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CENTRI SOCIO RICREATIVI CULTURALI
Tra le molte iniziative messe in campo dal Comune a favore dei tanti anziani che vivono in città, non potevano mancare momenti da dedicare allo svago, al relax, al benessere e alla cura della propria persona
I Centri Socio-Ricreativi sono aperti a tutti i cittadini che hanno compiuto i 55 anni di età.
Per frequentarli basta sottoscrivere l'iscrizione annuale, che costa € 10,00 e dà diritto a partecipare alle attività organizzate anche tutti i giorni.
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Referendum Radicali: gli ultimi tavoli milanesi
Leonardo Donofrio, Presidente Associazione Istruzione Unita Scuola e portavove del Comitato over 70, oggi 21 settembre 2013 a Piazza San Babila ha firmato tutti i 12 referendum radicali
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La casa dei moderati è una finzione politica per ripiombare nel nulla
Il riposizionamento politico di Berlusconi attraverso la ricostruzione di un'area moderata somiglia più a un patetico e apprezzabile risvolto umano in un quadro crepuscolare del suo declino. Berlusconi non ha un programma, ma ha subito individuato i suoi nemici contro cui tessere luoghi comuni e scagliare le su frecce ormai spuntate. Questi nemici sono in primis "l'affettuoso" Alfano, seguito dal riottoso Renzi e dall'inutile Grillo. Ha salvato, per il momento, il populismo di destra con l'annessa alleanza di Casa Pound.
Intona melodie del passato per un presente che non prevede più la sua presenza. Chiede di nuovo di correre all'impazzata, insieme a lui, verso l'inferno che per sua colpa abbiamo amaramente vissuto e continueremo a vivere per qualche anno ancora. Invoca la coalizione dei moderati per scoraggiare qualsiasi minaccia sociale, politica ed economica o impeto antidemocratico di Renzi. Richiama un "rassemblement" moderato, quasi da ammogliati contro singoli, per combattere ogni forma di radicalismo e di populismo estremo e paventa possibili richiami egalitaristi di certa sinistra anti sistema. Forse pensa a Landini, Camusso, Ferrero, Civati, Fassina, Vendola.
Si propone di ricostruire una forza politica, oggi inesistente, sventolando il drappo rosso per fare abboccare ancora una volta "i moderati" nel tranello delle incombenti catastrofi politiche, sociali ed economiche. Insomma si sollecita il raduno dei reduci della destra che oggi dovrebbero rivendicare una posizione di equidistanza dalle ali estreme dello scacchiere politico nazionale. Bisogna verificare a chi si riferisce l'ex cavaliere a proposito dei "moderati" e a quale piattaforma rivendicativa si legherebbe quest'area. La sola figura sociale e non politica che attualmente si attaglia alla definizione di "moderato" è quella di persona ben disposta all'attenzione e all'ascolto, che interagisce con toni non esacerbati, che non si spinge verso l'offesa altrui, che rispetta la dignità degli altri senza scendere mai nell'isteria e nella sopraffazione, priva di aggressività e volgarità, lontana dalle contumelie.
È il profilo di una persona civile, "quieta" direbbe Seneca. "Moderata" è ancora la persona che limita i suoi desideri, che rinuncia ai suoi bisogni a favore del bene comune, che non esprime dissenso, che ossequia il potere, che rivendica poco perché altri abbiano tanto, che si pone con equidistanza rispetto a posizioni inconciliabili. La prima dimensione, quella civile, è la più aderente ai bisogni di un mondo nuovo e reale che però incontra ancora alcune preventive ostilità. La seconda è quella remissiva che la crisi ha spazzato via, frantumato e resa informe. L'equidistanza politica dei "moderati", nella realtà sociopolitica odierna, è diventata una categoria vicina all'ipocrisia della convenienza, lontana dalla civiltà e dalla difesa della libertà individuale e collettiva.
L'estremista, il "non moderato", sarebbe colui che non intende conseguire una personalità matura, equilibrata, sicura di sé, calma, serena. È teso a comportamenti instabili, irregolari. È insicuro, mal disposto verso se stesso, spesso infelice, sbanda nelle esaltazioni, è inflessibile e imprudente. È incauto e si muove in preda a desideri eccessivi, avido e pervaso da aspirazioni utopiche e abnormi. Insomma chi non è "moderato" è da lettino psichiatrico. Viste così le mura della casa dei "moderati" sanno di muffa e potrebbero crollare facilmente al primo urto.
La crisi ha cancellato i privilegi passati. Non ci sono più le devozioni acritiche verso il potere e le rendite parassitarie e stabili sono un'eccezione. I margini dello scambio politico con il potere, dentro e fuori dalle aziende, si sono ridotti non poco. L'area "moderata" patisce, al pari dei ceti meno abbienti, gli effetti della crisi economica, politica e sociale e precipita in buona parte negli inferi della sofferenza. Dall'operaio al dirigente e al piccolo imprenditore, non protetto politicamente, si percepisce lo stesso "sentire", si rivendicano le medesime cose al di fuori di qualsiasi schema ideologico.
Ma l'area della "moderazione", ormai disintegrata, rimane ancora confusa, stordita dalla crisi, diffidente e disincantata, radicale nelle repulsioni e nell'aspettativa dei cambiamenti e vuole rimettere in campo competenze e conoscenze in un circolo virtuoso innovativo europeo e nazionale. Chiede un processo di mutamento istituzionale, produttivo e sociale per riportare in equilibrio la società, sanare le ferite della disoccupazione, accorciando le disparità sociali e riducendo drasticamente le ingiustizie imperanti, mafie e corruzioni in primo luogo. Si sente il bisogno di ripristinare e rendere visibili le categorie del benessere e del malessere, della felicità e dell'infelicità, dell'egoismo e del senso del bene comune. Non è più concepibile una società in cui il benessere è soggettivo e protetto mentre il malessere si "socializza" distribuendolo sempre fra i più poveri.
Servono interessi convergenti e innovativi in un quadro etico e progettuale che possa configurare schieramenti cooperanti e distinti fra conservatori e riformatori progressisti, in cui possano albergare la competizione civile, la collaborazione e il conflitto, offrendo ai cittadini la possibilità di comprendere, selezionare e valutare le proposte elaborate dalle forze politiche e dai movimenti. Da qui potrà rinascere la fiducia e la partecipazione popolare.
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RASSEGNA STAMPA DAL 19 NOVEMBRE 2014
RASSEGNA STAMPA DAL 19 novembre 2014 Finalmente la rassegna stampa di tutti i quotidiani italiani! Le prime pagine di tutti i giornali italiani in un'unica finestra, tutta l'informazione da tutti i punti di vista. Utilizza il menu in alto per muoverti tra le varie testate giornalistiche italiane e scopri le notizie di oggi. Dai uno sguardo a tutta l'informazione italiana in un click! Da questo sito potrai ogni giorno vedere le notizie dei principali quotidiani. Non perdere tempo a digitare mille indirizzi, segui quotidianamente la nostra rassegna stampa. Utilizza il menu per muoverti fra le varie testate. Sono già stati inseriti numerosi quotidiani nazionali in modo da permetterti un'ottima rassegna stampa quotidiana. Verranno successivamente inseriti altri quotidiani nazionali e esteri, potrai anche tu suggerire il tuo quotidiano preferito per migliorare la tua rassegna stampa. Tutti i loghi appartengono ai legittimi proprietari
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Quesiti relativi alle associazioni
Ecco i Quesiti
1. EFFETTI DELLA MANCATA TENUTA DEL MODELLO
PREVISTO DAL DM 11 FEBBRAIO 1997
2. EFFETTI DELLA MANCATA TENUTA DEL RENDICONTO
PREVISTO DALL’ARTICOLO 5, COMMA 5, DEL DM 26
NOVEMBRE 1999, n. 473
3. VIOLAZIONI FORMALI DEGLI OBBLIGHI STATUTARI
CONCERNENTI LA DEMOCRATICITÀ E L’UGUAGLIANZA
DEI DIRITTI DI TUTTI GLI ASSOCIATI.
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Atm, il caro biglietto colpisce gli over 70
MILANO-ForUM Email - NUOVE TARIFFE URBANE ATM SETTEMBRE 2013
Tu che ne pensi? By e-mail. Dillo a anzianiinpiazza@libero.it
Sport e Atm: aumento dei costi per gli anziani
by Sito ufficiale del Gruppo Consiliare Radicale–Federalista Europeo
Leggi tutto Bilancio di previsione 2013 – 2015 del Comune di Milano
BUONA LETTURA
Codice fiscale Mod.AA5/6
I soggetti diversi dalle persone fisiche non obbligati alla dichiarazione di inizio attività Iva (enti, associazioni, fondazioni, condomini, parrocchie, ecc.), che non esercitano un’attività rilevante ai fini dell’Iva ma sono comunque obbligati a indicare il codice fiscale, ne devono fare richiesta a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia.
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COMUNICAZIONE DA PARTE DI ENTI ASSOCIATIVI(Eas)
Il modello per la trasmissione dei dati, denominato "modello Eas", deve essere inviato, in via telematica, diretta o mediante intermediari abilitati a Entratel, entro 60 giorni dalla data di costituzione degli enti. Il modello deve essere, inoltre, nuovamente presentato quando cambiano i dati precedentemente comunicati; la scadenza, in questa ipotesi, è il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la variazione.
Infine, caso di perdita dei requisiti qualificanti (previsti dalla normativa tributaria e richiamati dall’articolo 30 del Dl n. 185/2008, il modello va ripresentato entro sessanta giorni, compilando la sezione “Perdita dei requisiti”.
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Modello EAS 2014
Gli Enti associativi devono comunicare all’Agenzia delle Entrate la variazione dei dati rilevanti ai fini fiscali indicati nella precedente dichiarazione, ai fini dalla non imponibilità di corrispettivi, quote e contributi. La trasmissione deve avvenire necessariamente per via telematiche utilizzando il modello EAS (scaricalo), con nel quale vanno indicati i requisiti fiscali per l’accesso alle agevolazioni di cui ai Dpr 917/1986 (art. 148) e 633/1972 (art. 4, co. 4, secondo periodo e 6), per ottenere le quali sono obbligati a presentarlo gli enti associativi privati senza personalità giuridica che svolgono attività commerciale o solo attività istituzionale ricevendo quote dai soci.
Inviato da: amandaclark82
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Inviato da: nicole_zanellato
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Inviato da: anzianiinpiazza
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il 26/06/2013 alle 05:27