona da circo! Io acrobata fasulla dai mille salti mortali con la rete!

Scendi nel profondo! La mano trema… la porta… non posso… non posso… miriadi di invisibli spine uncinate piantate nel cuore… Flash! Si apre… non voglio… Le mie meschinità… Flash! Quella bambina ingorda… Flash! La mia banalità… Flash! Quella bambina triste così comune… Flash! Le menzogne… Flash! Quella bambina di pezza… Flash! No! La mia gola abortisce un grido. Questo no! La verità… Nessuno lo potrà capire! Nessuno lo potrà accettare… La verità! … questo fa ridere… questo mi farà odiare… La verità! Nessuno me lo potrebbe perdonare… Io… io non me lo posso perdonare!

Alzo la mano di scatto. Colpisco con tutta la mia forza, colpisco alla cieca nel fitto di quella nebbia scura. “Dove sei? Dove sei bastardo?”

Un colpo, due, tre… cento.

Affondo i denti nel labbro e sulla camicia bianca spuntano tre piccole gocce di sangue.

Un bagliore accecante poi una pioggia di lapilli rossi che pare interminabile. 

Colpito! Hai perso! 

GAME OVER

La scritta lampeggia al centro dello schermo nero mentre le casse distorgono l’eco lontano di una risata sinistra che svanisce in un silenzio perfetto.

 dessy

 
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