Creato da difesapenale1 il 06/12/2011
Blog dello Studio Legale De Lalla di Milano; studio professionale specializzato in materia giuridica penale
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In questo meraviglioso trattato possiamo aggiornarci in merito al decreto svuotacarceri 146/2013 descritto ed illustrato dallo studio legale penale milano "de Lalla".
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Svolgiamo in questa sede alcune brevi osservazioni circa la necessaria pianificazione della difesa da attuarsi dal difensore in maniera tempestiva e con modalità utili alla migliore tutela della posizione dell'assistito.
In altre pagine del sito (www.studiolegaledelalla.it) ho diffusamente trattato del più opportuno approccio da parte dell'avvocato (soprattutto in tema di indagini investigative difensive anche a carattere preventivo) nella fase preliminare del processo caratterizzata dall'attività del Pubblico Ministero e della Polizia Giudiziaria delegata per le indagini.
Qui affrontiamo - davvero brevemente, senza nessuna pretesa di completezza e solo per chiarire il concetto di base - la fase successiva nel corso della quale le parti si confrontano dialetticamente (e, direi, anche psicologicamente) al cospetto del Giudice terzo.
Ci riferiamo, nello specifico, alla fase dell'accertamento del merito ovvero a quella necessariamente successiva all'espletamento ed al termine delle indagini preliminari.
In particolare - come ho più volte sottolineato in altri miei interventi - per la migliore difesa dell'incolpato, è necessario che il difensore sia in grado di pensare ed attuare l'assistenza defensionale in maniera dinamica con degli obbiettivi chiari, precisi e realistici individuati ancora prima dell'inizio del processo (sia che lo stesso venga celebrato con il rito ordinario o con un rito alternativo).
La predetta pianificazione è possibile solo se il professionista - conoscendo in maniera dettagliata ogni singolo atto delle indagini preliminari e ogni altro elemento della vicenda a seguito della quale è chiamato a svolgere il suo incarico difensivo - riesce a prevenire le mosse delle altre parti (prima tra tutte il Pubblico Ministero; ma anche la difesa della persona offesa e lo stesso Giudice) e, naturalmente, solo se in possesso della esatta e pronta conoscenza delle norme procedurali oltre che sostanziali (peraltro, le prime sono esattamente le "regole del gioco" con le quali si svolge il procedimento penale).
E' impensabile una difesa "a tentoni" che, di volta in volta, a seconda dello snodo processuale del momento, lasci all'improvvisazione l'analisi, l'individuazione e la realizzazione delle mosse (e delle contromosse) difensive più opportune.
Come detto, l'attenta pianificazione di ogni determinazione difensiva (le eccezioni da sollevare, i testi da chiamare, quale rito scegliere, quali documenti produrre, a quali produzioni opporsi, quale domande porre ai testi e quali evitare, quali istanze depositare ed in quali momenti del processo, se e quando chiamare un consulente di parte o chiedere una perizia solo per citare alcuni aspetti del tutto consueti quasi in ogni processo penale) deve accompagnarsi ad una buona dose di dinamicità assolutamente fondamentale affinché la strategia decisa possa essere adeguata alla concreta evoluzione del processo che si svolge in aula.
Il processo penale è una vicenda (il Collega Carponi Schittar l'ha giustamente definito anche una rappresentazione) del tutto umana dominata spesso da molte variabili alcune difficilmente prevedibili ed altre del tutto...imprevedibili.
In difetto di una buona dose di duttilità e plasticità una chiara ma ferrea strategia difensiva rischia di divenire sterile se non, come spesso accade, dannosa per l'incolpato.
Un'istanza che non viene accolta, un teste che non dà la risposta che ci si attendeva, una richiesta inaspettata delle controparti che altrettanto inaspettatamente viene accolta dal Giudice; ma anche la morte improvvisa di un testimone, il ritrovamento di un documento fino a quel momento sconosciuto, la produzione di un altro documento che non ci si aspettava sono tutte evenienze che - sebbene difficilmente o per nulla prevedibili - accadono assai spesso nel corso di un processo penale (che, magari, si protrae per mesi).
La migliore gestione di tali inaspettate eventualità risiede, innanzitutto, in una pianificazione che non lasci nulla (o quasi) al caso da parte dell'avvocato; ma in quei casi in cui dovesse avvenire l'imponderabile (o quasi) è fondamentale che la strategia pensata dal professionista sia improvvisata........in maniera meticolosamente preparata.
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Da oltre dieci anni l'Avv. Giuseppe Maria de Lalla ha fondato il suo Studio Legale penale a Milano.
Lo Studio Legale penale a Milano dell'Avv. de Lalla si è da sempre occupato della difesa di indagati, imputati e persone offese coinvolte in procedimenti penali su tutto il territorio nazionale.
Il campo elettivo di assistenza professionale dello Studio Legale penale dell'Avv. de Lalla è quello della difesa dell'accusato (imputato ed indagato) di crimini contro la persona e, in particolar modo, dei sex offender.
Lo Studio Legale penale dell'Avv. de Lalla presta la massima attenzione e cura nella pianificazione di ogni linea difensiva a partire dal primo colloquio con il cliente al fine di reperire immediatamente ogni elemento utile per la sua difesa che sarà approfondito con le indagini investigative difensive.
Lo Studio Legale penale dell'Avv. de Lalla organizza la difesa nell'attuazione della c.d. trial consultation avvalendosi della collaborazione di esperti psicologi per la migliore pianificazione di ogni incombente defensionale primi fra tutti l'audizione di persone informate sui fatti, l'escussione dei testi nel processo e la realizzazione della cross examination più efficace (soprattutto nei procedimenti penali ove il teste/persona offesa è un minore).
Ugualmente, nel caso in cui l'assistito (imputato o persona offesa) debba essere escusso durante il processo, lo Studio legale penale dell'Avv. Giuseppe de Lalla si cura di organizzare veri e propri role planing con l'utilizzo della video registrazione e la visione prima dell'udienza per la migliore preparazione del cliente.
Nel mese di giugno 2013 l'Avv. de Lalla conseguirà il master al termine del corso di alta formazione in psicologia forense, criminale ed investigativa e nel mese di settembre del medesimo anno inizierà il percorso di studio (con l'acquisizione dei necessari crediti formativi) per il conseguimento della seconda laura in psicologia forense presso l'Università di Torino.
Nel mese di maggio 2013 l'Avv. de Lalla ha iniziato la propria collaborazione presso l'Università Statale di Milano - Bicocca quale docente nel seminario pratico dedicato alle indagini investigative difensive presso la cattedra di procedura penale.
Da anni è docente per la formazione giuridica dei volontari dei Cty Angels di Milano e delle guardie volontarie dell'associazione "Bacino B" di Vicenza.
Nel corso della sua professione l'Avv. Giuseppe de Lalla si aggiorna da anni in tema tecniche di esame e controesame, di acquisizione e valutazione della prova, di indagini investigative difensive, tecniche di indagini scientifiche, audizione ed esame del minore persona offesa e di psicologia applicata al processo penale.
Ulteriore campo di specializzazione dello Studio legale penale- trattandosi di reato contro la persona - oltre i c.d. reati sessuali è il reato di atti persecutori o stalking.
Lo Studio legale penale di Milano dell'Avv. Giuseppe de Lalla assiste per lo più i soggetti indagati ed imputati con un'attenzione particolare per la dinamica plastica e la fenomenologia articolata del reato di stalking ove massima rilevanza hanno i rapporti intercorsi tra la vittima ed il presunto reo.
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Cerchiamo di comprendere i fattori e le caratteristiche principali dell'incidente probatorio.L’incidente probatorio. Vediamone I casi, come la si disciplina e le motivazioni della sua previsione. Per comprendere correttamente la funzione e la disciplina dell’incidente probatorio, in prmis bisogna chiarire che nel p.p. (procedimento penale) la prova o l’indizio viene normalmente assunto nel e grazie al processo.
Per prova si intende il mezzo da solo idoneo e sufficiente a sorreggere una valutazione (o giudizio) di certezza. L’indizio è un frammento o elemento di prova; è il mezzo idoneo a giustificare una valutazione di semplice probabilità.
La prova ha la ceratteristica di dimostrare con certezza ragionevole il fatto contestato all'imputato, l'indizio no. Sia nello svolgimento del rito ordinario che in quello di tipo dibattimentale (giudizio immediato e giudizio direttissimo ma non patteggiamento e abbreviato. V. in “cose da sapere”) celebrati avanti al tribunale composto da uno o tre giudici (rispettivamente: tribunale monocratico e collegiale) è indispensabile procedere all'acquisizione della prova. Si rende necessario a questo punto l'intervento di un avvocato specializzato in difesa penale disposto a patrocinare per la difesa penale a treviso venezia lodi
continua su: difesa penale novara gallarate cantù
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Leggiamo con attenzione questo articolo relativo al reato di Stalking e molestie sessuali, reato che è stato introdotto nel nostro codice penale con la legge n. 11 del 23 febbraio 2009.
Il nostro codice penale ha riportato la legge di cui sopra all’art. 612 bis con la derubricazione di “Atti persecutori”.
In realtà, anche nell'ottica principalmente tecnica, la suddetta innovazione ha colmato una lacuna che da anni logorava il nostro codice ed a causa della quale moltissime famiglie piangono giovani vittime quasi prevalentemente di sesso femminile ed, ancora, vittime qusi tutte preannunciate!
In illo tempore, i reati di minacce, ingiurie e molestie (quelli che vengono attuati più frequentemente dallo stalker) non consentivanodi applicare di alcuna misura cautelare e rimandavano a delle tipologie di condanna che, addirittura, in certi casi solo pecuniaria, non rappresentavano in alcun modo un deterrente per il persecutore. Gli organi di Stato preposti e gli stessi Giudici, nella maggior parte dei casi, non potevano fare altro che assistere al quotidiano vissuto drammaticamente dalla vittima. La stessa, quindi, non aveva mezzi giuridici per "uscire dal tunnel" delle molestie, delle minacce e degli atteggiamenti persecutori a cui era costretta dallo stalker...
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Inviato da: giancarlolomastro
il 08/06/2013 alle 11:04
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